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Transistor pilota - come si misura con tester?


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Inserito:

Salve ragazzi

Ho un dubbio su come misurare un transistor pilota;mi spiego meglio:

ad esempio un BU 508, metto puntale positivo al primo piedino (base)e negativo agli altri due(emettitore e collettore) come se dovessi misurare un diodo; l'inverso non deve dare nessun valore.(ovviamente se il pilota è buono)

Mentre se dovessi misurare, ad esempio, un BD 137 come devo disporre i puntali del tester?

percio' qual'è la base,l'emettitore, e i collettore?

Grazie senzasperanza.gif


Inserita:

Ciao.

Non esiste una piedinatura standard, che ti permetta di stabilire qualè la base, l'emettitore ed il collettore.

Per ogni transistor, devi consultare il datascheet e quindi misurarlo.

Soprattutto tenendo presente,cosa fondamentale per la misura, che, se parliamo di transistor "normali", bisogna considerare quando sono PNP e quando NPN.

  • 3 weeks later...
Inserita: (modificato)

La procedura per stabilire la piedinatura di un transitor, sia esso NPN o PNP, esiste, e la imparai a 15 anni dal mio professore di fisica che era anche un esperto elettronico (parlo di 30 anni fa cool.gif )

Per effettuarla occorre utilizzare un buon tester analogico a lancetta (io possiedo un ICE 680R e un ICE 680G).

Si posiziona il tester su Ohmx1, inserendo il puntale rosso sul comune (=) ove generalmente si posiziona il puntale nero, e il puntale nero sulla portata ohmX1.

Questo perche' (gli ICE, ma vale al 99% anche per altre marche) il circuito ohmmetrico ha il POSITIVO della pila come comune (=).

A questo punto punto si prende il transistor sconosciuto (non si sa ne' se e' PNP o NPN, e nemmeno quali sono i terminali B-C-E) e si procede in due fasi.

Si inizia col puntale ROSSO (positivo): si tocca uno dei tre terminali del transistor e con l'altro puntale si osserva se c'e' conduzione, toccando gli altri due elettrodi. Il terminale del transistor che da' conduzione (tipicamente segna una resistenza di qualche decina di ohm) su ambedue gli altri terminali e' la BASE, ed allora il transistor e' un NPN. Si ripete ovviamente la procedura per tutti i tre terminali (sono 3 tentativi in tutto).

La procedura descritta sopra, rifatta usando il puntale NERO, individuera' invece il terminale di base, ma per un transistor PNP.

Una volta individuato il terminale di base, restano da identificare gli altri due, ovvero, quale e' il collettore e quale l'emettitore?

La risposta e' molto semplice: la giunzione B-E ha una resistenza ohmica di qualche ohm inferiore a quella della giunzione B-C (magari anche 1 ohm solamente o anche meno, ma la differenza c'e').

Non voglio tediarvi sul perche' di cio' (risiede nelle tecniche di fabbricazione interne delle giunzioni a semiconduttore).

Resta il fatto che, riassumendo: una volta individuata il terminale di base, il terminale che offre la resistenza ohmica piu' bassa verso la base e' l'emettitore, mentre l'altro sara' inevitabilmente il collettore.

Va da se' che tale procedura e' applicabile ad un transistor sicuramente BUONO, del quale pero' non sappiamo la piedinatura e il tipo. Un transistor guasto ovviamente dara' risultati completamente diversi.

Ne discende che per testare se un transistor e' buono o no, occorre perlomeno sapere la piedinatura e il tipo (NPN o PNP); in mancanza di un datasheet e' quindi sufficiente individuare la piedinatura su un transistor identico ma sicuramente buono, applicando la procedura prima descritta.

Sul come capire se un transistor e' in corto od interrotto dovrebbe essere abbastanza evidente, quindi non mi dilungo oltre... wink.gif

Max Banjoman

Modificato: da banjoman

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