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Obbligo Di Progetto Per Impianto Esterno


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Inserito:

buongiorno a tutti,

impianto:

gruppo di sollevamento con elettropompe fino di circa 60 kW

allacciato direttamente ad un contatore ENEL dedicato in maniera esclusiva all'impianto,

tutta la componentistica elettrica ed idraulica è installata in un locale tecnico chiuso,

l'impianto è completamente all'esterno e non ha nessun collegamento con altri impianti

la vecchia 46/90 in tal senso parlava abbastanza chiaro: non serve il progetto redatto da un professionista

ma va da se che bisogna emettere tutta la documentazione del caso, dichiarazioni, progettino, ecc.

la nuova 37/08 invece è sibillina sull'argomento ...

sono andato anche a qualche incontro ma mi sono sentito rispondere "dovrebbe essere ..."

per alcuni vale quanto già indicato dalla 46/90 mentre per altri non è così,

ho cercato di interpretare la 37/08 ma non ho trovato nulla di chiaro sull'argomento,

qualcuno ha qualche esperienza a riguardo?

mi servirebbe conoscere il "passaggio" della Legge che si occupa di questo

grazie


Maurizio Colombi
Inserita: (modificato)

la nuova 37/08 invece è sibillina sull'argomento ...

Beh... non è tanto sibillina........l'art. 5, comma 2, punto c, recita testualmente:

c) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), relativi

agli immobili adibiti ad attivita' produttive, al commercio, al

terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione

superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le

utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata

superiore a 6 kw o qualora la superficie superi i 200 mq;

....quindi non c'è bisogno di interpretare un bel niente.

C'è alimentazione superiore a 1000 volt ?

C'è potenza superiore a 6 kW ?

C'è superficie superiore a 200 mq ?

Serve il progetto di un professionista abilitato.

In tutti gli altri casi non seve il progetto di un professionista abilitato.

Modificato: da Maurizio Colombi
Inserita:

grazie della rapida risposta,

però non stiamo parlando di un immobile, ed è qui il problema,

quindi secondo te un pozzo, un impianto di smaltimento acque di un piazzale, di un sottopassaggio ecc,

completamente isolato da qualsiasi immobile e con contatore ENEL separato,

anche se fosse fatto con una sola pompa da 6,1 kW avrebbe bisogno di essere "progettato" ?

saremmo all'assurdo! .. non aggiungo altro ...

Maurizio Colombi
Inserita:

anche se fosse fatto con una sola pompa da 6,1 kW avrebbe bisogno di essere "progettato" ?

Si si, è proprio così....... :wallbash:

saremmo all'assurdo!

E' già da un po' che ci siamo, e non possiamo farci niente! O meglio, non VOGLIAMO farci niente! :(

Inserita:

Io credo che il "problema" sia il fatto che l'impianto è completamente all'aperto...per i quali non si applica il DM 37/08 e quindi il problema non è la potenza impegnata. professionista o non professionista... Il classico esempio è quello della Pubblica illuminazione esclusa dal campo di applicazione del 37/08 e dunque dai limiti progettuali, dichiarazione di conformità ecc.

E' questo l'assurdo, un impianto completamente all'esterno senza connessioni all'interno, NON ha obblighi!!! E non occorre neanche l'impresa abilitata, poichè la stessa è abilitata sempre per il 37/08.

Inserita:

verissimo David, quello che l'impianto esula dalla 37/08 è una possibilità,

però mentre nella 46/90 questo era scritto da qualche parte (sono esclusi gli impianti ...)

nella 37/08 la dicitura è sparita .. o almeno .. io non la trovo :toobad:

in uno dei tanti incontri che si fanno sull'argomento (era curato da ABB),

un collega del famoso Carrescia, addirittura la vedeva in un altro modo,

secondo lui un impianto come descritto sopra era da considerarsi una "macchina"

e quindi soggetto alla direttiva macchine e non alla, allora in vigore, 46/90,

insomma un po' di confusione può nascere ...

grazie per le risposte

Inserita:

Guarda basta leggere l'Art.1 del DM 37/08 ovvero il suo ambito di applicazione "...si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, ...., collocati all'interno degli stesi o delle relative pertinenze".

Credo sia abbastanza chiaro che se un impianto posto all'esterno e non a servizio di edifici sia escluso dal Decreto stesso.

Poi per la Direttiva Macchine, potrebbe anche essere, occorre valutare attentamente la definizione di "macchina" data dalla direttiva stessa e capire come quell'impianto va inquadrato.

In ogni modo il committente deve o meglio dovrebbe indicare nell'incarico il tipo di impianto, perchè se si fa un "bordo macchina" poi l'intera macchina deve essere marcata CE, occorre fare la valutazione rischi, fascicolo tecnico ecc. con tutte le problematiche connesse.

Se il committente non "chiude" il cerchio con la sola dichiarazione sull'equipaggiamento elettrico a bordo macchina ci fa ben poco.

Per la confusione, beh ce n'è abbastanza! :smile:

Inserita:

in effetti hai ragione! :worthy:

la "confusione" nel mio caso, deriva dal fatto che la precedente Legge 46/90,

escludeva gli impianti esterni in maniera esplicita,

da qui l'interpretazione che in qualche maniera li avessero inseriti,

ti garantisco che comunque non sarà facile escluderli dalla dichiarazione,

spesso chiedono la dichiarazione come condizione al pagamento .. insomma la vedo dura ...

grazie delle preziose informazioni!!

Giuseppe

Inserita:

scusa David, approfitto della tua competenza per un chiarimento,

ammesso che gli impianti citati sopra sono totalmente all'esterno e che quindi esulano dalla 37/08,

una dichiarazione sulla corretta installazione andrebbe comunque rilasciata

è corretto rilasciare una "dichiarazione alla regola d'arte" senza citare alcun riferimento alla 37/08?

ti dico questo perché tempo fa un progettista mi aveva consigliato di procedere così,

in pratica prendere una classica dichiarazione di conformità e togliere tutti i riferimenti,

giusto per avere un impostazione che sia decente e credibile senza inventarsi niente,

spesso ti "obbligano" a rilasciare una qualsivoglia dichiarazione pena il mancato pagamento

in qualche occasione ho fatto così ma si sa le dichiarazioni nessuno le controlla ...

e pensa che quasi sempre il committente finale è un ente pubblico!

va da se che la "dichiarazione" conteneva la dicitura che l'impianto non rientrava nella 37/08,

ti dirò che non mi è mai piaciuta questa strada, ma di meglio non ho trovato

ciao e grazie

Maurizio Colombi
Inserita:

Credo sia abbastanza chiaro che se un impianto posto all'esterno e non a servizio di edifici sia escluso dal Decreto stesso.

A me sembra di leggere in modo differente!

Siete "sicuramente sicuri" di cosa si intende per "pertinenza"?

Io direi di no! Ne parla anche il codice civile.......

Inserita:

è corretto rilasciare una "dichiarazione alla regola d'arte" senza citare alcun riferimento alla 37/08?

Assolutamente SI, accertato che l'impianto NON è soggetto al DM 37/08, si può rilasciare una Dichiarazione alla regola dell'arte ovvero alla Legge 186/68, dichiarando ed attestando di fatto il rispetto di tutte le Norme di pertinenza.

Non bisogna confondere il Decreto con la regola dell'arte!

Capita spesso che contrattualmente il committente richieda una DICO per impianti che magari non ne dovrebbero avere, e quindi la strada da te seguita è corretta.

Resta comunque il fatto che occorre capire bene se veramente si esula dal campo del DM 37/08 come ricorda @Maurizio Colombi.

Inserita:

Volevo soltanto aggiungere che se manca l'edificio viene a mancare anche la relativa pertinenza.

Inserita:

grazie a tutti e due delle preziose risposte!!

Maurizio ha ragione e spesso la confusione nasce proprio in quel punto,

ma è anche vero che la 37/08 diciamo che tutele l'utilizzatore ignaro dei rischi elettrici e che vive appunto in un edificio,

altra cosa sono i locali tecnici dedicati ad un impianto specifico chiusi e inaccessibili se non dal manutentore autorizzati,

completamente all'esterno e con linea elettrica e contatore ENEL dedicato unicamente all'impianto

le casistiche di questo tipo non sono così rare come sembra ed appartengono spesso al mio settore,

(gruppi di sollevamento con elettropompe per acquedottistica, fognatura, fontane, ecc)

per esempio una pompa antiallagamento o prima pioggia di un parcheggio pubblico,

una fontana costruita su di una rotatoria, un impianto d'irrigazione a pieno campo con pompa e pozzo ....

insomma costruiamo questi impianti da oltre 20 a non abbiamo mai avuto problemi di nessun tipo,

e scusate la presunzione li facciamo anche bene con materiali e modalità nel rispetto delle normative,

possiamo certificare qualsiasi impianto (abbiamo quasi tutte le lettere) ma non possiamo firmare il progetto

purtroppo ultimamente cominciano ad arrivare queste richieste di certificazione che prima non avevo,

spesso vengono inviate di defualt da personale poco preparato sull'argomento e poco vale dire che non servono,

"attacca l'asino dove vuole il padrone" ... diceva mio zio

ergo si fa prima a rilasciare una sorta di certificazione ma senza dichiarare amenità!

grazie delle delucidazioni!

Giuseppe

Maurizio Colombi
Inserita:

"attacca l'asino dove vuole il padrone" ... diceva mio zio

Io, invece, sono solito dire: "attacca il padrone dove vuole l'asino!" A me sembra di rendere più l'idea......

Inserita:

Occhio ad un particolare.

Se il posto è soggetto alla presenza di "lavoratori", si applica il decreto legislativo 81, che fa richieste ben precise per quanto riguarda la sicurezza.

E, secondo me, se per caso un manutentore si fa male in quel posto e non hai la documentazione a posto saranno poi cavoli amari sia per chi ha in gestione l'impianto sia per chi sta facendo manutenzione "elettrica".

Prova ad immaginare cosa potrebbe succedere se per caso in quel posto va "l'omino del comune" che deve anche solo verificare che il posto sia accessibile o entrare nello spazio recintato per togliere la neve fino al locale e per puro caso prende la scossa su una parte dell'illuminazione esterna....

Visto il tipo di ambiente e le potenze in ballo, personalmente propenderei per avere un progetto da un professionista.

Tanto, volente o nolente, il progetto ti serve.Cambia solo chi lo firma (responsabile tecnico o progettista)

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