evans Inserito: 8 maggio 2012 Segnala Inserito: 8 maggio 2012 Salve gente, Leggete qui http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=UE-Niente-copyright-sul-funzionamento-di-un-software_8681 che ne pensate! spero di averlo messo nel posto giusto. Ciao
Livio Orsini Inserita: 8 maggio 2012 Segnala Inserita: 8 maggio 2012 Bisogna leggere bene, infatti è anche ben spiegato. La società A progetta e costruisce un programma che fa una certa funzione. La società B studia il funzionamento di quel programma e ne progetta e costruisce un secondo che ne emula le funzioni. La società A cita in giudizio la società B sostendo che B ha copiato la sua idea. La corte da torto alla società A. A me pare una sentenza molto giusta. Anzi andrebbe applicata in molti altri campi come, ad esempio le sementi. Qui si arriva all'assurdo che una società USA ha brevettato come suo un seme di trifoglio di una varietà autoctona della Sardegna. Ed ora per assurdo i coltivatori Sardi, che da secoli hanno selezionato quella varietà, dovrebbero pagare i diritti alla società USA. Oppure alla Walt Disney che ha brevettato il nome "Pinocchio". Se volgiamo stare nel nostro settore se passasse il concetto della società A, non si potrebbe (quasi) più lavorare. Faccio un esempio elementare. Ammettiamo che io sviluppi un software con controllo di sistemi di avvolgitura-svolgitura, lo brevetto e da questo momento nessun programmatore può fare un controllo di un aspo senza pagarmi i diritti. Ma stiamo scherzando? Altro conto sarebbe se io sviluppassi questo software per una macchina di un cliente e questi, senza autorizzazione alcuna da parte mia, lo moltiplicase per n macchine. Questa si che potrebbe configurarsi come violazione della proprietà intellettuale.
Roberto Gioachin Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Scusate ma qui si parla di "reverse engineering". e non di proprietà intellettuale. Il reverse engineering è più che legale in tutti gli stati, America compresa. Basti pensare a quello che succede nel settore auto, ogni volta che un costruttore aggiunge una nuova idea ad un suo modello, dopo poco lo si trova anche nei modelli concorrenti. Se non fosse così a rimetterci sarebbero tutti, costruttori ed utilizzatori. Una cosa è rubare progetti o codici sorgenti, una cosa ben diversa è studiare quello che hanno fatto altri e riuscire a replicarlo solo grazie allo studio, magari anche con tecniche diverse. Robertro
Livio Orsini Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Scusate ma qui si parla di "reverse engineering". e non di proprietà intellettuale. No non si tratta solo del così detto "reverse engineering", ma di qualche cosa di più. Alcune aziende, in primis MS, vorrebbero riconosciuto il brevetto di idea sul software. Il brevetto di idea esiste ma è una cosa molto difficile da ottenere oggi, specialmente in Europa.
batta Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Se non fosse così a rimetterci sarebbero tutti, costruttori ed utilizzatori. Una cosa è rubare progetti o codici sorgenti, una cosa ben diversa è studiare quello che hanno fatto altri e riuscire a replicarlo solo grazie allo studio, magari anche con tecniche diverse. Concordo. Se si potesse impedire di replicare un funzionamento, o se il brevetto di idea fosse messo in pratica con facilità, significherebbe, per esempio, che se qualcuno brevetta l'idea di trasferire il moto tra due pulegge con una cinghia, nessuno mai potrà produrre sistemi basati su cinghie e pulegge. Significa che se MS avesse brevettato l'idea di foglio elettronico, nessuno potrebbe mai sviluppare un foglio elettronico. Comunque non è solo MS che vorrebbe vedere coperto da brevetto tutto quello che esce dai suoi uffici. Anche il personaggio che ha sempre fatto la parte del buono in realtà così buono non era. Anzi, per quanto riguarda la protezione dei propri prodotti, è sempre stato molto più rigido di MS. O meglio, aveva un'idea a senso unico sulle protezioni di hardware e software. Lui infatti si è sempre vantato di copiare le idee degli altri, ma ha dichiarato guerra Android, sostenendo che è stato copiato dai programmi della mela col morso.
Livio Orsini Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Anche il personaggio che ha sempre fatto la parte del buono in realtà così buono non era. In effetti è sempre stato un genio della comunicazione, un poco meno come tecnico, anche se ha avuto il pregio di vedere spesso un poco più avanti degli altri.
rguaresc Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Il primo foglio elettronico cha ha avuto una certa diffusiuone era il VisiCalc su apple II. Poi seguirono lotus, excel ...
batta Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Volendo si può andare ancora più indietro, ma solo quelli di una certa età si ricorderanno del "Multiplan". Ma sicuramente ci sarà qualcosa di ancora più vecchio.
Livio Orsini Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Non so se Lotus 123 fosse più vecchio o più giovane di Multiplan; so che i primi fogli elettronici giravano sotto DOS. Rimane il fatto che se fosse accettato il principio del "brevetto d'idea" per i programmi oggi non disporremmo di enssena di quelle suite gratuite che sono in concorrenza ad Office, però MS non si sarebbe arricchita con le varie versioni di Windows; e l'elenco potrebbe essere quasi infinito.
batta Inserita: 9 maggio 2012 Segnala Inserita: 9 maggio 2012 Il Multiplan che conoscevo e che ho fatto in tempo ad usare io era sotto DOS. Poi non so se ci siano state anche versioni per Win.
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