Giuliodln Inserito: 1 settembre 2013 Segnala Inserito: 1 settembre 2013 Ciao a tutti, mi trovo con un dubbio che non mi pace e vorrei un consiglio dal forum, mi trovo a dover istallare un impianto di trattamento aria per una sala operatoria e la regolazione è della Coster che ha fornito le apparecchiature e i disegni per il cablaggio del quadro regolazione. Pero confrontando i disegni con le apparecchiature fornito non capisco perché nel gruppo immissione prevedono di istallare un pressostato differenziale attivo (0-10V) da montare sul canale di mandata e non un pressostato attivo. Questo pressostato differenziale non è da confondere con quello che si trova in sala che va ad agire sulla regolazione dell'espulsione. Non capisco perché abbiano fatto questa scelta e che pressione differenziale si deve misurare sul condotto di mandata? Vi ringrazio si da ora per le risposte che mi darete.
Livio Orsini Inserita: 1 settembre 2013 Segnala Inserita: 1 settembre 2013 Hai chiesto spiegazioni a Coster? E' un'azienda Italiana di Milano, la cosa migliore è chiedere a chi ha progettato il sistema. Solo il progettista conosce le vere ragioni di una scelta (o almeno dovrebbe).
Giuliodln Inserita: 1 settembre 2013 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2013 Sinceramente ho chiesto una spiegazione via email ma ancora non ho ricevuto risposta mi sono rivolto al forum per avere delle risposte in più da confrontare con la loro risposta. In effetti il mio dubbio nasce anche dal fatto che il progettista aveva scritto nella lista delle apparecchiature in campo che fosse un sensore di pressione e non un sensore di pressione differenziale sulla mandata. Se ce una spiegazione tecnica di questa scelta spero di trovarla! perché non capisco quale può essere i senso di questa scelta. Il sensore è mod SDA703.
Livio Orsini Inserita: 1 settembre 2013 Segnala Inserita: 1 settembre 2013 Forse son chiusi per ferie. Lunedì una telefonata potrebbe risolvere il problema con sicurezza.
Giuliodln Inserita: 1 settembre 2013 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2013 Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
Adelino Rossi Inserita: 1 settembre 2013 Segnala Inserita: 1 settembre 2013 un pressostato differenziale può essere usato come pressostato normale collegando il positivo alla conduttura e il negativo lasciato all'atmosfera. fermo restando che il range di misura sia corretto. i chiarimenti sono comunque necessari
Giuliodln Inserita: 1 settembre 2013 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2013 Grazie la sua risposta è chiara penso che sara sicuramente in questo modo.
NoNickName Inserita: 2 settembre 2013 Segnala Inserita: 2 settembre 2013 Oppure l'ambiente potrebbe essere pressurizzato per evitare l'ingresso di polveri e inquinanti biologici. In questo caso i pressostati devono essere differenziali e non assoluti, perchè devono azzerarsi sulla pressione locale e non quella atmosferica.
Adelino Rossi Inserita: 2 settembre 2013 Segnala Inserita: 2 settembre 2013 i pressostati in genere sono montati nelle immediate o prossime vicinanze al punto di collegamento, è evidente che per atmosfera si intende l'ambiente stesso dove è installato. va comunque chiarito se l'ambiente è esterno coperto o esterno alle intemperie o interno e protetto. ma aspettiamo anche i chiarimenti del progettista.
Giuliodln Inserita: 2 settembre 2013 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2013 In questo caso abbiamo sia il pressostato differenziale in sala che controlla la differenza di pressione tra la sala stessa ed il locale adiacente per mantenere la sala con una pressione positiva regolando la velocità del ventilatore che estrae l'aria permettendo la pressurizzazione e abbiamo un pressostato attivo che viene istallato su condotto di mandata in prossimità del UTA cosi che si rilevi la pressione in uscita del ventilatore sull'immissione di aria pulita, tutta la macchina di trattamento si trova al esterno sulla copertura del edificio e quindi soggetta alle intemperie. La coster che ha sviluppato la regolazione ha pensato di montare sul condotto di mandata un pressostato differenziale attivo e usarlo come un sensore di pressione misurando la pressione tra il condotto e atmosfera esterna ma a detta del progettista non è molto affidabile il discorso, la coster non si è ancora espressa mi merito alla nostra email di spiegazioni ma domani le rinvio la email e li chiamo. Dopo un analisi dei prodotti che vende la coster mi sono reso conto che non commercializzano sensori di pressione per condotti d'aria ma hanno solo vari pressostati differenziali attivi in base al campo di misurazione da montare a condotto per cui penso che sia anche questo un motivo.
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