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Protezione Per Circolatore Idraulico


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salve a tutti, devo realizzare un quadro elettrico per una piccola centrale termica dove vanno alimentati tre circolatori ad inverter con potenze dalle decine alle poche centinaia di watt.

il pogettista ha proposto interruttori magnetotermici differenziali da 10 Ampere e buonanotte suonatori.

io opterei per dei salvamotori per la protezione magnetotermica, ma per la protezione differenziale ho dei problemi.

quale scegliere visto che ho questo benedetto inverter?

tra l'altro a monte di tutto il quadro c'è un differenziale tradizionale (un bticino di una 30ina di anni) da 0,3 mA.

grazie per l'aiuto.

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remo williams

Parli di poche centinaia,addirittura poche decine di Watt e,il progettista se ne esce con un mt da 10 A....

Strana cosa....

Ma,un unico mt per più motori?

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Mirko Ceronti
tra l'altro a monte di tutto il quadro c'è un differenziale tradizionale (un bticino di una 30ina di anni) da 0,3 mA.

Mmmmm.....sei sicuro ?

Io credo di no, forse volevi scrivere 0,3 Ampere o 300 milliampere.

0,3 milliampere sono 300 micro-ampere ovvero 300 milionesimi di ampere.

Scatterebbe solo a fargli un urlo davanti.

io opterei per dei salvamotori per la protezione magnetotermica

Negativo !

I motori sono talmente piccoli, che l'unica protezione efficiente è la pastiglia termica annegata negli avvolgimenti.

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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I motori sono talmente piccoli, che l'unica protezione efficiente è la pastiglia termica annegata negli avvolgimenti.

Mirko io sono un sotenitore di questo metodo di protezione, però mi sa che questa è.... una missione impossibile.

I circolatori sono elettropompe per acqua calda, anche se non sono alimentati qaundo la caldaia è in funzione tendono a scottare. Se guardi i cataloghi dei produttori di buon livello come Grundfoss non trovi circolatori con pastiglie termiche.

Tra l'altro, viste le dimensioni, credo che sia regolati con "taglio di fase"; in queste condizioni la corrente normale e quella a girante bloccata è praticamente coincidente.

Io sui circolatori delle mie 2 caldaie ho 2 magnetotermici a protezione della linea di alimentazione e non pretendo assolutamente che mi proteggano l'elettropompa.

Tra l'altro mi è capitato l'autunno scorso, al riavvio della caldaia a legna, che il circolatore piccolo fosse bloccato; prima di sbloccarlo ho voluto misurarne la'ssorbimento: era quello di targa!

Riassumendo.

I magnetotermici servono solo a proteggere la linea di alimentazione; 10 A potrebbe essere anche un valore adatto se la sezione del cavo sopporta tranquillamente questo valore.

Avere circolatori dotati di pastiglia termica è, credo, impossibile.

Montare un clixon esterno si rischia o l'intervento intempestivo o l'intervento a pompa arrostita.

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remo williams

Il magnetotermico su un circolatore,cosi piccolo,interverrebbe,come mi e'gia capitato di accertare,solo in casp di rotore bloccato.

Quoto Livio per quanto riguarda la temperatura d impiego dei circolatori.

I50/55 gradi C,sono all ordine del giorno.

Potresti sezionare a valle dell mt,con dei fusibili.

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hai ragione mirko ho errato l'unità di misura. sui miei circolatori è presente una uscita pulita per la segnalazione di anomalia della pompa (sovratemperatura motore e morsettiera, sovraccorrente, bloccaggio pompa, cortocircuito, dispersioni a massa).visto che la protezione termica è già inclusa pensavo quindi di mettere dei fusibili per la protezione magnetica e un differenziale tipo A. Può essere corretto?

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Mirko Ceronti
I circolatori sono elettropompe per acqua calda, anche se non sono alimentati qaundo la caldaia è in funzione tendono a scottare.

Ok, ma "scottare" per noi comuni mortali (fabbri e maniscalchi esclusi) significano 50-:-55 gradi centigradi. :smile:

Ora, la mia caldaia, tratta acqua di riscaldamento che orbita tra i 65 ed i 70-:-75 gradi al massimo.

Certo che se tocco la pompa mi scotto, ma (e questo non lo so perchè non ci ho mai guardato) auspico che la pompa quantomeno abbia una classe di isolamento di tipo "F"

Quindi altro che 75 Gradi.

Ora, la mia caldaia ha il limite di sgancio massimo (termostato di sicurezza) puntato a 98 gradi e questo significa che comunque l'acqua può raggiungere quella temperatura in caso qualcosa vada storto e quindi anche il circolatore, ma....siamo comunque ancora lontani dai super-poteri del classe "F".

Giusto una settimana fa, dove lavoro, un motore si è trovato completamente avvolto nelle piume di gallina (le usiamo da imbottire i cuscini per i divani che produciamo) ed era arroventato in quanto impossibilitato allo scambio aria - aria tra la sua carcassa e l'ambiente.

Fra l'altro girava sotto inverter a 35 Hz e non essendo servoventilato (male :angry: ) si ritrovava un'autoventilazione del tutto insufficiente.

Poverino....andava ancora...!

Prendo il termometro ad infrarossi, lo punto sulla carcassa esterna, e......121 gradi celsius, classe "F" non oso immaginare la temperatura del rame nelle cave d'avvolgimento.

L'ho fermato subito, e giù d'in 2 a sparargli con le pistole dell'aria compressa per "arearlo" :lol: indi fatto ripartire.

Tipico caso di come si sarebbe bruciato se io non fossi passato di lì, e tipico caso di come un magnetotermico avrebbe fallito lasciandolo morire, per la presunta immagine termica.

Ora, da questo ragionamento, ritengo che la pastiglia termica, se fosse tarata alla giusta temperatura in un circolatore, per me potrebbe fare il suo dovere, poi se scelgono di non metterla potrebbe essere, perchè sanno che non puoi proteggere il motore in alcun altro modo, e quindi Te lo fanno montare così, ed amen, e se va storto qualcosa si brucia, e....ne compri un altro.

(cioè mi sembra più una furbesca strategia di mercato più che una scelta tecnica).

Saluti

Mirko

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Mirko Ceronti
Tra l'altro mi è capitato l'autunno scorso, al riavvio della caldaia a legna, che il circolatore piccolo fosse bloccato; prima di sbloccarlo ho voluto misurarne la'ssorbimento: era quello di targa!

Questo passaggio me lo ero perso Livio

Per cui se è vero come è vero che la corrente a carico è limitrofa come valori a quella di cortocircuito, allora anche il calore che si produce dentro agli avvolgimenti è più o meno lo stesso.

Da qui l'impossibilità anche per una pastiglia termica di discriminare le 2 condizioni, per cui la mia "arringa difensiva" in materia :lol: .....decade !

Saluti

Mirko

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allora anche il calore che si produce dentro agli avvolgimenti è più o meno lo stesso.

E' un problema comune a tutti i piccoli motori, quelli che dissipano potenze <=100 W. Nel caso dei circolatori la situazione è esaltata dal fatto che il differenziale di temperatura è meno avvertibile "a mano" perchè si aprte da >50oC

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