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Diritto Fisso Di Chiamata - Parliamone...


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Diomede Corso
Inserito:

Gentile utente,

noto ormai il successo di pubblico che hanno riscosso negli anni e che continuano a riscuotere le pagine di questo forum, pongo l'attenzione su una questione più volte affrontata ma non in maniera così specifica e descrittiva nell'ambito di quella che è l'attività di gran parte di noi tecnici che qui sul forum facciamo comodamente seduti a tavolino insieme ad altrettetanti utenti trepidanti (talvolta troppo!) seduti a tavolino, lo stesso mestiere che poi nella vita fai correndo per strada per chilometri e chilometri da una parte all'altra di queste meravigliose provincie che sono l'Italia intera.

Intanto precisiamo che, innumerevoli altri mestieri sui quali assolutamente non mi permetto (e nemmeno permetterei qui ad altri) di sindacare sono svolti allo stesso modo del tecnico riparatore ma, chi si sposta è l'assisto e non l'assistente... e paga! Nel nostro caso invece l'esatto contrario perchè gli elettrodomestici se ne stanno belli comodi (incastrati!) nelle case, trai muri... dietro gli armadi e spesso bisogna andare a svacarli per vederli, sentirli, aprirli... e magari dopo che hai fatto un ora di strada a curve..

Chi si organizza, nei modi più opportuni o meno opportuni, leciti o illeciti, per fare questo mestiere sostiene dei costi iniziali e di gestione che solo chi ha un CAT e lo porta avanti sa cosa vogliono dire... e mi fermo qui, dicendo che spesso incidono anche ben oltre il 50% degli incassi, se poi parliamo di un 30% di tasse (a dire poco!), ecco come resta un 20% circa di ... guadagno ?

Un CAT è fatto di un affito da pagare, un mutuo, è fatto di un segretaria, di altri tecnici/colleghi/dipendenti, è fatto di diritti pubblicitari/insegne, è fatto di ricambi a magazzino non sempre convenienti e non sembre scaricabili.

Quando metti benzina non puoi dire al gestore aspetto di sistemare la pompa alla lavastoviglie del cliente Rossi che poi paga e ti vengo a pagare la benzina, allo stato quando sul c/c ti succhiano gli F24 non puoi dire aspettiamo che la signora Bianchi abbia la sua lavatrice funzionante poi paghiamo le tasse (principio di cassa del fisco, che funziona solo per pochi privilegiati!!), e le bollette... !?

E tu intanto sei già andato su una volta dal Rossi e una volta dalla Bianchi, hai già consumato il carburante, hai già impegnato 2 mezze giornate, hai già ordinato magari i ricambi che vanno in pagamento oppure usi quelli di magazzino che hai già comprati e pagati (Ri.ba 30gg!!), ma comunque metà del tuo lavoro l'hai già fatto e se anche solo è stato sufficiente resettare, pulire, spurgare, chiudere, aprire, sistemare... guardare... anche quello l'hai già fatto! E in quanto lavoro come tutti gli altri VA PAGATO!

DIFFIDATE da chi dice che non fa pagare la chiamata, sicuramente non è un tecnico professionale, non è organizzato, avrà tutto l'interesse e non farvi riparare l'elettrodomestico (perchè magari ha un negozio e vende?!), e perchè nella maggior parte dei casi poi ricarica sui ricambi.... ma io più allegramente considero quelli come uno che passava di lì per caso... ;)

Certo che se c'è un rapporto di "amicizia" con il cliente o di "parentela" (quelli poi sono gli ultimi da servire!! A mia madre ho fatto cambiare il frigo dai colleghi!!) allora il discorso è diverso perchè entra in gioco la fiducia....

E allora se la mattina alle 8 parti e fai 60Km per andare dal primo cliente, e poi il secondo, e il terzo e il quarto e il quinto... e il pranzo!? A no quello saltiamolo che non c'è tempo... e poi ci aggiustiamo ?!!? Lasciando perdere che si può lavorare gratis... ma le spese chi te le copre?

E se invece ti va bene e c'è solo da pulire qualche filtro, o magari qualche reset e, diciamolo chi viaggia con la valigetta dei Service Manual appresso, se li deve cercare, stampare, collettare e quello non è un lavoro!? Ma mettiamo 25 euro.

25 euro TOTALE

di cui 21% IVA (euro 5,25)

netto IVA 19,75

costi di gestione circa 50% (9.85) e siamo ottimisti

Tasse (IRPEF, IRAP, TOSAP, IMU,ecc.) 30% euro 2.95 e anche qui siamo ottimisti

GUADAGNO euro 6.90

In ufficio si guadagnano 7 euro all'ora netti!!! Fuori dunque dal forum qualsiasi idea legata a ladri, furti, rubare, ecc. che abbiamo come riferimento i tecnici riparatori, alla luce di queste mie esternazioni che hanno solamente lo scopo di mettere al corrente chi non sa e non conosce questo mestiere e i suoi retroscena.

E mi sono gardato bene dal menzionare i costi pubblicitari, pagine gialle, call-center, ecc..

E MAI, dico MAI che i mass-media ci avessero aiutati, radio, TV ed opinione pubblica vanno sempre avverso e sempre di pregiudizio su questa categoria che, spero anche grazie al forum, arrivi ad un riscatto, come lo è stato per tante altre professioni nelle varie fiction e sit-com rappresentate :)

Con l'augurio che dette parole possano servire ad informare e non altri scopi, lascio che questa discussione sia di riferimento a chi ancora una volta avesse qualche dubbio, incertezza, pregiudizio, non-conoscenza di come funziona questo lavoro che era ed è sempre a servizio della comodità degli altri


Inserita:

Che sfogo accorato! Devo però dire che in ogni caso condivido a pieno la "chiamata" come prezzo accettabile per avere il lavoro svolto a domicilio, altrimenti chi se ne lamenta può più semplicemente portare l'elettrodomestico fino alla sede del riparatore e andarselo a prendere una volta finito! No?

Se invece parliamo di un discorso fatto in garanzia, è l'azienda che mi produce un apparecchio difettoso che deve pagare, ebbene si, anche lo spostamento del suo tecnico! Io da cliente finale già devo sopportare il fastidio di qualcosa che si rompe quando non dovrebbe! ;)

E dovrebbe essere lo stesso per tutti e per tutti e due gli anni di garanzia legale! Mentre qui, causa disinformazione, regna l'anarchia...

Inserita:

25 euro TOTALE

di cui 21% IVA (euro 5,25)

netto IVA 19,75

No Diome'...

Già che ci ammazzano di tasse, poi... non mi dire che vorresti pagare più iva del dovuto!!! :lol:

Se vuoi ti do' anche un po' della mia!!! :P

Comunque, su 25€ paghi 4,34€ di iva, non 5,25!

Per scorporare l'iva, devi fare [PREZZO:(100+IVA)]xIVA

ovvero, nel tuo caso, (25:121)x21= 4,34

Mentre, per trovare il prezzo a netto di iva, devi fare [PREZZO:(100+IVA)]x100

e nel tuo caso (25:121)x100=20,66

Piccola correzione, per il resto sono d'accordo con te :clap:

Diomede Corso
Inserita: (modificato)

:P vabbè dai.. ci ho messo giornalisticamente un po' di colore

Ricalcolo

25 euro TOTALE

di cui 21% IVA (euro 434)

netto IVA 20,67

costi di gestione circa 50% (10,33, le vecchie 20.000 lire!!) e siamo ottimisti

Tasse (IRPEF, IRAP, TOSAP, IMU,ecc.) 30% euro 3.00 circa e anche qui siamo ottimisti

GUADAGNO euro 7.00

Modificato: da Diomede Corso
Inserita:

Mentre, per trovare il prezzo a netto di iva, devi fare [PREZZO:(100+IVA)]x100

e nel tuo caso (25:121)x100=20,66

Si fa prima a fare: PREZZO:(1,+IVA)! ;)

Quindi 25:1,21= 20,66 :thumb_yello:

[Al contrario, dovendo aggiungere l'IVA ad un prezzo che non ce l'ha, bisogna moltiplicare per (1,+IVA) ]

Inserita: (modificato)

:P vabbè dai.. ci ho messo giornalisticamente un po' di colore

:lol:

È che io, per via del bar, sono più abituato a lavorare sui prezzi piccoli (caramelle... 0,10€ l'una...).

A furia di stare dietro continuamente a mille prodotti... vedi tu se non ti abitui a scorporare l'iva (e/o ricaricare sul prezzo) al volo ed a notare eventuali errori!

Come appena scaricata la merce, uno sguardo alla fattura, una "calcolata" al prezzo e si mette immediatamente esposta! ;)

E sai le prime volte quanta merce ho "letteralmente" regalato :wallbash:

Si fa prima a fare: PREZZO:(1,+IVA)! ;)

Quindi 25:1,21= 20,66 :thumb_yello:

Si, tanto è la stessa cosa! :thumb_yello:

Modificato: da klsrc
Inserita: (modificato)

personalmente non credo quello che spaventi o non sia giusto sia il diritto di chiamata

so benissimo i costi che ci sono dietro un'attività propia con un carico di tasse oramai alla follia

quindi personalmente il diritto di chiamata lo trovo giusto,semmai i problemi vengono dopo

nella vostra categoria come del resto in tutte le altre,ci sono anche dei furbetti, sono una piccolissima parte ma fanno danni mettendo in cattiva luce il settore

oppure molto semplicemente tra costi dei ricambi e mano d'opera diventa antieconomico riparare alcuni elettrodomestici

personalmente mi è capitato di chiamare un centro assistenza autorizzato fuori garanzia per il cambio della cinghia della lavatrice (da notare la cinghia nuova l'avevo comprata,ma in famiglia non siamo stati capaci di cambiarla) richiesta € 90,00 3 piccole precisazioni centro assistenza quasi sotto casa e cinghia fornita da me, e non certo una marca da vip ma l'opposto, tutto questo circa 3 anni fà.......immagino adesso i prezzi siano aumentati :smile:

molte persone sono rimaste scottate,perciò alle volte capita di leggere certe frasi,certo dispiace ed è avvilente per chi svolge il propio lavoro con passione

poi per il diritto di chiamata durante la garanzia qui le ditte se ne approfittano,visto che già pagano un miseria i centri assistenza,così facendo riescono a dare un pò di guadagno ai riparatori ma lo fanno a danno dei dai loro clienti ! quando non si pagava magari qualcuno chiamava pure per caricare la lavatrice :smile: ma a parte questi casi,far pagare il diritto di chiamata in garanzia lo trovo scoretto

,

Modificato: da manil
Inserita:

Dalle mie parti il diritto fisso di chiamata e' 30 euro e viene ovviamente richiesto solo se l'elettrodomestico non viene riparato perche' la riparazione non risulta conveniente

Dato che con i prezzi degli elettrodomestici di oggi l'eventualita' non e' affatto rara come si fa a non richiederlo in questi casi?

Il tecnico lavora gratis? Non ha delle spese di tempo e denaro?

A parte le spese di gestione aziendale, vogliamo considerare le spese di carburante per arrivare dal cliente?

Vogliamo considerare il tempo perso in mezzo al traffico o a cercare parcheggio?

Vogliamo considerare il tempo perso a controllare l'elettrodomestico magari situato in posti inaccessibili?

Tutto questo tempo "deve" essere considerato.

Oggi poi' e' di moda anche il consulto telefonico...il cliente che chiama e per tentare di risparmiare i 30 euro di visita chiede "un veloce consulto telefonico":

"Pronto, salve la mia lavatrice si blocca nel programma risciacquo, mi conviene ripararla? O la butto? Quanto costa ripararla?

Signora un attimo che guardo nella sfera di cristallo e glielo dico...eventualmente per farla risparmiare gliela riparo a distanza con la bacchetta magica!

Inserita:
Se invece parliamo di un discorso fatto in garanzia, è l'azienda che mi produce un apparecchio difettoso che deve pagare, ebbene si, anche lo spostamento del suo tecnico!

Ragionamento ineccepibile, anzi se c'è un difetto di fabbrica il produttore, a termini di legge, deve rispondere anche degli eventuali danni causati dal prodotto difettoso.

C'è anche un'altra questione: l'estensione della garanzia.

Molti produttori, anzi oramai quasi tutti, spingono il cliente alla stipula di una sorta di assicurazione detta prolungamento della garanzia. Ebbene in questo caso, se non è chiaramente specificato, non dovrebbe essere corrisposto alcun "diritto di chiamata".

Il problema di fondo è che c'è una certa omertosità da parte anche delle associazioni consumatori. Questo perchè scagliarsi contro Assicurazioni e Compagnie petrolifere o telefoniche richiama comporasate televisive e titoloni sui giornali, anche se poi alla fine al consumatore nulla viene.

Tutelare il consumatore sulla garanzia porta poca pubblicità, a meno che l'avversario non sia Microsoft o Apple. Infatti cìè stata una battaglia contro Apple che non voleva riconoscere i 2 anni di garanzia e spingeva il cliente alla stipula di un'assicurazione per estendere la garanzia. La battaglia si è conclusa con Apple che ha dovuto accettare i termini di legge.

Perchè non si adotta il medesimo comportamento con i produttori di elettrodomestici?

Attenzione, tutto questo nulla ha a che vedere con i vari CAT che appaltano il servizio per conto dei produttori; si deve solo stabilire chi paga il lavoro e le spese dei manutentori: il cliente finale oppure, come è giusto, il produttore che ha messo sul mercato un prodotto difettoso?

Inserita: (modificato)
Signora un attimo che guardo nella sfera di cristallo e glielo dico...eventualmente per farla risparmiare gliela riparo a distanza con la bacchetta magica!

Gaetanus si può sempre rispondere dando un'indicazione di costo minimio e massimo secondo esperienza.

Nel caso di esempio puoi sempre rispondere: " Come minimo spenderà X solo perchè sono venuto a verificare il guasto (uscita più tempo per diagnosi), come massimo spenderà Y (trasporto, mano d'opera più ricambi per il caso pessimo).

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Tutelare il consumatore sulla garanzia porta poca pubblicità, a meno che l'avversario non sia Microsoft o Apple. Infatti cìè stata una battaglia contro Apple che non voleva riconoscere i 2 anni di garanzia e spingeva il cliente alla stipula di un'assicurazione per estendere la garanzia. La battaglia si è conclusa con Apple che ha dovuto accettare i termini di legge.

Pienamente d'accordo.

Bene o male che se ne parli, purché se ne parli, è sempre pubblicità.

Come le attuali "guerre legali" tra Apple e Samsung.

Pare che negli USA sia possibile brevettare praticamente ogni cosa, e questo "facilita" particolarmente l'insorgere di violazioni.

Ma in sostanza, noi "utilizzatori" finali, o leggiamo "Apple acquista quote di mercato a discapito di Samsung" (e sono contenti gli utenti Apple), oppure "Apple perde quote di mercato in seguito alle battaglie legali contro Samsung" (e sono contenti gli utenti Samsung)".

Come vadano a finire, in realtà, certe situazioni non importa, quello che più importa è che l'utente Apple continui ad utilizzare Apple, l'utente Samsung continui ad utilizzare Samsung... e perché no... di tanto in tanto non fa male "ricordare" ai proprio clienti "il perché abbiano scelto Apple alla Samsung", o chiaramente viceversa!

Inserita:

Gaetanus si può sempre rispondere dando un'indicazione di costo minimio e massimo secondo esperienza.

Lo so Livio, la mia era solo una battuta ironica (che ho solo pensato ...) infatti tento sempre con il massimo della cortesia e della professionalita' di rivolgermi al cliente cercando di dare il massimo della collaborazione e venendo incontro ai suoi desideri di risparmio (visti i tempi..)

Il mio appunto era sul fatto che un guasto che puo' avere diverse cause non puo' essere diagnosticato al telefono ma necessita di un controllo.

Ci sono pure i clienti che chiamano cercando di avere dritte sul come riparare usando "il fai da te".

E comunque a parte che e' sempre pericoloso mettere le mani su apparecchi collegati alla rete se non si ha un minimo di praticita' bisogna anche capire che un tecnico deve pure vivere...

Inserita:

Ci sono pure i clienti che chiamano cercando di avere dritte sul come riparare usando "il fai da te".

E comunque a parte che e' sempre pericoloso mettere le mani su apparecchi collegati alla rete se non si ha un minimo di praticita' bisogna anche capire che un tecnico deve pure vivere...

Gaeta', non sono molto d'accordo in questo pensiero...

Non sono d'accordo per il semplice fatto che, cambiando alcune parole per adattarle al mestiere mio, si ottiene allo stesso modo una "sorta di messaggio" tipo «Queste cose devi farle fare a me, perché tu non sei all'altezza di farle, anche perché io ci devo vivere».

È come se io dicessi:

«Ci sono pure i clienti che mi chiedono come fare la pizza nel proprio forno a legna per "farsela in casa" come in pizzeria.

E comunque, a parte che e' sempre pericoloso mettere le mani su coltelli, utensili vari e accessori roventi appena usciti dal forno se non si ha un minimo di praticità, ma bisogna anche capire che un pizzaiolo deve pure vivere...»

Sono dell'idea che NON si debba MAI mettere il cliente nella condizione di "non poter fare una cosa, poiché sicuramente manca la dovuta capacità".

Si rischia di perderlo anche!

Piuttosto, si deve avere la ( :worthy: ) trasparenza e la pazienza di far capire quello che c'è da fare (qualora non lo sapesse), come farlo... e perché no, "esaltare" la questione di risparmio tempo, fatica e noie varie.

Ovviamente, poi, ognuno è libero di usare i trucchi del mestiere! ;)

Per esempio... hai presente la pubblicità del "brodo già pronto" di nota marca che fa anche i dadi ( :wacko: bleee... bleeeeee...)?

Pensa se la pubblicità dicesse "Basta fare il brodo in casa, tanto non sei capace, è pericoloso e ci levi il lavoro; compra il nostro brodo giù pronto, che tanto è meglio del tuo"...

Come minimo la casalinga direbbe "Cosa? Un prodotto confezionato che è meglio del mio? Ma neanche morta..."

Invece, il potente messaggio pubblicitario, apparentemente umile ma strategicamente perfetto, dice "È buono come quello fatto da te, ma è già pronto!", e la casalinga è automaticamente INVITATA a provare il prodotto :smile:

Ed il messaggio funziona, sia nei supermercati che negli ingrossi ne vedo scorrere molta di quella brodaglia... ( :wacko: bleeeee)

Inserita:

Bleeeeeeeeeeee!!!!!! :D

Idem quand'ero piccolo: una notissima marca di biscotti sul fianco del pacchetto scriveva "Puoi farli anche tu con...".

Logico che a te che lo compravi non ci stai certo a perdere tempo per farli, visto che, acquistandoli, compri il tempo che hanno messo loro per confezionarteli.

(Poi, vabbè, quanche differenza negli ingredienti la trovavi lo stesso... comunuque... :tongue_smilie: )

Inserita: (modificato)
Ci sono pure i clienti che chiamano cercando di avere dritte sul come riparare usando "il fai da te".

Oggi siete anche fortunati che i clienti telefonano! ;)

Quando questo alvoro lo facevo io, quasi 50 anni fa (anzi 50 senza quasi), i telofoni cellulari non esistevano e nelle campagne e nei piccoli centri praticamente si telefonava solo dl posto pubblico.

I clienti andavano da chi aveva venduto l'elettrodomestico, il venditore poi chiamava il c'entro assistenza convenzionato o l'assistenza della casa.

Mio padre era un dipendente Ignis con regoalre stipendio e spese a carico dell'azienda. Io invece avevo in appalto l'assistenza degli eelttrodomestici di una nota marca di macchine da cucire.

Se l'apparecchio era in garanzia i costi erano a carico dell'azienda a cui presentavo le fatture. Se l'apparecchio era fuori garanzia, ovviamente l'intervento era a carico del cliente.

All'ora non c'era informatizzazione, quindi non sapevi preventivamente cosa potevi aspettarti, divevi fidarti del venditore. Questi spergiuravano sempre che l'apparecchio era nuovissimo, appena cosegnato anche se aveva anche un paio d'anni.

Qui cominciavano le lotte.

Se l'apparecchio mi sembrava "consumato" chiedevo subito il certificato di garanzia.

"Signora la lavatrice non è più garanzia" esordivo; risposta tipica "E alura?". Riprendevo: "Significa che dovrà pagare lei la riparazione."

Qui si scatenava la tempesta:

  • risposta furba: "C'al faga che dopu vedum" (Intanto faccia che poi vediamo)
  • risposta polemica: "l'è mai andada been"
  • risposta arrogante: "Mi paghi nagott" (io non pago niente).
  • risposta subdola: "Il rappresentate mi ha detto che non devo pagare nulla perchè eventualmente ci pensa lui".

A questo punto cercavo di spiegare, facendo vedere il certificato di garanzia ed indicando le date.

C'erano gli ostinati che proprio non volevano capire.

C'erano alcune massaie che capivano ma non avevano danari perchè la cassa era competenza esclusiva del marito.

C'era chi mi chiedeva il preventivo di spesa e di ritornare tra due - tre giorni in modo da recuperare il danaro.

Il peggio era con i frigoriferi, perchè eran tutti convinti che la garanzia fosse di 5 anni, mentre per 5 anni era garantito il solo motocompressore. Quando c'era il termostato guasto (un anno di garanzia) e spiegaavi che dovevano pagare il ricambio la mano d'opera e la trasferta cominciavano le solite geremiadi. Peggio ancora se c'era la gomma da cambiare, magari perchè "cotta e stracotta" dai litri d'olio che ci eran caduti sopra.

Una volta su dieci trovavo la persona che capiva ed era dispsota a pagare l'intervento.

Tutte le altre volte lasciavo l'elettro domestico fermo sperando che si decidessero a farlo riparre in modo da recuperare le spese della prima uscita. Anche in questo caso era un bella lotta riuscire a farsi pagare. :(

E pensare che quelli erano gli ultimi anni di boom economico, non anni di crisi.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Sicuramente, nel campo degli elettrodomestici c'è un po' di vantaggio...

È vero, chi ha zero manualità non riesce ad allacciare neanche un tubo di scarico in modo da non allagare l'appartamento... ma anche in questo caso, con un po' di tatto (e trattenendo le risate :lol: ), è possibile fidelizzarsi un ottimo cliente.

C'è chi se la cavicchia, quantomeno, a sostituire "da se" il soffietto della propria lavatrice... in quel caso, penso che non si debba necessariamente "far pesare" un eventuale montaggio sbagliato o anello non serrato correttamente... piuttosto, "invitando" il cliente a vedere la giusta procedura, «Vede, si fà così...» e ci si guadagna, anzi, quasi CI È DOVUTA una particolare fiducia dal cliente stesso.

La mia Twingo (che l'altro ieri ha fatto i sui primi 200 mila km!) me la curo fin dove posso, gli cambio l'olio, le candele, compenso il liquido refrigerante, luci.... etc etc.

Ma chiaramente non ho né mezzi, né tempo, né modo per sostituire, per esempio, gli pneumatici.

Quindi, BENCHÉ io sappia esattamente la procedura, mi devo obbligatoriamente appoggiare a chi lo fa di mestiere.

Come minimo, il gommista con la puzza sotto il naso, maleducato e che solo per parlarci ti devi inchinare e sparpagliare petali di rosa... non godrà neanche della possibilità di dargli uno sguardo.

Non obbligatoriamente prediligo chi mi fa risparmiare E BASTA...

Quindi, scelgo quel gommista che, in qualche modo, mi renda PARTECIPE della sua (già precedentemente apprezzata) maestria. :smile:

Ed in tal caso, il compenso richiestomi tende ad avere un minor "peso", per il semplice fatto che, in testa, scattano le magiche parole "TE LE SEI MERITATO" ;)

E per tornare nel mio settore ( ^_^ ), è MOOOOLTO più facile "sfilare" 30€ a chi esce "con la panza piena, gonfio come un uovo, «'mazza quant'ho magnato!!!»", piuttosto che 5€ a chi ha ancora fame ;)

Inserita:

«Queste cose devi farle fare a me, perché tu non sei all'altezza di farle, anche perché io ci devo vivere».

Lorenzo non ci trovo nulla di male.

Bisogna capire se entrambi intendiamo il mestiere di tecnico come "lavoro" e non come "call center"

Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che con il cliente va sempre mantenuto un rapporto di fiducia, correttezza e cortesia

Vanno capite le sue esigenze e cosa realmente vuole

Ma come e' vero che ci sono tecnici e tecnici

e' pure vero che ci sono clienti e clienti

come testimonia pure l'esperienza di Livio

Una volta su dieci trovavo la persona che capiva ed era dispsota a pagare l'intervento.

Tutte le altre volte lasciavo l'elettro domestico fermo sperando che si decidessero a farlo riparre in modo da recuperare le spese della prima uscita. Anche in questo caso era un bella lotta riuscire a farsi pagare. :(

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