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Variazioni Campo Magnetico


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Salve a tutti, non so se questo è il posto giusto per la mia domanda.

ho letto su vari siti che una anomala produzione di macchie solari può comportare la produzione, da parte del sole, di bolle di plasma.

Bolle di plasma che arrivando in prossimità della terra provocherebbero delle variazioni del campo magnetico terrestre e queste a loro volta provocherebbero delle anomalie alle telecomunicazioni e, se si presentassero con più violenza, anche la distruzione di impianti elettrici e soprattutto dei trasformatori.

Non voglio entrare in merito a questa possibilità catastrofica..... mi interessa il fatto fisico.

Capisco che un impianto sotto tensione immerso in un campo magnetico avrà al suo "interno" delle tensioni indotte proporzionali alla variazione del campo magnetico.

Capita lo stesso anche se l'impianto non è sotto tensione ?

C'è la possibilità di "eliminare" , "scaricare" questi eventuali picchi di tensione indotta (non ne so l'intensità) che si formano per evitare il danneggiamento del trasformatore ?

Nel 1859 ci fu un fenomeno simile detto "evento di Carrington" che provocò la fusione di vari trasformatori;

un evento simile ai giorni nostri provocherebbe danni non indifferenti, non c'è la possibilità di limitare i danni ?

Grazie

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Nel 1859 ci fu un fenomeno simile detto "evento di Carrington" che provocò la fusione di vari trasformatori;
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́E' un fenomeno geomagnetico, un pò diverso da come racconti e soprattutto meno catastrofico.

Il campo magnetico terrestre è schematizzabile con linee di flusso che hanno pressapoco l'andamento dei meridiani geografici. Nel paesi nordici, Canada, Russia ci sono delle grandi linee ad alta tensione molto lunghe e con direzione est-ovest. Le linee ad alta tensione alle estremita' fanno capo a trasformatori che hanno il centro stella a terrà, si crea così un'enorme spira delimitata dal terreno e dai conduttori per aria che si accoppia con una porzione di flusso magnetico terrestre. Quando il sole ha le attività che hai citato il campo magnetico terrestre ne viene perturbato e fluttua con periodo dell'ordine del minuto inducendo una piccola forza elettromotrice nella spira. Questa forza elettro motrice è quasi continua rispetto alla frequenza di rete ed entrando nei trasformatori riesce a portare il ferro in saturazione così che la reattanza diminuisce e l'interruttore di protezione apre per sovracorrente. I grandi trasformatori hanno corrente magnetizzante relativamente piccola e quindi basta poco per far crollare l'mpedenza a vuoto. Il fenomeno viene eliminato senza difficoltà costruendo nuclei con un po' di traferro, come le reattanze, che alzando la riluttanza magnetica riducono la saturazione e la polarizzazione di queste correnti originate dai potenziali geomagnetici non disturba più.

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La presenza delle macchie solari e la loro ciclica modificazione di intensità provoca, è risaputo, dei disturbi più o meno forti , alle trasmissioni radio.

Questo penso perchè c'è una modificazione del campo elettromagnetico in cui la terra è immersa.

Un aumento molto forte della presenza di queste macchie solari può provocare (leggendo su certi siti con cui non sono totalmente d'accordo) danni agli apparati elettronici che oggi sono molto più sofisticati e sensibili di 150 anni fa (telegrafo).

Anche il black-out del GPS o delle reti elettriche o telefoniche creerebbe molto danno.

Non capisco perchè non si sia pensato a una schermatura (tipo gabbia di Faraday) per proteggere gli apparati più sensibili.

Una protezione così sarebbe utile ?

Sto forse facendo confusione tra " elettrico " e " magnetico " ?

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Adelino Rossi
Le linee ad alta tensione alle estremita' fanno capo a trasformatori che hanno il centro stella a terrà
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Continuo a credere che le interruzioni alle linee telegrafiche del tempo abbiano avuto cause più "umane".

E' antica consuetudine dell'uomo associare guai, catastrofi e guasti ad eventi astrinomici insoliti

La tecnologia telegrafica a quel tempo era molto primitiva, bastava una brezza un poco più robusta per causare interruzioni alle linee telegrafiche.

non parliamo poi di gusti ai trsformatori, che non esistevano ancora. Infatti l'unica forma di energia elettrica controllata dall'uomo, in quegli anni, era quella prodotta con le batterie o "pile di Volta". Macchine elettriche in grado di produrre corrente alternata non ne erano ancora state costruite, almeno se consideriamo una produzione di eenrgia elettrica comparabile a quella delle pile.

Il telegrafo, comunque, ha continuato a funzionare fino ad oltre la metà del secolo scorso, con le batterie di Volta. Ricordo da banbini il telegrafo nella stazioncina del paese; c'era una specie di scrivania con al di sotto le vasche di vetro piene di acqua acidulata e con i due elettrodi immersi in ogni vaschetta.

Modificato: da Livio Orsini
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Adelino Rossi

quoto livio per quanto riguarda il livello della tecnologia di quel tempo.

le reti di energia così come le centrali elettriche possiamo dividerle in due situazioni:

elemento energia di potenza

i disturbi ipotetici possono avere effetto solo se sono in grado di provocare alterazioni sul livello di tensione nominale della linea. Situazione improbabile.

interferenza sui sistemi elettronici di controllo, strumenti, cavi, reti o nella fase di trasmissione radio analogiche o digitali attraverso l'atmosfera. situazione dagli effetti ipotetici attualmente ignoti.

Modificato: da Adelino Rossi
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Suppongo che le informazioni di DATABASE arrivino da qui.

Ho letto l' articolo sulla rivista di sfuggita (praticamente solo i titoli) ma mi è sembrato di capire che i danni ai trasformatori si fossero verificati in Canada ed in anni più recenti.

Comunque quando torno a casa leggo l' articolo ammodino e Vi faccio risapere.

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Scusate se vi porto leggermente OT, ma cosa causa o puo' causare problematiche analoghe in sistemi addirittura elettrici, quindi in un certo modo abbastanza immuni a fenomeni elettromagnetici.

Tempo fa avevo letto che certe situazioni si verificano per una interazione a livello atomico, cioe' come in certe esplosioni nucleari dove si verifica un blackout di sistemi elettrici non a causa di, o meglio, non solo a causa di fenomeni elettromagnetici, ma per un vero e proprio sconvolgimento a livello atomico, fandonie o realta' ??

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Si deve partire dal concetto che tutte le radiazioni, dal calore sino a quelle di frequenza dell'ordine dei TheraHZ e più, appartengano alla medesima famiglia.

Un'esplosione nucleare emette ogni sorta di radiazione, in tutto lo spettro, con potenze enormi, quindi niente e nessuno ne rimane immune.

Tieni presente che nelle centrali elettronucleari i bus di campo sono ridondati a coppie: una coppia in cavo schermato ed una in fibra ottica. Questo perchè le fibre sono immuni ai disturbi elettromagnetici, ma non a quelli delle radiazioni nucleari.

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