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Mai più allegati Word - evitiamo di usarli in posta elettronica


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Gabriele Riva
Inserito:

Basta, basta con una delle più diffuse prepotenze legate all'uso della posta elettronica: "Possiamo mettere fine agli allegati Word", invoca il guru hacker, padre nobile del movimento del "software libero". Già tradotto dall'inglese in portoghese, spagnolo e italiano, il suo messaggio invita le centinaia di milioni di utilizzatori di e-mail a non inviare più attachment nel popolare formato che - dal suo punto di vista - crea molti più guai di quanti ne risolva.

Ad esempio? Intanto pesano un sacco e intasano inutilmente le caselle di chi li riceve. "Sono perplesso. Perché hai scelto di mandarmi 876.377 byte nel tuo recente messaggio, quando il contenuto è solo 27.133 byte?" si chiede, retorico, un tale Bob Chassell citato nell'invito alla disobbedienza civile di Stallman. Se il medesimo testo fosse stato semplicemente "incollato" nel testo del messaggio, sarebbe quindi risultato infinitamente più leggero. Poi sono forieri di ogni genere di virus informatico come una ricerca nell'archivio di Repubblica.it vi dimostrerà meglio di qualsiasi statistica: cercate "attachment" nella sezione "tecnologie e internet" e salteranno fuori solo articoli sui virus.

Non solo, insiste Stallman citando una sua risposta-tipo a chi gli invia gli attachment incriminati: "Spedire allegati Word è male per te, perché un documento Word include normalmente informazioni nascoste sull'autore, che mettono chi lo sa in condizione di curiosare nelle attività dell'autore. È possibile che del testo che pensi di aver cancellato sia ancora presente, mettendoti in imbarazzo. Vedi www.microsystems.com/Shares_Well.htm per maggiori informazioni". Insomma, perché incaponirsi a utilizzarli in presenza di tutti questi effetti collaterali?

La lista dei buoni motivi per dissuadere gli utenti della rete dal continuare nella loro abitudine si fa poi più ideologica ma, nel progetto di Stallman, anche più cruciale perché "soprattutto, mandare alle persone documenti Word li spinge a usare software Microsoft, e aiuta a negare loro la possibilità di scegliere. Di fatto, diventi un puntello del monopolio di Microsoft. Questo specifico problema è un ostacolo a una più ampia adozione del sistema operativo GNU/Linux" che da circa un decennio l'autore incoraggia. Un'argomentazione, la sua, che si chiude con una preghiera garbata ma ferma: "Vorresti per favore riconsiderare l'uso del formato Word per la comunicazione con altre persone?"

Se ciò lo chiede una persona sola, sostiene il pugnace Stallman che lo fa da anni, non farà un grande effetto ma se tutti manderanno una rispostina standard del genere a chiunque spedisca loro un nuovo allegato Word, magari le cose cambieranno. E non ci sarà - last but not least - neppure il problema di visualizzare incomprensibili serie di caratteri tipo &&]]&&5[at]##[### come risultato di una cattiva decodifica quando si prova, con una versione non aggiornatissima, ad aprire un file scritto con un Word dell'ultima generazione. Insomma, se volete che tutti possano leggervi senza problemi, senza rischiare di passare per degli ignoranti della "netiquette" o, peggio, degli untori la ricetta è semplice: salvate in testo (o html o pdf dice Stallman, o meglio ancora rtf aggiunge il cronista) e passa la paura.

Tratto da: http://www.repubblica.it/online/scienza_e_.../antiword.html)


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