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Dubbi Sui Crt


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Inserito:

salve a tutti, ho aperto questo topic per chiarirmi alcuni dubbi che riguardano il funzionamento dei CRT, di cui non ho trovato una spegazione esaustiva in rete.

Immagino possano suonare ingenue, ma le mie conoscenze nel campo si limitano a quello che imparo in rete (soprattutto qui!), non ho una vera formazione in proposito.

so che il CRT a colori ad esempio è in grado di funzionare grazie grazie a 3 cannoni catodici disposti all'estremità posteriore del tubo, gli elettroni emessi raggiungono la superficie dello schermo poichè attratti dall'anodo disposto dal lato opposto, al termine di questo percorso vanno incontro a dei fosfori RGB che eccitati emettono luce.

poi (se ho ben capito) i 3 catodi sono in grado di disegnare un immagine sullo schermo grazie al funzionamento del giogo che influenzando magneticamente la traiettoria dei raggi catodici, crea un movimento a zig-zag disegnando un tot. di linee di una certa lunghezza, con una certa frequenza (a esempio 50 o 60hz) partendo dall'alto, finendo in basso e ricominciando d'accapo.

Qui partono i dubbi:

in sostanza i 3 cannoni si limitano a generare fasci di elettroni di diversa intensità, poi il giogo spostandoli a zig zag fa si che questi si distribuiscano distintamente su linee orizzontali andando a capo dopo un tot di tempo. come una stampante la cui testina si limita a far colare diverse intensità di ogni colore, poi la testina spostandosi le distribuisce in ordine su linee orizzontali fino a creare l'immagine, giusto? (con la differenza che le testine vanno solo a destra e a sinistra, ed è il foglio a proseguire senza far andare a capo le testine)

questo vuol dire quindi che il giogo è sincronizzato con i 3 catodi, così da poter sapere quante sono le combinazioni di colori su una riga, e quando dover andare a capo e generare la successiva, altrimenti l'immagine non avrebbe senso, ho capito bene anche qui?

in proposito mi sorge un altra domanda: perchè è così difficile fare crt di grossa taglia in grado di fare risouluzioni molto alte? (non ho mai avuto crt hd, ma ho letto spesso che rispetto ad un crt comune sono più esposti a difetti nell'immagine, soprattutto la geometria)

io immagino 2 crt diversi come esempio:

un tv che fa 640x480i da 28" ed un monitor da 17" che fa 640x480p.

uno fa 2 quadri da 30hz alternati, l'altro ne fa uno unico da 60hz.

a me vien da pensare che se semplicemente sul 28" cambiassi l'ordine dei segnali emessi dai 3 catodi, nello stesso ordine del 17" e dicessi al giogo di fare una scansione unica di conseguenza, avrei un immagine progressiva anche su di esso. in che modo una taglia maggiore del tubo diventa un ostacolo? blink.gif


Riccardo Ottaviucci
Inserita:

credo che hai i concetti teorici abbastanza chiari e quindi non hai bisogno di lezioni,anche se ragioni più da informatico che da elettronico.

finora si sono realizzati cinescopi con dimensioni superiori ai 30" (34" mi pare)

Ti faccio una domanda:hai mai sollevato un TVC Sony da 34"? Forse no e credo sia quello uno dei motivi principali.

Un altro potrebbe essere la difficoltà di generare tensioni anodiche acceleratrici superiori ai 30Kv anche per motivi di sicurezza.

Un altro ancora potrebbe essere questo:la difficoltà a schermare i raggi X generati per collisione dagli elettroni che urtano sulla maschera forata.Si farebbe una radiografia ogni volta che si accende il televisore e i raggi X sono ionizzanti,lo sai no? wink.gif

Inserita:

costruire crt ad alta risoluzione è fattibile ma sicuramnete molto meno remunerativo che costruire lcd , per cui i grandi produttori hanno optato per non sviluppare ulteriormente crt in quella tecnologia, in favore delle tv che tutti oggi ben conosciamo e "amiamo" sad.gif

Inserita: (modificato)

grazie mille per la rapida risposta!

io però in quella domanda non mi riferivo ai limiti e i rischi che impediscono la produzione di tubi oltre un certo diametro (anche se ho comunque apprezzato le informazioni tongue.gif )

mi chiedevo perchè solo una nicchia di modelli di grossa taglia, poco prima che andassero fuori produzione, si fossero spinti all'alta definizione quando già da almeno un decennio i modelli di taglia più piccola erano già in grado di visualizzare alte definizioni (ironico che poi ora tutti vedano l'hd come il nonplusultra, quando già su un monitor di almeno 10 anni fa potevi fare 1280x1024p di fabbrica blink.gif )

molti anni addietro immagino che un telaio pensato per interlacciare 2 quadri da 240p, fosse più economico della controparte da 480p di un monitor, ma perchè negli anni a seguire le cose sono rimaste così, eccetto per quei pochi alla fine? era solo un fatto di mercato? o perchè alla taglia equivalente di un tv la progettazione del telaio in grado di gestire alte definizioni potava complicazioni?

EDIT:

quindi è per interessi economici che fu abbandonato, non per limiti del formato sad.gif (diametro apparte) Modificato: da AxleGear
Inserita: (modificato)

I Trc domestici sono stati costruiti fino a 37 pollici di grandezza (Grundig e Mitsubishi). Non ricordo se si sia andati oltre...

Se non bastassero il peso e l'ingombro, i grandi schermi erano piu' sensbili ai campi magnetici sia terrestri che locali (casse acustiche e calamite, per esempio)

i quali, polarizzando la maschera forata deviavano il raggio facendogli cambiare colore. Bastava anche girare il TV di 30 gradi per rendersene conto (eppure le piattaforme girevoli hanno spopolato)

Inoltre il TRC, dato l'alto vuoto richiesto e la presenza di fosfori , risulta essere un oggetto molto pericoloso, da maneggiare con cura durante e DOPO la sua vita attiva.

Modificato: da patatino666
Inserita:

Oltre ai motivi illustrati dai colleghi, aggiungo la difficoltà di raggiungere i 1280x1024p mantenendo una deflessione di 110° o 114°. Hai mai visto un monitor con deflessione superiore ai 70°? Prova ad immaginare un cinescopio da 34" o 37" con una deflessione di 70".

Io girerei la domanda in questo senso, come mai non si sono prodotti monitor CRT di grandi dimensioni?

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