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Cablaggio Quadro Abitazione.


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Salve a tutti,

sto realizzando in questi giorni la sezione delle protezioni elettriche dell'unico quadro elettrico della mia abitazione.

Ho a disposizione 72 moduli DIN, ripartiti in 4 file da 18 moduli ciascuna.

Allego un'immagine del suddetto con le protezioni già posizionate all'interno secondo il seguente schema:

DSCN0313.jpg

FILA 1:

generale quadro/protezione montante MT C, 400Vac, 32A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82C32
|
SPD SPD I e II, Bticino BTDIN F10L/2
|
|_linea luci DA AH, 400Vac, 32A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G23AH32
| |_linea luci MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
|
|_linea servizio DA AH, 400Vac, 32A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G23AH32
| |_linea servizio MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16
|
|_linea motori DA AH, 400Vac, 32A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G23AH32
| |_linea motori MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10

FILA 2:
|
|_generale linea alimentatori DP AH, 400Vac, 40A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G723AH40
| |_linea alimentatore montante MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
| |_linea alimentatore automazione MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
| |_linea alimentatore termoregolazione MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
| |_linea alimentatori antifurto MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
| |_linea alimentatore suonerie MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
|
|_generale linea lavanderia DP AH, 400Vac, 40A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G723AH40
|_linea lavatrice MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16
|_linea asciugatrice MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16

FILA 3:
|
|_generale linea impianto idraulico DP AH, 400Vac, 25A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G723AH25
| |_linea caldaia MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
| |_linea filtri MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
| |_linea elettrovalvole MT B, 400Vac, 6A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B6
|
|_generale linea multimedia DP AH, 400Vac, 40A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G723AH40
| |_linea network rack MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
| |_linea computer MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
| |_linea impianto multimediale MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10

FILA 4:
|
|_linea frigorifero DA AH, 400Vac, 32A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G23AH32
| |_linea frigorifero MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
|
|_generale linea elettrodomestici cucina DP AH, 400Vac, 63A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G723AH63
| |_linea cappa MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B10
| |_linea piano cottura induzione MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16
| |_linea forno MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16
| |_linea lavastoviglie MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16
|
|_linea condizionatori DA AH, 400Vac, 32A, 0.03A, 2P, 2M Bticino BTDIN G23AH32
| |_linea condizionatori MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M Bticino BTDIN FN82B16

Volendo realizzare un cablaggio di buona qualità mi sto imbattendo in alcuni dubbi che sottopongo alla vostra esperienza sperando in una soluzione ottimale.

Il differenziale di ogni linea deve avere in ingresso una linea protetta dall'SPD realizzata con cavo da 10 mm2, mi conviene utilizzare un modulo ripartitore bipolare dove derivare la linea in uscita dall'SPD in tante linee quanti i differenziali oppure da differenziale a differenziale utilizzare cavallotti realizzati sempre con cavo da 10 mm2 (ove possibile, vedere prima fila, utilizzare pettine di cablaggio da 5 moduli).

Nel caso di differenziale puro è consigliabile utilizzare pettine di cablaggio nell'uscita della linea verso i magnetotermici a valle (entrando dal basso di quest'ultimi) oppure portare la linea in alto ai magnetotermici?

Ringraziandovi anticipatamente per la vostra disponibilità porgo distinti saluti.

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comunque dappertutto in genere si va per la meno spesa, cioè con i cavallotti (poi ognuno ha il suo modo di impiego, c'e' chi va con i puntali a crimpare chi fa uscire tutto direttamente etc...)

curiosità: la casa di quanti km quadrati è ?

Modificato: da fraandco
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La casa è di circa 100 m2.

La suddivisione a quadro è stata studiata per avere la massima selettività delle linee presenti nell'impianto.

Considera che il budget non è un problema, cerco la soluzione ottimale :smile: (soprattutto nel senso dell'ordine del cablaggio, ho già diversi pettini, terminali aperti per tutte le sezioni presenti, cavi, mancherebbe solo il ripartitore qualora si scegliesse quel tipo di distribuzione).

P.S.

Altre informazioni legate all'impianto:

fornitura Enel 6 KW monofase, lunghezza montante 17 m cablato con cavo N07 V-K della sezione di 10 mm2, il generale del quadro è un magnetotermico in curva B da 32 A che fa da protezione al montante stesso.

Modificato: da networkcode
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>> Noto un impegno rilevante nella scelta del quadro ....a riguardo posto le mie rettifiche...inanzitutto vorrei conoscere la sigla di quel SPD, per capire se del tipo autoprotetto .? di solito l'Spd si può proteggere con due fusibili le cui caratteristiche sono dettate dal costruttore...

> La normativa vigente in tema di impiantistica residenziale, impone una condizione inerente la barra EQP (Equipotenziale-principale) entro quadro generale, in posizione alla base di esso, ove applicare il conduttore di Terra dai dispersori e i conduttori di protezione, e con cablaggio verticale diritto come una linea retta, il conduttore che arriva dall'SPD, con la relazione della lunghezza minore/uguale a 0,5metri ( in concordia con le prescrizioni del costruttore).

>Se il quadro in posizione massima di metri 3 dal Gem puoi mantenere il modulo MT da 6kA antro il quadro, altrimenti, consiglio di adottare il dispositivo MT32A 6kA, come protezione del montante abbinato a differenziale tipo S C40, e linea montnate a quadro da 10mm2 (salvo che la cdt% non superi il 2%).

>Consiglio di spostare il dispositivo generale alla destra del SPD e lasciare quest'ultimo alla sinistra, per poterlo cablare in linea con la barra EQP a fondo quadro.

>Nalla linea 1 adotterei anche una spia presenza rete o meglio un multimetro da quadro con lettura: VAC/A/VA/VAR/cosfi/Hz/contatore di energia fiscale, abbianto a TA.- o anche un RMC a display abbiato a contattori ausiliari con F+N.

Adotterei anche una ripartizione funzionale dei moduli, con i carichi prioritari da mantenere sotto modulo riarmo automatico.

>Per la ripartizione delle linee, consiglio le morsettiere della Italiana Cembre a serraggio indiretto, serie bipolari, dalla morsettiera ripartitrice puoi diramare le linee che assocerai alle line din.

>Per il resto, adotterei il cablaggio con i pettini al posto dei ponticelli fatti a mano con il cavo e puntali a crimpare.

>Hai usato tutti i componenti con potere di interruzione di 6kA, era necessario solo per il primo magnetotermico generale o protezione montante, ormai hai adottato questa configurazione ...non è male, ma alza il costo dell'opera di molto.

>E' bene evitare esosi fasci di cavi con conduttori di sezione riguardevole e minima associati allo stesso nucleo...e tenere una lina di canalina interna , magari quella di sinistra, per la linea proveniente dal Gem.

>Consiglio di terminare i cavi con puntalini e crimpaggio a pinza..

>Per gli elettrodomestici come la cappa e la caldaia puoin adottare anche un C6.

Tieni la parte alta del quadro per la morsettiera e il RMC, noché la spia presenza rete.

>In rete sono disponibili molti esempi di cablaggio dell'Spd...con le relazioni delle misure dei cablaggi...

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l'SPD è il Bticino F10L/2, effettivamente non protetto, quindi sarà necessario un portafusibili bipolare con all'interno due fusibili di adeguato amperaggio.

Per quanto riguarda il nodo equipotenziale ho avuto problemi di posizionamento nel quadro, dal momento che il resto dello spazio è occupato da componenti dell'impianto domotico (Bticino My Home) e ho dovuto dedicare uno spazio per esso nella prima fila dall'alto (allego fotografia).

30copic.jpg

Il nodo è stato realizzato con ripartitore bipolare da 15 connessioni per barra, le barre sono state collegate tra loro con cavo da 10 mm2 (stessa sezione utilizzata per la dorsale di terra che collega al nodo di piano del condominio) ad esso sono collegate le terre di tutte le linee presenti a quadro compresa quella degli SPD telefonici e dell'SPD elettrico.

Per quanto riguarda l'SPD ho letto in molte letterature che il cavo di terra per lo scarico deve avere una lunghezza al massimo di 60 cm, ma come fare se il nodo equipotenziale si trova a circa 150 cm?

La funzione di amperometro è svolta da un modulo dell'impianto domotico con relativo terminale amperometrico e lettura su touch screen.

Per ora grazie delle molte informazioni :smile:

Modificato: da networkcode
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La normativa vigente in tema di impiantistica residenziale, impone una condizione inerente la barra EQP (Equipotenziale-principale) entro quadro generale

No.

La norma impone che il PE principale (cioé quello principale dell'impianto da proteggere con l'SPD) passi per il quadro principale.

Nulla proibisce che questo PE principale nel quadro si connetta all'SPD e poi da qui vada altrove ove si trova una barra (possibilmente senza interruzione!).

Lo scopo è non inficiare l'efficacia dell'SPD: cioè che conta non è la barra ma il nodo in senso elettrico.

Per quanto riguarda l'SPD ho letto in molte letterature che il cavo di terra per lo scarico deve avere una lunghezza al massimo di 60 cm, ma come fare se il nodo equipotenziale si trova a circa 150 cm?

Il cavo che viene dall'impianto di terra va dritto all'SPD non alla barra, dall'SPD va alla barra. In questo modo la distanza è 0 (be', poi c'è quella dai conduttori attivi fase e neutro).

Modificato: da Carlo Albinoni
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Ma ora con lo spazio che rimane, ripartitore, porta fusibili e spia rete dove dovrebbero stare? Non vedo altra barra dindalle foto, forse il quadro è più grande di quello che scrivi nel primo post. Anche io comunque trovo i 6 KA in serie al primosuperflui, mi chiedevo perchè la scelta della serie B al posto della C usata in Italia in ambito civile. Allimite la si usa sulle linea alimentate da UPS. Ma non ne trovo riferimento da ciò hai scritto. La montante con cosa è protetta? Ciao.

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No.

La norma impone che il PE principale (cioé quello principale dell'impianto da proteggere con l'SPD) passi per il quadro principale.

Nulla proibisce che questo PE principale nel quadro si connetta all'SPD e poi da qui vada altrove ove si trova una barra (possibilmente senza interruzione!).

A dire il vero si devono prendere in esame le prescrizioni del costruttore dell'Spd, in alcuni casi, promuovono un morsetto speciale passante ove deve essere inserito senza interruzione il CT (conduttore che arriva dal dispersore) e non il PE...in altri casi, promuovono il collegamento alla barra...la barra EQP è prescritta ...per questo motivo ho chiesto, ma era indicato il modello dell'Spd, si deve adottare la prescrizione del costruttore, che comunque rispetta le indicazioni della normativa in merito.

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>> Personalmente sono favorevole ad un altro tipo di cablaggio, il serraggio indiretto...anche se le barre come quella della foto costano un po meno delle C****e.

Il Bticino Spd è da proteggere con fusibili idonei o MT con taglia da 32A. per l'SPD ci vuole un tratto di linea verticale che lo associa .Ma a dire il vero,

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Ho verificato sul sito BTicino ...l'Spd citato è un limitaotore di sovratensione...e non uno scaricatore...attenzione...di solito il limitatore di sovratensione è un dispositivo per la protezione fine delle apparecchiature sensibili...il quadro in esame mi apre un modulo domotico my home BTicino a parete a profilo slim, e con i moduli domotici rientriamo nella configurazione livello III, e si deve adottare la protezione Spd...io rivedrei un po di cose...a parte quello che ho già detto...adotterei uno Spd tipo scaricatore e Spd limitaotri locali...

Modificato: da Elettroplc
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mi chiedevo perchè la scelta della serie B al posto della C usata in Italia in ambito civile

Non avevo notato....la curva B, inutile...in questo ambito...per il resto, la barra Legrand e un estruso di ottone, nella migliore delle iopotesi, con fori per le viti che incidono, le serraggio indiretto sono quelle della Cembre; perlomeno in acciaio nikelato, con le gabbie a chiudere.Per l'Spd, ora ho dei porblemi con la ADSL e non sono riuscito a scaricare i pdf sugli spd della BTicino...ma ho visto che il collegamento è a barra EQP con cavo rettilineo. in pratica, in questo quadro domotico, è necessario eseguire una correzione...

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>> Quella barra EQP rende preclude il rispetto della regola dell'arte per l'installazione dell'SPD, ...ora...io ti consiglio, personalemente, di adottare in via eccezionale - l'articolo Spd PF10 della Melin Gerin/autoprotetto - questo ha un morsetto entra/esci ove il condutttore CT dell'unità immobiliare, in questo caso il condominio, e deve essere da almeno 16mm2 (parliamo di CT) , deve passare senza interruzione entro di esso avendo cura di spellare la sola parte relativa al contatto.In questo modo, si risolve il problema della distanza dei collegamenti tra l'alimentazione F/N e la barra, che hai posto a fondo quadro, altrimenti, dovresti posarla nella penultima linea din in alto...bel problema...l'adozione degli Spd nei quadri è un bel problema pratico, i costruttori e le norme fanno presto a definire i loro criterio, tanto so o altri quelli che devono impazzire a risolvere i problemi.

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Per il tipo B si entra in tale zona quando la corrente è compresa tra 3 e 5 volte la corrente nominale; per il tipo C invece ciò avviene quando la corrente è da 5 a 10 volte la corrente nominale, mentre per il tipo D quando è tra 10 e 20 volte. Questi ultimi vengono usati per i carichi che possono assorbire per un breve tempo correnti molto maggiori della corrente nominale, quali ad esempio i motori durante l'avviamento. Il tipo B è usato prevalentemente per la protezione di generatori od anche per linee molto lunghe o anche per la protezione delle persone. Il tipo C è quello più comune per la protezione delle apparecchiature elettriche.

Negli interruttori industriali, trattati dalla norma CEI 17-3, la corrente di intervento può essere stabilita dall'operatore come una parte della corrente nominale. L'intervento è garantito per lo sgancio magnetico entro il tempo di 200 ms, se non volutamente ritardato, quando la corrente supera del 20% la corrente di taratura. Non interviene invece se la corrente è

Riporto la relazione della Cei tratta da altro forum, la curva B attiva l'intervento della componente magnetica con un range tra 3 e 5 volte la corrente nominale....mi chiedo il senso di tale curva in ambito interrutore generale...!!! Ora mi sorge una domanda, chi è il progettista...? o se esiste un progettista...?

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A dire il vero si devono prendere in esame le prescrizioni del costruttore dell'Spd, in alcuni casi, promuovono un morsetto speciale passante ove deve essere inserito senza interruzione il CT (conduttore che arriva dal dispersore) e non il PE

CT o PE principale. Per gli elettroni (legge di Ohm) non fa differenza. Quello che conta è che ad esso si colleghino tutte le utenze da proteggere.

Fosse sempre il CT in un condominio sarebbe dura montare gli SPD!

.l'adozione degli Spd nei quadri è un bel problema pratico, i costruttori e le norme fanno presto a definire i loro criterio, tanto so o altri quelli che devono impazzire a risolvere i problemi.

La norma (in questo caso CEI 64-8 sezione 37) prescrive appunto che il PE principale passi nel quadro principale proprio per permette una facile (ed efficace) installazione degli SPD. Poi la barra può stare anch'essa nel quadro oppure no, elettricamente è lo stesso.

mi chiedevo perchè la scelta della serie B al posto della C usata in Italia in ambito civile

io mio chiedo, invece, perchè in Italia si usa solo la curva C...

Modificato: da Carlo Albinoni
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Per razio ...il generale è stato normalizzato da tutti gli addetti del settore con la curva C, semmai, i MT a valle di esso, si potrebbero adottare in curva B...

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Il differenziale di ogni linea deve avere in ingresso una linea protetta dall'SPD realizzata con cavo da 10 mm2, mi conviene utilizzare un modulo ripartitore bipolare dove derivare la linea in uscita dall'SPD in tante linee quanti i differenziali oppure da differenziale a differenziale utilizzare cavallotti realizzati sempre con cavo da 10 mm2 (ove possibile, vedere prima fila, utilizzare pettine di cablaggio da 5 moduli).

Il montante è protetto a partire dall'origine? Se la lunghezza è pari a 17 metri, immagino che i contatori siano installati su pannello centralizzato in apposito vano.

Io collocherei un primo SPD di classe 2 all'origine del montante, ovvero nel centralino che posizionerai in prossimità del contatore (entro i 3 metri di distanza). I fili in uscita dal contatore possono fare l'entra-ed-esci direttamente sui morsetti del portafusibili che protegge lo scaricatore, anzichè entrare nei morsetti della protezione del montante (magnetotermico o MTD selettivo, a seconda della situazione).

Se il collettore di terra condominiale è troppo lontano, puoi aggirare il vincolo dei 50 cm realizzando un allacciamento diretto sul CT condominiale, allo scopo utilizzerai un morsetto a mantello per derivare un conduttore di sezione non inferiore a 16 mmq, facente capo ad una morsettiera nel tuo centralino (classificata come collettore di terra).

Le norme non impongono l'unicità del CT e relativo collettore di terra, ma è richiesto che siano allacciati allo stesso impianto di messa a terra, un collettore di terra si considera principale quando è collegato direttamente ai dispersori tramite CT.

Nell'appartamento potrai usare un ulteriore SPD di classe 3, anch'esso protetto con fusibili, in questo caso hai vincoli meno stringenti per il collegamento di terra e l'azione coordinata dei due dispositivi assicura una migliore protezione contro le sovratensioni. Inoltre, se qualcosa va storto (nonostante le protezioni) e l'SPD principale esplode, non arreca danni all'appartamento.

Per quanto riguarda il quadro dell'appartamento, farei un entra-ed-esci del montante sul portafusibili dello scaricatore, a valle del MT generale userei una morsettiera di ripartizione, a valle dei diff. puri è possibile usare delle barrette (altrimenti devi fare i ponticelli con il 10 mmq, non è scandaloso con pochi interruttori).

Per la protezione degli alimentatori avrei usato dei portafusibili, non tanto per il minore costo, quanto per la possibilità di scegliere correnti nominali e caratteristiche d'intervento più idonee allo scopo (i fusibili 10x38 li trovi anche con caratteristica extrarapida, atta a salvaguardare le apparecchiature elettroniche). E' vero che gli alimentatori sono normalmente autoprotetti, ma un adeguato fusibile a monte è sempre buona cosa.

Ciao :smile:

Modificato: da LB81
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Il montante è protetto a partire dall'origine? Se la lunghezza è pari a 17 metri, immagino che i contatori siano installati su pannello centralizzato in apposito vano.

Io collocherei un primo SPD di classe 2 all'origine del montante, ovvero nel centralino che posizionerai in prossimità del contatore (entro i 3 metri di distanza). I fili in uscita dal contatore possono fare l'entra-ed-esci direttamente sui morsetti del portafusibili che protegge lo scaricatore, anzichè entrare nei morsetti della protezione del montante (magnetotermico o MTD selettivo, a seconda della situazione).

Se il collettore di terra condominiale è troppo lontano, puoi aggirare il vincolo dei 50 cm realizzando un allacciamento diretto sul CT condominiale, allo scopo utilizzerai un morsetto a mantello per derivare un conduttore di sezione non inferiore a 16 mmq, facente capo ad una morsettiera nel tuo centralino (classificata come collettore di terra).

Io rivedrei questo passaggio.....comuque, immagino sia un appartamento in condomnio in posizione elevata - ultimi piani.

Nel vano gruppo Gem, sarà installata una protezione montante con C40 ed eventulae differenziale tipo S con id da 0,3A tipo AC.

Inserirsi con Spd nel colelttore del condominio...che è parte di impianto comune, lo escluderei a priori...meglio un Spd tipo II nel quadro appartamento e Spd tpo III come protezione fine, del tipo che non hanno bisogno delle bobine di disaccoppiamento..

In questo caso ...già la selezione di un generale con curva B e fuori luogo...la barra EQP del quadro è in una posizione in cui non è possibile rispettare la relazione della misura totale dei cablaggi con limite minore/uguale a 0,5mentri.

La sezione dle montante, io con un C40 adotterei una sezione di 16mm2.

PS: Tempo fà, avevo postato un quesito alla Italiana Dehn, in ordine a questo aspetto pratico: Nelle relaizzazioni elettriche in questo apese, è sovente avere linee elettriche con posa aerea, e anche linee telefoniche posate con la medesima tecnica, e allora mi chiedo...ma in caso di tensione indotta a seguito di scarica atmosferica nelle vicinanze della nostra abitazione tipo - con forma indiretta - qual'e' la prima parte di impianto elettrico che può essere interessata? sicuramente prima la parte dell'ente distributore in posa aerea, poi i tratti rettilinei lungitudinali entro abitazione - vedi condomini alti - e poi il resto. La norma impone la barra EQP entro il centralino visto dagli esperti come la base dell'impianto da proteggere ...e l'inserimento dell'Spd entro quadro, con un articolato metodo di inserzione che deve rispettare anche le prescrizioni del costruttore dell'Spd, non facile...proprio non facile, e anchen la Dehn, non mi ha saputo dare una risposta esaustiva.Poi, sulla possibilità di nun effluvio di scarica dell'Spd tipo II entro centralino non è dato come imperativo l'adozione di un involucro idoneo per inibire eventuali scariche ....il rischio è stato definito basso.

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Se il collettore di terra condominiale è troppo lontano, puoi aggirare il vincolo dei 50 cm realizzando un allacciamento diretto sul CT condominiale, allo scopo utilizzerai un morsetto a mantello per derivare un conduttore di sezione non inferiore a 16 mmq, facente capo ad una morsettiera nel tuo centralino (classificata come collettore di terra).

Non ho ben capito, forse.

Quello che conta non è ciò che si "classifica" come collettore di terra ma il vero nodo di terra, in senso elettrico. Cioè il punto ove si collegano: il cavo (CT o PE principale) che va al dispersore, il cavo da cui partono tutti i PE delle utenze, il cavo che va all'SPD (o l'SPD stesso).

Dobbiamo sempre immaginare la sovratensione vista dall'utenza da proteggere: quella residua ai capi dell'SPD e quella aggiuntiva sui sui cavi di collegamento (grosso modo 1kV per ogni metro).

A pag 50 di questo fascicolo c'è una figura che spiega.

http://www05.abb.com/global/scot/scot209.nsf/0cb8394a97bc4979c1256c6b004c4f2e/710cb3a86be41f7ec125796b004fd0f5/$FILE/Day%20by%20DIN_0311.pdf

Non è che mettendo una sbarra di terra distante tot metri dal nodo di terra e "battenzandola" collettore di terra aggiri la legge di Ohm.

E' un errore molto diffuso che però in pratica rende inutile l'SPD.

Io collocherei un primo SPD di classe 2 all'origine del montante

A che serve metterlo qui? cosa devi proteggere?

Modificato: da Carlo Albinoni
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PS: Ho dimenticato un passaggio...in molti casi, ho visto Spd buttati dentro il quadro così come si poteva, altro che rispetto dei tratti rettilinei e cablaggio entro 0,5metri..in un groviglio di cavi in cui l'efficacia è sicuramente fuori gioco...

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Non ho ben capito, forse.

Quello che conta non è ciò che si "classifica" come collettore di terra ma il vero nodo di terra, in senso elettrico. Cioè il punto ove si collegano: il cavo (CT o PE principale) che va al dispersore, il cavo da cui partono tutti i PE delle utenze, il cavo che va all'SPD (o l'SPD stesso).

Dobbiamo sempre immaginare la sovratensione vista dall'utenza da proteggere: quella residua ai capi dell'SPD e quella aggiuntiva sui sui cavi di collegamento (grosso modo 1kV per ogni metro).

A pag 50 di questo fascicolo c'è una figura che spiega.

http://www05.abb.com...25796b004fd0f5/$file/Day%20by%20DIN_0311.pdf

Non è che mettendo una sbarra di terra distante tot metri dal nodo di terra e "battenzandola" collettore di terra aggiri la legge di Ohm.

E' un errore molto diffuso che però in pratica rende inutile l'SPD.

Quoto...comunque, dobbiamo prendere in considerazione il centralino come la base dell'impianto da proteggere...l'SPD tipo II in basso a sinistra con i fusibili - rettilineo alla barra EQP entro quadro....collegamenti a norma, e via...l'Spd lassù dove l'ho visto non va bene...con il montante si può passare per prima cosa sull'Spd e poi al generale...non vedo altre soluzioni....

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Inoltre, se qualcosa va storto (nonostante le protezioni) e l'SPD principale esplode, non arreca danni all'appartamento.

Gli SPD di classe 2 non esplodono ma, se va male, prendono fuoco.

Questo avviene quando non so no protetti come indicato dal costruttore.

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