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PLC Forum


Quadro Storditore Elettrico


Daddo79

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Ho un problema che volevo condividere con voi. Un cliente ha un impianto di macellazione avicunicola (principalmente pollame) e ad inizio ciclo ha una macchina denomitata "storditore a bagno d'acqua" che serve per stordire elettricamente l'animale prima di venir ucciso e quindi ridurne/eliminare le sofferenze.

Detto storditore ha un elettrodo nella vasca dell'acqua sottostante e "il pollo" attaccato per le zampe su una catena trainante viene immerso e cosi "chiude" il circuito, attualmente il quadro è realizzato, oltre che dai componenti standard (pulsanti, luci, interruttore generale) tramite un trasformatore per abbassare la tensione ed un reostato per regolare la stessa, da prove effettuate attualmente ad ogni animale vengono applicate circa 200/450mA a 40/50V (normativamente sono richieste almeno 150mA senza indicazione sulla tensione).

Ora mi chiede di rifare il quadro, con la necessità di:

- Variare la tensione;

- Variare la frequenza (anche oltre i 200Hz)

- Visualizzare i parametri fondamentali (mA - V - Hz) applicati all'animale;

- Blocco del sistema o al limite segnalazione ottico/acustico se l'apparecchiatura non riesce ad erogare almeno i 150mA richiesti.

Cosa mi consigliate?

Qualche suggerimento per la variazione di frequenza e variazione di tensione?

I normali inverter per motori possono essere utili? Ma poi come interfacciare il reostato?

GRAZIE.

Non so se è la sezione giusta, eventualmente vi prego di spostare la discussione.

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Premesso che ho molti dubbi sulla reale efficacia sul ridurne/eliminare le sofferenze, anzi sono convinto che ne causi di maggiori.

Dal punto di vista tecnico, un inverter per comando motori non è molto adatto allo scopo, perchè varia la tensione in dunzione della frequenza, secondo un retta preimpostata.

la soluzione ottimale, non certo per gli animali, sarebbe l'adozione di inverter appaositamente dedicato allo scopo dove è possibile impostare tensione e frequnza in modo indipendente.

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Mirko Ceronti

Da quel che ne so io, aumentando la frequenza, diminuisce l'effetto elettrocuzione sul soggetto (aumenta l'effetto pelle)

Saluti

Mirko

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Grazie per le risposte!

Per Livio, anch'io non sono convinto sulle metodologie, ma c'è un regolamento europeo proprio sulla macellazione e la riduzione delle sofferenze e questi metodi sono accettati/consigliati, a determina condizioni appunto.

Per Mirko, anche io sapevo dell'effetto pelle, ma da studi e ricerce effettuate, non da me, sembra che "giocando" sulla frequenza e sull'intensità di corrente sia hanno dei risulati migliori sia per quanto riguarda lo stordimento/uccisione che sulla qualità della carne!

Ovviamente sono tutte cose che ho letto...

In ogni modo ho visto un po' in rete e sembra che si siano ditte specializzate che realizzano quadri ad hoc! Boh vedremo...

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  • 1 month later...

...tornando un po' sull'argomento vorrei approfondire...

Secondo voi un reostato è possibile collegarlo a valle di un inverter?

Io credo che un reostato del tipo toroidale possa lavorare tranquillamente sopra i 50Hz, fino a 1kHz non dovrebbero esserci problemi...

Vi chiedo questo perchè, in alternativa a soluzioni specifiche ed estremamente costose, stavo valutando di utilizzare un inverter "classico", inserendo in serie all'uscita un reostato per variare/diminuire la tensione nominale a frequenza variabile. (anche se c'è relazione V/F fissa, a me interessano frequenze maggiori di quella di rete e quindi in teoria l'inverter es. a 100-200Hz dovrebbe darmi la tensione nomiale).

Potrebbe funzionare???

Modificato: da Daddo79
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...il cliente ha già un reostato toroidale (variac???) diciamo elettromeccanico da retroquadro con manopola di regolazione ... vorrei utilizzarlo per ridurre la tensione in uscita dall'inverter..., sto solo ipotizzando, non vorrei dire stupidaggini, per questro chiedo aiuto a voi più esperti!

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Se è un resotato è una cosa se è un variac è ben altro.

Il variac è un auto traformatore, il reostato è un rsistore variabile.

Per il reostato non ci sono problemi di frequenza, mentre per il variac ce ne possono essere parecchi.

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Allora fa attenzione che potrebbe avere problemi con frequenze sopra i 100 Hz (ma anche meno). Inoltre in uscita dall'inverter ci sono fronti molto ripidi ed il dv/dt può danneggiare seriamente l'isolante del variac. E' un problema noto che ha danneggiato sia i vecchi motori che i nuovi di bassa qualità.

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  • 4 weeks later...

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