del_user_83838 Inserito: 25 marzo 2011 Segnala Inserito: 25 marzo 2011 Qualcuno di voi ha posseduto un televisore Irradio Daytona? Io lo acquistai verso la metà degli anni ’80 pagandolo 500.000£ di allora da usare come secondo televisore per la mia seconda casa in montagna. Il venditore (allora non c’erano ancora i centri commerciali d’elettronica) mi disse che Irradio era una sottomarca della Philips. Non ho mai capito se fosse vero o al contrario una bufala. Di certo costava meno della Nordmende, allora ancora ottima marca, ma costosa.Quel televisore aveva alcune “stranezze” (o “chicche” se preferiamo). La prima era un pannello in vetro collocato davanti allo schermo: che funzione aveva?La seconda erano i connettori AV: per l’audio aveva una presa rca, mentre per il video aveva un connettore particolare, simile a quelli presenti sulle telecamere professionali, la particolarità era che una volta inserito il connettore si bloccava ruotando una corona attorno al connettore stesso. Non so che connettore fosse, ma certo ho faticato a recuperare l’adattatoe.Terza particolarità: accanto al sensore del telecomando aveva un’altra finestrella simile ad una spia luminosa. Non era però una spia, in quanto c’era solo un display luminoso che indicava il n. di canale sintonizzato, e in standby il segno “-“. Cosa serviva?Come vi siete trovati con questo televisore? Io discretamente: mai riparato fino al 2004 quando un mattino non s’accese più.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 25 marzo 2011 Segnala Inserita: 25 marzo 2011 (modificato) falso,forse era distribuita dalla Melchioni che era in qualche modo l'importatore anche della Philips . Era una "porcheria" giapponese di quegli anni ,ma che al confronto con quelle attuali cinesi,era di altissima qualità.quel connettore si chiama BNC ed è tuttora utilizzato in alta frequenza e nella strumentazione.l'hai detto tu stesso,il displayfunzioni estetiche oltre che di schermatura supplementare per i raggi X Modificato: 25 marzo 2011 da Riccardo Ottaviucci
petra Inserita: 25 marzo 2011 Segnala Inserita: 25 marzo 2011 il telaio era fatto dalla goldstar, l'attuale LG coreani
del_user_83838 Inserita: 25 marzo 2011 Autore Segnala Inserita: 25 marzo 2011 Riccardo Ottaviucci+25/03/2011, 19:19--> (Riccardo Ottaviucci @ 25/03/2011, 19:19) Quindi il prodotto era di qualità scadente? Io mi sono trovato discretamente anche se non benissimo a dire il vero.Quanto alla domanda sul display mi sono espresso male: non mi riferivo all’utilità del segno “-“ che appariva in standby, ma invece alla funzione che poteva avere la finestrella accanto al ricevitore del segnale infrarosso del telecomando. In pratica sulla sinistra del televisore, c’era una “finestrella” quadrata ossia il ricevitore del telecomando e subito accanto, un oggetto che poteva assomigliare ad un led, ma che led non era perché non s’è mai acceso. Era la funzione di quest’ultimo che domandavo.A proposito di display luminosi, mi pare di ricordare che Mivar continuò a produrre TV con il display (mi pare fosse di colore rosso), in un periodo in cui tutti gli altri produttori s’erano ripiegato sull’OSD: la cosa durò diversi anni. Scelta dovuta al fatto che non si volessero cambiare i sistemi produttivi o scelta dovuta a ragioni tecniche secondo voi? Certo che a ben pensarci un po’ mi mancano quei display luminosi, che permettevano con un colpo d’occhio di vedere il programma su cui s’era sintonizzati. Gli unici colori disponibili erano il verde e il rosso vero?
Riccardo Ottaviucci Inserita: 25 marzo 2011 Segnala Inserita: 25 marzo 2011 (modificato) non era il massimo,ma valeva il prezzo.azzardo una ipotesi:una fotocellula per il contrasto automaticooccorrerebbe girare la domanda a Carlo Vichi,patron della Mivaranche una specie di grigio luminoso Modificato: 25 marzo 2011 da Riccardo Ottaviucci
del_user_83838 Inserita: 26 marzo 2011 Autore Segnala Inserita: 26 marzo 2011 Riccardo Ottaviucci+25/03/2011, 20:57--> (Riccardo Ottaviucci @ 25/03/2011, 20:57) A proposito di display, mi ricordo di un vecchio televisore che possedeva mia nonna. Era un Phonola presumo degli anni ’50 visto che funzionava con uno stabilizzatore di corrente. Que-sto TV disponeva di una sorta di display, se così poteva essere definito. Non era a led ovvia-mente, ma era semplicemente una finestrella rettangolare si cui si illuminava il numero “1” se si era sintonizzati sul programma primo e “2” sul secondo. Presumo fosse una lampadina ad illuminare le cifre.Questo TV venne poi sostituito da un altro della Brionvega, anch’esso a valvole con soli due canali, ma che non necessitava di stabilizzatore di corrente.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 26 marzo 2011 Segnala Inserita: 26 marzo 2011 (modificato) negli anni 50 non c'era la banda UHF e quindi il TV era degli anni 60...non farci sentire così vecchi,vero Fulvio?forse perchè avevi un 220V stabile,altrimenti se era a valvole lo stabilizzatore (di tensione e non di corrente) era obbligatorio Modificato: 26 marzo 2011 da Riccardo Ottaviucci
del_user_83838 Inserita: 26 marzo 2011 Autore Segnala Inserita: 26 marzo 2011 Riccardo Ottaviucci+26/03/2011, 20:40--> (Riccardo Ottaviucci @ 26/03/2011, 20:40) Ah non sapevo che negli anni '50 non esistesse l'UHF. Quindi se ho capito bene, i TV anni '50 avevano un canale solo o sto dicendo una boiuata?
patatino59 Inserita: 27 marzo 2011 Segnala Inserita: 27 marzo 2011 In effetti esisteva solo il programma Nazionale (Rai 1) ma i Canali ricevibili andavano dal B al H1, e si selezionavano con una manopola a scatti che faceva ruotare un tamburo attorno al quale c'erano dei circuiti LC tarati sulle varie frequenze. Attorno alla manopola a scatti c'era un'altra manopola, piu' larga, che comandava la sintonia fine (un condensatore variabile di pochi picofarad)In Italia, i vari ripetitori trasmettevano su diverse frequenze, quindi ogni citta' riceveva il programma Nazionale su una lettera diversa (Per esempio Roma e Milano trasmettevano sul G)
Riccardo Ottaviucci Inserita: 27 marzo 2011 Segnala Inserita: 27 marzo 2011 (modificato) e che dava non pochi problemi di contatto con la polvere e l'ossido O meglio dall'A all'H (nella mia zona Rai 1 era ricevibile di riflesso da Monte Nerone sul canale A,mentre in un paese limitrofo che riceveva in H1 si doveva starare il compensatore sulle bobine di accordo dell'H per riceverlo poichè non previsto sui gruppi VHF fino alla fine degli anni 60. Modificato: 27 marzo 2011 da Riccardo Ottaviucci
del_user_83838 Inserita: 4 aprile 2011 Autore Segnala Inserita: 4 aprile 2011 A proposito di TV a tubo catodico e valvolari, come non ricordare le attese davanti alla TV dopo che lo si era acceso, nell’attesa che sullo schermo apparisse l’immagine? Anzi prima si sentiva l’audio e solo successivamente, piano piano, comparivano le prime immagini. E, ancora, che dire quando il televisore si spegneva: l’immagine si rimpiccioliva piano piano verso il centro dello schermo fino a scomparire o in altri casi a rinchiudersi un puntino bianco!Quand’ero bambino questa era la mia passione: vedere il televisore spegnersi, e questa cosa ancora oggi mi manca. Che ne dite? Mi serve una visita dallo psichiatra?Nei televisori moderni tutto ciò è ormai un ricordo: non parlo degli lcd o plasma, ma anche degli ultimi tv a tubo catodico prodotti. Io ne ho uno della fine anni ’90: pur essendo a tubo catodico, si spegne subito, di colpo. Coma mai accadeva ciò nei vecchi TV
Riccardo Ottaviucci Inserita: 4 aprile 2011 Segnala Inserita: 4 aprile 2011 (modificato) era questione di capacità in gioco,pur spegnendo,le tensioni restavano ancora qualche secondo finchè restavano carichi i grossi elettrolitici sulle tensioni anodiche dell'alimentatore e il filamento delle valvole ancora emetteva prima di freddarsi.psichiatra forse no,ma una seduta dallo psicologo la farei per questi attacchi di nostalgite Modificato: 4 aprile 2011 da Riccardo Ottaviucci
patatino59 Inserita: 4 aprile 2011 Segnala Inserita: 4 aprile 2011 Perche' ci sono circuiti di ritardo all'accensione e di oscuramento allo spegnimento.Anzi, quando il cinescopio comincia ad esaurirsi il ritardo aumenta a dismisura e a volte bisogna intervenire proprio sul circuito di spegnimento del puntino.
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