Alcares Inserito: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserito: 22 novembre 2013 (modificato) Salve ragazzi, ho un piccolo dubbio sulla differenza tra i due componenti come da titolo. Tanto per fare un esempio pratico, lasciatemi prendere due prodotti specifici: AAB SN201L C16 1P+N 4,5kA AAB DS941 C16 30mA, tipo AC, 1p+N 4,5kA Il primo è un interruttore automatico che costa sui 9€, il secondo un MT differenziale che ne costa circa 25. Stesso potere di interruzione, stesso numero di poli, stessa corrente nominale. Sul sito di AAB entrambi sono sotto la sezione Interruttori Magnetotermici Differenziali e l'unica differenza che noto nella loro descrizione è che il MT diff risulta per installazioni residenziali e similari, mentre l'interruttore automatico per installazioni residenziali, terziario e industriali. Ma in sostanza non ne capisco la differenza. In uno schema d'esempio per un'installazione di Livello 1, AAB usa 1 MT per la linea prese cucina 2 Interruttori automatici, uno a testa per luci e prese Ne deduco che il MT è più adatto per carichi pesanti. Ma perchè? Grazie in anticipo. Modificato: 22 novembre 2013 da Alcares Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Sul sito di AAB entrambi sono sotto la sezione Interruttori Magnetotermici Differenziali e l'unica differenza che noto nella loro descrizione è che il MT diff risulta per installazioni residenziali e similari, mentre l'interruttore automatico per installazioni residenziali, terziario e industriali. Prova a guardare la dichiarazione che il produttore fa riguardo il potere di interruzione...probabilmente il MTD sarà secondo EN60898 (norma domestica) mentre il solo MT sarà anche secondo EN60947-2 (norma industriale). Credo sia questa la spiegazione... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Allora a grandi linee, il primo AAB SN201L C16 1P+N 4,5kA é un Magnetotermico, ed è usato per la protezione dele condutture elettriche. Esso si seglie in base alla linea impiegata, e ci sono varie taglie e curve d' intervento, per adatarsi meglio al suo scopo. Il MT interviene o per la su parte magnetica,(per possibili corto circuiti) o per la sua parte termica (possibile elevato assorbimento). Il secondo AAB DS941 C16 30mA, tipo AC, 1p+N 4,5kA E' un MT differenziale. Esso, oltre alla parte magnetotermica, quindi alle protezioni sovra esposte, integra la parte differenziale, obbligatoria per la protezione dai contatti indiretti. Esso interviene per differenziale, nel caso in oggetto, per correnti di dispersione >= 3omA. Se cerchi in rete, comunque, i concetti che ti ho esposto sono enunciati molto bene. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alcares Inserita: 22 novembre 2013 Autore Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Allora a grandi linee, il primo é un Magnetotermico, ed è usato per la protezione dele condutture elettriche. Esso si seglie in base alla linea impiegata, e ci sono varie taglie e curve d' intervento, per adatarsi meglio al suo scopo. Il MT interviene o per la su parte magnetica,(per possibili corto circuiti) o per la sua parte termica (possibile elevato assorbimento). Il secondo E' un MT differenziale. Esso, oltre alla parte magnetotermica, quindi alle protezioni sovra esposte, integra la parte differenziale, obbligatoria per la protezione dai contatti indiretti. Esso interviene per differenziale, nel caso in oggetto, per correnti di dispersione >= 3omA. Se cerchi in rete, comunque, i concetti che ti ho esposto sono enunciati molto bene. Grazie. Sbaglio quindi nel credere che un interruttore automatico debba essere necessariamente messo in cascata ad un differenziale puro (ovviamente con opportuno dimensionamento della cascata) mentre un MT differenziale potrebbe non aver bisogno di un differenziale puro sopra di esso? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Sbaglio quindi nel credere che un interruttore automatico debba essere necessariamente messo in cascata ad un differenziale puro Non è che deve essere necessariamente messo a valle di un differenziale puro.Tutto dipende da cosa devi porteggere. Se quello che devi proteggere non necessita di protezione differenzaile, allora basta il solo MT. mentre un MT differenziale potrebbe non aver bisogno di un differenziale puro sopra di esso? Ma mettere 2 differenziali, Sia esso puro o MTDiff, in cascata se hanno la stessa Idn. Se li devi mettere in cascata, il primo devo avere una Idn 3 volte maggiore di quello a valle, e deve essere del tipo selettivo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alcares Inserita: 22 novembre 2013 Autore Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 (modificato) Ma mettere 2 differenziali, Sia esso puro o MTDiff, in cascata se hanno la stessa Idn. Se li devi mettere in cascata, il primo devo avere una Idn 3 volte maggiore di quello a valle, e deve essere del tipo selettivo. Aspetta, che questa affermazione mette in dubbio l'unica cosa che pensavo aver chiara in materia. Se ho ben capito, se tu avessi un appartamento, diciamo di 40mq, in cui l'impianto è diviso in luci e Forza Motrice, e ti ritrovassi già in possesso di 2 MT differenziali - 1 da 16A per la FM e 1 da 10A per le luci - metteresti solo questi, senza differenziale puro a monte, dato che i 2 MT differenziali farebbero già il lavoro differenziale necessario a proteggere da contatti indiretti? Se per qualsiasi motivo dovessi metterci un diff puro (magari non in questa configurazione che è estremammente semplice), dovresti mettere un selettivo di Idn pari ad almeno 3 volte quello da 16? Grazie. Modificato: 22 novembre 2013 da Alcares Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Se per qualsiasi motivo dovessi metterci un diff puro (magari non in questa configurazione che è estremammente semplice), dovresti mettere un selettivo di Idn pari ad almeno 3 volte quello da 16? esatto, ma per un semplice motivo...se a monte hai un differenziale da 30mA e a valle di questo altre due protezioni da 30mA è probabile che in caso di somma di dispersioni sulle due linee a valle scatti solamente il generale perchè "sente" tutte le dispersioni, mentre i 2 a valle ne sentono solo una parte non tale da farli intervenire. Quindi per fare in modo che scatti solamente il differenziale posto a protezione di una delle due linee a valle è necessario fare selettività: - amperometrica, quindi scegliendo una protezione che abbia sensibilità più alta rispetto a quelli a valle (un 300mA a monte con 30mA a valle per esempio) - cronometrica, quindi con dispositivo a monte ad intervento ritardato rispetto a quello a valle (quindi un selettivo a monte con istantaneo a valle) Ovviamente la norma impianti ti dice che il differenziale selettivo a monte lo devi installare per forza in alcuni casi quindi se vuoi un impianto a regola d'arte devi tenere conto della normativa Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alcares Inserita: 22 novembre 2013 Autore Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Quindi per fare in modo che scatti solamente il differenziale posto a protezione di una delle due linee a valle è necessario fare selettività: - amperometrica, quindi scegliendo una protezione che abbia sensibilità più alta rispetto a quelli a valle (un 300mA a monte con 30mA a valle per esempio) Grazie, sei stato molto chiaro Solo una precisazione sulla parte in neretto: in questo caso hai scelto un esempio in cui a monte hai messo un selettivo con una Idn pari a 10 volte la Idn di quello a valle. Se non è troppo lungo da spiegare, quali sono le filosofie secondo cui si dimensiona la selettività amperometrica? Per fare un esempio, se a valle io avessi 3 MT differenziali da 30mA, quello a monte da 300mA avrebbe ancora una Idn almeno 3 volte superiore alla somma delle singole Idn (pari a 90mA). In questi casi, come mi immagino, conta la somma delle Idn? Cioè se in futuro ci mettessi un 4° MT diff a valle da 30mA, il 300mA a monte andrebbe cambiato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 22 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 22 novembre 2013 Per fare un esempio, se a valle io avessi 3 MT differenziali da 30mA, quello a monte da 300mA avrebbe ancora una Idn almeno 3 volte superiore alla somma delle singole Idn (pari a 90mA). In questi casi, come mi immagino, conta la somma delle Idn? Cioè se in futuro ci mettessi un 4° MT diff a valle da 30mA, il 300mA a monte andrebbe cambiato? No, è più un ragionamento di logica e di prodotti più largamente utilizzati, con un 30mA potresti fare selettività anche con il 100mA selettivo ma in italia credo sia un prodotto non di facile reperimento perchè è abitudine utilizzare differenziali selettivi da 300mA... Se anche avessi una linea in più sotto andrebbe ancora bene il 300mA perchè quello a monte deve essere selettivo con ogni dispositivo a valle preso singolarmente. In caso di guasto du una linea a valle infatti entrano in gioco sempre e solo il differenziale a monte e quello posto a protezione del ramo in cui si verifica il guasto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ligabue Inserita: 23 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 23 novembre 2013 Nel caso di più differenziali a valle, con un generale differenziale a monte, bisogna anche far attenzione alle singole correnti di dispersione che si potrebbero sommare. Es: 15 differenziali da 30mA a valle con a monte un generale da 300mA. Supponendo di avere a valle, per ogni linea, una corrente di dispersione di 14 mA, queste si andranno a sommare nel ramo a monte dando come somma 210mA. Poichè l'intervento di un differenziale è incerto nella zona che va da 0,5Idn a Idn, i differenziali a valle non inteverranno sicuramente, mentre quello a monte "potrebbe" intervenire. Naturalemnte ho fatto un esempio abbastanza irreale, però è per farti capire il concetto... saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 23 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 23 novembre 2013 In pratica più che seguire regole ferree in questa tipologia di problemi tecnici è meglio applicare le regole delle installazioni elettriche + regole del buonsenso Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vincenzo-i89 Inserita: 25 novembre 2013 Segnala Share Inserita: 25 novembre 2013 Nel caso di più differenziali a valle, con un generale differenziale a monte, bisogna anche far attenzione alle singole correnti di dispersione che si potrebbero sommare. Es: 15 differenziali da 30mA a valle con a monte un generale da 300mA. Supponendo di avere a valle, per ogni linea, una corrente di dispersione di 14 mA, queste si andranno a sommare nel ramo a monte dando come somma 210mA. Poichè l'intervento di un differenziale è incerto nella zona che va da 0,5Idn a Idn, i differenziali a valle non inteverranno sicuramente, mentre quello a monte "potrebbe" intervenire. Naturalemnte ho fatto un esempio abbastanza irreale, però è per farti capire il concetto... saluti Quoto ... Infatti, in questo caso, nel dimensionare l'impianto di terra, bisogna far riferimento alla corrente differenziale nominale più alta, cioè 300mA, in modo che le masse non assumano potenziali pericolosi...Se non ci fosse l'interruttore differenziale a monte con Idn da 300mA, allora si terrebbe conto di quella somma ipotizzata sopra... In pratica più che seguire regole ferree in questa tipologia di problemi tecnici è meglio applicare le regole delle installazioni elettriche + regole del buonsenso Concordo....è la migliore accoppiata... Saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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