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Quadro Generale Appartamento


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Inserito:

ciao a tutti il mio problema è questo

sto eseguendo una ristrutturazione di una villetta il proprietario non interessa il livello qualitativo dell impianto ,che avrei risolto con una sua dichiarazione.

il dubbio che mi insorge e sulla composizione del centralino :

per rispettare la norma devo installare sempre 2 differenziali anche se non avendo il livello qualitativo?

se si una divisione come segue sarebbe sensata?

il contatore sta a meno di 3 metri dal centalino

generale quadro magnetotermico 16 A 0.03 6000

linea autorimessa magnetotermico differenziale 16A 0.03 4500

linea alloggio magnetotermico differenziale 16A 0.03 4500

cosa ne pensate?


Inserita: (modificato)

per rispettare la norma

Se segui la norma, segui la norma.

Se non la segui sta alla tua esperienza e professionalità.

cosa ne pensate?

Mettere differenziali da 30 mA in serie (oltre a non essere a norma) non è molto sensato.

Modificato: da Carlo Albinoni
Inserita:

generale quadro magnetotermico 16 A 0.03 6000

Come detto da Carlo non ha senso mettere in serie due differenziali dello stesso tipo/sensibilità perchè non avresti selettività.

Se segui la norma, segui la norma.

Se non la segui sta alla tua esperienza e professionalità.

Quoto

Inserita: (modificato)

purtroppo e' un'usanza diffusa mettere in serie differenziali da 0.03 A .

oltre che inutile provoca scatti intempestivi , in quanto il 30ma generale sarebbe attraversato dalla somma delle correnti che non fanno intervenire ciascuno dei differenziali a valle.

per cui metti come generale uno0.3A selettivo.

PERCHE' in una rimessa a nuovo dell'impianto non vengono divisi circuito luce e prese ogniuno con proprio differenziale che e' la cosa piu' importante?

POI esiste il valore del magnetotermioco generale che non ha senso.

16A sono il limite per un impianto da 3KW.

la linea contatore quadro generale DEVE essere da (almeno) 6mmq.

quindi mettici un 32A. i circuiti a valle saranno protette dal loro magnetotermico di settore di adeguato amperaggio.

in un impianto cosi' eseguito se il cliente aumenta la potenza contrattuale non dovra' rimettere mano all'impianto

CHE NOTA BENE e' un punto fondamentale della nuova normativa

Modificato: da ivano65
Inserita:

Scusate se chiedo.Per linea luci e prese si deve per forza usare due mtd o si può anche usare un differenziale e due mt dimensionati in funzione della sezione dei cavi?

Inserita:

Dipende da come si decide di "smistare" le linee...

io sarei propenso sempre ad adoperare due MTD, uno per le prese e uno per luci, in modo tale che se uno attacca un fornetto elettrico degli anni 70 (alla quale si è molto affezionati :D) in dispersione ad una presa, almeno non si resta al buio...

Saluti :smile:

Inserita: (modificato)

Ok,siamo d'accordo,sono del tutto stesso parere.Però,io facevo riferimento se tale scelta rispetta le norma o no? Giusto per curiosità esistono mtd con differenziale di tipo A?

Modificato: da fradifog
Inserita: (modificato)

La settima edizione della CEI 64-8 dice che bisogna dividere l'impianto in almeno due differenziali, perciò se oltre a quel differenziale se ne prevede un altro per un'altra zona della casa, non vedo problemi... La norma non dice testualmente che la linea luci e la linea prese devono stare ognuno sotto un proprio differenziale, questa è una valutazione che spetta all'installatore o al progettista...

Per quanto riguarda il MTD, quasi tutte le aziende producono modelli con differenziale di tipo A... Guarda a pag. 20 di questo pdf http://www.professionisti.bticino.it/libraries/cataloghi/Catalogo_BTDIN.pdf

^_^

Modificato: da vincenzo-i89
Inserita:

Due differenziali ed almeno uno di tipo A per i carichi non lineari....Sinceramente non capisco perché si utilizzano ancora i differenziali puri tipo ac..

Inserita:

Sinceramente non capisco perché si utilizzano ancora i differenziali puri tipo ac..

Per il loro prezzo :) In altri paesi sono vietati dalla norma impianti (esempio in Germania)

Inoltre tra qualche tempo anche i differenziali tipo A saranno "troppo poco" visto che ci riempiamo sempre più le case di elettronica

Inserita: (modificato)

Sinceramente non capisco perché si utilizzano ancora i differenziali puri tipo ac..

Infatti, io non li uso!

In altri paesi sono vietati dalla norma impianti (esempio in Germania)

E in altri paesi i tipo A costano come i tipo AC in Italia....

Modificato: da Carlo Albinoni
Inserita:

E in altri paesi i tipo A costano come i tipo AC in Italia....

Già....vedremo cosa succederà con i tipo F :smile:

Inserita:

La settima edizione della CEI 64-8 dice che bisogna dividere l'impianto in almeno due differenziali

Il che vuol dire che i 5/4 degli impianti italiani sono fuori norma.

al proprietario non interessa il livello qualitativo dell impianto

Gli interessa eccome! Non gli interessa (e fa bene) la normativa e le panzane che qualche ubriaco scrive ma la qualità gli interessa, altrochè!

Ma non ne capisce molto, non fa l'elettrecista, e quindi si appoggia a te e spetta a te discutere con lui dei pro e dei contro delle varie soluzioni.Non devi ovviamnete far prevalere l'estetica o la comodità alla sicurezza.

Inserita:

Il che vuol dire che i 5/4 degli impianti italiani sono fuori norma.

Le norme, in generale, non sono retroattive.

Nel caso specifico, in più, si applicano sono a impianti nuovi o completamente rifatti.

Gli interessa eccome!

Probabilmente l'utente non sa in cosa consiste la qualità di un impianto elettrico (a parte, eventualmente, il numero delle prese).

Salvo, poi, a posteriori subire i diagi di un impianto con un basso livello qualitativo.

Inserita:
Il che vuol dire che i 5/4 degli impianti italiani sono fuori norma.

Accidenti! Vuoi dire che gli impianti fuori norma son maggiori degli im pianti installati? :smile:

Scherzi a parte, anche intendendo 4/5 degli impianti, mi sembra esagerato. la nuova normativa si adatto agli impianti eseguiti, o ristrutturati, dopo l'entrata in vigore della normativa stessa. Per i precedenti valgono le normative vigenti al momento del rilascio della DiCo o DiRi.

Inserita:

comunque stupisce che c'e' voluta la norma per far capire che luci e prese dovevano avere ogniuno il proprio differenziale.

Inserita:

Ho esagerato un pochino... :smile: ...mi venne in mente il romanzo "Fontamara" dove i cafoni abruizzesi sottoscrissero un contratto con un signorotto locale secondo il quale i 4/4 dell'acqua andava a questi ed il restante ai cafoni.

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Le norme, in generale, non sono retroattive.

E' questo tipo di ragionamento che non accetto, ragionamento facilmente aggirabile. La sicurezza o c'è o non c'è.

La normativa dovrebbe occuparsi di ridurre, per quanto possibile, i criteri di sicurezze in tabelle. Accettabilissimo un criterio che preveda un collaudo finale da parte di un terzo, accettabile la piantina di casa su cui si riportano i punti elettrici, accettabile l'elenco materiali. accettabile l'imposizione di un solo differenziale ma inaccetabile che qualcuno imponga un certo numero di numero di prese o di sezionamenti.

Probabilmente l'utente non sa in cosa consiste la qualità di un impianto elettrico

Ma non sa neppure in cosa consiste un'operazione di appendicite o di tonsille tanto che tutti si scandalizzano se ci scappa il morto ( e ci scappa....una percentuale irrisoria ma ci scappa), e non sa neppure che farmaco sta assumendo e non sa se il mobiluccio costruito ad hoc se è di faggio o di ciliegio e non sa neppure se il meccanico gli ha veramente sostituito un certo pezzo.

Il mestiere di artigiano era, lo è ancora?, un rapporto di fiducia fra due persone. L'artigiano non è l'imprenditore che produce.

Tutti noi...( tutti? qua mi fate andare in crisi...abbiamo il ns idraulico (il mio si chiama Carmelo), il ns meccanico (Francesco), il ns farmacista ( V. il fratello...non la sorella che un tirchiaccia!), il ns macellaio..(.vabbè questi sono in via di estinzione...)

Arrivati ad un certo punto c'è dovemo fidà!.

Credo di essere fortunato perchè nessuno mi cerca di queste sciocchezze (non lavoro con hli appaltatori).

Tornando in argomento:

Una villetta ha un giardino, a lungo andare fonte di guai per dispersione per cui un sezionatore* ( il differenziale si comporta come un sezionatore automatico)ci sta proprio bene.

L'interno ha carichi pesanti e carichi ordinari...due sezionamenti ci stanno proprio bene.

Se poi c'è l'angolo hobby (saldatrice, forni cottura per ceramica---carichi pesanti) ci sta bene un altro sezionatore..

Villetta potrebbe anche voler dire orto ed orto vuol dire congelatore....forse è il caso di aggiungere una linea dedicata al congelatore?

Un discorso del genere un cliente lo capisce ma non saprà mai se la sezione dei fili è corretta o se il MGTDiff è o non è una cinesata.

*)Ho usato il termine generico di "sezionatore" perchè alla fine possiamo optare per un MGTDiff. generale ed n. MGT oppure per un MGT generale ed n. MGTDiff....

L'imprenditoria.

Sopra ho esposto un discorso classico fra artigiano ed elettrecista e mi pare di aver dato delle ottime imbeccate al collega che chiedeva chiarimenti ma non so esporre il punto di vista di chi fa l'elettrecista come imprenditore ovvero per conto di appaltatori che sfornano un certo numero di appartamenti e che non conoscono il cliente finale.

Ma ho dei clienti che dopo aver comprato appartementi nuovi mi chiamano per "un'occhiata". Clienti che prima stavano in affitto...

Inserita:

c'e' voluta la norma per far capire che luci e prese dovevano avere ogniuno il proprio differenziale

Per la verità la norma non lo richiede e io nemmeno lo consiglio.

Avendo avuto esperienze di lampade guastate, per non restare del tutto al buio, meglio le luci sotto due differenziali.

Inserita: (modificato)

Signori,perdonatemi,io sono ignorante.

Al momento,negl'impianti nuovi o rifatti occorrono due differenziali.uno di tipo A e uno di tipo ac,giusto?

Ma siccome il 99% dei carichi non è lineare,non sarebbe meglio usarne entrambi di tipo a o b?

Modificato: da fradifog
Inserita:

Ne servono almeno due (quindi: due o tre o...).

E' consigliato che almeno uno di questi sia tipo A.

Inserita:

Ma siccome il 99% dei carichi non è lineare,non sarebbe meglio usarne entrambi di tipo a o b?

Tipo B direi di no.....almeno se non strettamente necessario (in pratica quasi mai in casa)

Inserita:

Perchè,le lavatrici non hanno tipo inverter che possono creare spurie a frequenza elevata?

Inserita:

Infatti, per la lavatrici (monofase) ci vorrebbe il tipo F....

Inserita:

Infatti, per la lavatrici (monofase) ci vorrebbe il tipo F....

Chissà quanto ci vorrà però ora che il loro uso sia massiccio...al momento una soluzione, anche più economica, restano i differenziali immuni ai disturbi...il tipo B però sarebbe veramente troppo

Inserita: (modificato)

sta mania di dividere le luci dalle prese... in una rimessa, quante luci vuoi che ci siano ? una ? due ? mettiamo un magnetotermico differenziale A per due neon ? proprio voglia di (far) spendere soldi...

anche perchè bisogna poi dimensionare il quadro appartamento se i moduli disponibili sono insufficienti

la rimessa sta bene anche col c10 e fili 1.5 specie se i corrugati sono quelli che sono (erano): poi dipende dalla rimessa, se con la macchina dentro manco si cammina, puo' andar bene anche il c6 l'interruttore e una presina di servizio...

il generale da 32 [at]6000A deve comunque valutare la lunghezza del montante da 6mm (in questo caso sono 3 mt siamo fortunati)

Modificato: da fraandco

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