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Motore Remoto Comportamento Strano: Aiutatemi A Capire


svanni

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Sono di nuovo a bussare alle porte del forum per avere delucidazioni. Grazie in anticipo.

Ho montato un motore remoto nuovo su un pensile murale temperatura positiva che avevo in magazzino da un paio di anni e gia recuperato usato (il motore originale è andato "perso" nello spostamento).

Ho fatto tutto l'impianto, pressato con azoto, fatto il vuoto e poi caricato di gas e tutto funzionava bene. Il pensile ha la valvola termostatica.

Ho lasciato girare per qualche ciclo il motore e poi ho staccato le fruste, quella dell'alta pressione era in una posizione molto scomoda e si è allentata prima che finissi di chiudere il rubinetto di mandata e un po' di gas è uscito, non mi è sembrato molto e la bassa pressione praticamente non si è mossa.

Nemmeno il tempo di ritirare il manometro e il pensile ha smesso di raffreddare.

Risalgo sulla scala e riattacco il manometro e rilevo i seguenti dati:

t cond 24°

t ev -4°

sottoraffreddamento 27°

t ambiente 26°

sono rimasto confuso dal rilevare una temperatura di condensazione così bassa e ho iniziato a pensare a problemi al compressore nuovo provando grande sconforto, poi ho fatto la prova e ho aggiunto gas fino a far salire la temperatura di compressione a 32° e ho notato una cosa che non ho capito e che vorrei chiedere a voi di spiegarmi:

il sottoraffreddamento è rimasto uguale e la temperatura di evaporazione è scesa fino a -10° (quello che più o meno volevo ottenere), il pensile raffredda e tutto sembra filare liscio.

Ho staccato il manometro e aspettato un'oretta (avevo altri lavori da fare nel frattempo) e tutto sembra funzionare regolarmente.

Sto facendo fatica a far combaciare le cose di teoria che ho studiato con quello che è successo e magari qualcuno può aiutarmi a schiarirmi le idee.

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Se e un clima A - 10°C si formerà un bel blocco di ghiaccio ???

Se e un frigo e altra cosa, parli di un pensile ma in effetti non si e capito bene cosè !!!

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Frigorista modena

C'è poco da capire, nel senso che era scarico...una condensazione a 24°C vuol dire che a momenti la termostatica non è nemmeno alimentata, i -4°C dicono poco e niente, dicono semplicemente che la prima goccia di liquido sta cominciando ad evaporare a -4°C.

Finchè l'impianto non è a regime, con la temperatura di condensazione attorno o superiore ai +40°C, inutile ti fai troppi perché, se hai fatto dei corsi ti avranno detto sicuramente che perché le foglie valvole si aprano e si chiudono ci dev'essere necessariamente una certa differenza di pressione, quindi se non sei ai dati di progetto (attorno ai +40°C) per quello che riguarda la condensazione, la lettura di bassa non dice nulla.

Tu carica e vedrai come la bassa si abbassa.

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@Luciano: è un pensile per appendere salumi refrigerato staticamente con 404a. @Frigorista Carpi: per ciclo intendo il raggiungimento della temperatura impostata (4° in questo caso), il fermo e il successivo riavvio (raggiunti i 7°), ci andranno in tutto una decina di minuti, non ho misurato ma più o meno così dovrebbe essere. @Frigorista modena: purtroppo ai corsi non è che riescano a trattare ogni casistica o problematica che può insorgere, ti spiegano la teoria ma poi quando ti trovi a metterla in pratica basta un contrattempo come una frusta che si allenta che per via della poca esperienza ti si incasinano le idee e crollano le certezze. Alla fine aggiungere gas è sembrata anche a me la cosa più sensata ma volevo una conferma che mi schiarisse un po' le idee. Domani alla luce dell'esperienza di oggi mi ripasso la teoria sulle valvole e sulla condensazione e spero di capirla in maniera più approfondita.

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Frigorista modena

Ho capito quello che dici, e riconfermo quello che ho scritto: anche se non te l'hanno spiegato, il compressore deve "comprimere", e se comprime si deve alzare la pressione e quindi la temperatura, altrimenti vuol dire che non comprime...

Ne consegue che la pressione di condensazione in aria dev'essere superiore a circa 40°C, se è più bassa è "scarico", non nel senso che non c'è gas, ma ce n'è poco, per cui il ciclo non funziona, infatti non fa freddo, tutto qui.

I dati ulteriori che hai messo, la temperatura ambiente, il sottoraffreddamento ecc ecc, non dicono niente se il sistema non funziona ai dati di progetto, e i dati di progetto dicono che il compressore per funzionare (anche se non te l'hanno detto al corso te lo dico io) deve lavorare a temperature/pressioni ben precise, e appunto l'alta dev'essere attorno ai 40°C (vado a memoria ma puoi leggere su qualunque catalogo di compressori).

Quando l'alta è vicino ai dati di progetto, puoi cominciare a guardare tutto il resto, il surriscaldamento il sottoraffreddamento la temperatura ambiente ecc ecc, ma prima saranno dati che significheranno poco.

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Frigorista modena

Per quello che riguarda lo stacco della frusta, effettivamente è una cosa un po' inquietante, anche perché in alta pressione il liquido spinge parecchio, se ti può consolare è che quello che esce è in maggior parte quello della frusta (chiudi il rubinetto DELLA FRUSTA vicino all'attacco all'impianto) e meno quello che è dovuto al tempo nel quale sviti l'attacco.

Compra quegli abbassavalvole a vite e sarai più tranquillo, nel rubinetto di alta ci avviti questo attrezzo, al quale avviti la frusta, poi a frusta attaccata giri la manopolina e si abbassa la valvola e si rialza senza perdere un grammo di refrigerante.

Tieni conto comunque che rimarrà refrigerante liquido nella frusta di alta, io lo faccio rientrare col manometro attaccandolo nell'attacco di carica, così non disperdo niente.

Modificato: da Frigorista modena
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sottoraffreddamento 27°

Se fosse così avresti l'impianto stra carico di refrigerante :o

Per fare un minimo di analisi dovresti postare queste misure:

Pcond

Pevap

Tliq

Tasp

Tin-evap

Tin-cond

e ovviamente il refrigerante che c'è nel circuito :smile:

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@DavidOne71: il problema era la fuoriuscita di gas così grande da comportare una temperatura di condensazione così bassa da sballare tutti i valori. Dopo l'aggiunta di gas si è messo tutto a funzionare per benino.

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Frigorista modena

Scusa Svanni ma quanto gas è uscito?

O meglio, quanto ce ne sta nel circuito?

Tenendo conto che fino al 10% in meno della carica totale l'impianto funziona benino, ce ne deve stare poco nel circuito, se nel primo messaggio hai scritto ne è uscito poco, in proporzione quindi dev'essere poco anche il totale della carica,

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Se fosse così avresti l'impianto stra carico di refrigerante :o

un eccesso di carica "non ci sta" in un condensatore in proporzione piccolo; come potrebbe verificarsi un allontanamento dal punto critico?

un eccesso di carica tale da alzare il regime di funzionamento al di sopra delle temperature di progetto produce, inevitabilmente, un aumento delle temperature tanto in bassa quanto in alta. l' intera proiezione del ciclo si immagina traslata verso le temperature maggiori, o sbaglio?

al limite, il pressostato di alta salvaguarda il motore del compressore da uno sforzo meccanico maggiore di quello che è in grado di sostenere.

visto che il banco pare funzionare, e nel frattempo dovrebbe aver raggiunto temperature di regime, conviene ripetere le misure.

dualmente, dovrebbe essere scontata la coerenza tra l' unità condensatrice installata e l' evaporatore che asserve. nel caso conviene darci un' occhiata.

sarà un mio limite, ma sulla scorta di quanto letto, non mi sento di azzardare diagnosi

Modificato: da antonioST4
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un eccesso di carica "non ci sta" in un condensatore in proporzione piccolo; come potrebbe verificarsi un allontanamento dal punto critico?

visto che il banco pare funzionare, e nel frattempo dovrebbe aver raggiunto temperature di regime, conviene ripetere le misure.

dualmente, dovrebbe essere scontata la coerenza tra l' unità condensatrice installata e l' evaporatore che asserve. nel caso conviene darci un' occhiata.

sarà un mio limite, ma sulla scorta di quanto letto, non mi sento di azzardare diagnosi

Ovvio, era solo una battuta ;)

Intendevo che i 27° di sottoraffreddamento era impossibile, forse (non ho mai provato ad arrivare a quel punto), molto probabilmente si riferiva alla tubazione del liquido :smile:

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Il gas era uscito dalla frusta dal lato di alta e a me era sembrato poco, evidentemente così non era. Ho ricontrollato i valori ora che è a regime e tutto rientra nella norma.

Il modello di motore mi è stato indicato dal costruttore del pensile percui da quel punto di vista dovrei essere nel giusto.

Per temperatura del sottoraffreddamento intendevo non il differenziale ma la temperatura rilevata all'uscita dal condensatore.

Modificato: da svanni
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Per temperatura del sottoraffreddamento intendevo non il differenziale ma la temperatura rilevata all'uscita dal condensatore.

Appunto! :smile:

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  • 2 weeks later...
turista della democrazia

Risalgo sulla scala e riattacco il manometro e rilevo i seguenti dati:

t cond 24°

t ev -4°

sottoraffreddamento 27°

t ambiente 26°

Con la macchina scarica si spalanca la termostatica e sale la pressione di evaporazione, il surriscaldamento resta alto perchè il gas non condensato che passa dall'orificio non fa freddo, Praticamente la valvola fa da by pass tra alta e bassa, facendo circolare gas a vuoto. Questo succede quando la termostatica è abbondante, ma che di solito caricato il giusto non crea problemi.

Naturalmente t cond 24° e sottoraffreddamento 27° non può essere, altrimenti avevi il liquido all'uscita del condensatore a -3°C. Come non può essere che condensando a 24 il condensato sia a 27.

ho aggiunto gas fino a far salire la temperatura di compressione a 32° e ho notato una cosa che non ho capito e che vorrei chiedere a voi di spiegarmi: il sottoraffreddamento è rimasto uguale e la temperatura di evaporazione è scesa fino a -10°

con macchina carica la termostatica è alimentata da liquido che fa freddo e riduce il surriscaldamento facendo chiudere progressivamente la termostatica, così che la pressione di evaporazione scende.

il sottoraffreddamento senza condensazione non c'è, quindi è 0 e tale resterà fino ad avvenuta condensazione. Il vapore saturo ha la stessa temperatura del liquido saturo, la condensazione, come la evaporazione è isoterma (calore latente). Il sottoraffreddamento si rileva a condensazione avvenuta, come ad evaporazione avvenuta si rileva il surriscaldamento (calore sensibile).

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