Domanda Generale Da Fare A Voi Esperti.

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Ciao a tutti,

vi pongo qui una domanda se potete aiutarmi. Le decisioni sono sempre riuscito a prendermele da solo però stavolta non riesco proprio a cosa pensare.

Vi spiego il tutto:

io da quando mi sono laureato, circa 3 anni fa (adesso ho 28 anni), ho iniziato la mia carriera lavorativa presso una piccola azienda che si occupa di cablaggi elettrici e quadri di automazione prevalentemente per il settore delle macchine agricole. L'azienda allora cercava qualcuno per dare avvio ad una nuova sezione dell'azienda per progettare anche delle schede elettroniche in modo da fornire al cliente un pacchetto completo (cablaggio + elettronica di gestione della macchina).

Io prima di laurearmi già lavoravo per pagarmi gli studi presso un artigiano del paese come quadrista (sono diplomato perito elettrotecnico) e ogni tanto mi capitava di programmare qualche plc. Quindi un pò di pratica l'avevo già acquisita in ambito lavorativo e l'idea di progettare schede elettroniche mi incuriosiva molto.

Ho accettato quindi l'impiego dopo la laurea presso questa azienda (anche perchè non c'era altro lavoro) ed è iniziata la mia esperienza in ambito di progettazione embedded. Sono nate quindi le prime schede con a bordo microcontrollori PIC per gestire delle banali logiche di controllo, per poi arrivare nel giro di 3 anni a creare delle vere e proprie centraline di gestione e diagnostica dell'intera macchina con protocolli bus can proprietari e a creare all'interno dell'azienda un piccolo angolo di progettazione e sviluppo prototipo delle schede stesse.

Come tutte le belle cose ci sono però i sui contro: alla fine sono impianti non troppo complessi, le macchine agricole bene o male sono sempre quelle e la maggior parte delle idee che propongo ora non vengono più accettate come avveniva inizialmente in quanto non c'è voglia da parte dell'azienda di sperimentare o spendere qualche soldo in più (parliamo a volte di somme come 100 euro in più, quindi non eccessive). Posso capire che l'azienda alla fine è piccola e le va bene così. Diciamo che dopo 3 anni l'azienda si è molto "seduta". Ha realizzato quello che voleva ed è a posto così.

Sono arrivato però ora ad un punto della mia carriera che voglio cambiare, cercare un'azienda dove si possa imparare ancora di più, insegnarmi qualcosa che poi sia professionalmente "rivendibile". Avevo anche pensato di mettermi in proprio ma al momento non credo di avere esperienza tale da permettermi questo, anche se attualmente per il settore agricolo c'è ancora molto da poter proporre.

Ho iniziato allora a mandare in rete qualche curriculum e qualche giorno fa mi ha contattato una azienda che si occupa di impianti frigoriferi e cerca un progettista elettrico per i suoi impianti.

Sono andato a vedere l'azienda e devo dire che è ben organizzata, impianti totalmente automatizzati. Veramente interessante.

Entro qualche giorno però vogliono una risposta perchè cercano con urgenza un progettista.

Sono da giorni che sto pensando cosa fare. Non sò perchè. Forse perchè sono molto legato in un certo senso all'azienda attuale o forse perchè l'ambito di cui mi dovrò occupare è completamente diverso. Pogettare un quadro elettrico lo sò fare, però sono un pò arrugginito dal punto di vista normativo perchè in questi 3 anni ho fatto altro.

Voi che cosa mi consigliereste? Accetto e sperimento la nuova avventura o è meglio che magari aspetti qualche altra proposta e non mi butti subito sulla prima?

Ciao

Edge

[carlovittorio]

Io ti consiglio di parlare apertamente con l'azienda nella quale stai lavorando chiedendo quali sono le prospettive future e se le risposte sono scadenti allora vai al lavoro nella nuova azienda sempre che il lavoro sia a tempo indeterminato.

In quanto alle normative non conosciute se è un'azienda seria avranno una documentazione ad oc dalla quale ti potrai erudire ed aggiornare.

[Edge]

Grazie mille per il consiglio. Penso proprio che farò così!