Caratteristiche Assurde Nuovi Notebook - O sono proprio io l'incontentabile?

[batta]

Il mio glorioso notebook, che si appresta a compiere i 3 anni, ha le seguenti caratteristiche, secondo me, molto importanti:

- monitor SWXGA 1400x1050

- seriale

- parallela

- slot PCMCIA

Da un paio di settimane il monitor presenta una riga verticale viola, larga 1 pixel. Se il difetto rimane fermo così, per il mio utilizzo non è un problema. Non vorrei però che questo fosse solo l'inizio della fine. Sostituire un monitor su un portatile di 3 anni, è un'operazione economicamente assurda.

Sto quindi guardando cosa offre attualmente il mercato.

Gia tre anni fa, ho faticato non poco per trovare un portatile con queste caratteristiche.

Ora è impossibile

Ok, la parallela è quasi sparita. Ma io sto ancora utilizzando un programma con chiave hardware parallela. Certo, posso sostituire la chiave, ma il costo non è proprio... modico.

La seriale è obsoleta. Vero. Ma chi, come me (e non siamo pochi!), lavora nel settore dell'automazione industriale, si trova ancora oggi, con una certa frequenza, ad aver bisogno della vecchia RS232. E non sempre gli adattatori USB-RS232 funzionano.

Le schede PCMCIA non sono l'ultimo grido, ma non mi pare siano completamente morte. E sostituire una CP5512 (chi si occupa di PLC Siemens sa di cosa parlo) non è un'operazione a buon mercato.

Ed infine, la risoluzione del monitor. Ora si trovano valanghe di notebook con risoluzione 1280x800. Anche notebook di costo elevato e con monitor da 16-17" con risoluzione 1280x800, se non, ancora peggio, 1376x768. Si arriva, ogni tanto, a 1440x900. Assurdo!

Ma chi è quell'imbecille che ha deciso di costruire monitor 1376x768? Ma cosa credono, che tutti noi acquistiamo un portatile solo per guardare film?

Inoltre, quasi tutti ormai sono "Ultra Bright" (o con altro nome ma la sostanza non cambia): meravigliosi se li guardi in condizione ottimali di illuminazione; ma se ti trovi ad avere alle spalle una finestra o una lampada, sei finito!

Insomma, io non riesco a concepire un monitor con risoluzione verticale inferiore a 1050.

Con soli 800 pixel, una volta che visualizzi in alto la barra dei menù, ed in basso la finestra con errori di compilazione o simili, ti restano ben poche righe a disposizione per il codice.

Per un utilizzo a scopo programmazione, io ritengo ancora conveniente il formato 4/3, oramai morto e sotterrato. Ben venga anche il formato wide, ma solo se ciò significa aggiungere pixel in orizzontale, non toglierne in verticale.

Invece l'offerta di notebook con risoluzioni verticali da 1050 in su, sono circa in proporzione di 1/50. Se alla risoluzione aggiungi qualche altra caratteristica (es. downgrade a XP), il numero di modelli si riduce ulteriormente.

Alla fine, rimane da scegliere tra una manciata di modelli.

Modificato: 18 settembre 2009 da batta

[duric74]

Comprendo la frustrazione.

Quando ho dovuto scegliere il mio nuovo, ho rinunciato ad una serie di caratteristiche ed ho optato un sistema portatile davvero ( < 2 Kg.)

Seriale e parallela li ho sulla docking station: va bene fintanto che sto in ufficio.

La PCMCIA non la mettono quasi piu': oggi i modem mobili sono su usb e sono quelli che il mercato purtroppo utilizza. Almeno sull'HP che ho preso una c'e' ancora.

Il monitor ho tenuto un 22" Lacie ereditato da un MAC di un grafico, non wide.

Per quando sono in giro mi adatto al piccolo.

E' anche vero pero' che quando mi sposto preferisco la leggerezza. Il precedente notebook era praticamente un desktop replacement. Nel cambio la spalla ringrazia :-)

Ciaooooooo

Andy

[batta]

Io detesto lavorare sui portatili, ma quando ci si deve spostare non se ne può fare a meno.

In ufficio utilizzo un normale pc con doppio monitor. Già rinunciare ad un monitor quando uso il portatile, è un sacrificio. Se a questo sacrificio devo aggiungere anche quello di dover lavorare su un monitor con una risoluzione ridicola, il mal di pancia al solo pensiero è automatico.

Quando mi muovo, non mi serve il computer per consultare qualche pdf, inviare un paio di mail e navigare in Internet. Se così fosse, mi potrei accontentare anche di un netbook, che ora vanno tanto di moda. Ma non è così. Quando sono in giro, come tutti quelli che si occupano di automazione industriale, il portatile serve per collegarsi all'impianto, per fare programmazione e debug. Operazioni queste che, a mio avviso, fatte su un monitor con risoluzione verticale di soli 800 pixel, comportano non poche rinunce.

Insomma, per le mie esigenze il compromesso ideale sarebbe un monitor tra 1 15 ed i 16 pollici, con risoluzione 1400x1050, come il mio attuale notebook, oppure, visto che ora va di moda il formato wide, 1680x1050.

Salvo rarissimi casi, per avere tali risoluzioni si deve passare almeno ad un 17", con notevole incremento di dimensioni e peso.

La scheda CP5512 da inserire nello slot PCMCIA poi, non è un modem, ma una scheda per comunicare con PLC e pannelli operatore Siemens e che, a listino, costa la bellezza di 793 euro.

Quand'è che i costruttori si accorgeranno che c'è chi usa il notebook nel settore dell'automazione industriale, e che ha esigenze un po' diverse da chi deve solo navigare, consultare mail e guardare DVD?

Eppure, penso che rappresentiamo una fetta di mercato significativa!

[Ivan Botta]

Personalmente al lavoro uso un notebook Dell D610 con 3 anni all'attivo.

Ha ancora la seriale, parallela e 3 usb oltre alla pcmcia che la uso per la scheda modem hsdpa per collegarmi ad internet, per teleassistenza e mail quando sono all'esterno.

Quando sono in ufficio lo inserisco nella docking station e con il monitor da 19 pollici va benissimo.

All'esterno in effetti c'è proprio il problema del monitor quando capita di leggere schemi elettrici in formato pdf.

od altro.

A breve lo cambieranno, speriamo in una scelta sensata, essendo dipendente non ho possibilità di scelta da parte mia.

[amc000]

Purtroppo penso di essere in ritardo, ma ci provo lo stesso:

Toshiba Tecra, 15,4", 1680 x 1050, P8600, nvidia quadro 150NVS, Seriale 9 pin di serie, slot PCMCIA tradizionale. Prodotto di elevatissima qualità, in una delle sue versioni (con solo 2 gb. di ram e 160 gb. hdd) poco costoso e facilmente espandibile.

Ne possiedo uno personalmente: con 8 gb. di ram (per uso Macchine virtuali) fa i numeri.

Ciao

[batta]

Dopo aver spulciato le caratteristiche di, credo, oltre 150 notebook, ho trovato quello quasi ideale per le mie esigenze: ACER TM6593G-944G32MN.

Ho dovuto rinunciare alla seriale (ma i programmi che utilizzo funzionano tutti con i convertitori USB-RS232), ed alla parallela (questo purtoppo mi costringerà a sostituire la mia attuale chiave hardware con una USB, ad un costo, a mio avviso, davvero esagerato: 300-350 euro).

Pazienza.

Per il resto ci siamo. Il portatile non è leggerissimo ma, in compenso, sembra robusto, con buone cerniere per il monitor, struttura del monitor sufficientemente rigida e tastiera che non flette.

Il S.O. preinstallato è Vista Business, con downgrade (fatto all'istante!) a XP Pro.

Caratteristiche principali: CPU Intel Core 2 Duo T9400, RAM 4GB, HD 320GB 7200rpm, masterizzatore multistandard dual layer, lettore memory card, webcam integrata, uscite video esterno 1 VGA + 1 DVI-D, monitor 15,4" formato 16/9 risoluzione 1860x1050, scheda video ATI Mobility Radeon HD3470, slot Express Card, slot PCMCIA, modem PSTN 56kbps, LAN 10/100/1000, WLAN 802.11, lettore impronte digitali.

Con la batteria fornita sono riuscito a lavorare oltre 4 ore con Step7, e segnava ancora circa 40 minuti di autonomia.

Certo che la ricerca non è stata per niente facile.

Eppure non si parla di caratteristiche da fantascienza.

Perché sono così pochi i notebook in commercio con caratteristiche simili?

Quand'è che i costruttori si accorgeranno di noi, poveri programmatori di PLC, e fabbricheranno macchine adatte alle nostre esigenze?