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PLC Forum


Doppia Fase E Problema Condizionatori Inverter


partisan75

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Salve a tutti, ho un problema e prima di impazzire ho pensato che solo voi potete aiutarmi.

Ho fatto montare dei condizionatori Zhepir con tecnologia inverter e su 3 macchine quella da 12 mila BTU funziona bene mentre le altre 2 da 9 mila BTU non funzionano nonostante il tecnico abbia cambiato gia una volta la scheda.

Abbiamo scoperto che nell’appartamento e nel palazzo non abbiamo fase e neutro ma abbiamo 2 fasi.

Ora qualcuno dice che il problema dipende da questo altri dicono che assolutamente non crea problemi.

Prima di impazzire vorrei capire voi cosa ne pensate e come posso fare per risolvere il problema.

Grazie mille in anticipo

F

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Ciao, secondo me devi rivedere alcune cose.

-dove è' stata fatta la misura per dichiarare che hai 2 fasi?

-quali sono i potenziali interessati? Terra o neutro?

- che tipo di contratto hai mono o trifase?

-che tensione hai all'uscita del "tuo" contatore?

Queste sono semplici domande che il tuo tecnico si dovrebbe porre ( dovrebbe nel senso che ognuno interviene come reputa meglio) prima di sostituirti dei componenti senza aver eliminato il problema.

Bye.

Poi , perdonami, fai questa prova misura su quella da 12.000 che tensione hai tra fase e neutro , tra fase e terra e tra neutro e terra.

Così vedi subito che sistema ti ritrovi nell'appartamento.

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Maurizio Colombi

Per risolvere questo problema, l'unica soluzione potrebbe essere quella di realizzare un neutro "fittizio".

Con le caldaie, che di solito sono gli unici apparecchi che risentono della "posizione" della fase, si utilizza un trasformatore con rapporto 1/1 (ingresso 230, uscita 230) e si porta un polo dell'uscita a terra. Si è realizzato così l'inganno che permette alla caldaia di funzionare con il riconoscimento di fase e neutro, ma le caldaie hanno assorbimenti molto più bassi, e basta un trasformatore di dimensioni ridotte ! :smile:

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Salve, grazie a tutti.

Per ora quello che posso vedere è solo la dicitura scritta sul contratto: dovrebbero fornirmi una monofase.

Questa mattina telefonerò l'Acea e vediamo loro cosa mi dicono poi si sceglie la strada migliore.

Vi aggiornerò e grazie per l'aiuto.

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Ho telefonato all’ACEA ed hanno detto:

la richiesta di verifica si prenota tramite modulo e se non risulta nulla di incorretto pago la verifica 149 euro + iva.

Ma attenzione anche se riscontrano quello che ho detto, cioè 2 fasi, e la riqualificazione rientra in un loro piano futuro ecc ecc devo comunque pagare…

Non sono stati chiari ed ovviamente hanno sempre ragione loro…

Qualcuno ha gia fatto richiesta di verifica per la tensione?

Grazie

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Maurizio Colombi

ovviamente hanno sempre ragione loro…

Beh....effettivamente è così, sostanzialmente non c'è differenza tra una tensione "creata" utilizzando "fase - fase" di un sistema a 220 volt trifase ed una tensione "creata" utilizzando una fase di un sistema trifase a 380 volt ed un neutro; l'unico inconveniente della distribuzione bifase potrebbe essere quello di non avere un neutro definito.

Questa situazione non determina il malfunzionamento di nessun apparecchio elettrico, solamente le caldaie, qualche tipo di condizionatore e qualche apparecchio riscaldante a gas, potrebbero risentire di questa particolarità.

richiesta di verifica per la tensione

Questa non penso che vada richiesta, l'ente distributore verifica la tensione all'uscita del gruppo di misura, e solitamente in quel punto c'è una tensione che rientra nei parametri contrattuali. Se poi, nello sviluppo dell'impianto elettrico, la tensione si abbassa a causa di cadute di tensione, quelli sono problemi del proprietario dell'impianto.

qualcuno sa darmi una motivazione sul perche quello di 12mila btu funziona e i 2 a 9000 btu non vanno

Io no, ma suppongo che siano apparecchi con schede elettroniche diverse e, quindi, con caratteristiche diverse.

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Per risolvere questo problema, l'unica soluzione potrebbe essere quella di realizzare un neutro "fittizio".

Con le caldaie, che di solito sono gli unici apparecchi che risentono della "posizione" della fase, si utilizza un trasformatore con rapporto 1/1 (ingresso 230, uscita 230) e si porta un polo dell'uscita a terra. Si è realizzato così l'inganno che permette alla caldaia di funzionare con il riconoscimento di fase e neutro, ma le caldaie hanno assorbimenti molto più bassi, e basta un trasformatore di dimensioni ridotte !

Quoto quanto sopra, in alcune zone d'italia è distribuita la fornitura elettrica con la soluzione bifase; ricordo le periferie di Roma..tratto da altro forum.

Le caldaie vanno in blocco con la F e N invertite, con la bifase Uguale...il motivo di tale speculazione non me lo so spiegare...e neppure di tale inadeguatezza dello standard usato...il trafo menzionato è il classico di isolamento...

Un attimo...errore di collegamento...?? immagino sia un complesso nuovo....hai misurato tra i conduttori attivi la tensione..?

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Un attimo...errore di collegamento...?? immagino sia un complesso nuovo....hai misurato tra i conduttori attivi la tensione..?

ciao grazie per la rispsota, non ho misurato perche non sono capace. non è una costruzione nuova ma di circa 40 anni!

grazie

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Salve, allego la foto delle caratteristiche. Mi dite per cortesia se ci sono restrizioni per la doppia fase?

Grazie

bvf8.jpg

Modificato: da partisan75
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