Bengio Inserito: 26 febbraio 2007 Segnala Share Inserito: 26 febbraio 2007 Dato che i filtri di attenuazione audio sono composti da due semplicissime resistenze vorrei sapere di che tipologia devono essere in quanto x i segnali audio vi sono alte correnti elettriche e ho saputo che devo cercare resistenze che dissipano bene il calore.. qualcuno sa esattamente cosa cerco? inoltre se io calcolo che mi servono resistenze ad esempio da 42ohm e da 0,45 ohm (è solo un esempio) potrei chiedere esattamente i valori che mi servono oppure esistono misure standard di resistenze e quindi devo mettere in serie vari componenti x avere le resistenze che cerco? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mira Inserita: 27 febbraio 2007 Segnala Share Inserita: 27 febbraio 2007 le resistenze di attenuazione nei tweeter sovrebbero essere resistenze ad impasto , però le trovi quasi tutte a filo , puoi anche utilizzare res a filo d'argentto , ma il costo eòevatissimo spesso crea dei ripensamenti ( intorno ai 100 E l'una)riguardo ai valori li trovi nei tagli standard delle normali resistenza se non rare eccezioni.il filtro di cross deve avere in ingresso la stessa impedenza raccomanda dall'amplificatore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bengio Inserita: 1 marzo 2007 Autore Segnala Share Inserita: 1 marzo 2007 grazie x l'interesse, ma dopo varie ricerche ho scoperto che le resistenze che mi consigli tu non sono quelle corrette. Lo dico perche' chi entra nel topic dovrebbe avere risposte il più possibile realistiche. le resistenze a impasto non sono fatte per dissipare potenze che vanno oltre i 2watt. le resistenze a filo sono anche induttive e quindi sono sconsigliate perche' creerebbero disturbi audio. Le resistenze a filo d'argento costano un occhio della testa e in poche parole servono a poco, in quanto garantiscono prestazioni non percettibili all'orecchio umano. Vanno bene invece le resistenze in ceramica che dissipano una potenza di 10w (quelle che ho preso io sono da 10w, ma esistono anche più "dissipative") e costano 30 centesimi. Esistono anche le MOX (metal oxide) ossia a ossido di metallo, ma costano di più. Ne esistono di vari altri tipi, ma quelle più comuni x le alte potenze sono in ceramica. poi se cercate qualcosa di alternativo vi basta chiedere al rivenditore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mira Inserita: 1 marzo 2007 Segnala Share Inserita: 1 marzo 2007 io non credo di ver dato indicazioni non corrette.se leggi bene il mio post ti ho detto che le resistenzele di attenuazione nei tweeter DOVREBBERO essere resistenze ad impasto ( appunto perchè non sono induttive)quelle a filo d'argento te l'ho detto che costa tantissimo però ci sono e sono le migliori.quelle normali a filo sono quelle che hai comprato tu e sono racchiuse in un rivestimento di ceramica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 1 marzo 2007 Segnala Share Inserita: 1 marzo 2007 Ciao a tutti, fra le molte cose che normalmente non capisco, se ne sono aggiunte altre 3.1) Le resistenze a filo d'argento sono anti induttive?2) In un impianto hi-fi da "macchina" quali problemi ci possono essere con le resistenze a filo?Io ho sempre provato gli ampli di potenza (10x2N3772 cone finali x canale) usando come carico delle resistenze a filo enormi tipo industriale (ex resistenze frenatura) 3) Perchè devi costruire un'attenuatore? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mira Inserita: 1 marzo 2007 Segnala Share Inserita: 1 marzo 2007 le resistenze a filo d'argento sono" antiidutttive" come quelle a filo , solo che l'argento rispetto al rame ha una resa migliore in qualità sonore.per realizzare una res a filo antiiduttiva (dove l'induttanza parassita viene ridotta a valori molto bassi ) si usa un tipo di avvolgimento detto bifilare Tale l'avvolgimento viene percorso dalla corrente per metà in un senso e per metà l'altro , in pratica si annullano.( anche se non del tutto ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bengio Inserita: 3 marzo 2007 Autore Segnala Share Inserita: 3 marzo 2007 x mira:Probabilmente useremo terminologie differenti x descrivere le resistenze. Io le resistenze in ceramica non le chiamo a filo, e quelle a impasto non le chiamo "diverse da quelle a filo". Quelle a impasto di carbonio sono quelle classiche ma raggiungono potenze di dissipazioni di max 2watts. comunque Non prenderla come una critica, la cosa migliore è che chi ha bisogno di realizzare un filtro di attenuazione, trovi in questo topic delle risposte chiare.x dott. cicala:1. sono ottime perche' l'argento fa scorrere la corrente in maniera più "fluida", riducendo anche l'induttanza spuria.2.le resistenze a filo che usi tu sono induttive e questo influisce sulla fase del segnale (sfasamento corrrente con tensione). inoltre sono ingombranti..ti conviene compare le resistenze in ceramica che costano 30centesimi l'una e dissipano potenze di 10w (ma anche di più).3. costruisco un attenuatore x evitare che alcuni altoparlanti strillino rispetto ad altri. Spesso si utilizzano x attenuare i tweeter che strillano e sporcano il suono. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mira Inserita: 3 marzo 2007 Segnala Share Inserita: 3 marzo 2007 forse non hai capito, le resistenze che tu chiami di ceramica sono a filo e sono le stesse che usa anche dott.cicala . io no so che ti abbia detto il tuo fornitore ,ma per toglierti ogni dubbio prendi la tua resistenza ceramica visto che costa 30c.,guarda dove escono i reofori vedrai che il foro è chiuso da un impasto diverso dalla ceramica esterna da lì sfilagli l'anima ( devi usare la forza) così vedi da solo che dentro c'è del filo avvolto su un supporto isolante.Ti ricordo che la ceramica non è conduttiva , anzi è un ottimo isolante quindi nessuna resistenza può essere di ceramica.Il sistema per rendere queste resistenze antiinduttive , già l'ho spiegato sopra ,ed oggi in commercio le resistenze di media e alta potenza sono tutte così.Quindi tu ed il dott. cicala usate le stesse resistenze spero di essere stata chiara.saluti claudia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bengio Inserita: 4 marzo 2007 Autore Segnala Share Inserita: 4 marzo 2007 Non sapevo di aver a che fare con una ragazza, credevo usassi il nick del fratello (o che fossi gay. scherzo!). io credo che il dott.cicala usi resistenze diverse.. credo che le sue siano costituite da un filo metallico ad alta resistività (ad esempio nichel-cromo) avvolto intorno ad un nucleo isolante di ceramica, il tutto protetto da uno smalto vetroso.Le mie invece sono (e qui devo darti ragione)anch'esse a filo avvolte attorno a una barretta costituita da fibre di vetro, il tutto immerso in una matrice ceramica.Il dubbio che mi pongo io é il seguente:se uno lavora con alte frequenze e con alte potenze (basta dire che ha a che fare con semplici altoparlanti) quali resistenze deve comprare?Le resistenze a impasto che dici tu, arrivano al max a 2watt (al massimo!).le resistenze a filo invece sono induttivequelle a film arrivano a 1wattse cerchi in internet trovi solo resistenze "potenti"ma induttive o resistenze non induttive ma "potenti".quindi come si fa? non ne esistono utili allo scopo?(ho sentito parlare delle mox, ma non so nè se il mio rivenditore possa averle, nè se siano comuni, nè se costino molto. ho visto che esistono quelle a strato. sembrano dei transistor ma non so niente di loro. non so nemmeno se le si trovano in giro facilmente.)L'idea ingegnosa era quella di mettere in parallelo più resistenze a impasto, in modo che si suddividano la corrente e allo stesso tempo la potenza, ma ho letto che pur essendo economiche hanno un coefficiente di temperatura molto alto (500 ppm/°C o più) e una bassa stabilità. quelle a filo con avvolgimento bifilare (dovrebbero essere un pò più care ma non so bene quanto) hanno comunque una certà induttività. come si fa? mboh!! io uso quelle in ceramica x ora. le ho provate e sembrano non creare problemi a livello di suono ascoltato. poi che siano induttive chi se ne frega. spero comunque di avere delle risposte. Migliorare è sempre ben accetto. ciao Dario. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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