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PLC Forum


Mi Serve Un Differenziale Selettivo Sotto Il Contatore?


Alcares

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Salve a tutti.

La situazione che trovo e che devo portare verso lidi più sicuri, è di

  • un contatore ENEL 3kW
  • collegato con cavo (che suppongo essere) FG07R da 6mm2
  • interrato con corrugato da muro, quindi non adatto per la posa interrata
  • che viaggia per 50mt o oltre verso il QE generale al piano terra

Non esiste differenziale di alcun tipo sotto il contatore.

Sto progettando di fare, tra le altre cose, quanto segue:

  1. posare corrugato da cavidotto in cui far passare il montante
  2. accorciare il tragitto portandolo sotto i 35mt che la CEI richiede per mantenere un montante di 6mm2
  3. valutare se usare direttamente FG70R 2x10mm2 per predispormi ad un eventuale futuro upgrade ai 4,5kW (la CEI accetta 6mm2 per il montante solo fino ad un massimo di 23mt, cosa impossibile per me da ottenere)
  4. capire se serve, in queste condizioni, effettivamente un differenziale sotto il contatore.

Il QE generale è di plastica e il montante viaggerebbe diretto verso il QE dentro un cavidotto dedicato, condividendo, senza giunture (cioè la guaina del FG70R resterebbe intatta), una scatola di derivazione ed un breve tratto (7-8mt) di cavidotto con altro FG70R.

In queste condizioni, mi serve un differenziale sotto il contatore?

Se sì, a parte che deve essere selettivo, come dimensionarlo per 3kW?

Grazie in anticipo.

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Il QE generale è di plastica e il montante viaggerebbe diretto verso il QE dentro un cavidotto dedicato, condividendo, senza giunture (cioè la guaina del FG70R resterebbe intatta), una scatola di derivazione ed un breve tratto (7-8mt) di cavidotto con altro FG70R.

In queste condizioni, mi serve un differenziale sotto il contatore?

Se sì, a parte che deve essere selettivo, come dimensionarlo per 3kW?

Direi che non serve perchè tutta la linea da contatore a centralino mi pare essere in doppio isolamento.

Per l'eventuale dimensionamento: la corrente nominale del differenziale deve essere uguale o maggiore rispetto la somma delle correnti nominali degli MT a valle con una logica ragionata....Il motivo di questa regola è che il differenziale deve essere protetto contro i sovraccarichi e quindi deve essere in grado di sopportare la massima corrente che può fluire nell'impianto.

Esempi

...mettiamo che a valle tu abbia 2 MT il primo da 10A ed il secondo da 16A, la somma fa 26A ma usi tranquillamente un 25A.

Adesso vediamo il caso di 2 MT entrambi da 16A, in questo caso dovrai usare un differenziale che sia uguale o maggiore di 32A. (ed userai un differenziale da 40A)

Sei obbligato a usare il 40A perchè le taglie dei differenziali sono solitamente standard e quindi in commercio troverai il 25A, 40A, 63A, 80A, 100A, 125A....

Ultimo caso per chiarirti: 3 MT a valle di cui due sono da 16A e uno da 10A, in questo caso la somma fa 42A ma tu puoi usare il differenziale da 40A.

Modificato: da Riccy
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Adesso vediamo il caso di 2 MT entrambi da 16A, in questo caso dovrai usare un differenziale che sia uguale o maggiore di 32A. (ed userai un differenziale da 40A)

Stai parlando di un altro dubbio che avevo e ti ringrazio per averlo sollevato, così mi offri un assist per la domanda :smile:

Se la potenza massima erogabile dal contatore ENEL è di 3.300 Watt (considerando il 10% di tolleranza) oppure di 4.950 Watt qualora io facessi upgrade a 4,5kW in futuro, la corrente massima erogabile dal contatore stesso non sarebbe come calcolato sotto?

  • 3300/220=15 A nel primo caso
  • 4950/220=22,5 A nel secondo

Se sì, mi potresti spiegare l'utilità dell'utilizzare un differenziale >32A se quella corrrente il contatore non me la fornisce?

P.S.: Sono sicuro che è come dici, se no in ambito civile non si metterebbero mai C40, ma vorrei capirne il perchè.

Grazie.

Modificato: da Alcares
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Te lo chiedo perché in casa, in un impianto fatto da elettricisti che reputo decisamente validi, ho 3 MT 16, 15 e 10 con a monte un differenziel puro da 25A.

Devo rivedere la considerazione che ho per questi elettricisti?

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Per il differenziale sotto il contatore, dato che sembrerebbero non esserci masse metalliche tra contatore e QGE (dove ci sarà sicuramente un differenziale), non reputo ce ne sia bisogno.

Installerai quindi un MT con corrente nominale adatta alle caratteristiche del cavo da proteggere. Reputo che se userai un 6mmq per 3 kW, sarà sufficiente un 25A (o un 32A se vuoi già pensare ad espansioni future), mentre se utilizzerai un 10mmq con potenza 4,5A, atilizzerei un 32A (o un 40A se vuoi già pensare ad espansioni future).

Per quanto riguarda le distanze consigliate dalla nuova norma CEI 64-8, non è che bisogna seguirle obbligatoriamente in maniera rigorosa ma sarai tu progettista a valutare caso per caso, compatibilmente con i vari criteri di dimensionamento (sezione, lunghezza, portata, ecc).

saluti

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Mi riferivo a quello che diceva alcares nel suo primo intervento:

  1. accorciare il tragitto portandolo sotto i 35mt che la CEI richiede per mantenere un montante di 6mm2
  2. valutare se usare direttamente FG70R 2x10mm2 per predispormi ad un eventuale futuro upgrade ai 4,5kW (la CEI accetta 6mm2 per il montante solo fino ad un massimo di 23mt, cosa impossibile per me da ottenere)

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  • 3300/220=15 A nel primo caso
  • 4950/220=22,5 A nel secondo

Se sì, mi potresti spiegare l'utilità dell'utilizzare un differenziale >32A se quella corrrente il contatore non me la fornisce?

In caso di upgrade del contratto dovresti comunque cambiare il generale...inoltre se per qualsiasi motivo ci fosse un malfunzionamento e la corrente che entra nell'impianto supera la contrattuale avresti un differenziale generale che non regge quella corrente e gli MT sotto interverrebbero in ritardo non potendo evitare che il differenziale si rovini

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Scusa Riccy, se ho ben capito, tralasciando per un attimo malfunzionamenti, il differenziale puro dovrei cambiarlo solo se faccio upgrade a 6kW, giusto?

Perchè solo in quel caso il contatore potrebbe fornirmi una corrente (30A) superiore al 25 del differenziale.

Circa i malfunzionamenti, data la mia situazione con montante che non può essere più corto di circa 35mt, se passo a 4,5kW devo mettere i cavi da 10mmq.

I quali supportano una corrente, a quanto so, di 57A.

Quindi in questi casi non mi salverei da malfunzionamenti nemmeno con un 40A ma mi servirebbe un 63A.

Che poi, 'sti malfunzionamenti... intendiamo del contatore ENEL o cos'altro?

Perchè sul qualcos'altro credo di dovermi fidare dei MT se no a che servono?

Scusa l'insistenza, è che voglio capire bene ;)

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Certo, si può omettere quando la linea è a II isolamento...ma io l'ho messo comuque, e quanto costa..!!! e per questo motivo che molti non lo mettono...

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con montante che non può essere più corto di circa 35mt, se passo a 4,5kW devo mettere i cavi da 10mmq.

I quali supportano una corrente, a quanto so, di 57A.

Quindi in questi casi non mi salverei da malfunzionamenti nemmeno con un 40A ma mi servirebbe un 63A.

No, perchè gli MT limitano da loro la corrente max interrompendo i sovraccarichi...

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No, perchè gli MT limitano da loro la corrente max interrompendo i sovraccarichi...

Perdonami Riccy, ma delle due l'una.

Se i MT limitano la corrente max in questo caso, rendendo superfluo un diff puro da 63A, non dovrebbero limitarla anche nel caso di partenza (3kw, 2MT a valle da 16A, upgrade a 4.5kw), rendendo superfluo il diff puro da 40?

O forse dovrei lasciarmi andare ad un'ondata di lucidità e cercare di capire che mi stai dicendo che in ambo i casi il diff supporta un max maggiore della somma dei due MT ed è questo che conta? :D

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Installerai quindi un MT con corrente nominale adatta alle caratteristiche del cavo da proteggere. Reputo che se userai un 6mmq per 3 kW, sarà sufficiente un 25A (o un 32A se vuoi già pensare ad espansioni future), mentre se utilizzerai un 10mmq con potenza 4,5A, atilizzerei un 32A (o un 40A se vuoi già pensare ad espansioni future).

Grazie Ligabue.

A proposito del dimensionamento di questo MT da mettere in testa a tutto, che poi in un certo senso diventerà l'interruttore generale (o no?), supponendo di aver dimensionato tutto bene a valle (MT e differenziali vari), se io ho un montante da 10mmq, suppongo che anche i cavi da questo MT generale ai componenti sottostanti debba essere 10mmq?

Altrimenti un MT da 40A supporterebbe una corrente max superiore a quanto supportato dai cavi che protegge (6mmq - 32A).

Giusto?

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O forse dovrei lasciarmi andare ad un'ondata di lucidità e cercare di capire che mi stai dicendo che in ambo i casi il diff supporta un max maggiore della somma dei due MT ed è questo che conta? :D

Eh si, è una regola, corrente nominale differenziale uguale o maggiore della somma degli MT a valle con la dovuta razionalità :)

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Eh si, è una regola, corrente nominale differenziale uguale o maggiore della somma degli MT a valle con la dovuta razionalità

Chiarissimo, grazie ;)

Questo vuol dire che sposterò un MT da 16A che attualmente è insieme ad altri due da 16A l'uno.

Al momento sono tutti sotto un differenziale da 25A che sostituirò con uno da 40A.

Se lasciassi il terzo, la somma sarebbe 48 e il 40A non basterebbe.

Lo sposto altrove, tanto non è nemmeno il posto più logico dove deve stare.

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A proposito del dimensionamento di questo MT da mettere in testa a tutto, che poi in un certo senso diventerà l'interruttore generale (o no?), supponendo di aver dimensionato tutto bene a valle (MT e differenziali vari), se io ho un montante da 10mmq, suppongo che anche i cavi da questo MT generale ai componenti sottostanti debba essere 10mmq?

Nella mia proposta, questo interruttore MT va montato subito a valle del contatore Enel (punto di consegna) e diventa il DG come da norma CEI 0-21. I cavi di collegamento tra contatore e QGE saranno da 10mmq. Il QGE avrà poi un suo generale (che potrà essere un sezionatore, un MT o un MTD (questa decisione va presa dal progettista).

saluti

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Di solito, i costruttori promuovono la selettività termica con le talgie dei dispositivi a monte 2 volte quelli a valle...per il resto il DG, sarà determinato in relazione alla corrente massima ammissibile dalla conduttura in condizioni nordinarie e alla condizione della It2., nonché della condizione di posa in essere.

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