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Pozzo Irrigazione Giardino Condiviso In 6


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Inserito:

Salve a tutti, prima di tutto mi scuso se ho sbagliato sezione ma non sono riuscito a trovarne una più adeguata. Volevo sapere il vostro parere su un problema che abbiamo riguardo il pozzo di casa... Premetto che siamo 6 villini e condividiamo lo stesso pozzo che ci fornisce solamente l'acqua per annaffiare in giardino. Il contatore della corrente è intestato a un signore e lui provvede a pagare le bollette con un fondo cassa comune. Il problema nasce dal fatto che una famiglia delle 6 ha deciso di staccarsi dal pozzo, la mia domanda è, può farlo? Se eventualmente si stacca, noi gli chiudiamo l'acqua ma lui deve in parte continuare a contribuire alle bollette e alla manutenzione del pozzo? Grazie infinite a chi mi saprà aiutare. Saluti.


Inserita:

Non hai bisogno di un parere elettrico-impiantistico, ma legale.

La domanda dovresti rivolgerla ad un forum di problemi legali, se esiste.

Dipende dal contratto che avete sottoscritto, se ne avete sottoscritto uno.

A buon senso comune, se non c'è alcun impegno sottoscritto da tutti, la persona rinuncia all'acqua e non paga più nulla dal momento in cui cessa l'erogazione dell'acqua.

Inserita:

secondo me dovresti cercare in forum tipo lavorincasa o condominioweb che hanno sezioni legali apposite.

Adelino Rossi
Inserita:

forse se oltre alla sola e unica misura di energia elettrica comune, aveste installato dei misuratori di m3 di acqua consumata per ogni utenza,

la ripartizione delle spese sarebbe stata priva di contestazioni.

anch'io non sarei d'accordo nel pagare un consumo di acqua che non si sa chi lo fa, penso che sia dura opporsi.

ti faccio anche una riflessione. non so dove abiti ma il pozzo è in regola con i regolamenti comunali, provinciali e regionali sull'acqua emunta?

io nel passato ho gestito dei pozzi legalmente dichiarati alla regione, l'anno successivo dovevamo pagare una tassa sui metri cubi di acqua emunta

e avevamo l'obbligo di fare delle analisi chimiche dell'acqua. ci sono dei parametri obbligatori da avere sull'acqua.

se aspirate e diffondete in superficie vostro malgrado acqua di falda inquinata, ne siete responsabili.

attivare delle azioni legali a volte può portare a risultati inattesi.

Inserita:

Premetto che l'acqua è collegata solo al giardino, poi l'impianto e il pozzo è stato creato dal costruttore delle villette, noi lo abbiamo trovato così come è.

Il fatto dei contatori di consumo era un idea che volevamo realizzare ma non tutti erano disposti a pagare il lavoro e non se ne è fatto più nulla...

Per il fatto del controllo penso si debba fare solo nel caso l'acqua arrivi in casa al bagno o in cucina presumo...

Inviato dall'app. Mobile di PLC Forum da iPhone4,1

Adelino Rossi
Inserita:

con le dovute accortezze fai le verifiche del caso, non sono in grado di essere preciso, solo i regolamenti e le tue leggi locali possono risponderti .

il fatto che il pozzo lo abbia fatto il costruttore non significa niente, il pozzo è di proprietà in quota di possesso e di responsabilità ai proprietari

delle villette. per quanto riguarda l'acqua per uso potabile, non sarebbe fattibile in nessun caso.

fai una ricerca con google "" sull'acqua ad uso umano "", esiste una corposa legislazione nazionale in tal senso.

Inserita: (modificato)
poi l'impianto e il pozzo è stato creato dal costruttore delle villette,

Ci sono solo 3 casi.

  1. Il pozzo è accatastato come parte comune del complesso ed è esplicitamente dichiarato nei rogiti come parte comune, allastregua di un parcheggio condominiale o di un giardino condomniale. In questo caso tutti i propietari possono usufruirne e tutti sono soggetti al pagamento delle spese necessarie alla fruizione del bene ed alla sua manutenzione. E' possibile che uno o più condomini rinuncino esplicitamente ai loro diritti, ma questa rinuncia deve essere annotata da un notaio e trascritta.
  2. Il pozzo è accatastato come propietà di un solo propietario. Costui può cedere l'acqua in via amichevole, su richiesta verbale, agli altri propietari, oppure si può stipulare un contratto, anche solo con scrittura privata, in cui tutti i prprietari si impagnano a soddiivdersi le spese di uso e amnutenzione in cambio dell'acqua irrigua. Se il cotratto è solo verbale ognuno può recedere quando vuole; sarà poi facoltà del propietario del pozzo conceder o negare eventuali successive richieste di acqua irrigua. Se c'è un contratto la recessione è soggetta alle normative previste dal contratto (preavviso minimo).
  3. Il pozzo non essite ufficialmente, tutto è stato fatto in via amichevole. Ognuno può fare come meglio crede. Il propietario può dare o meno l'acqua, gli utenti possono smettere di richiederla qaundo vogliono.

Tutto questo secondo buon senso, però viviamo in Italia e mai leggi e buon senso vanno d'accordo, quindi....

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Diciamo che dovrebbe essere come il punto 1 solamente che noi non siamo un vero e propio condominio essendo in pochi...

Comunque nell'ipotesi del punto 1, chi si vuole staccare deve contribuire ugualmente in parte alle spese di manutenzione e bollette oppure no?

Grazie a tutti delle risposte precedenti...

Inviato dall'app. Mobile di PLC Forum da iPhone4,1

Inserita:

Nel caso 1 secondo me deve pagare solo le spese di manutenzione ma non le bollette..alla stessa stregua di chi si stacca dal riscaldamento centralizzato di un condominio (in quel caso ci deve essere anche l'autorizzazione dei condomini): contribuisce solo alle spese fisse ma non più al consumo energetico.

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