dimarsaba Inserito: 10 ottobre 2013 Segnala Inserito: 10 ottobre 2013 (modificato) Salve, lo so che il problema sarà sicuramente ribbattutissimo, ma non trovo una risposta per la diversità del mio impianto ACS, tutti parlano di impianti solari a circuito chiuso, ma io ho un impianto a circuito aperto ed a circolazione naturale (30 tubi per 300lt) e per caduta (bassa pressione), come si sa questo tipo di impianto ha una maggior escursioni sulla T di produzione di acqua calda, in estate arriva (va) oltre i 100° che oggi ho felicemente risolto, dunque premesso che ho uno scaldino istantaneo Fluendo 14 CF E della Chaffoteaux, se collego il mio impianto ACS, uscita acqua calda all'entrata dell'acqua fredda per una T che non superi i 50°, meglio se a 45°, con una valvola termostatica, alla caldaia succede qualche cosa? Dalle istruzioni leggo che la caldaia non produce acqua calda che va oltre i 55°, quindi viene da se che fino a quella temperatura i componenti interni della stessa non subiscono danni giusto? Dato che devo installare un piccolo autoclave per spingere l'acqua ad una pressione adeguata, è a 3mt di altezza ed i bar prodotti sono troppo bassi, volevo sfruttare il tutto per collegare a cascata l'impianto ACS e lo Scaldino, sfruttando, solo per l'inverno, la poca acqua calda che l'impianto riesce a produrre che sicuramente, quando c'è sole, raggiungere i bei 35°/40° (sono in meridione), mentre in estate manualmente devio il tutto e lascio solo ACS (abbondanti 7/8 mesi). Fatto questo cosa converrà poi regolare, al temperatura o la potenza dello scaldino? Il tecnico a suo tempo mi disse che era più conveniente avere la regolazione della potenza al minimo e tenere sempre alta la regolazione della temperatura dell'acqua ma questa nella normalità ma se lo collego all'ACS? Modificato: 10 ottobre 2013 da dimarsaba
Inateptind Inserita: 12 ottobre 2013 Segnala Inserita: 12 ottobre 2013 stesso per me. avevo affrontato questo problema, ma ora sto cercando di risolvere il problema. Allora ho sto cercando un meccanico che è molto talento su di esso. ma ora questa volta sono fissarla con la mia. perché questa meccanica non poteva fare questo.
rickyguicks Inserita: 15 ottobre 2013 Segnala Inserita: 15 ottobre 2013 Ciao, in commercio esistono numerose ditte che propongono kit di collegamento solare-caldaia: questi kit controllano la temperatura dell'acqua prodotta dall'impianto solare e, se serve, la deviano in caldaia per integrare l'eventuale temperatura mancante. Il suggerimento che generalmente danno è quello di contattare il produttore della caldaia per chiedergli un parere sulla possibilità di mandare acqua preriscaldata in ingresso alla caldaia fino a 45°C. Se la risposta è affermativa si può applicare il discorso dei kit, altrimenti si deve rinunciare. Esistono comunque caldaie che non necessitano di kit poiché ricevono sempre l'acqua in ingresso, ne rilevano la temperatura e all'occorrenza accendono il bruciatore. R.
dimarsaba Inserita: 15 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2013 (modificato) Ciao, in commercio esistono numerose ditte che propongono kit di collegamento solare-caldaia: questi kit controllano la temperatura dell'acqua prodotta dall'impianto solare e, se serve, la deviano in caldaia per integrare l'eventuale temperatura mancante. Il suggerimento che generalmente danno è quello di contattare il produttore della caldaia per chiedergli un parere sulla possibilità di mandare acqua preriscaldata in ingresso alla caldaia fino a 45°C. Se la risposta è affermativa si può applicare il discorso dei kit, altrimenti si deve rinunciare. Esistono comunque caldaie che non necessitano di kit poiché ricevono sempre l'acqua in ingresso, ne rilevano la temperatura e all'occorrenza accendono il bruciatore. R. Sapevo dei kit ed ho chiesto al tecnico della caldaia/scaldino la T che uno potrebbe inserire all'ingresso dell'acqua fredda dello stesso, al risposta è stata che l'acqua in entrata non deve superare i 45°/50° in quanto lo stesso non è preddisposto alla deviazione ACS, quindi se così fosse anzichè comprare sti kit che costano un botto se invio l'acqua mai al di sopra dei 45° ottengo lo stesso risultato? Praticamente il problema più grave e che devo pompare acqua con un autoclave ed in questo non posso inviarvi acqua al di sopra dei 60° altrimenti il presscontrol si frigge, la circolazione dell'acs è naturale ed a caduta (mannaggia la pepa) ecco la domanda, anzichè avere una deviatrice più una miscelazione (che potrei autoassemblare senza kit complicati) se miscelassi all'origine, uscita collettore solare e miscelazione ed invio in autoclave senza superare i 45° che dici? Ciao Modificato: 15 ottobre 2013 da dimarsaba
rickyguicks Inserita: 15 ottobre 2013 Segnala Inserita: 15 ottobre 2013 Ciao, spero di aver capito la tua situazione, eventualmente posta uno schema così ragioniamo nero su bianco. Siccome hai un solare a circuito aperto, quindi non in pressione, se metti un miscelatore termostatico appena fuori dal pennello credo che potresti avere problemi a farlo lavorare. I miscelatori devono avere pressioni all'ingresso su entrata calda e fredda equilibrate (generalmente una max doppia dell'altra): sulla calda avresti la pressione idrostatica data dal dislivello tra il livello acqua (pelo libero) ed il miscelatore, sulla fredda dovresti mettere un riduttore per abbassare la pressione di rete allo stesso livello della porta calda o massimo al doppio, credo sia difficile trovare un modello che abbia pressione minima così bassa. A casa di mio papà avevamo un vecchio pannello a circolazione naturale a galleggiante (modelli che andavano negli anni 80), posto a una dozzina di metri sul tetto con il kit di integrazione in garage: quindi pressione sulla porta calda 1,2 bar, riduttore su fredda impostato a 2 bar e funzionava a fatica date le perdite di carico.
dimarsaba Inserita: 16 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2013 Bingo hai capito il problema, il dubbio della pressione mi era sorta nel momento in cui stavo incominiciando ad installare l'impianto, non essendo idraulico (lo era il mio papà e quindi ricordo molto ma non tutto), ho incominciato a pensare sulla pressione, comunque il pannello è questo: http://www.pss-solar.com/Pannello_solare_termico_non_pressurizzato.htm lo schema che cercavo di utilizzare era questo: http://www.pss-solar.com/immagini/pannello_autoclave.jpg spero di non buttare il piccolo autoclave e di sfruttarlo, ma mi sa che in ultimo devo utilizzare un kit deviatroe + miscelazione e la pressione come cavolo la creo? p.s. Per l'amministratore se il link può sembrare spam può toglierlo e troverò altra soluzione per la pubblicazione dello schema.
rickyguicks Inserita: 17 ottobre 2013 Segnala Inserita: 17 ottobre 2013 Ciao, guardando lo schema, la pressione in ingresso al mix termostatico è data solo dall’altezza idrostatica tra mix e bollitore solare. La pressione in ingresso deve essere superiore alle perdite di carico che si generarno durante il passaggio nel mix. Devi considerare le utenze calde (rubinetti) che servi col miscelatore, il coefficiente di contemporaneità di utilizzo (non tutti saranno aperti insieme ma solo una percentuale), calcolare quindi una portata di contemporaneità e trovare le perdite di carico del mix sulla documentazione. Su questo depliant trovi le portate caratteristiche dei rubinetti e i coeff. di contemporaneità: http://www.caleffi.it/it_IT/Technical_brochures/01085/01085.pdf R.
dimarsaba Inserita: 17 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 17 ottobre 2013 (modificato) Il concetto incomincia ad essere chiaro e nel contempo diventa più complicato nel gestirlo, utilizzando il tuo esempio caleffi dovrei posizionare tale riduttore dove? Potresti, se non ti dispiace, fare uno schemino di un ipotetico impianto? Utilizzando lo schema che ti ho postato potresti posizionare il riduttore per il concetto di contemporaneità? Si avvicina sempre di più l'ipotesi che a certo punot dell'inverno dovrò staccare l'impianto ACS senza riuscire a sfruttare l'acqua caldina che riesco a fare speriamo di no !!! p.s. utilizzare un circolatore d'acqua tipo caldaia? Il problema è sempre la T max dal bollitore !! Modificato: 17 ottobre 2013 da dimarsaba
rickyguicks Inserita: 17 ottobre 2013 Segnala Inserita: 17 ottobre 2013 Ciao, mi fai per favore l'elenco (quantità e tipo) dei rubinetti caldi che vai a servire? Numero di lavabo, lavelli, bidet....
dimarsaba Inserita: 17 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 17 ottobre 2013 Ciao, dunque numero dei rubinetti 8, un lavello cucina + una doccia + vasca + un bidet e due lavabi, comandati da rubinetti a miscelatore con cartuccia, una lavastoviglie + lavatoio con semplici rubinetti a manopola classica a saracinesca. Ovviamente non saranno mai in contemporanea aperti al max 2/3.
rickyguicks Inserita: 23 ottobre 2013 Segnala Inserita: 23 ottobre 2013 Ciao, scusa il ritardo nella risposta. Utenze calde servite dal pannello solare, calcolo portata totale e contemporaneità: 1 lavello cucina x 12 l/min= 12 l/min 1 doccia x 9=9 1 vasca x 12=12 1 bidet x 6=6 2 lavabi x 6=12 1 lavatoio (simile a lavello)x12=12 TOT utenze calde: 7. Portata totale: 61 l/min Per il miscelatore considero solo le utenze calde. Stando alla tabella presente sui depliant dei riduttori che ti ho linkato andrebbe considerato un 50% circa di contemporaneità, tu dici 2 o 3 utenze al massimo (se fossero 3 sarebbe circa il 40% di contemporaneità), a casa mia con un impianto simile (solare non in pressione) riuscivamo ad usarne addirittura 1 sola utenza per volta (sarebbe il 15%). Consideriamone 2, cioè il 30% circa: 61x30%=18 l/min questa è la portata di progetto (contemporanea) con cui vai a scegliere il miscelatore. Scelto un modello di miscelatore di una marca che vuoi, trovi le perdite di carico che ci sono sul miscelatore quando passano 18 l/min. In ingresso al mix ci deve essere una pressione tale per cui, togliendo le perdite di carico appena calcolate, ti rimanga una pressione sufficiente per spingere l’acqua a tutte le utenze (pressione residua). Per avere pressione in ingresso al mix a sufficienza, mi sono venute in mente alcune possibilità: metti il miscelatore in una posizione sufficientemente bassa rispetto al pannello, cioè una sufficiente altezza idrostatica. Sull’ingresso freddo al mix metti un riduttore di pressione per equilibrare le pressioni sul mix (max una doppia dell’altra) usi una pompa sull’uscita calda dal pannello per dare un po’ di pressione in più all’acqua che entra poi nel mix (crei con la pompa l’altezza idrostatica del punto 1). Sull’ingresso freddo al mix metti un riduttore di pressione per equilibrare le pressioni sul mix (max una doppia dell’altra) usi un kit con scambiatore: il primario è composto dal pannello + pompa sull’uscita dell’acqua calda dal pannello e ritorno nel pannello (ricircoli l’acqua dal pannello, allo scambiatore e di nuovo al pannello); il secondario è l’acqua della rete in pressione che viene scaldata istantaneamente transitando nello scambiatore. A valle sul secondario metti il mix. A valle di tutto abbiamo l’autoclave che riceve acqua a temperatura controllata in ingresso. A me sono venute in mente queste idee, a casa mia avevamo qualcosa di simile alla seconda. Vediamo se altri utenti del forum hanno altre idee per il tuo impianto, magari più efficaci. R.
dimarsaba Inserita: 24 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 24 ottobre 2013 (modificato) Scusami ricky, premesso che ho capito fino in fondo la problematica della contemporaneità, stiamo parlando di riduttori o di miscelatori? Nei post precedenti parlavi di riduttori (Caleffi) e adesso parli anche di miscelatori mi sto leggermente confondendo !!!! Dammi lumi e poi analizzo e ripropogno per vedere se ne veniamo a capo. Thancks Modificato: 24 ottobre 2013 da dimarsaba
rickyguicks Inserita: 24 ottobre 2013 Segnala Inserita: 24 ottobre 2013 Ciao, per limitare la temperatura in ingresso all'autoclave a max 60°C devi usare un mix termostatico. Per dimensionarlo puoi usare le portate caratteristiche e i coefficienti di contemporaneità che trovi sul depliant del riduttore che ti ho linkato (confermo riduttore) Sugli ingressi del mix devi avere pressioni equilibrate, al massimo uno doppia dell'altra: sulla porta calda lo fai con altezza adeguata o pompa, sulla fredda metti un riduttore. R.
dimarsaba Inserita: 25 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 25 ottobre 2013 Dunque ricapitoliamo il tutto: discesa ACS, che ha una pressione molto più bassa dell'acqua fredda, riduttore su quest'ultima per equiparare al max il doppio dell'acqua calda dall'ACS, miscelazione per entrata autoclave non superiore a 50°-60° ..... il riduttore per i coeffcienti di contemporaneità dove lo metto? Scusa la mia ignoranza e solo questo che non ho capito dove convenie metterlo .... lo dovrei inserire sull'acqua fredda prima del mix? In questo modo non equilibro bene con l'acuqua calda dall'ACS che è costante o sbaglio? Ciao
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