Jago Inserito: 13 giugno 2013 Segnala Inserito: 13 giugno 2013 Ciao a tutti, sono alle prese con un preamplificatore per trasduttore piezoceramico. Ho trovato in rete lo schema di quello che correda le chitarre mitiche Ovation che potrebbe fare al caso mio. Il mio dubbio guardando lo schema è il reale valore delle due induttanze presenti. L'etichetta porta un mh (già è strano che la H sia minuscola...) Secondo voi si tratta di "milli Henry" o di "micro Henry"? Un'altra cosa strana è il valore della resistenza che porta il segnale in uscita (prima del potenziometro): 5600 K? Credo che anche qui ci sia una imprecisione, mi sembra eccessivamente alta, non è che si tratta di Ohm? 5,6 K potrebbe essere più plausibile o sbaglio? Fra le altre cose essa mi sembra inutile confrontando lo schema con simili buffer realizzati con FET.... Un ultima cosa: posso sostituire il 2N5458 con il J201 vero? Grazie per i vostri contributi, buona giornata a tutti...
Livio Orsini Inserita: 13 giugno 2013 Segnala Inserita: 13 giugno 2013 Il resistore è sicuramente 5,6 k ovvero 5600 ohm. I due induttori sembrerebbero più 100µHy che 100mhy.
GiRock Inserita: 13 giugno 2013 Segnala Inserita: 13 giugno 2013 (modificato) Nello schema trovi 2 condensatori elettrolitici con la dicitura 5/25 V, questo vuol dire che sono da 5uF 25V (magari del tipo assiale per applicazioni audio), la resistenza è riportata correttamente come 5600 Ohm, per il FET va bene anche il J201 anche se ha dei parametri diversi rispetto a quello originale, quindi ci sarà da rivedere il controllo toni e la corrente di gate per compensare la differenza di capacità in ingresso ed eventuali perdite di connesso guadagno, le induttanze sono da 100uH (visto che sono scritte in minuscolo) del tipo iron-core, il potenziometro in uscita non è riportato ma deve essere logaritmico, per gli altri condensatori è meglio utilizzare la tipologia al mylar o film poliestere, meglio sarebbe al polipropilene, qui di seguito una serie di eventuali equivalenti per il FET: 2N5458 <=> 2N430 2N5458 <=> 2N545 2N5458 <=> 2N5459 2N5458 <=> BF245A 2N5458 <=> E102 2N5458 <=> ECG45 2N5458 <=> MPF3822 2N5458 <=> 2N4302 2N5458 <=> 2N5459 2N5458 <=> ECG457 2N5458 <=> LS842 Modificato: 13 giugno 2013 da GiRock
Livio Orsini Inserita: 14 giugno 2013 Segnala Inserita: 14 giugno 2013 (modificato) riportata correttamente come 5600 Ohm.......le induttanze sono da 100uH (visto che sono scritte in minuscolo) Gio devono aver cambiato gli standard delle unità di misura senza dirlo. 5600 K riferito ad un resistore è un'unità inesistente, ma nella pratica corrente indica kohm, così come mh è inesistente. Modificato: 14 giugno 2013 da Livio Orsini
Jago Inserita: 14 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 14 giugno 2013 Allora i miei dubbi erano fondati! In effetti dalla linea grafica dello schema si denota che è datato, ma arrivare ad inventare etichette.... Proverò coi valori suggeriti e controllerò il bias, vediamo se il mio sensore per arpa canterà a dovere. Grazie per ora, vi aggiornerò sugli sviluppi
ludo69 Inserita: 14 giugno 2013 Segnala Inserita: 14 giugno 2013 (modificato) che cosa ne devi fare? i tank sul source sono accordati intorno ai 750 e 1000 Hz, ovvero a quelle due frequenze il guadagno è minore (molto...) senza contare la rotazione di fase nell'intorno dei due "buchi", forse và bene per compensare ipersensibilità del piezo originale, ma a te serve questo? Modificato: 14 giugno 2013 da ludo69
Jago Inserita: 14 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 14 giugno 2013 FIIIUUUU, ludo69 mi hai stordito! A cosa servano i due "tank" lo ignoro, ma cosa serve a me dovrei saperlo. In realtà volevo realizzare un pre/buffer per un sensore piezoceramico per uno strumento musicale. Siccome quello della chitarra Ovation svolge questa mansione pensavo che potesse fare anche al caso mio... Ma a questo punto mi arrendo e mi rimetto alla clemenza della corte...
Livio Orsini Inserita: 14 giugno 2013 Segnala Inserita: 14 giugno 2013 A cosa servano i due "tank" lo ignoro, I due così detti "tank" non sono altro che due circuiti risonanti paralleli accordati su due frequenze differenti. La frequenza di risonanza è data dalla: f0 = 1/(2*pi*(rad (L*C))) Alla freqeunza di risonanza l'impedenza è totalmente reale ed è massima (equivale ad una resitenza). Se le induttanze sono espresse in mHy le frequenze di risonanza son quelle indicate da Ludo69. A quelle frequenze si hanno 2 picchi di guadagno perchè sono due punti in cui si ha la minima controreazione di corrente di serie. Se hai un simulatore circuitale, va bene anche quello gratuito della LT, puoi verificare sulla carta la risposta in fase e frequenza dell'ampli. Comunque se a te serve un comportamento lineare non fai altro che togliere i due circuiti risonanti.
ludo69 Inserita: 14 giugno 2013 Segnala Inserita: 14 giugno 2013 (modificato) il piezo se non erro genera una buona tensione ma su alta impedenza, hai provato se è sufficiente un buffer a guadagno (quasi) unitario? ti slegheresti dalle variazioni di guadagno dettate dall'impedenza di ingresso dell'ampli finale, guarda come esempio questo schema http://www.tdpri.com/forum/burnt-fingers-diy-effects/144870-don-tillmans-discrete-fet-guitar-preamp-4.html se invece ti serve guadagno e non vuoi usare un operazionale (neanche con ingresso a fet cole il TL071) allora puoi usare una configurazione retroazionata (guadagno QUASI indipendente dal carico e dai semiconduttori) tipo questa: https://www.circuitlab.com/circuit/6729c5/trouble2/ a patto che togli C1 o, se vuoi più guadagno, lascia C1 ma mettici in serie un trimmer da 3....5K per regolarti il guadagno. P.S. in questo ultimo schema manca la polarizzazione del gate.... oppure ad esempio: http://www.circuitst...io-preamplifier Modificato: 14 giugno 2013 da ludo69
ludo69 Inserita: 14 giugno 2013 Segnala Inserita: 14 giugno 2013 (modificato) ---deleted---- Modificato: 14 giugno 2013 da ludo69
Livio Orsini Inserita: 15 giugno 2013 Segnala Inserita: 15 giugno 2013 IL 2N3819! Ricordi di gioventù, non avevo ancora 20 anni e lo ricevetti in omaggio con l'abbonamento ad CQ.
Jago Inserita: 18 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 18 giugno 2013 Mentre cerco di recuperare un 2N5458, mi sono imbattuto in un altro progetto di buffer per piezo che utilizza però un mosfet. Ne ho riprodotto lo schema e l'ho realizzato. Devo dire che una volta regolata la tensione di bias a 5,1 V (quindi portato R2 a 47 K e non a 62 K come segnalato per un BS170, l'oggetto funziona bene. E' silenzioso con le opportune schermature e la risposta sembra dare un suono brillante e pulito. L'uscita con il guadagno regolabile, facilita il setup una volta installato nell'arpa... A questo punto non mi resta che confrontarlo con altri pre a Jfet o a Integrato. Pregi e difetti? Vi allego lo schema e la PCB per conoscenza. Bye
Livio Orsini Inserita: 18 giugno 2013 Segnala Inserita: 18 giugno 2013 Pregi e difetti? La tipologia del componente non è essenziale, l'imporatante è usare il componente più adatto allo scopo, indipendentemente dalla sua tecnologia. Un FET adatto rende meglio di un mosfet per commutazione. Un OP specialistico per pre HiFi è, a mio parere, il meglio in assoluto.
Jago Inserita: 25 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 25 giugno 2013 Ciao a tutti, vi sottopongo un nuovo quesito. Vorrei mettere in parallelo 36 sensori piezoceramici (fungono da pick-up acustici) che hanno queste caratteristiche: capacità 750 pF e una impedenza da 1Mohm. Tengo a precisare che questo componente usato singolarmente mi ha dato ottimi risultati con il preamplificatore a mosfet descritto alla fine del post. La cosa sicuramente cambierà mettendone appunto 36 in parallelo. Cosa succede in termini di impedenza e di preamplificazione da usare in termini di impedenza di ingresso e guadagno (sulla base di quello appena sviluppato). Un altro dubbio che mi attanaglia è sulla polarità dei terminali, non essendo segnata sul componente come posso determinarla? E' necessario vero? Occorre un oscilloscopio? Nei comuni piezoelettrici a bottone, la cosa è semplice ed evidente, ma in questo tipo la cosa si complica.... Cosa suggerite di fare? Un caro saluto
Livio Orsini Inserita: 25 giugno 2013 Segnala Inserita: 25 giugno 2013 36 sono tanti! Prima di tutto, dal foglio tecnico si ha che, nel caso pessimo la capacità può arrivare a 920pF che, per 36 unità assommerà a 33.120 nF; l'impedenza risultante, poi, sarà pari a <28 kohm. Con questi parametri di impedenza di generatore la risposta in frequenza cambia. Non solo ma anche i vari trasduttori si influenzaranno reciprocamente. La soluzione corretta sarebbe predisporre un sommatore attivo. Potrebbero essere sufficienti 36 source followers.
ludo69 Inserita: 25 giugno 2013 Segnala Inserita: 25 giugno 2013 Jago, a meno di infrangere segreti di stato, se espliciti l'uso che dovrai fare di questi 36 sensori e in che sistema andranno inseriti, FORSE si potrebbe tentare di aiutarti.... 36 sensori uno per ogni corda di un'arpa? 36 sensori uno per ogni capo dei pilastri della casa in cemento armato che vuoi far vibrare per modellizzarne le caratteristiche? 36 sensori uno per ogni box del condominio per vedere chi è che alle 4 del mattino rompe le...... 36 sensori per..... dai, dacci una mano a darti una mano!
Jago Inserita: 26 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 26 giugno 2013 Nessun segreto di stato... si tratta di mettere un sensore a ogni corda ovviamente :-). Ho già avuto una esperienza simile in passato con dei piezoelettrici specifici per corde di chitarra venduti singolarmente. In un'altra arpa, a richiesta del proprietario, li ho messi in parallelo in tre gruppi (quindi una dozzina per preamplificatore). A lui servivano 3 uscite per il mixer: corde alte - medie - basse. Ha funzionato, anche se ho dovuto abbassare il guadagno perchè il segnale in uscita era molto alto. Ora vorremmo ottenere una uscita sola e quindi tutti i trasduttori dovrebbero confluire su unica linea. Esiste già qualcuno che fa questo tipo di modifica negli Stati Uniti. Vende un kit di 36 traduttori piezo e spiega come montarli in parallelo. Io vorrei fare più o meno la stessa cosa con delle "sellette" per corda di mia invenzione. Troppo audace? http://www.kortier.com/pickups.htm
Jago Inserita: 28 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 28 giugno 2013 Ciao Livio, cosa intendi per sommatore attivo? Forse questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Sommatore_analogico? E 36 source followers cosa sono. Scusa l'ignoranza abissale, ma brancolo nel buio e ingenuamente l'avevo fatta troppo facile... Dal sito americano di quel costruttore di pick-up per arpa che ho segnalato sopra, non sembrava si preoccupasse di impedenze o altri parametri. Si limita a dire che forniscono anche un preamplificatore di una data marca, che tra l'altro conosco perché l'ho già realizzato in passato per il violoncello elettrico che ho costruito a mia moglie (con un singolo piezo sul ponticello proprio quello del datasheet allegato in un mio precedente post). Comincio a scoraggiarmi... Buona serata a te e a tutti quanti. PS. ludo69 e paul80, fate la pace per favore, non vale la pena prendersela per così poco... Il forum siamo tutti noi e il dare e avere dovrebbero essere sempre in perfetto equilibrio!!!
Livio Orsini Inserita: 29 giugno 2013 Segnala Inserita: 29 giugno 2013 Questo è un sorce follower sofisticato. mentre questo è semplice. Questo è un mixer attivo:
Jago Inserita: 29 giugno 2013 Autore Segnala Inserita: 29 giugno 2013 Ciao, il source follower semplice ricorda a naso l'interno di un microfono tipo electrect a condensatore... In pratica ogni singolo piezo va trattato come una capsula microfonica? Non so se riuscirò a trovare spazio nei pressi di ogni corda per fare un circuito simile, forse in SMD ma non posso farci stare molto di più della semplice resistenza e del FET. Il tutto per 36 in parallelo! Volevo nascondere il più possibile l'elettronica per lasciare inalterato il manufatto di liuteria. Con quale criterio posso identificare i valori di R, V+ per avere un segnale adeguato in uscita? Potrei disegnarlo con un simulatore, tutti e 36 i generatori di tensione. Se non erro il modello di un piezoelettrico può essere assimilato a un generatore di tensione con in serie la sua capacità, oppure un generatore di corrente con in parallelo la propria capacità. Sto vaneggiando vero?
Jago Inserita: 7 marzo 2014 Autore Segnala Inserita: 7 marzo 2014 Ciao a tutti, ho degli sviluppi… L'arpa l'ho allestita in questo modo: 36 sensori piezo, divisi in tre gruppi (12 in parallelo tra loro) per avere 3 uscite separate (corde basse, medie e alte). Funziona abbastanza bene, con le adeguate schermature e un conduttore che manda a massa tutte le parti metalliche che compongono l'arpa (corde, piroli per l'accordatura e sellette capotasto ecc.) è anche silenziosa (uhm, ronzzii). All'uscita mettiamo per precauzione anche 3 D.I. box per isolare il circuto dall'ampli. L'unica cosa spiacevole è che il segnale è un po' basso, ma comunque gestibile. Vorrei in futuro preparate una sorta di "binario" dove far convergere tutti i doppini provenienti dai piezo, in questa sede vorrei realizzare un mixer attivo come suggerito da Livio con degli SMD (devo contenere l'invadenza dell'elettronica). In rete ho trovato qualcosa che somiglia al source follower che indicava appunto Livio in un post precedente. http://www.flickr.com/photos/83771423@N08/12986085034/ Potrebbe fare al caso mio qualcosa di simile, secondo voi? Considerando il tipo di sensore e che mediamente sono in gruppi numerosi (da 12 a 36 appunto per "rail") Vorrei evitare però i potenziometri su i singoli ingressi, come potrei fare?. Buona giornata a tutti e grazie, Bye
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