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PLC Forum


Livellamento Tensione Continua 350V


verzus

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ciao cari

ho l'esigenza di radrizzarmi una tensione e livellarla a 350v * 500ma: purtroppo non sono un progettista, e quindi eccomi qui ad elemosinare i vosrti preziosi consigli.

Posso mandare in ponte diodi l'uscita di un trasformatore che rende 240v (quello c'è in box!), oppure posso radrizzare direttamente la tensione di rete, magari prelevanbola dopo un filtro tipo quelli dei server?

Pensavo di livellare le tensioni impiegando dei diodi zenner da 24v e da 12 v per 1w, collegati in serie in modo da avere 350 v? si puo fare?

Avete qualche formula per dimensionarmi il condensatore di livellamento e la resistenza? Per il condensatore pensavo a 100 uf e a 1k per la resistenza.

Immagino che dopo gli zenner sia necessarrio posizionare un ulteriore condensatore?

Grazie a tutti

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ho l'esigenza di raddrizzarmi una tensione e livellarla a 350v * 500ma:

La vedo dura, poichè... <_<

Posso mandare in ponte diodi l'uscita di un trasformatore che rende 240v

Anche con 240 Volt, non ne usciranno 350 dal lato DC del ponte, poichè 240 x 1,41 = 338,4 Volt, poi ci sarebbe la caduta sui diodi del ponte, e ti mangi ancora un altro volt e spiccioli, se poi aggiungi che 500 ma di carico abbasseranno ulteriormente la tensione, la missione diventa irrealizzabile.

Saluti

Mirko

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Puoi fare un duplicatore e poi abbassarla a 350V. Altrimenti devi usare un trasformatore elevatore.

500 mA di corrente non son pochi. Per fare il duolicatore son sufficienti 2 diodi in controfase e 2 condensatori; il problema sorge dopo, perchè ti troveresti con più di 600 V, da ridurre a 350V e dovresti dissipare circa 350 W.

la soluzione ideale, anche se è la meno semplice, è realizzare un bell'alimentatore SMPS che ti dia al secondario i 350 V 0.5 A. La potenza è all'incirca quella degli SMPS dei TV Color anni '70, quindi non sarebbe nemmeno troppo ingombrante, sicuramente iferiore all'uso di un trasformatore elevatore a 50 Hz.

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Un alimentatore del genere non è molto complicato ma implica preparazione perché oltre al rischio di fulmini e saette è più concreto il rischio di lasciarci la pelle.

Io ne ho realizzati un bel po' per i valvolari sia in bf che in rf, sono ancora vivo ma di fulmini e saette ne ho generati parecchi....e in gioventù non mi sono fatto mancare nemmeno qualche bello scossone.

Per avere i 350Vcc 0.5A devi ricorrere a un trasformatore con un secondario da minimo 260vca 150VA che oltretutto ti separa galvanicamente dalla rete, la quale, come ti hanno già detto, non ha un valore di tensione sufficiente al tuo scopo ed è estremamente pericolosa.

Poi basterà un ponte correttamente dimensionato, magari con qualcosa di meglio dei soliti 1n4007, condensatori di filtro da 450Vl almeno 47uF e scegliere la configurazione che più ti aggrada: Pi greco, L , resistivo, induttivo o .....cimiteriale.

Un circuito classico, se ne trovano molti in rete. Prova con HV power supply con il sig. gugol.

Mi raccomando però alle distrazioni e ai condensatori carichi e se magari ci fai sapere se:

1) a cosa ti serve

2) se sei sopravvissuto

ciao :roflmao:

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Cari

al momento vegeto ancora.

i 350 v mi servono per alimentare un ampli valvolare.

allora ho optato per un autotrasformatore da 260 v a cui farò seguire un ponte diodi (penso fatto a manina con 4 c da 100n in parallelo ad ogni diodo)

poi una c da 220 uf

una r da 40

una serie di diodi zenner su cui prelevare la tensione (sarebbe a dire a 14 24v + 1 da 12v)

e poi credo che potrebbe servire un altro c.

se avete consigli son graditi.

se non mi leggete piu speriamo che sia a causa di un colpo al superenalotto

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una serie di diodi zenner su cui prelevare la tensione (sarebbe a dire a 14 24v + 1 da 12v)

Uno zener per fare il suo dovere deve costituire una "zavorra". Se il carico assorbe 500 mA, anche negli zener dovrebbe scorrere una corrente similare o maggiore. Fanno >170W !

Se devi alimentare un ampli valvolare la topologia classica è: trasfo, punte raddrizzatore, induttore, condensatore, induttore , condensatore, carico Ovvero un raddrizzatore seguito da un 2 celle a "L" rovesciato come filtro.

I puristi non userebbero nemmeno i diodi a semiconduttori ma si avverrebbero di un doppio diodo termonionico.

Modificato: da Livio Orsini
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ho optato per un autotrasformatore da 260 v

NO!! un AUTOTRASFORMATORE non va bene , non ti isola dalla rete il che vuol dire che avresti una tensione pericolosa su QUALSIASI parte del tuo circuito comprese le masse.

i 350 v mi servono per alimentare un ampli valvolare.

Che finali intendi usare ? Perchè la combinazione 350V e 0.5A è insolita...

Ad ogni modo potresti usare un trasformatore d'isolamento 230/230 , la tensione non sarà di 350V ma di 320V , non è che alle valvole freghi molto , al limite ottieni un po' meno in potenza...

Dopodichè , ponte - C (non troppo grande) - L - C (quì puoi abbondare un po' .. es 470uF)

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Dopodichè , ponte - C (non troppo grande)

Tesla, meglio evitare una capacità d'ingresso; i igliori risultati si ottengono con 2 celle ad "L" rovesciato. E' passato più di mezzo secola da quando a scuola si studiavano le valvole, ma certi ricordi (ed anche i testi) li ho ancora. ben presenti.

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grazie dei consigli cari,

avevo pensato ad utilizzare gli zenner perche li avevo impiegati in un progetto simile, ma in effetti le cotenze erano minori, ed in effetti avevo questo dubbio.

Ho controllato l'autotrasformatore col tester e mi sono accorto che c'è collegamento meccanica: tra ingresso ed uscita: ingenuità mia pensare che fossero due nuclei avvolti indipendenti.

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Ho controllato l'autotrasformatore col tester e mi sono accorto che c'è collegamento meccanica

Beh semmai c'è continuità elettrica . . . e ti era stato detto!

ingenuità mia pensare che fossero due nuclei avvolti indipendenti

Nuclei? Il nucleo è uno , quello composto dai lamierini ... quelli avvolti sono appunto gli avvolgimenti , che nel caso di un trasformatore sono elettricamente separati , nel caso di un autotrasformatore invece sono semplicemente 2 sezioni dello stesso avvolgimento.

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