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Inserita: (modificato)

Sono i così detti "black out programmati", le fasce orarie sono sono riportate in bolletta. Quest'anno, in luglio, in vacanza in Siicilia mi è capitato per 2 volte di essere staccato, assieme a tutto il circondario, per questa funzione.

WOW! Davvero lo fanno anche in Italia?! Ma per il livellamento del consumo? Non mi è mai capitato in nessuna delle abitazioni, presumo che sia più frequente in certe zone che in altre! La corrente non manca dal 2003 a meno di non sforare (sovente :P) la potenza massima o interventi come il cambio contatore!

Modificato: da DJ_Gabriele

Alessandroni Matteo
Inserita:

Si sono distacchi programmati ma non sul contatore quanto su alcune cabine MT/BT remotizzate. Il piano di distacco è reperibile sul sito di enel e si chiama PESSE (Piano Emergenza Sicurezza Sistema Elettrico) e sono riportate le fasce orarie, i giorni e le vie interessate..

Anche i grossi utenti posso essere interrotti senza preavviso (e in questo caso hanno accesso a tariffe agevolate).

Una volta che ero più appassionato di distribuzione in AT (c'era ancora il GRTN) vi erano degli utenti allacciati sopratutto direttamente in AT/AAT che venivano denominati interrompibili (per esempio ILVA Taranto) e c'era un sistema di comandi di interruzione mediante degli UPDC (Unità Periferiche Distacco Carichi) collegate al BMI (banco manovra interrompibili) posto nella CNC (Centrale Nazionale di Controllo) di Roma.

Di notte, invece, è frequente per grossi problemi alla REN agire sui pompaggi sulle idroelettriche (purtroppo non utilizzato quella maledetta notte del 28 settembre 2003) quando a causa prima dei tedeschi e poi degli svizzeri ci hanno fatto crollare la Rete Elettrica Nazionale non dandoci adeguato avviso dei grossi problemi che gli svizzeri stavano avendo (ci avevano comunicato solamente di ridurre un extraconsumo di circa 320 MW). Beh quella volta almeno hanno fatto una buona esercitazione per il PdR (Piano di riaccensione) e in brevissimo tempo riuscirono a ridare tensione prima al Nord Italia e poi via via al sud dando prova di una spiccata efficenza non comune in tal senso in eventi del genere (USA docet) .

Maurizio Colombi
Inserita:

vi erano degli utenti allacciati sopratutto direttamente in AT/AAT che venivano denominati interrompibili

Caspita ! Noi eravamo tra quelli, però da Agosto a Dicembre in tempo di lavorazione, poi potevamo essere distaccati :lol: non ho mai capito come facevano con la stessa linea, che però era a 15000. Allora si chiamavano "Linee Privilegiate"!

In 20 anni ci siamo interrotti una sola volta! Un albero era caduto alle 2:40 di notte........sulla linea all'ingresso della cabina.....a circa dieci metri dalla cabina! :toobad:

Potrei scrivere un libro!

Alessandroni Matteo
Inserita:

Avranno avuto l'apparato UPDC sul sezionamento in cabina sulla vostra linea di media :-)

I black out sono sempre affascinanti a parte qualche esperienza in impiantistica "terrestre" il più brutto fu quello sulla nave su cui ero imbarcato nei 4 anni di militare. Ma la cosa brutta che la nave era a vapore :ninja: ed erano andate in blocco le due caldaie accese e uno dei due diesel di emergenza non ne voleva sapere di ripartire. Quella volta furono bravi i macchinisti che ci salvarono da esplosione certa delle 250 tonnellate fra munizionamento e missili imbarcati oltre che alle 500 tonnellate di combustibile

Inserita:

Chissà che esperienza allora! :D

Comunque concordo in pieno! Rispetto agli USA come stabilità e affidabilità della rete elettrica, nonostante le pecche che ci possono essere siamo anni luce avanti! (Ma anche rispetto a stati "avanzati" come la Germania! Ricordo infatti di aver letto un interessante articolo circa la frustrazione nel gestire la produzione delle rinnovabili per via delle scarse capacità di linea tra nord e sud del paese e l'avanzamento dell'ipotesi di usare le vecchie linee ferroviarie per la trasmissione!!!) :o

Inserita:

Visto che parliamo di interruzioni probabili, programmate e di black out, mi rivolgo ad un post di altro forum, ove era descritto il problema del peso inteso come indice di stabilità degli impianti FV, che avendo superato il 20% della potenza nazionale intesa come picco teorico, possono governare situazioni volte al black out, se la rete FV, promuove all'improvviso meno potenza e dalla rete estera non viene da sussistenza.La stabilità della rete FV intesa come frequanza di rete è stata rettificata con range maggiori.

Per ora ..non ci possiamo lamentare...non abbiamo vissuto clamorosi black out...salvo quello del 2003...

Ma con la potenza FV in aumento, nonostante il rallentamento del mercato, ed il ritiro di alcune aziende dal settore, come sarà governato il sistema elettrico nazionale dato che è da priviliegiare la potenza FV. Come sappiamo ..ci vogliono all'incirca 20 minuti per azionare una centrale idroelettrica....ma il FV, comporta maggiore instabilità del sistema...

Nessuno vuole acquisire energia dall'estero, o cerca di limitarlo, a causa dei costi...

Alessandroni Matteo
Inserita:

Infatti DJ :-) e la cosa è stata confermata anche da Maurizio Delfanti (presidente del CT 316 del CEI) durante il master che ABB ha svolto a bologna l'anno scorso. La nostra CEI 0-21 e CEI 0-16 è stata praticamente copiata dal Brasile (che notoriamente sta investendo tantissimo ultimamente per sistemare la rete elettrica nazionale. Ma anche a livello di rete elettrica in MT chi ha fatto notare che ENEL ha quasi il record al mondo come controllo delle CS per non parlare del fatto del controllo dei contatori BT utente con telelettura in cui siamo stati praticamente i precursori in assoluto al mondo ad introdurre una simile tecnologia praticamente a tutto il parco contatori.

Alessandroni Matteo
Inserita:

Beh il FV è tenuto sotto "stretto controllo" tanto che da poco è uscito l'obbligo di adeguarsi ai nuovi valori di frequenza anche per i piccoli impianti (a scaglioni ed entro il 2015). Secondo me non darà tanti problemi....ne darà di più di problemi nelle nostre tasche per i prossimi 20 anni.....dopo le baby pensioni adesso avremo l'energia pagata a peso d'oro!!! :superlol:

Non sono d'accordo assolutamente sul prezzo maggiore dell'energia dall'estero. costa molto meno tanto che ENEL preferisce tenere spente le sue centrali maggiori (Porto Tolle in primis), e comprarla all'estero (vedasi la notte del back out del 2003 che stavamo importando oltre 1/4 del fabbisogno. La compriamo pure dalla Grecia!!!!

Inserita:

Non sono d'accordo assolutamente sul prezzo maggiore dell'energia dall'estero. costa molto meno tanto che ENEL preferisce tenere spente le sue centrali maggiori (Porto Tolle in primis), e comprarla all'estero (vedasi la notte del back out del 2003 che stavamo importando oltre 1/4 del fabbisogno. La compriamo pure dalla Grecia!!!!

Verissimo al 100%!

Pur di mantenere le centrali attive e in produzione almeno al 60-70% della capacità anche nelle fasce non di punta la Francia svendeva letteralmente la corrente, al punto che viene barbaramente utilizzata nei pompaggi, salvo poi recuperarne gran parte al giorno ma con profitto molto maggiore! E addirittura riacquistata dalla stessa Francia per livellare le richieste nei picchi massimi (ovviamente in quantità molto minore di quanto non ne venda)... però anche io vorrei un impianto "standard" da 12 o 15 kW...

Inserita:
Non sono d'accordo assolutamente sul prezzo maggiore dell'energia...

Purtroppo, dal punto di vista dell'utenza, l'energia in Italia costa mediamente un 20% in più, come minimo.

Oltre al fatto del riacquisto, sulla bolletta gravano tasse, accise, e contributi e indennizi per la dismissione dle nuclerare. Ultimamente poi ci hanno aggiunto anche gli incentivi per la produzione delle così dette rinnovabili. Così si arriva all'assurdo di aziende che importano energia prodotta dal nucleare, la classificano come "rinnovabile" e si prendono anche gli incentivi.

Che all'utenza civile o industriale l'energia elettrica in Italia costi molto di più lo dimostra anche il caso "Porto Vesme".

Nella produzione di alluminio il costo maggiore è dovuto all'energia elettrica. Affinchè la multinazionale propietaria degli imòianti di Porto Vesme si sentisse incentivata a rimanere in Sardegna, lo stato aveva rinunciato a buona parte delle imposte e accise che gravano sulla bolletta. La corete europea ha considerato queste agevolazioni come aiuti di stato e li ha bloccati. DOvendo pagare l'energia a prezzo pieno la società ha deciso di trasferire la produzione in un altro stato. :(

Che poi ENEL acquisti energia nelle ore di basso consumo, pagandola poco ed usandola per il ripompaggio, potendo poi rivenderla a prezzo maggiorato nelle ore di maggior utilizzo è solo una conseguenza della mancanza di pianificazione a livello continentale.

La compriamo pure dalla Grecia!!!!

Questo è dovuto alla triste situazione greca. Anche noi, negli anni '40 vendevamo l'energia elettrica, prodotta con le centrali idroelettriche, all'estero. Per poter pagare i debiti di guerra tenevamo la popolazione al buio per poter vendere energia. Ne ho ancora alcuni vaghi ricordi.

Inserita:

Purtroppo, dal punto di vista dell'utenza, l'energia in Italia costa mediamente un 20% in più, come minimo.

Soltanto?!

Torno ora da una vacanza in Francia e parlando con il mio ospite viene fuori che per il contratto da 18 kW (casa con riscaldamento elettrico peraltro!) il costo FINITO della corrente è 12,9 cent nelle fasce di punta e 8,9 dopo le 18 e nel weekend...

Io ho la monoraria di Edison (sempre EDF alla fine dei conti!) e pago quasi 26 cent al kW... e dire che è scesa di un centesimo quest'anno...

Inserita: (modificato)

Qualcuno sostiene che il prezzo dell'energia scenderà gradualmente nei prossimi anni, perchè l'ammortamento dei nuovi impianti fotovoltaici di grande potenza sarà coperto. A quel punto graveranno solo le spese di manutenzione, e il rinnovo dei pannelli per invecchiamento non avverrà contemporaneamente in tutti gli impianti. Ora stiamo pagando le spese di ammortamento (e gli incentivi) per un grande numero di impianti che sono sorti in date pressochè contemporanee, e questo è sufficiente per tenere alti i prezzi dell'energia.

Modificato: da LB81
remo williams
Inserita:

Che il costo dell energia possa scemare nel futuro,ho i miei dubbi.

In Italia poi,wuesti dubbi diventano certezza.

Inserita:

Non è certo l'incentivo che fa crescere la bolletta qui da noi, certo però è che sia una truffa ai danni di tutti per i pochi che possono mettere i pannelli o peggio ancora per le "assimilabili" alle rinnovabili...

Sta di fatto che la generazione fossile in Italia costa un botto di soldi (il metano è caro e sono quasi tutti turbogas o combinati ormai!) e non abbiamo un panorama energetico diversificato come invece dovrebbe!

Ovviamente poi il costo salirà sempre, altro che le promesse dei pro-nucleare che la corrente sarebbe scesa se avessimo messo delle nuove centrali! Io da pro nucleare quale sono non avrei dubbio nel dire che la bolletta aumenterebbe ancora e che comparirebbe una nuova voce per la creazione e gestione del parco nucleare...

Poi solare e grande potenza non vanno d'accordo, anche la più piccola delle centrali termoelettriche che abbiamo in giro è di potenza MOLTO maggiore del più grosso impianto solare del mondo e occupa MOLTA meno area, le possiamo chiamare bufale?!

Inserita:
Poi solare e grande potenza non vanno d'accordo,..

Potrebbero se le leggi non fossero fatte da...deficienti (in fatto di competenze elettriche).

Invece di dare gli incentivi per trasformare vigneti e campi di grano in campi di pannelli (ora non più forse), Si dvrebbe incentivare chi trasforma il tetto in fotovoltaico. Anzi si dovrebbe disincentivare i centri commerciali ad avere parcheggi scoperti. Visto che la superficie è impermealizzata tanto vale metterci anche coperture che producano energia elettrica. Senza rovinare altro territorio avremmo tantissimi megawatt in più.

Peccato che l'energia fotovoltaica da il suo massimo della produzione quando forse c'è minor necessità, aovvere nella stagione estiva.

Inserita:

Quello che dici tu non fa una piega, però con quello che costa installare un tot di fotovoltaico non incentivato ci faccio 5 volte tanto di nucleare, 10 volte di fossile tradizionale e 20 volte di eolico!

Mi pare la scelta più stupida da fare se non coprire appunto aree che hanno già altri usi e dove non si arrechi disturbo.

Quanto alla minor necessità ormai i picchi estivi sono della stessa grandezza di quelli invernali, complice anche l'aria condizionata per tutti, quindi il consumo sarebbe allineato alla produzione ma insisto, si è sbagliato dall'inizio a dare gli incentivi, al massimo ti pago il prezzo all'ingrosso del momento in cui avviene lo scambio con la rete (e solo se avviene veramente lo scambio!)

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