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Certificazione Fgas Impresa


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turista della democrazia
Inserito:

Saluti a tutti, apro questa discussione rivolta in particolar modo a tutti gli utenti che sono alle prese o coinvolti nella certificazione obbligatoria Impresa ma si accolgono info, considerazioni, osservazioni in merito da chiunque ne sia a conoscenza e abbia voglia di partecipare.

Parto dunque su quello di cui sono stato informato e dai primi dati certi a mia disposizione.

Mi è stato presentato un prezziario redatto da una società di certificazione riconosciuta e su mandato della associazione di categoria a cui sono iscritto.

Questo prevede una certificazione in 5 anni (o forse ogni 5 anni?)

suddivisa in:

1° anno: certificazione con verifica € 250

2° anno: sorveglianza documentale € 100

3° anno: sorveglianza in campo € 250

4° anno: sorveglianza documentale € 100

5° anno: sorveglianza documentale € 100

Gli importi sono riferiti ad una impresa costituita da un singolo addetto.

Ho poi provveduto al pagamento di 100€ + IVA al fine di consulenza offerta dalla stessa associazione tramite suo dipendente all'uopo istruito, sul bonifico è stata specificata la causale "Consulenza Fgas impresa". e l'associazione ha emesso la relativa fattura.

Comunico che tale consulenza mi era stata precedente proposta da consulente autonomo al costo di 1500€ (quindi 15 volte di più).

Mi hanno quindi fornito il documentale che comprende diverse e generiche tabelle riassuntive riguardanti l'impresa quali il nome del titolare, del resposabile tecnico, il N° ed il nominativo del tecnici certificati, il loro N° di certificato Fgas, codice fiscale, anagrafiche varie, per chi è da solo vi è da scrivere mille volte la stessa cosa.

Oltre a questi vi si trova un modello di rapporto di intervento da compilare ogni volta si esegue un intervento riportante i soliti dati della ditta oltre a quelli del cliente, dati dell'impianto, tipo di intervento, metodo di ricerca fughe, tipo di cercafughe, tipo e quantità refrigerante, risultato intervento, descrizione intervento, motivo della aggiunta, causa della perdita, quantità recuperata/eliminata, motivo di recupero/eliminazione, osservazioni, soddisfazione cliente, id fgas impresa, id f gas tecnico, firma, timbro. Naturalmente si sono completamente dimenticati e non resta nemmeno un piccolo spazio per scrivere la cosa più importante cioè quanto tempo ci abbiamo messo, quanto km abbiamo percorso, quali altri materiali abbiamo utilizzato nel lavoro. Quindi a logica questo foglio va compilato assieme ad un altro foglio non soggetto a certificazione sul quale ci si basa per farsi pagare il lavoro.

Altro documento, il rapporto di non conformità, con descrizione, risoluzione decisa, risoluzione attuata, verifica efficacia, con ferma rilevatore, titolare, incaricato. La tanto amata caxxata della certificazione iso 9000, qui il lavoratore autonomo si diletterà ad interpretare le varie figure di se stesso.

Si passa poi al registro tenuta gas dove l'ignaro certificatore mai uscito da un uffico presuppone che ad ogni acquisto di refrigerante corrisponda un luogo dove è stato poi utilizzato, naturalmente impossibile da compilare in maniera corretta.

Segue la procedura di calibrazione strumenti, una guida che parla di strumenti campione e di uso corrente, di loro identificazione e conservazione, di calibrazione, regolazione, documentazione, di non conformità relativa agli strumenti, di istuzioni per controllo efficienza, tante belle parole che dicono cosa bisogna fare, quasi ad indicare si farsi la taratura da sè ma non riportano con quale frequenza e soprattutto se è obbligatorio o meno possedere questi strumenti da sottoporre a taratura.

Poi c'è il foglio di lavoro, che non è il rapporto di intervento. quest'ultimo sembra più rivolto o adatto alla installazione, nonostante anche questo riporti spazi dedicati a kg recuperati, dichiarati dal costruttore, verifica saldature, cricche si o no, assorbimenti elettrici rilevati e quello del costruttore, parametri rilevati e quello del costruttore, quote di appoggio e messa in bolla, corretto scarico condensa, insomma una accozzaglia di dati molti dei quali privi di senso pratico, inutile riportare su un foglio l'esito di una saldatura, se vi è una cricca è come non averla fatta, se lo scarico condensa è al contrario è come non averlo messo, se il costruttore non riporta dati non vi nulla da confrontare ecc... Poi anche qui un bel foglio di lavoro dal quale non si quantifica il lavoro.

Non ultimo il piano della qualità riferito a norme e leggi, generalità, scopo e campo, elementi in entrata, responsabilità, controllo documenti e dati, controllo registrazioni, disposizione risorse, infrastruttura e ambiente di lavoro, organizzazione servizio, produzione ed erogazione servizio, identificazione e rintracciabilità, conservazione prodotto, tenuta controllo prodotto non conforme,monitoraggio e misurazione.

Tale piano riporta l'elenco delle attrezzature che necessitano di verifica/taratura che sono: gruppo manometrico o manometro, cercafughe, termometro, bilancia, multimetro.

A seguire le procedure operative, una guida su come comportarsi di fronte ad un impianto frigo, Questa è abbastanza sensata e sembra redatta da qualcuno che sa cos'è un gruppo frigo.

Per finire vi è l'elenco delle attrezzature una tabella che indica descrizione, marca/modello, data di calibrazione/manutenzione e note.

Quindi il documentale di certificazione non richiede un certificato di taratura degli strumenti, il piano di qualità prevede quali strumenti vanno verificati/tarati ma non con che frequenza e soprattutto se bisogna averli o meno, indica poi cercafughe senza specificare se elettronico o meno, quindi il sapone va benissimo, a meno che non occorla tararlo... poi parla di multimetro quando per la ricerca diretta delle fughe si usa la pinza amperometrica, non il voltmetro e tanto meno l'ohmetro.

Questo è quanto mi risulta e pervenuto, naturalmente il consulente gentilmente offerto dalla associazione non sa rispondere ai miei quesiti, daltronde costa poco...

Se qualcuno ha qualche info e/o esperienze in merito è gradito il suo contributo, grazie a tutti!...


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  • Frigorista modena

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Inserita:

Io mi meraviglio di te, di me e di tutti gli altri che stiamo qui a preoccuparci di queste baggianate e continuiamo a spendere soldi per ingrassare questi signori. Più passano i giorni più sono tentato di mandarli tutti a quel paese, tanto al momento attuale i controlli non li fa NESSUNO. Parlano di condizionatori che arriveranno scarichi. Mi risulta che nel resto d'Europa il patentino sia in vigore da un po' eppure continuano ad arrivare con il refrigerante al loro interno. Tanto più che i rivenditori possono continuare a vendere gas anche al porco. E' tutta una buffonata per farci spendere ancora soldi. Come ho già notato non esiste alcuna legge che preveda una taratura degli strumenti e soprattutto gli strumenti arrivano senza alcun certificato di taratura. Manometro digitale 400€ comprato lo scorso anno non ha alcun certificato, vacuometro da 20€ comprato 3 settimane fa non ha alcun certificato eppure è di marca buona e l'ho preso da un rivenditore specializzato.

turista della democrazia
Inserita:

Che siano baggianate non vi è ombra di dubbio ma siamo tutti tenuti a specificare che sia un nostro parere personale...

La certificazione è obbligatoria, quindi dato che la considero una baggianata (sempre puntualizzando che sia un mio personale parere) sto cercando di scorporare i suoi aspetti facoltativi o interpretativi da quelli assolutamente e chiaramente specificati dalla normativa, diciamo che sto sondando la possibilità di alleggerire le procedure il più possibile e di attemermi al minimo prescritto dalla legge in materia. Quindi se posso evitare di formalizzare la taratura del cercafughe elettronico perchè la normativa consente la schiuma farò a meno di dichiarare che lo possiedo, se ad esempio la norma non indica come chi e quando va fatta la taratura non starò a cercare di dimostrare qualcosa di non legalmente richiesto, questo è il mio intento e questo sto cercando di capire.

Inserita:

ciao a tutti,

fra non molto anche io dovro' certificare l'azienda. avevano detto che in questo periodo ci sarebbe stata un rettifica della legge volta a semplificare il tutto ma non si sa' ancora nulla.

piacerebbe sapere anche a me cosa e' strettamente necesserio comprare!

chi a' qualcosa?

Frigorista Carpi
Inserita:

Quindi se posso evitare di formalizzare la taratura del cercafughe elettronico perchè la normativa consente la schiuma farò a meno di dichiarare che lo possiedo

Ottima idea, non ci avevo pensato... seguirò il tuo esempio..... Grazie.... :smile:

Inserita:

Ultimi aggiornamenti: vado a farmi fare un preventivo per l'acquisto di nuove attrezzature. Hanno già disponibile un kit completo di un noto marchio. Guardo tutto: manometri, recuperatore, pompa, etc., etc., mi fanno il prezzo, pagabile in comode rate, e a queto punto chiedo: "Ok, ma i certificati di taratura di tutta questa roba?" Tutti, dai magazzinieri, al direttore al rappresentante iniziano a brancolare nel buio. Morale della favola: l'attrezzatura nuova uscita dalla fabbrica non ha alcun certificato di taratura. Alchè mi rispondono che essendo nuova non ha inizialmente bisogno di alcun certificato, basta allegare la fattura d'acquisto, si da per scontanto che sia tarata dalla fabbrica. Ma che discorsi sono? Se compro un analizzatore di combustione mi arriva col regolare certificato di taratura, dunque se questo benedetto certificato è richiesto o me lo fornite o io l'attrezzatura non la compro perchè a quel punto è nuova anche la mia, basta allegare tre fatture false dove risulta che l'ho acquistata la scorsa settimana anzichè lo scorso anno e siamo apposto così.

Frigorista modena
Inserita:

Come ho già notato non esiste alcuna legge che preveda una taratura degli strumenti e soprattutto gli strumenti arrivano senza alcun certificato di taratura. Manometro digitale 400€ comprato lo scorso anno non ha alcun certificato, vacuometro da 20€ comprato 3 settimane fa non ha alcun certificato eppure è di marca buona e l'ho preso da un rivenditore specializzato.

Non è vero Innohit, regolamento CE N.1515/2007, articolo 6 comma 2: I dispositivi di rilevazione dei gas sono controllati ogni 12 mesi per verificarne il corretto funzionamento. La sensibilità dei dispositivi portatili di rilevazione di gas è di almeno 5 grammi l'anno.

Anche se non placherò la tua furia, continuo a non capire perché vi sembra una cosa così strana, se fai una misura elettrica di certificazione, il tuo strumento dev'essere certificato, così come la misura da certificare di una temperatura, di un fonometro per i rumori e così via.

Anzi come dicevo mesi fa, qui sono più tolleranti, ammettono anche solo la prova con la schiuma e questa non è nemmeno da certificare!

Non importa che gli strumenti che hai comprato non siano certificati, li puoi e li devi certificare tu in un secondo tempo, certo che se non devi certificare puoi non farteli certificare...non vedo come tu possa certificare una qualsiasi misura se non sai se lo strumento che usi è preciso e di quanto si scosta la misurazione che hai fatto dal valore reale.

Frigorista modena
Inserita:

l'attrezzatura nuova uscita dalla fabbrica non ha alcun certificato di taratura. Alchè mi rispondono che essendo nuova non ha inizialmente bisogno di alcun certificato, basta allegare la fattura d'acquisto, si da per scontanto che sia tarata dalla fabbrica. Ma che discorsi sono?

Tu dai per scontato che il venditore sappia ciò di cui sta parlando, ma non è affatto detto!

Per quello devi sapere TU quello che serve, leggi alla mano, tutto il resto non conta, se ipoteticamente le autorità ti facessero notare uno sbaglio, mica puoi dire che il venditore non te l'ha detto, la legge non ammette ignoranza.

Ti basta sapere che i rilevatori di gas se scrivi sul libretto che li hai usati, devono essere certificati in caso di controllo ti venga chiesto il certificato di taratura, altrimenti dici che hai fatto la prova di tenuta con schiuma e sei a posto.

Idem il recuperatore, dev'essere certificato dalla Comunità Europea, i cinesini non vanno bene.

Inserita:
Per quello devi sapere TU quello che serve, leggi alla mano

Leggi alla mano non serve niente, visto che tutti citano la 303/2008 dove c'è scritto tutto tranne l'attrezzatura necessaria.

Inserita:

Poi qualcuno mi spiegherà anche che differenza c'è tra l'R134 delle automobili e quello dei chiller, visto che i meccanici non hanno tutti questi obblighi.

Frigorista modena
Inserita: (modificato)

Infatti non è la 303, è la 1516/2007, che all'articolo 6 specifica i mezzi di misurazione diretta, che sono:

a) cercafughe elettronici.

b ) applicazione di fluido di rilevazione all'ultravioletto o di un colorante adeguato al circuito.

c) soluzioni schiumose depositate.

Per l'azoto c'è un capitolo a parte, in quanto prima di usarlo si deve vuotare il circuito.

Modificato: da Frigorista modena
Frigorista Carpi
Inserita:

Leggi alla mano non serve niente, visto che tutti citano la 303/2008 dove c'è scritto tutto tranne l'attrezzatura necessaria

Effettivamente mi sono letto tutta la normativa e non c'è traccia della certificazione delle attrezzature.... Che ci stiano prendendo per il c**o??

Frigorista modena
Inserita:

Carpi e Innohit ma cosa avete letto?

Prima ho elencato l'articolo e la legge che obbliga a tarare il cercafughe per poter certificare ( e ancora, se dici che hai fatto la prova con la schiuma NON devi tarare nulla, nemmeno le bolle di sapone).

A parte quello, l'unico apparecchio che necessita di un certificato è il recuperatore, che al DpR n°147 articolo 3 "attività di recupero e di riciclo", al comma 1 dice: " le attività di recupero e di riciclo delle sostanze controllate contenute nel circuito frigorifero di impianti e apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore sono effettuate con dispositivi conformi alle caratteristiche e nel rispetto delle norma tecniche stabilite dalla norma ISI 11650( che praticamente dice che il recuperatore dev'essere certificato)".

Punto e basta, NON, ripeto, NON, ripeto ancora NON è richiesto nessun certificato per il manometro, e per il resto non è richiesto nessun certificato di altri strumenti, ma cosa vi hanno raccontato che siete così confusi?

Se volete vi mando in posta privata tutte le normative, mi stupisco di tutti questi dubbi.

Frigorista modena
Inserita: (modificato)

P.S. quando scrivo i numeri delle leggi e il loro contenuto, vorrei far notare che non li conosco a memoria, ce l'ho semplicemente sotto gli occhi in cartaceo, nero su bianco, chiarissimo, senza equivoci.

Quello che mi chiedo, e' cosa vi abbiano detto quelli che vi hanno fatto lezione, o non sapevano quello che dicevano loro, o non avevano quello che ho sottomano io adesso, chiaro e limpido senza nessun dubbio.

Poi è ovvio in alcuni passi la legge è un po' confusa, ma per quello che riguarda le certificazioni è veramente chiarissimo ve l'assicuro, se riuscissi a postarlo lo farei volentieri ma ripeto, se vi serve, ve lo mando nella vostra posta privata per aiutarvi a far cessare i vostri strani dubbi.

Modificato: da Frigorista modena
Frigorista modena
Inserita:

Poi qualcuno mi spiegherà anche che differenza c'è tra l'R134 delle automobili e quello dei chiller, visto che i meccanici non hanno tutti questi obblighi.

La legge 842/2006 elenca i 5 tipi di patentini:

il 303 è quello che riguarda la maggior parte di chi scrive qui.

il 304 è quello riservato agli operatori antincendio, praticamente non si usa più.

il 305 e il 306 è riservato all'industria.

il 307 è quello dei meccanici per autovetture: questi NON hanno l'esame ma il CORSO OBBLIGATORIO, cosa che non è obbligatoria per gli altri che potrebbero benissimo prepararsi come autodidatti ed iscriversi solo per l'esame.

Loro hanno un esame facile facile, perché in realtà il condizionamento per auto non è considerato così complesso come quello per il condizionamento e la refrigerazione, tutto qui, non hanno corsie preferenziali, devono solo OBBLIGATORIAMENTE frequentare un corso nel quale viene detto loro le pochissime cose che devono fare.

Ovviamente non possono montare clima, aggiustare frigoriferi o chiller, mentre noi patentati normalmente possiamo fare le auto, anche qui non vedo niente di strano.

Inserita:

Frigorista Modena, sia ben chiaro che non ce l'ho con te. Il fatto è che il momento non è dei migliori. Nel settore termoidraulico ad oggi si è salvato chi faceva un po' di tutto: cambiare un rubinetto, sostituire una caldaia, montare un pannello solare, montare uno split. 5/6 splittini montati in un anno sono pochi, però sono comunque dei soldi che vanno ad aiutare un bilancio sempre più risicato. Dopo l'uscita di questa normativa i miei colleghi che montavano 5/6 split hanno abdicato, l'hanno prossimo guadagneranno circa 1.000 euro in meno. Sono d'accordo sul fatto che sui circuiti frigoriferi debba intervenire gente che ha cognizione di causa e dunque ben vengano corsi, esami, certificazioni, però...

Ho iniziato ad informarmi circa il famoso patentino lo scorso anno e a guardarmi intorno per fare il corso, alla fine il più conveniente era quello di Confartigianato. Non tanto per un discorso economico (visto che l'iscrizione all'associazione, fatta solo per questo scopo, costa 270 euro), quanto per un discorso di vicinanza. Il corso l'hanno fatto a 300mt. da casa mia in due giorni. Al corso ci hanno detto un mare di minchiate, addirittura alcune nozioni errate che mi hanno fatto una meschina figura all'esame. Tanto ne sapevo, tanto ne so. Ma tanto basta pagare e il patentino me l'hanno dato. Ad oggi ho ancora tante lacune sulle macchine frigorifere, ma al momento va bene così perchè tanto io di frigoriferi non me ne occupo, dunque cerco sempre di perfezionarmi solo nel settore condizionamento. Poi si parla di certificare l'impresa, e della necessità di avere attrezzature certificate. Come vedi sto cercando di informarmi ma ognuno mi dice la sua. Sul sito FGas c'è la normativa, l'ho scaricata tutta ma di quali siano esattamente le attrezzature necessarie e le tempistiche di revisione e collaudo non se ne parla. Nel contempo Confartigianato mi manda un elenco di attrezzature che debbono essere certificate che ammontano ad un salasso di soldi. Mi dicono però che c'è uno che ha tutto e che è disposto a fare un contratto di noleggio per 100€ annui e che tale contratto può sostituire l'acquisto e la certificazione dell'attrezzatura. Peccato che chi propone questa cosa sia il mio ex datore di lavoro che mi deve ancora un sacco di soldi e sicuramente, conoscendolo, c'è dietro qualche imbroglio.

Di tutti i vari idraulici che hanno fatto il corso con me sono, con una trentina circa di split e impianti vari montati quest'anno, uno di quelli che hanno lavorato di più sul condizionamento e, calcolatrice alla mano, è quasi più conveniente smettere di fare condizionamento piuttosto che certificarsi, figuriamoci gli altri. 700€ di certificazione, almeno altri 600 per tarare le attrezzature in mio possesso e 1.300€ per acquistare le attrezzature che non ho semplicemente perchè non le uso mai e quelle rare volte che mi servono me le faccio prestare da chi mi vende il gas o da altri colleghi (bombola per il recupero, recuperatore, cannello ossiacetilenico, cercafughe elettronico). Non solo, il prossimo anno altri 300€ per la visita del consulente (270 per la tessera Confartigianato e 30 per la visita) oltre ad altri 600 per le tarature. Praticamente, oltre ad un investimento iniziale di 2.500/2.600€ il giochino viene a costare 80€ al mese per lavorare forse 6 mesi l'anno sul condizionamento. Tutto questo senza che vi sia al momento alcun tipo di controllo nè alcuna limitazione alla vendita del gas refrigerante. E spera che non si rompa niente...

Comunque se vuoi mandarmi della documentazione per posta, te ne sarò infinitamente grato. La mia mail è albertolello85 [at] gmail.com


Ovviamente non possono montare clima, aggiustare frigoriferi o chiller, mentre noi patentati normalmente possiamo fare le auto, anche qui non vedo niente di strano.

Io invece di strano di vedo che l'obiettivo della normativa è, in teoria, la riduzione dell'emissione di gas in atmosfera. Sono andato per tre anni di fila a farmi ricaricare il condizionatore della macchina dal meccanico visto che mi costava meno che comprare una bombolina di R134. Secondo lui si scaricava perchè la macchina essendo soggetta a molte vibrazioni, le giunte non tengono perfettamente la carica. Dopo 3 anni si è accorto che c'era un tubo strappato, quest'anno non c'è stato bisogno di caricarlo. Ora perchè io debbo avere dell'attrezzatura certificata mentre lui può operare con quella che ha?

Inserita: (modificato)

Anche a me grazie!

ciao

Modificato: da Livio Migliaresi
eliminata mail
Frigorista modena
Inserita:

Lo so che non ce l'hai con me, mi sembra solo giusto dare pane al pane e vino al vino, io ti ho detto quello che dice la legge: se le associazioni per spillarti i soldi ti raccontano balle, questo purtroppo fa parte del gioco, io avrò avuto la fortuna nei miei tanti corsi a proposito di aver trovato gente onesta, ti dico queste cose proprio per aiutarti.

Qui non è un fatto che uno dice questo, l'atro dice quello, e ognuno dice la sua, ripeto le uniche attrezzature che richiedono la certificazione sono ovviamente quelle con cui tu certifichi un valore, ma questo vale per tutti i campi!!

Ma tu pensa una perizia su inquinamento acustico, ad esempio, se lo strumento che viene usato per la perizia non fosse tarato?

Il giudice secondo te se lo viene a sapere cosa direbbe?

Anzi qui non si parla di "taratura", si parla di scostamento, ossia quanto il tuo strumento si discosta dal valore campione, nessuno ti tara nulla quando ti certificano lo strumento, qualunque sia.

Pensi che un multimetro di 8 anni d'uso, mai tarato, sia affidabile?

Certo se devi misurare la 220 volt, che ti frega se c'è un volt più o meno, ma se devi tarare esattamente degli apparecchi è nel tuo interesse che sia il più preciso possibile.

Tutto quello che dici lo capisco, anche a me dispiace di spendere soldi, ma qui siamo in un Forum tecnico, e non si tiene conto delle difficoltà di arrivare a fine mese o di pagare lo stipendio ai dipendenti, e io rispondo con numeri esatti di leggi e commi, quelli che ti manderò via mail al più presto.

Frigorista modena
Inserita:

Inviate, quello che interessa di più sono la 303 e la 1516, leggetele per prime.

Inserita:

Quello che continuo a non capire è per quale motivo un apparecchio nuovo, uscito dalla fabbrica, debba essere certificato a mie spese con un costo doppio rispetto al valore dell'apparecchio. Io lo scorso anno ho acquistato un analizzatore di combustione e mi è arrivato dal produttore con regolare certificato di taratura, poi ovvio che periodicamente vada ritarato, ma la certificazione costa 150€ quando lo strumento nuovo costa 8 volte tanto.

Tutto quello che dici lo capisco, anche a me dispiace di spendere soldi

In questo caso non si tratta di spenderli, ma di buttarli via che è diverso perchè investire in attrezzature che non usi equivale a buttare via dei soldi.

Frigorista modena
Inserita:

Perché in Italia esistono SOLAMENTE certi enti autorizzati a certificare (mi viene in mente Accredia, TUV), gli altri NON sono riconosciuti.

Se il tuo cercafughe fosse certificato dalla nascita da Accredia, per un anno saresti a posto, se lo certifica qualcuno NON accreditato, per legge NON è valida.

Inserita:

Ok grazie, ma io quelle leggi le avevo già lette e non si parla nè di taratura manometri, nè di cannello ossiacetilenico, nè di taratura termometri nè soprattutto della frequenza con cui debbono avvenire. Si parla soltanto del cercafughe elettronico che deve avere taratura 5g/anno ed essere revisionato annualmente.

Frigorista modena
Inserita:

Beh certo per la legge Fgas bastano quelle, cosa c'entra il cannello o i termometri?

Ad esempio un cannello ossiacetilenico, vado a memoria, dovrebbe avere ogni 4 metri una valvola antiritorno, cosa che non vedo praticamente mai nei cannelli in vendita o dei miei amici, quindi?

I termometri li tari se devi certificare temperature, ma cosa centra con gli Fgas?


I manometri uguale, chi ti chiede certificazioni per la Fgas?

Nessuno.


La legge Fgas serve solo per dire se ci sono fughe o no con metodi diretti o indiretti, per il resto sono altre cose, quindi l'unica cosa è il cercafughe se lo scrivi sul libretto, altrimenti usi il cercafughe, che è preciso, e poi scrivi "schiuma" e sei a posto.

Inserita:

Ok, bene quello che volevo sapere (che avevo già capito alla fine), la storia dei certificati di taratura è soltanto per spillarci dei soldi, se la sono inventata loro.

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