fraandco Inserito: 12 luglio 2013 Segnala Inserito: 12 luglio 2013 (modificato) nell'ottica di sistemare un po' l'impianto ripartendo i carichi più significativi in modo opportuno, stavo pensando (dopo aver già sistemato qualche presa della cucina) di creare una linea dedicata partendo dal quadro generale per alimentare solamente i condizionatori premessa: al momento il quadro è cosi' composto -differenziale generale puro 25A 30mA -in serie ad esso 2 magnetotermici in parallelo: -uno C16 solo per elettrodomestici (forno cottura lavastoviglie lavatrice e da qualche giorno dopo le mie modifiche anche microonde piastra elettrica e cappa filtrante) -uno C10 che sottende tutto il resto della casa: le luci, campanello citofono garage e tutte le altre prese, compresi i condizionatori... 2 moduli liberi (totale 8) i condizionatori sono: un monosplit 9000 per la sala, attualmente alimentato da una presa 1,5mm passo piccolo senza protezioni sui poli tralaltro bruciacchiata colpa switch notebook che spesso viene collegato li un trisplit al piano camere i cui collegamenti assieme alle pompe di aspirazione fanno capo a una scatolina esterna attaccata al muro con bipolare e piccola canaletta (10cm) dalla quale si collega tale scatola alla derivazione principale del piano (dove immagino i fili sono morsettati agli altri) con una configurazione del genere nel quadro è facile intuire il perchè della modifica: attualmente le unità sono sotto il C10 e appare ovvio che accendendole tutte insieme (caso limite che non capita praticamente mai) ma anche solo un 2/3 e la sala il magnetotermico si stacca che è una meraviglia per superamento dei 10A (approssimativamente sala 700W + 3x700W = circuito aperto, anche con solo 2/3 siamo a 2100W basta una luce o un pc o una tv e ci siamo ancora...) fortunatamente la derivazione principale del quadro e quella del piano superiore sono una sotto l'altra quindi non dovrebbe essere difficile arrivare (saranno 5-6 mt) mentre l'altra presa della sala è sulla stessa parete del quadro in orizzontale e anche li se hanno fatto le cose per bene al massimo passo per una sola presa (del cordless) per raggiungerla, saranno 7mt massimo quindi la mia idea era di prendere un bravo magnetotermico c16 (si accettano suggerimenti su tipologia marca e modello), collegarlo in entraesci come gli altri all'ultimo (il C10) e poi dal magnetotermico nuovo in uscita partire con 2 linee parallele una che va alla presa in sala (dove vorrei far coesistere anche la presa attuale magari sostituendola con una nuova con i reofori protetti cosi' il notebook non fa a pugni col clima...) e una che va alla derivazione su per il trisplit e collegandomi direttamente al bipolare in entrata (togliendo i vecchi fili di raccordo) quindi le domande: - ci possono essere problemi nell'agganciare il nuovo MGT alla barra esistente del quadro o solitamente sono fatti tutti uguali ? il quadro è un po' vecchiotto - posso collegare in entraesci parallelo nell'ordine C16 C10 e il nuovo C16 o per assurdo devo partire dai più grossi e fare c16 c16 e c10 ? - i morsetti dei magnetotermici nuovi possono ospitare 2 fili per uscita sotto (non mi dite che sono costretto a usare barre di serraggio o peggio ancora puntali a crimpare per favore) ? - posso uscire direttamente dal MGT con dei 2.5mm e andare diretto alle destinazioni (senza giunte) o sarebbe più opportuno partire con dei 4mm e poi calare (in particolare sulla linea del 3split) ? la mia idea era quella di arrivare a destinazione dritto per dritto, senza fare interruzioni: se con una linea dal MGT collego una presa e con l'altra collego il bipolare esterno che poi stacca più sottolinee per i fatti suoi per gli split puo' bastare il 2.5 di portante ? - le singole unità, sia il singolo che il 3 split penso che singolarmente siano alimentati con linee tripolari fornite dal produttore da 1.5mm: possono esserci problemi o le posso considerare degli utilizzatori e una volta arrivato al bipolare con i 2.5 sono tranquillo (idem per la spina del monosplit) ? - ci sono problemi normativi nell'andare nella stessa 503 con 2 sottolinee separate e protette separatamente come carico (2 prese una 10A e una 16A) ? in particolare per quanto riguarda la terra potrei fare entraesci partendo dalla 16A sezione 2.5mm alla presa 10A o è meglio tenere le terre separate (giusto per far girare un filo in meno)? - vendono ancora le monopasso 16A ? cosi' con il notebook fanno fatica usare la presa del clima... - sulla carta sembrerebbe facile: mi sfugge qualcosa ? grazie per l'interessamento Modificato: 12 luglio 2013 da fraandco
Elettroplc Inserita: 16 luglio 2013 Segnala Inserita: 16 luglio 2013 Uurca....un disegnino mi aiuerebbe a capire meglio... Credo che - anzi è meglio - adottare un magnetotermico-differenziale (2moduli) - da collegare a valle del generale centralino - che serve le due unità split dal quadro con due (2) linee da 2.5mm2 singole; fai come puoi. PS: Ora capisco perché ogni tanto qualche impianto passa dalla condizione ordinaria alla condizione principio d'incendio.
fraandco Inserita: 16 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 16 luglio 2013 in che senso: Ora capisco perché ogni tanto qualche impianto passa dalla condizione ordinaria alla condizione principio d'incendio ? il differenziale sul magnetotermico oltre ad occupare 2 moduli avrebbe senso se in ottica futura medio/breve cambiassi anche le altre protezioni adottando dei mtd e un generale s+mt ma al momento pensavo di aggiungere solo un pezzo quindi i 2 differenziali sarebbero ridondanti (l'unico caso con probabilità rilevante di intervento differenziale sui condizionatori puo' riguardare l' acqua delle pompe che va a finire sul mammuth di collegamento su in solaio a causa di problemi: cosa successa anni fa) e scatterebbero entrambi isolandomi in pratica tutta la casa magari se c'e' veramente poca differenza di prezzo posso prenderlo lo stesso ma sarebbe l'unica condizione favorevole
Elettroplc Inserita: 17 luglio 2013 Segnala Inserita: 17 luglio 2013 ""Ora capisco perché ogni tanto qualche impianto passa dalla condizione ordinaria alla condizione principio d'incendio"" Ho scritto questo - non per offendere alcuno, ci mancherebbe, ma per rappresentare che a volte vi sono delle installazioni post impianto elettrico, che implicano scelte che posso manifestare dei problemi di funzionalità..."""attualmente le unità sono sotto il C10 e appare ovvio che accendendole tutte insieme (caso limite che non capita praticamente mai) ma anche solo un 2/3 e la sala il magnetotermico si stacca che è una meraviglia per superamento dei 10A (approssimativamente sala 700W + 3x700W = circuito aperto, anche con solo 2/3 siamo a 2100W basta una luce o un pc o una tv e ci siamo ancora...)""" Il disegno che hai postato è condivisibile, procedi così...a dire il vero, molti installatori ..non tengono conto dell'aspetto normativo che prevede il sezionamento individuale del gruppo condizionamento per favorire la manutenzione, mentre in molti casi, ho ravveduto che allacciano il gruppo unità ove capita, magari anche sotto l'unico C16 dell'unità, o in prese nelle vicinanze...senza parlare dei cablaggi entro gruppo unità esterna, per derivare i pilotaggi degli split...ma questa è un'altra storia.. Buon lavoro...
fraandco Inserita: 17 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 17 luglio 2013 il fatto è che quando è stata fatta la casa non c'erano ne' i condizionatori ne' il microonde e la piastra e quindi il successivo arrivo ha squilibrato il tutto
fraandco Inserita: 19 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 19 luglio 2013 (modificato) lavoro ultimato litri e litri di sudore ma alla fine nonostante spazi angusti scarsa disponibilità di materiale e eredità di precedenti installazioni fatte in modo approssimativo, tutto si è risolto e sembra funzionare pur non essendo una serata particolarmente calda ho acceso contemporaneamente tutte le unità cosa che prima potevo sognarmi e verificare la tenuta della linea con tutto il resto spento l'assorbimento complessivo del solo 3split segnava 1.6kw, con il 3split e il monosplit invece 2 kw in realtà dovrebbe fare qualcosa in più (non è detto che le 3 unità su funzionassero contemporaneamente) ho preso un magnetotermico differenziale benchè ridondante col generale perchè la sua differenza di prezzo era veramente esigua alla fine visto il casino di fili nel quadro ho fatto partire dal MT nuovo 2 fili del 4mm fino alla scatola sotto e li mi sono congiunto con morsetti 6mm alle 2 linee da 2.5 per il collegamento 3split ho avuto un colpo di fortuna: c'era un corrugato vuoto che partiva dalla derivazione del 3 split e arrivava proprio sotto al quadro cosi' ho tirato un bipolare 2x2.5 perchè era l'unico che mi vendevamo a metri anzichè comprare 2 matasse intere e per il monosplit è stata dura perchè ho dovuto tirare una linea aggiuntiva mantenendo quella già esistente nella presa e ho dovuto attraversare una presa intermedia ovviamente la presa dove era collegata prima il clima era la seconda di un entra esci dalla quale poi partivano altre 2 fasi per un totale di 3 cavi fase su 2 morsetti immaginate il casino... per la terra mi sono accontentato di fare un morsetto e agganciarmi a quella esistente che è dell'1.5mm (tanto il monosplit è collegato dal produttore con un cavo da 1.5mm.. lo so che non è del tutto corretto ma non volevo esagerare nel passare troppi fili): la presa precedente l'ho cambiata perchp vecchai usando una 10A con protezione sui poli e quella del clima per evitare equivoci l'ho messa da 16A passo grande cosi' è impossibile usarla direttamente con altri apparecchi ecco una foto del quadro: si noti il suo utilizzo in parte come derivazione (3-4 fili alla volta che partono dai MT) e avvolgimenti inutili (c'e' una scatola di derivazione sotto... il cavo aggiuntivo potevano anche ammassarlo li tutto insieme no ?) un particolare dei collegamenti in uscita (se si vedono guardare quello centrale delle prese elettrodomestici 16A...): vorrei sapere quale tecnica e cultura insegna di spellare i fili 4 dita e poi piegarli in 2 come un trancio di pizza e infilarli (di forza) nei reofori, secondo me non gli fa molto bene ai serraggi il fatto è che quasi tutte le prese e gli interruttori di casa mia sono stati sottoposti a questa particolare tecnica.... ovviamente (ma non sto neanche a spiegare) i serraggi vecchi facevano altri 3 giri di vite ancora prima di stringere per bene... Modificato: 19 luglio 2013 da fraandco
Elettroplc Inserita: 27 luglio 2013 Segnala Inserita: 27 luglio 2013 >> E' una prassi discutibile che si nota in molti impianti un po datati...
Nino1001 Inserita: 27 luglio 2013 Segnala Inserita: 27 luglio 2013 Se devo collegare il montante luce da 2,5 mm2 in un sezionatore che ha dei buchi grossi come una galleria è automatico ingrossare la sezione rivoltando il filo.
Elettroplc Inserita: 28 luglio 2013 Segnala Inserita: 28 luglio 2013 Ma dai.!! .usa due puntali a crimpare..!!!!!!!!!!!!! oggi giorno, ci sono delle forbici da elettricista che hanno la matrice per crimpare i puntalini
fraandco Inserita: 28 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 28 luglio 2013 si ma non è qeusto il caso le sezioni dei reofori sono normali e studiate appunto per far passare cavi di quella sezione
Maurizio Colombi Inserita: 28 luglio 2013 Segnala Inserita: 28 luglio 2013 le sezioni dei reofori sono normali e studiate appunto per far passare cavi di quella sezione fraanco, abbi pazienza, ma che diamine hai scritto? Cosa intendi per "reofori" ????
fraandco Inserita: 29 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 29 luglio 2013 i fori dei morsetti si chiamano mica cosi'?
Livio Orsini Inserita: 29 luglio 2013 Segnala Inserita: 29 luglio 2013 i fori dei morsetti, si chiamano mica cosi'? No! i fori si chiamano....fori. I reofori sono maschi. Si chiamano reofori gli spinotti delle spine, i terminali dei resistori, degli induttori e dei condensatori.
fraandco Inserita: 30 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 30 luglio 2013 ah si ? li ho sempre chiamati reofori e la gente mi capiva
Livio Orsini Inserita: 30 luglio 2013 Segnala Inserita: 30 luglio 2013 (modificato) ah si ? li ho sempre chiamati reofori e la gente mi capiva Sarà perchè cìè il finale "fori". Non è che fai anche confusione tra altri tipi di maschi e femmine? Comunque l'enciclopedia Treccani definisce così il reoforo reòforo s. m. [comp. di reo- e -foro]. – In elettrotecnica, nome generico (e oggi in disuso) di ogni adduttore di corrente, e in partic. di ogni conduttore metallico filiforme di corrente elettrica, di cui si possa trascurare lecitamente la resistenza elettrica, la capacità e l’induttanza e a cui si possa quindi attribuire la sola funzione di veicolo non reattivo e non dissipativo della corrente. Io contesto "e oggi in disuso" perchè chi si esprime ancora in italiano non ha altro termine. Purtroppo è la lingua italiana che è in disuso. Contesto anche la definizione elettrica, trovo molto più azzeccata la definizione che ne da Wikipedia. Modificato: 30 luglio 2013 da Livio Orsini
fraandco Inserita: 31 luglio 2013 Autore Segnala Inserita: 31 luglio 2013 anche io pensavo che la parola foro stesse a indicare il foro senza starmi a preoccupare dell'etimologia della parola (e si che di latino me ne hanno fatto mangiare) per le confusioni tra maschi e femmine è vero che in un mondo globale moderno le cose possano a volte mescolarsi, ma l'unica difficoltà eventualmente la posso avere per i tubi idraulici innesti (5/8 6/8 ecc) e flessibili ma finchè sono flessibili va ancora bene...
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