toniom Inserito: 18 luglio 2008 Segnala Inserito: 18 luglio 2008 ciao. e' una curiosita', forse stupida! il condesatore al poliestere che si trova montato nelle lampade al neon 220volts. so che serve per rifasare la linea, fra tensione e corrente , in modo da avere un consumo minore. mi chiedo : i condesatori al poliestere qui presenti ,montati in parallelo fra fase e neutro, e che nel funzionamento normale fanno passare la componente alternata , enon quella comtinua. come mai non succede il corto circuito?
Elvezio Franco Inserita: 19 luglio 2008 Segnala Inserita: 19 luglio 2008 Forse non ho capito la domanda....ma il condensatore in ogni caso e' fisicammente isolato tra F-N.
carlovittorio Inserita: 19 luglio 2008 Segnala Inserita: 19 luglio 2008 Tutti i condensatori hanno la reattanza capacitiva (è una resistenza).Detta reattanza è funzione del valore del condensatore e della fraquenza di utilizzo.Non è pertanto un cortocircuito ma è come se mettesti tra fase e neutro una resistenza: se il suo valore è 0 avrai un corto cirquito ma se il valore è appropriato avrai un passaggio di corrente tanto più basso quanto più alto è il valore della resistenza (nel nostro caso reattanza capacitiva)
toniom Inserita: 19 luglio 2008 Autore Segnala Inserita: 19 luglio 2008 ciao.dunque in teoria ed in pratica , se ad esempio, al posto di un condesatore che noi troviamo nelle lampade al neon, che hanno la capacita' calcolata. ne mettiamo uno con capacita' minore , potrebbe andare in corto!, perche' cambia il valore reattivo, e dunque valore resistivo. oppure anche con capacita' minore ha la capacita' di isolare lo stesso fase e neutro?
carlovittorio Inserita: 20 luglio 2008 Segnala Inserita: 20 luglio 2008 Non partire dal presupposto che il condensatore debba "isolare"Il condensatore deve far scorrere nel cirquito una determinata corrente per fare un certo lavore.Se cambi il valore del condensatore la corrente che circola nel cirquito sarà di valore diverso e quindi varierà la sua funzione.Mi sembra di ricordare (studiato 50 anni fa) che la formula per il calcolo della reattanza capacitiva è: 1:( 2pigrecomoltiplicato per C moltiplicato per F)Se ho sbagliato sono sicuro che verrà una correzione.
carlovittorio Inserita: 20 luglio 2008 Segnala Inserita: 20 luglio 2008 Ti faccio un esempio: quando c'erno le valvole per i TV esse venivano collegate come filamento in serie La differenza tra la tensione di rete e la tensione per i filamenti era ottenuta tramite una resistenza che normalmente era di alta potenza (circa 15 Watt) con un notevole riscaldamento.In vece di utilizzare una resistenza si utilizzò un condensatore di valore appropriato. V ada se che se varii il valore del condensatore avrai piu o meno tensione per l'utilizzo con conseguente sotto alimentazione dei filamenti oppure una sovra alimentazione (con possibilita certe di bruciature dei filamenti)
marcoasso Inserita: 20 luglio 2008 Segnala Inserita: 20 luglio 2008 (modificato) Oltre alle ottime spiegazioni ricevute...Anchio..a memoria.. la formula mi pare giusta così..Però ci avvaliamo della tecnologia...per avere maggiori dettagli.Quindi usa questo link:http://it.wikipedia.org/wiki/CondensatoreBuona Domenica a tutti!PS ooopppsss sono stato preceduto, comunque concordo con la spiegazione dei valvolari...che nostalgia.... Modificato: 20 luglio 2008 da marcoasso
toniom Inserita: 20 luglio 2008 Autore Segnala Inserita: 20 luglio 2008 grazie ragazzi per le spiegazioni ,e' sempre un piacere,imparare da chi ne sa di piu'. per il sito idem. a presto.
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