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Orizzonte Ordini


Livio Orsini

Con gli ordini acquisiti la tua azienda ha lavoro per quanti giorni?  

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  1. 1. Con gli ordini acquisiti la tua azienda ha lavoro per quanti giorni?

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Caro Mario

Urgono soluzioni

per essere un po' provocatorio bisognerebbe essere un po' piu' nazionalisti nei nostri acquisti professionali e non, la Francia (e non solo ) insegna.

Comunque per non andare OT la mia azienda ha lavoro , pero' sono circa 2 anni che non facciamo un macchinario per l'Italia questo ho paura sia un brutto segno.

Bisognerebbe investire per essere all'avanguardia.

Un rappresentante mi ha raccontato che un suo cliente produce dei torni a controllo numerico con dei motori brushless con n max 1500 giri.Aveva la necessità di rendere il suo macchinario piu' competitivo aumentando le velocita', c'era la possibilita' di utilizzare la tecnologia degli elettromandrini (non so cosa comporti dal punto di vista tecnico mi fido del rappresentante) che pero' sarebbe costata circa 350 mila euro di "investimento" , allora hanno deciso di battere la concorrenza ,risparmiando,mettendo dei motori che vanno a 3000 giri.

Ritengo che questa soluzione sia un fuoco di paglia che sarà copiata dalla concorrenza nel giro di 6 mesi per poi ritrovarsi puinto a capo e quindi non porta lontano.

Se questi sono (spero che siano pochi) gli esempi di come vogliamo investire per essere concorrenziali non credo che avremo un futuro molto roseo.

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  • Mario Maggi

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Io penso che un primo passo sarebbe da parte dei titolare quello di saper ascoltare le idee di tutti i collaboratori considerando che di gente in gamba in Italia nel settore dell'automazione ce ne e' parecchia.

Secondo consiglierei di privilegiare tutti i prodotti italiani e boicottare in particolare quei prodotti che prima erano qui prodotti e poi sono stati trasferiti come produzione all'estero , magari tenendo una lista sul forum di quelle marche che si sono comportate male.

Terzo per il settore dell'automazione suggerei di produrre apparecchiature elettroniche sviluppate in Italia per ridurre le spese , riportare in Italia un know how fondamentale per lo sviluppo e salvaguardare in maniera un poco piu' incisiva il proprio lavoro (quanti programmi vengono facilmente downlodati da PLC e usati per clonare i macchinari).

Altre idee sono bene accette.

Ricordiamoci che il nostro futuro e quello dei nostri figli dipendera' dal saper affrontare in maniera incisiva questi gravi problemi.

Ciao :)

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Caro ifachsoftware,

Secondo consiglierei di privilegiare tutti i prodotti italiani e boicottare in particolare quei prodotti che prima erano qui prodotti e poi sono stati trasferiti come produzione all'estero , magari tenendo una lista sul forum di quelle marche che si sono comportate male.

pur condividendo lo spirito di questa proposta, la trovo difficilmente realizzabile e a grande rischio di ingiustizia.

Ci sono troppe situazioni complesse per poter "bollare" una ditta. Se questa faceva il 100% in Italia e ora fa solo il 90%, e' da bollare? E nel caso del 50%? No, direi che non si puo' fare.

Ciao

Mario

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Nicola Carlotto

come si puo' mettere i bastoni tra le ruote a colossi che hanno gia' dei sistemi di vendita programmati e studiati a tavolino per fregare le concorrenze locali ?

Energie alternative ? perche non proporre qualcosa ?

NiCa :)

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Proprio oggi, in un altra discussione, si pubblicizza la decadenza di un'azienda Italiana che solo 10 - 11 anni fa era il maggior produttore Italiano di convertitori, con prodotti noti per la loro robustezza. Ora fa fatica a vivacchiare, perchè?

Perchè ha abbamdonato quella che ra la sua politica fondamentale: la sofddisfazione del cliente, la soddisfazione del cliente non la ottieni solo con la certificazione ISO 9000!

La soddisfazione del cliente nasce dalla progettazione, ti devi chiedere: "Perchè un potenziale cliente comprerà questo prodotto piutttosto che il concorrente?" Se la risposta è solo: "Perchè costa meno" sarà difficile che il cliente non si rivolga ad altri.

Il cliente va "fidelizzato" (brutto neologismo caro ai "markettari") facendo in modo che non abbia problemi, il servizio commerciale ed il servizio tecnico devono prevenirne la maggior parte; il cliente devo trovare naturale pensar al tuo prodotto quando deve risolvere uuun problema, deve essere il tuo catalogo che sfoglia per primo, deve essere il tuo agente-venditore il primo a cui si rivolge.

Per fare questo devi avere prodotti affidabili, sempre vicini allo stato dell'arte, prezzi allineati con la media e, sopra a tutto, essere attento alle esigenze di oggi e di domani dei suoi clienti.

Questo era quello che succedeve in quell'azienda. Poi si è deciso che l'azienda poteva imporre le sue idee, che bastava comprare e ritarghettare per ridurre i costi, e tante altre belle idee simili.

I risultati sono venuti: esattamente il contrario delle aspetttive :angry:

Questa è un po' la parabole di molte, troppe, aziende Italiane negli ultimi anni.

Mario dici che non serve il TGV, invece ti sbagli. E' che arriviamo con 15 anni e più di ritardo, buoni ultimi in Europa, con le aziende Italiane del settore trazione praticamente scomparse (anche l'inchiesta di tangentopoli ha dato un bel colpo a queste aziende ma qui si dovrebbe aprire un altro capitolo).

Non so se vi ricordate quando UGO LA MALFA decise che gli italiani dovevano risparmiare e non comprare i TV color? Risultato: la televisione a colori è arrivata con 20 anni di ritardo ma è arrivata perchè il progresso tecmologico non si può fermare, in compenso questa "bella pensata" ha contribuito pesantemente ad affossare l'industria elettronica italiana :angry:

Pensiamoci bene quando si pensa che sarebbe meglio non fare grandi infrastrutture perchè fanno guadagnare solo le grandi aziende. Ci si dimentica delle ricadute e dell'indotto. La sistazione attuale dipende anche dalla paralisi infrastrutturale degli ultimi 25-30 anni.

Smetto perchè se no dovrei entrare un un terreno minato

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Secondo consiglierei di privilegiare tutti i prodotti italiani e boicottare in particolare quei prodotti che prima erano qui prodotti e poi sono stati trasferiti come produzione all'estero , magari tenendo una lista sul forum di quelle marche che si sono comportate male.

poltica già attuata da un certo Benito una sessantina di anni fa con scarso successo..

per esempio: se la FIAT non sa fare le automobili è giusto che chi utilizza i suoi risparmi per questo bene durevole acquisti un bene realmente durevole...

e adesso lapidatemi pure..

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comunque come ho gia' detto sopra questa volta la crisi non e' solo italiana ma europea.

in stati dove venivano proclamate le 35 ore lavorative pagate 40, hanno praticamente obbligato i lavoratori ad

accettare un orario di 45 ore alla stessa paga.

forse era meglio che ai tempi delle vacche grasse a tutti i livelli si usava di piu' il cervello, riducendo gli sprechi inutili e valorizzando di piu' il lavoro.

ora purtroppo dobbiamo subire le conseguenze degli errori passati , sperando che avvenga un cambiamento in meglio.

ivano65

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Caro NiCa,

come si puo' mettere i bastoni tra le ruote a colossi ......... ?

Energie alternative ? perche non proporre qualcosa ?

Considera le "sette sorelle", non saranno molto contente dell'impiego delle energie alternative! E sono dei colossi!

Ciao

Mario

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Caro Livio,

Mario dici che non serve il TGV

non dico che non serve, ne facevo una questione di priorita'.

L'indotto delle grandi imprese sa benissimo che quando la grande impresa ritarda i pagamenti, la piccola impresa dell'indotto deve andare a elemosinare i soldi alle banche o ad altri finanziatori, facendo spesso una brutta fine.

Ciao

Mario

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  • 1 year later...

Io ho visto solo un ulteriore peggioramento.

Se arriva un cliente nuovo, di solito e' perche' non paga il vecchio fornitore. Meglio evitarlo.

:huh:

Innovazioni? Ne parlano solo prima delle elezioni. Aiuti alle piccole aziende? Si, eccoli, ce ne sono tanti: "alle PMI che fanno un investimento di almeno 1.500.000 euro ..."

:angry:

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Mauro Dalseno

Siamo in una valle di lacrime!!!...... l'industriale e' quasi fermo, il civile lavora molto ma a prezzi stracciati, ci sono aziende che fanno fatica a pagare i dipendenti e hanno ridotto i lavori di manutenzione, quei pochi lavori grossi vengono acquisiti da imprese che fanno sconti esagerati e caso frequente... si prendono anche delle belle bidonate (Pagano durante il lavoro, ma l'ultimo stato di avanzamento non hanno piu' una lira per pagarti.... guarda caso quando hai finito il lavoro)

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  • 1 month later...

Sembra che dal giorno delle elezioni molte attivita' si siano fermate, forse a causa del 25 Aprile o della Pasqua o del 1° Maggio. Resta il fatto che in Italia c'e' un immobilismo che fa paura.

Qualcuno ha qualche buona news per risollevare un po' il morale?

Come vedete i prossimi mesi?

Ciao

Mario

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ifachsoftware

Mario :

1) Con il risultato delle elezioni (e' passato un mese e non hanno ancora eletto il presidente della repubblica ed hanno fatto una fatica della miseria ad eleggere quello del senato).

2) l'Iran che sta facendo di tutto per prendersi un'atomica in testa

3) la situazione stagnante nell'UE

4) la Cina che produce ottenendo fette di debito USA (arrivato a cifre astronomiche)

5) il crescendo del terrorismo in Iraq e Afghanistan

6) La stretta dipendenza dell'Italia dal Petrolio (e la totale assenza di alternative a breve termine)

Non vedo come possa migliorare l'economia (forse per le ditte di armamenti ....)

Ciao :(

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Mauro Dalseno

Devo dire che ho notato che le ditte che producono macchine imbottigliatrici, trasportatori ecc. (Gruppo tedesco che ha acquisito industrie nostrane del settore) e altri, stanno lavorando a pieno ritmo dopo una crisi nera, il civile alle stesse condizioni che ho descritto nel post di Aprile sta andando avanti a tutta birra, verso Brescia e il Lago di Garda ci sono parecchi cantieri privati aperti, Nuove urbanizzazioni e i cantieri dell'alta velocita' vanno avanti a rilento ma stanno andando, Qualche piccolo investimento in ampliamenti stanno facendo nel settore filati tessili e occhiali, una marea di gente si sta' comprando l'auto nuova.... Tutto sommato potrebbe andare peggio, c'e' da sperare anche se lentamente che le cose migliorino.

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Nella mia ditta siamo pieni di lavoro , stiamo dando del lavoro in outsoursing , e l'azienda ci ha chiesto di fare gli straordinari da diverso tempo, a causa della fretta e del troppo lavoro non si lavora proprio benissimo ma si lavora e purtroppo sono ormai piu' di tre anni che non stiamo costruendo impianti per aziende italiane , questo vuol dire che la produzione ormai viene fatta tutta all'estero , e per estero non intendo solo paesi con manodopera a basso costo come europa dell'est Cina India ecc.. ma anche paesi come Germania Spagna , Francia Regno unito e stati uniti

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Mauro Dalseno

E' un buon segno che ci sia qualche settore che tira ancora, speriamo che sia una cosa continuativa, piano piano vorrebbe dire risollevarci da questa situazione di stagnazione...

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