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Comprensione Circuito Elettronico Scheda Lavatrice


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del_user_189039
Inserito: (modificato)

Salve a tutti!!

Chiedo gentilmente un aiuto agli esperti del forum...

Sto tentando di capire come riparare una scheda elettronica di una lavatrice, e dopo vari test ho compreso che un diodo zener in parallelo ad un relè si è bruciato. In più la scheda non riceve più alimentazione per cui ho dei dubbi anche sul triac...

Ecco parte dello schema: (scusate la grafica ma l'ho fatto al volo in "tempo reale" analizzando la scheda...)

http://db.tt/xXSzInQd

Mi chiedevo:

1) che tipo di zener devo mettere? immagino un 12 volt 0,5w (è smd) giusto?

2) quel triac li a che serve? posso bypassarlo per vedere se è lui che causa problemi?

Grazie mille in anticipo!!! :lol:

Modificato: da drsystem

Inserita:

non si capisce un H... :)

in parallelo alla bobina del relè di solito non è un zener, ma un diodo normale, il triac non ho capito, è in serie all'alimentazione principale, o quella è un uscita?

Inserita:

scusa, che sigla ha il diodo, come fai ad essere sicuro che è uno zener?

del_user_189039
Inserita:

Bhe, dal colore del componente... Sbaglio?? Purtroppo è da poco che opero su componenti smd, per cui non sono molto pratico!!

Da qui si vede il componente:

http://db.tt/an7zK3XP

Grazie :smile:

Inserita:

Buona sera a tutti !

Ma che sia bruciato lo 'Zenner' come hai capito ?

Per me , un 1N4007 , è più che sufficiente .

Fulvio Persano
Inserita:

Ciao.

innanzitutto,come già anticipato,mai visto un diodo Zener in parallelo alla bobina di un relè.

Poi,mai essere "sicuri",specie quando...... :smile:

Bhe, dal colore del componente... Sbaglio?? Purtroppo è da poco che opero su componenti smd, per cui non sono molto pratico!!

Anche secondo me,quello è un volgarissimo 1N4148,versione SMD. :thumb_yello:

Inserita:

e come giustamente chiedeva Gabry-z

Ma che sia bruciato lo 'Zenner' come hai capito ?

forse perchè col tester ti misura corto (da montato) ma quella che misuri è la bobina del relè!

poi anche quel tria appeso così non mi dice nulla, o chè un'altra alimentazione che lo va ad eccitare e fa partire la acheda, o quella è un uscita... :wacko:

del_user_189039
Inserita:

Ciao e grazie a tutti!!!

Eh si, sono un po somarello, scusate... ^_^

Allora, per essere sicuro che il diodo era rotto, dato che avevo notato che era rigonfiosulla parte centrale, ho dissaldato il rele e ho testato il diodo col tester in continuità: mi dava circuito aperto sia in un senso che nell'altro...

Quello che vedete nella foto è un diodo che ho risaldato io (credendo che fosse uno zener.... :mellow: ).

Quindi ora lo sostituisco con un 1N4148, grazie...

Per quanto riguarda il triac, il gate è collegato ad un'altra sezione di circuito, in serie ad un transistor, da qui si vede meglio:

https://www.dropbox.com/s/l5cioqbfbk71nj4/DSC00922.JPG

è la sezione centrale a sinistra....

Il rele invece dovrebbe azionare la resistenza di riscaldamento acqua.

Dite che allora quel triac è in uscita?

Inserita:

In parallelo alla bobina del relè c'è (c'era) sempre un 1N4007, componente che si trovava anche dal tabaccaio o in farmacia.

Se questo diodo è interrotto non succede nulla, non subito, perchè serve a smorzare la EAT della bobina del relè.

Se va in corto...ma io non ricordo di aver mai trovato un diodo in c.c. a soffrirne è il Transistor o il Triac che pilota il relè...ed il danno dovrebbe essere visibile..

Ho l'impressione che quello che tu chiami Triac è un transistor di media potenza.

Ma non potevi aprire la foto con paint e fare sottolineature o cerchi?

Mirko Ceronti
Inserita:
ma io non ricordo di aver mai trovato un diodo in c.c.

Più facile invece che vadano proprio in corto più che aprirsi.

Fidati di una canaglia che per 25 anni ha riparato quintali di schede industriali di tutti i tipi.

(dal lampeggiatore sul muletto, agli inverter per motori asincroni)

L'ultimo in corto l'ho sostituito proprio ieri l'altro su un alimentatore step-down ;)

mai visto un diodo Zener in parallelo alla bobina di un relè.

Proprio in parallelo no, ma in antiserie ad un 4007 ed a loro volta in parallelo alla bobina, allora sì.....eccome :smile:

Saluti

Mirko

Inserita: (modificato)
Più facile invece che vadano proprio in corto più che aprirsi...

Confermo. Se poi sono montati su circuiti dove gli spikes sono tanti e cattivi ci si può qusi scommettere sulla durata (se non si cambia tipo di diodo).

Proprio in parallelo no, ma in antiserie ad un 4007 ed a loro volta in parallelo alla bobina, allora sì.....eccome

Mirko forse intendevi antiparallelo? Perchè diodo e zener in antiparallelo sulla bobina è quasi un classico, almeno per me. Il diodo taglia i picchi negativi e lo zener taglia le sovratensioni positive.

A volte su "roba piccola" ho usato solo lo zener.

Modificato: da Livio Orsini
Mirko Ceronti
Inserita: (modificato)
Mirko forse intendevi antiparallelo?

No no...proprio in antiserie, Livio.

Mi spiego, diodo 1n4007 (tanto per dirne uno) col catodo rivolto verso il positivo, ma durante il percorso del terminale verso appunto il positivo, incontra il catodo dello zener che presenta il suo anodo al positivo.

Per intenderci.....

">zener%20diodo.jpg

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
Inserita:

ma per curiosità... hai la fotocamera guasta, hai visto le foto che sembrano tagliate e incollate in alcuni punti...

Inserita:

Mirko, forse con l'età mi prendono botte di demenza senile ;) , ma così non vedo l'utilità dello zener.

Praticemte taglia i picchi negativi, ma per questi c'è gia il diodo.

Mirko Ceronti
Inserita:

ma così non vedo l'utilità dello zener.

Praticemte taglia i picchi negativi, ma per questi c'è gia il diodo.

Non solo... :smile:

La dissipazione dell'energia immagazzinata dall'induttanza del relè (o elettrovalvola o qualunque altro dispositivo elettromagnetico) avviene con una maggiore "caduta" ai capi del gruppo diodo più zener, col risultato di venir estinta in un tempo minore.

Saluti

Mirko

Inserita:

No Mirko, se osservi il traasitorio, ti ritrovi ancora parecchie sovra elngazioni, e le sottoelongazioni sono maggiori di quando usi il solo diodo in antiparallelo.

Purtroppo sono in vacanza, so no ti posterei le foto comparative.

Mirko Ceronti
Inserita:

Io invece in vacanza non ci sono (purtroppo :( ) ma questa volta è un vantaggio, poichè io potrò (invece) inoltrarTi la pagina del libro da cui l'ho attinta.

...Wait please....

Mirko Ceronti
Inserita:

Trovato....

Ora, nella fattispecie qui si riferisce ad un trasformatore d'innesco, ma il principio è applicabile anche agli altri solenoidi.

Nelle schede che riparavo in omsa, ce n'era una a 64 uscite, tutte col loro transistor BD 682 che pilotava un'elettrovalvola, alla cui in parallelo c'era la rete diodo + zener.

Anch'io mi domandai il motivo, ed a forza di arare tra gli ettari di libri d'elettronica industriale che ho, trovai questa spiegazione, dopotutto non male.

docu0289.JPG

Saluti

Mirko

Inserita: (modificato)

Mirko ho fatto una simulazione con NI multisim.

Con ka curcuitazione in "antiserie" è come non mettere clamping.

Ho registrato con la telecamera le due versioni antiserie e parallelo, solo che non so come fare a pubblicarli.

Forse nel testo non sono specificate alcune condizioni.

Provo, tento, di mettere i 2 video su youtube.

Modificato: da Livio Orsini
Mirko Ceronti
Inserita:

Non stare ad ammatire Livio, Ti credo... :smile:

Bisognerà solo comunicare all' ing. Antonio Pizziola (editore del testo da cui ho attinto "Elettronica industriale e Servomeccanismi" edizioni I.S.E.A.T.) che s'è fumato un cannone bellico.

Non so manco se è più tra noi, proverò con F.B. :lol:

Saluti

Mirko

Inserita: (modificato)

Li ho inseriti su youtube.

Simulazione parallela

Simulazione con antiserie

Notare che nel secondo video l'ampiezza del canale B è doppia (10 V/divisione). Comunque appare evidente la maggior quantità di oscillazioni, anche a prescindere dall'ampiezza.

Stante la difficoltà di connessione ho evitato di caricare anche il video della simulazione senza diodi di clamping, ma ti assicuro che è identica a quella con i i due diodi in antiserie.

I diodi utilizzati sono 1N4007 e 1N752 per lo zener. Non sono stato ad ottimizzare lo zener ma ho ne ho usato uno "che avevo nel cassetto" :smile:

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Buon giorno a tutti !

A dire il vero , la configurazione in fig 19.90 l'ho incontrata anche io , ma ho pensato ,senza approfondire , che fosse un ''addolcitore'' della vita del diodo e del trasformatore stesso , dato che ,nella mia mente , tagliasse i picchi non a VD ma a VD+VZ

Diventa interessante , vado ad ''arare'' !

Inserita:
Bisognerà solo comunicare all' ing. Antonio Pizziola (editore del testo da cui ho attinto "Elettronica industriale e Servomeccanismi" edizioni I.S.E.A.T.) che s'è fumato un cannone bellico.

Ma no Mirko, quella topologia può avere dei discreti risultati quando si tratta per circuiti "pompa", ovvero dove si recuoera l'energia dell'induttore.

ma nel caso di pilotaggio di bobine di relè o elettrovalvole si deve solo eliminare le sovra e sotto tensioni, quindi si deve usare un tosatore.

Il primo dispositivo, indispensabile è il diodo in antiparallelo al transistor di commutazione. Poi si usano altri metodi più complessi.

Personalemte uso il solo diodo nei casi più semplici, altrimenti uso diodo e gruppi RC. Diodo e zener in antiparallelo li uso solo per piccole bobine che accomulano pochissima energia.

Mirko Ceronti
Inserita:
quella topologia può avere dei discreti risultati quando si tratta per circuiti "pompa", ovvero dove si recupera l'energia dell'induttore.

D'accordo, ma lui invece ne sottolinea un vantaggio per quel che riguarda il tempo d'estinzione del fenomeno transiente.

Ed ha fatto proseliti a quanto pare, poichè come dicevo, industrialmente parlando, io periferiche d'uscita con : transistor + diodo + zener ne ho avute a quintali per le mani, e alimentavano semplicemente delle elettrovalvole e nient'altro, quindi nessun circuito "pompa". :senzasperanza:

Poi anch'io personalmente ho sempre e solo usato il diodo (e lo suffragano le decine e decine di schemi che nel tempo ho proposto qui sul Forum) ma era per rispondere a chi aveva sollevato l'interrogativo dello zener.

Saluti

Mirko

Ospite
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