neurolino Inserito: 18 ottobre 2013 Segnala Inserito: 18 ottobre 2013 salve ragazzi sono nuovo sia del mestiere che nel sito e mi servirebbe una risposta a questo quesito creerebbe problemi utilizzare un sensore alimentato a 30V c.c. su un plc? che e che standard ci sono per gli ingressi di un plc esistono schede di ingresso a 30v in cc? grazie in anticipo.....
Livio Orsini Inserita: 18 ottobre 2013 Segnala Inserita: 18 ottobre 2013 che e che standard ci sono per gli ingressi di un plc esistono schede di ingresso a 30v in cc? Lo standard per ingressi in continua è 24 V;esistono anche ingressi standard a 110 Vac. Non ci puoi specificare il tipo di sensore? (marca e modello). Da un'uscita variabile 0-30V o è un segnale digitale 0 - 30V? In linea di principio, l'uscita puoi sempre ralizzare un partitore resistivo per ridurre i tuoi 30V a 24V (per ingressi sigitali) o a 10V per ingressi analogici.
neurolino Inserita: 18 ottobre 2013 Autore Segnala Inserita: 18 ottobre 2013 non so di che sensore si tratta in quanto è una domanda generica alla quale devo rispondere secondo lei è corretto rispondere in questo modo: Utilizzare un sensore alimentato in CC a 30 V può creare problemi in quanto esistono degli standard per quanto riguarda i segnali provenienti dall'esterno infatti le schede di ingresso possono presentarsi con livelli di tensione diversi ma normalmente si lavora a 24V in CC o con tensioni di 48V / 110V / 220V in AC e quindi dovremmo procedere adattando il segnale del sensore a una tensione adeguata. grazie...
Giuseppe Signorella Inserita: 18 ottobre 2013 Segnala Inserita: 18 ottobre 2013 (modificato) Utilizzare un sensore alimentato in CC a 30 V In genere capita spesso di trovare sensori il cui range di alimentazione arriva fino a 30 volt, ma con uscite con contatti puliti o standardizzati a 0/4-20ma 0-10volt. Qualche rara volta che mi è capitato di utilizzare sensoristica con uscite (non standardizzata) si trattava di sensori con costruzione (diciamo personalizzata ) che per motivi commerciali l'azienda si era fatta costruire per usi specifici e proprietari. Nel settore ascensoristico, non è raro (anzi abbastanza comune) trovare componentistica e sensoristica con alimentazione a 48 e 60 (ed oltre) Volt dc. Nel settore militare, mi è anche capitato di trovare sensoristica ed apparecchiature (in genere dispositivi finalizzati hai sistemi di telecomunicazione) la cui frequenza nominale di alimentazione era di 400HZ. Più starno di così. Modificato: 18 ottobre 2013 da Giuseppe Signorella
Livio Orsini Inserita: 18 ottobre 2013 Segnala Inserita: 18 ottobre 2013 secondo lei è corretto rispondere in questo modo: No, perchè come ti ha già spiegato Giuseppe un conto è l'alimentazione, un altro è il segnale provenoente dal sensore. Fosse anche 30 V il segnale, lo si può ridurre ai valori canonici con un semplice partitore resistivo. la cui frequenza nominale di alimentazione era di 400HZ. E' la frequenza tipica di tutti gli apparati militari perchè i generatori a 400 Hz a parità di potenza son più leggeri e meno ingombranti. Tipicamente l'alimentazione è trifase 416 V, 400 Hz. Questo per gli apparati di terra, per quelli nautici ed avionici.
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