Vai al contenuto
PLC Forum

Partecipa anche tu alla Live su Youtube martedì 28/01/2025 per festeggiare i 24 anni di PLC Forum

Per ulteriori informazioni leggi questa discussione: https://www.plcforum.it/f/topic/326513-28012025




È Possibile Utilizzare Un Sensore Alimentato A 30 V Su Un Plc


Messaggi consigliati

Inserito:

salve ragazzi sono nuovo sia del mestiere che nel sito e mi servirebbe una risposta a questo quesito

creerebbe problemi utilizzare un sensore alimentato a 30V c.c. su un plc? che e che standard ci sono per gli ingressi di un plc esistono schede di ingresso a 30v in cc?

grazie in anticipo..... :worthy:


Inserita:
che e che standard ci sono per gli ingressi di un plc esistono schede di ingresso a 30v in cc?

Lo standard per ingressi in continua è 24 V;esistono anche ingressi standard a 110 Vac.

Non ci puoi specificare il tipo di sensore? (marca e modello). Da un'uscita variabile 0-30V o è un segnale digitale 0 - 30V?

In linea di principio, l'uscita puoi sempre ralizzare un partitore resistivo per ridurre i tuoi 30V a 24V (per ingressi sigitali) o a 10V per ingressi analogici.

Inserita:

non so di che sensore si tratta in quanto è una domanda generica alla quale devo rispondere

secondo lei è corretto rispondere in questo modo:

Utilizzare un sensore alimentato in CC a 30 V può creare problemi in quanto esistono degli standard per quanto riguarda i segnali provenienti dall'esterno infatti le schede di ingresso possono presentarsi con livelli di tensione diversi ma normalmente si lavora a 24V in CC o con tensioni di 48V / 110V / 220V in AC e quindi dovremmo procedere adattando il segnale del sensore a una tensione adeguata.

grazie... :smile:

Giuseppe Signorella
Inserita: (modificato)

Utilizzare un sensore alimentato in CC a 30 V

In genere capita spesso di trovare sensori il cui range di alimentazione arriva fino a 30 volt, ma con uscite con contatti puliti o standardizzati a 0/4-20ma 0-10volt.

Qualche rara volta che mi è capitato di utilizzare sensoristica con uscite (non standardizzata) si trattava di sensori con costruzione (diciamo personalizzata ) che per motivi commerciali l'azienda si era fatta costruire per usi specifici e proprietari.

Nel settore ascensoristico, non è raro (anzi abbastanza comune) trovare componentistica e sensoristica con alimentazione a 48 e 60 (ed oltre) Volt dc.

Nel settore militare, mi è anche capitato di trovare sensoristica ed apparecchiature (in genere dispositivi finalizzati hai sistemi di telecomunicazione) la cui frequenza nominale di alimentazione era di 400HZ.

Più starno di così. :smile:

Modificato: da Giuseppe Signorella
Inserita:
secondo lei è corretto rispondere in questo modo:

No, perchè come ti ha già spiegato Giuseppe un conto è l'alimentazione, un altro è il segnale provenoente dal sensore. Fosse anche 30 V il segnale, lo si può ridurre ai valori canonici con un semplice partitore resistivo.

la cui frequenza nominale di alimentazione era di 400HZ.

E' la frequenza tipica di tutti gli apparati militari perchè i generatori a 400 Hz a parità di potenza son più leggeri e meno ingombranti. Tipicamente l'alimentazione è trifase 416 V, 400 Hz. Questo per gli apparati di terra, per quelli nautici ed avionici.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...