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PLC Forum


Laurea Ingegneria Elettronica E Programmazione Plc


meg.85

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Salve, mi chiamo Michele e sono un laureando in Ingegneria Elettronica, la mia situazione è la seguente: ho 27 anni e dopo varie vicende personali ho ripreso da poco a studiare a tempo pieno per completare la mia laurea triennale, mi mancano 7 esami e nel giro di 14-15 mesi dovrei completare il tutto, è tardissimo lo sò, però ognuno ha la sua strada e la mia è stata un pò diversa.

Detto ciò la questione che vorrei porvi è la seguente, dopo la laurea triennale la mia intenzione è quella di inserirmi subito nel mondo lavorativo (sono della provincia di caserta ma non mi farei problemi a trasferirmi al nord, avrei anche un parente per un eventuale appoggio in emilia romagna), e guardando un pò in giro per il web ho letto diversi annunci di lavoro per neolaureati in Ingegneria Elettronica ai quali era richiesta la conoscenza della programmazione dei PLC.

I miei dubbi sono i seguenti, volendo tentare questa strada dopo la laurea triennale e dovendo studiare da autodidatta in quanto ad ingegneria elettronica, oltre che i 2 esami di Teoria dei sistemi e Controlli automatici, di automazione non c'è praticamente nulla, quale potrebbe essere un percorso tale da portarmi ad essere minimamente appetibile per il mondo del lavoro?

Ovviamente dovrei imparare la programmazione dei PLC e ho letto tantissime discussioni sul forum che consigliavano come prima cosa di acquistare e studiare il libro " Manuale di programmazione dei PLC di Luca Bergamaschi", e questa sarà la prima cosa che farò, ma poi?

Ho letto sul forum che servirebbe sapere altre 1000 cose oltre la programmazione, ed è questa la cosa che più mi spaventa, un laureato in ingegneria elettronica, studiandosi anche da solo la programmazione del PLC, al massimo quelle sono le sue competenze, basterebbero inizialmente?

Mi servirebbero tanto dei consigli e delle informazioni da persone già inserite nel settore, oppure che si sono da poco inserite magari qualcuno laureato/diplomato in elettronica che può parlarmi della sua esperienza iniziale con le poche basi di automazioni dovute al percorso scolastico.

Vi ringrazio tutti per le eventuali risposte e mi scuso per l'eccessiva lunghezza del messaggio.

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Roberto Gioachin

Ciao,

Continua su questa strada, non hai idea di quanto beneficio puoi trarre con la conoscenza dell'elettronica.

In automazione non esiste solo il programma del plc, ma anche molte altre apparecchiature elettroniche.

Poi, e questo lo hai già capito, dovrai studiare molto e contemporaneamente fare pratica, il resto dipende dalle occasioni che ti si presentano.

Roberto

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Ciao,

un metodo,a mio parere il migliore,

forse un po' costoso,ma non molto se paragonato

a corsi vari delle varie marche di plc,

è quello di comprarsi una cpu una scheda ingressi e una di uscite,

procurarsi il sw in rete, magari una versione lite legale,

e come si suol dire smanettare ad esaurimento..

Le cpu le trovi anche chiaramente usate , a costi minori,

terminato lo scopo le puoi anche rivendere.

buon lavoro

rr

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Giuseppe Signorella
oltre che i 2 esami di Teoria dei sistemi e Controlli automatici, di automazione non c'è praticamente nulla,

Possibile che in un corso di laurea in ingegneria elettronica ci sia così poco?

E' l'elettronica digitale che fine ha fatto? ed i microprocessori? ed i convertitori A/D e D/A?

Sono comunque nozioni fondamentali per chi si accinge ad entrare nel mondo dell'elettronica programmabile.

Forse non ti daranno un quadro completo, ma una volta compreso tali basi, e credo proprio che un corso di laurea in ingegneria elettronica, te li da proprio buone. il resto viene praticamente da se.

Quando hai delle basi come queste, implementare da se gli studi non credo che sarà difficile, poi l'esperienza te la fai sul campo, ma quella tutti se la sono fatta cosi.

Se ti viene più facile, se il corso di laurea ti da tali basi, inizia proprio dai microprocessori, poi passare hai PLC sarà un passo meno doloroso, visto che (a mio personale giudizio) i PLC sono molto più semplici rispetto hai micro. Se hai una buona base sui micro, dopo potrai capire anche molte limitazioni dei PLC rispetto hai micro.

Anzi, molte schede che vengono fatte "passare" per PLC,, che poi PLC non sono si programmano con il medesimo ambiente di sviluppo del micro che montano a bordo. Se scegli di perseguire la strada delle automazioni prima o poi ti imbatterai anche in questo tipo di "prodotti" e conoscerli sarà fondamentale .

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Giuseppe Signorella
(a mio personale giudizio)

Ne sono fortemente convinto di questo, non vorrei uscire fuori tema, ma......

a partire dai linguaggi di programmazione, normalmente nei plc "questo come principio di base" la stesura di un software può essere facilmente convertito ed adattato da una marca all'altra, se si utilizzano i linguaggi previsti dallo standard IEC.

Cosa che non puoi fare nei micro, prova a passare da un Z80 ad un Pic o Atmenl, tranne se non vai su linguaggi ad alto livello. Ma quella è altra cosa.

Nei micro prima di iniziare a programmare devi avere una forte conoscenza dell' HW del micro stesso e dell'HW su cui sarà montato.

Sono necessari una serie di settaggi che nei PLC te li sogni, come l'utilizzo dell'oscillatore che andrai ad utilizzare e se interno o esterno, se le porte devono essere di ingresso uscite o analogiche, devi configurare i convertitori A/D, se presenti, attivare le resistenze di pull up/down. ecc.

Nei PLC viene spontaneo utilizzare in contemporanea più temporizzatori, nei micro se non utilizzi degli accorgimenti, quando inserisci più delay nel software, la precisione diventa optional, per non parlare dell'utilizzo dei display grafici e non, dei menu e sotto menu ecc, che nei plc, il loro utilizzo sembra una cosa innata, ma nei micro ci devi lavorare se vuoi fare grafica ecc. Potrei continuare ancora, ma è meglio che mi fermo.

Ciao Riccardo

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Ciao,

ti riporto la mia esperienza personale, all'uni (ing. delle telecomunicazioni, unico indirizzo dell'ing. dell'informazione nella mia uni) avevamo qualche corso di elettronica che mi ha dato le basi dei vari componenti (diodi, transistor, Op.Amp., circuiti base, A/D, D/A), poi con la tesi triennale e specialistica ho avuto modo di approffondire la programmazione dei micro (AVR, dsPic).

Durante i primi anni di uni mi sono appassionato a tutto ciò che riguarda l'automazione industriale, quindi oltre a studiare per gli esami e nel frattempo lavorare, ho iniziato a studiarmi tutto ciò che riguardava la componentistica per l'automazione, in particolare: PLC, azionamenti, l'automazione a fluido (pneumatica e oleodinamica), sensoristica, meccanica (altra mia passione) ecc...

Poi un grosso aiuto è stato l'acquisto di un PLC (Starter kit FP0 panasonic) con schede I/O digitali e analogiche, inoltre ho acquistato qualche sensore e comp. pneumatico con cui sperimentare.

Ti consiglio, oltre a libri e manuali, di sfogliare qualche catalogo dei vari produttori, in cui ci sono molte informazioni tecniche, specialmente per quello che riguarda la sensoristica e la componentistica pneumatica.

Dopo che iniziavo ad avere confidenza con il PLC, ho iniziato a collaborare per delle ditte artigiane del settore, e qui seguendo progetto dopo progetto ho acresciuto sempre più le mie competenze, finchè una volta laureato (fine 2009) ho deciso di mettermi per conto mio.

Quindi quello che posso dirti è che se hai passione e voglia di studiare, e poi magari a proporti nel mondo del lavoro, trovi sicuramente qualcosa.

Ti consiglio anch'io di inserire nel tuo piano qualche corso sui microcontrollori e sistemi embedded, che ti sarà molto utile.

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Ciao,

io sono un laureato in ingegneria elettronica (ingegneria dell'informazione) circa 3 anni fa e per esempio nel mio corso di studi non ho mai affrontato un corso di programmazione PLC.

Io per esempio ho seguito una specializzazione più vicina all'optoelettronica, poi come a volte accade, ho trovato lavoro in un campo un po' differente, come appunto è

l'automazione industriale e da qui mi sono trovato a lavorare con PLC, inverter servoazionamenti, sensoristica quindi capisci che mi sono trovato un po' spiazzato .

Ora come ora sto proseguendo in questo tipo di ambito e mi trovo bene.

Tieni conto che una laurea in ingegneria elettronica ti dà ottime basi e quindi anche la versatilità nell'affrontare le diverse problematihe che il mondo del lavoro ti pone davanti.

In bocca al lupo per i tuoi studi!

Ciao

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Ciao

L'elettronica industriale ai miei tempi parlava di sistemi stabili ed instabili, con alcuni accenni alla logica

booleana, e circuiti integrati, sto parlando di un po di tempo fa.

L'anno scorso che mio figlio si accingeva a scegliere la scuola superiore ho visitato un po' di scuole e da quello che ho visto il plc lo si usa all'itis o agli istituti professionali e non in tutti dipenda dagli insegnati e dall'indotto industriale della zona.

I corsi servono sicuramente, ma oltre ad essere costosi durano poco e si fa poca pratica.

Quindi si parte da un paccetto di startup (anche la Siemens ne aveva uno) e si inizia a smanettare.

Può essere anche caserecchio con materiale recuperato senza grossi investimenti.

ma l'importante è provare..............per credere.

Ah poi mio figlio ha scelto il liceo.

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