livan74 Inserito: 31 marzo 2012 Segnala Inserito: 31 marzo 2012 Salve a tutti, ho questo ampli in riparazione. E' un ampli da 200W RMS che utilizza l'accoppiata MJ15003/4 Il cliente mi ha detto che all'interno si era staccato un cavo e lui lo ha riattaccato nella posizione ovviamente sbagliata e sono saltati i fusibili. Dopo un attento controllo, mi sono reso conto che il cavo che si era staccato (un po difficile che si sia staccato da solo) e che lui ha riattaccato era quello dell'alimentazione negativa -45V che lui ha attaccato praticamente a GND. Ho smontato tutta la scheda per controllare i finali ed in effetti un MJ15003 era in corto e con lui anche il suo driver 2SD1763. Ho sostituito tutti e due, ho ricontrollato tutto e non ho trovato niente altro di bruciato. Ho rimontato il tutto facendo attenzione a ricollegare tutti i cavi, ho sostituito i fusibili da 5 A saltati dal solo ramo di alimentazione negativa ed ho riacceso l'ampli. Il problema è rimasto quello, praticamente non appena accendo, saltani subito i due fusibili del ramo alimentazione negativa. Ho ricontrollato tutto alla ricerca di corto circuiti ma non ho riscontrato niente di problematico. Avete una minima idea di cosa potrei controllare? Grazie.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 31 marzo 2012 Segnala Inserita: 31 marzo 2012 i diodi del lato negativo?
livan74 Inserita: 31 marzo 2012 Autore Segnala Inserita: 31 marzo 2012 C'è un ponte di Graetz che fornisce sia la tensione negativa che la positiva (riferite ovviamente a GND). Ho tolto i fusibili ed ho testato le tensioni a vuoto e ci sono tutte e due.
alberto53 Inserita: 1 aprile 2012 Segnala Inserita: 1 aprile 2012 Salve, da mie esperienze, in questi casi, può essere utile alimentare gradualmente l'apparecchio per poter controllare cosa succede prima della bruciatura dei fusibili. Ciò si può realizzare con un variac o con un autotrasformatore. Le tensioni rilevate saranno ovviamente molto minori, ma permetteranno di vedere se il ramo in cui brucia il fusibile è in cortocircuito. A volte può essere utile, come soluzione di fortuna, anche porre in serie all'alimentazione un portalampade in cui inserire lampade AD INCANDESCENZA di vari wattaggi. Questo, oltre ad abbassare la tensione di alimentazione, funge da monitor dell'assorbimento. Senza conoiscere lo schema dell'amplificatore in questione, mi verrebbe da controllare anche il circuito di stabilizzazione termica (in genere un transistor a contatto del dissipatore) che, oltre ad essere guasto, potrebbe essere in cortocircuito col dissipatore stesso.
livan74 Inserita: 1 aprile 2012 Autore Segnala Inserita: 1 aprile 2012 Allora visto che non ho nè un variac nè un autotrasformatore proverò con la lampada in serie sul circuito di alimentazione. Ma quello che non capisco, una volta che ho collegato la lampada ed accendo l'ampli, la lampada si accenderà segnalandomi che c'è un alto assorbimento, e quindi che faccio!? Cosa mi può dire questa prova?
alberto53 Inserita: 2 aprile 2012 Segnala Inserita: 2 aprile 2012 niziando con una lampada da wattaggio basso (=resistenza più alta), se i fusibili non bruciano, puoi controllare le tensioni e vedere se sono tutte più basse o se qualcuna è assente e quindi testimonia un cortocircuito o un assorbimento anomalo su quel ramo. L'utilità dell'alimentazione a bassa tensione è nel poter fare qualche misura, cosa impossibile quando i fusibili si bruciano istantaneamente.
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