Valerio5000 Inserito: 26 novembre 2013 Segnala Inserito: 26 novembre 2013 (modificato) Ciao a tutti, per provare se il mio impianto ha completamente collegata e funzionante la messa a terra ho fatto una semplice spina con la fase collegata alla terra. Dove non funziona ovviamente la terra non è presente e non scatta e succede nulla (ovviamente). Ora alcune volte anche nella stessa stanza e stessa presa con impianto di terra tutto funzionante, se inserisco tale spina scatta sia il differenziale che il magetotermico, altre volte invece mi scatta solo il magnetotermico e altre volte ancora succede il contrario e cioè scatta solo il differenziale mentre il magnetotermico rimane alzato. Ovviamente il differenziale è messo a monte di tutti i magnetotermici. È normale tutto ciò o c'è qualche problema ? Non capisco più che altro perchè intervengano i magnetotermici. A logica ma magari sbaglio io non dovrebbe sempre e comunque scattare solo il differenziale ? Modificato: 26 novembre 2013 da Valerio5000
Elvezio Franco Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 (modificato) k Modificato: 26 novembre 2013 da Elvezio Franco Errata valutazione
eliop Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 (modificato) La prova che stai facendo è alquanto pericolosa,specialmente se abiti in un contesto condominiale ,perchè se malaguaratamente non dovessero intervenire le tue protezioni, tutti quelli che sono connessi all'impianto di terra (che nei condomini deve essere unico) ,si troverebbero con le masse in tensione senza che le proprie protezioni possano intervenire poichè il guasto a terra è a monte di esse. Tornando al fatto perchè interviene a volte il differenziale e a volte il magnetotermico,è dovuto al fatto che creando un corto netto tra fase e terra si ha una corrente di guasto abbastanza elevata da far intervenire la protezione magnetica del magnetotermico per cortocircuito la cui velocità di intervento può essere maggiore di quella del differenziale. Se proprio vuoi fare una prova "Casalinga" sui differenziali ti consiglio di comprarti una spina adatta all'uso al cui interno è montata una resistenza calcolata per avere una corrente di guasto del'ordine dei 30mA per far intervenire il differenziale. Modificato: 26 novembre 2013 da eliop
Riccy Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 (modificato) La prova che stai facendo è alquanto pericolosa Quoto, inoltre stai sottoponendo ad un inutilissimo stress le protezioni di casa tua che tenderanno ovviamente a deteriorarsi anzitempo. Se proprio vuoi fare una prova "Casalinga" sui differenziali ti consiglio di comprarti una spina adatta all'uso al cui interno è montata una resistenza calcolata per avere una corrente di guasto del'ordine dei 30mA per far intervenire il differenziale. Visto che mi pare che Valerio5000 sia un po' uno smanettone basta che si realizzi una spina montando una resistenza da 6,8kOhm che si trova in commercio. Con questa resistenza si sviluppa una corrente di poco superiore ai 30mA (a 230V). Ti sconsiglio di perseverare con le prove che stai facendo perchè rischi di terminarle soddisfatto dell'impianto ma con protezioni che hanno subito varie botte perfettamente inutili. Modificato: 26 novembre 2013 da Riccy
Elettroplc Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 >>> Se hai un amico installatore, fai eseguire un prova con lo strumento idoneo multifunzione, basta collegare il Plug alla presa...nei condomini + datati, gli impianti di terra sono abbandonati a se stessi - corrosi dagli agenti atmosferici - perché la norma impone la verifica solo quando è presente la portineria con addetto inquadrato come dipendente, in questo caso il luogo è anche ambiente di lavoro per la parte comune, e si prescrivono le verifiche periodiche. >> Lo strumento da anche il valore di resistenza di terra alla cabina.
ivano65 Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 al posto di far prove assurde e pericolose , bisognerebbe avere l'umulta' di chiedere PRIMA di avventurarsi in azioni pericolose. comunque diciamo che per tua fortuna e' andata bene. ti consiglio di procedere acquistando una spina test dei differenziali ova ( costo circa 20euro) e provi le prese dubbie. ALTRIMENTI ,anche per non stressare gli apparecchi di protezioni ti procuri un tester ( 10euro circa) e qualche decina di metri di filo unipolare. ti colleghi col filo unipolare sul punto d'ingresso della messa terra ( nodo principale, generalmente nella prima scatola di derivazione) e provi la continuita' fra di esso e gli alveoli delle prese. :
Valerio5000 Inserita: 26 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 26 novembre 2013 Non sapevo fosse addirittura pericolo e anche dannoso per le mie protezioni a questo punto non lo faccio più però forse non sto considerando degli elementi che or ami sfuggono ma: Un impianto di terra che io sappia è composto da un picchetto di terra e fin qui tutto ok, quest'ultimo se perfettamente funzionante non dovrebbe appunto scaricare la mia scarica a terra senza farla andare negli altri appartamenti ? Comunque sempre ammesso che le protezioni non funzionino altrimenti sarebbe tutto ok a parte l'eventuale usura
ivano65 Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 (modificato) usura protezioni: il magnetotermico che interviene per corto circuito viene usurato nella camera spegniarco oltre che sottoposto a stress meccanico . il sistema di messa terra e' costituito dai dispersori intenzionali ( picchetti ,corda interrata) e da quelli jnon intenzionali come tubazioni idriche , ferri armatura ecc. per far intervenire una protezione elettromagnetica occorre che RT sia molto bassa , praticamente impossibile da realizzare in impianti tipo residenziale. nel tuo caso probabilmente l'acquedotto e' esteso e metallico portando RT a valori molto bassi tali da far intervenire le protezioni elettromagnetiche.( e' il motivo per cui veniva usato come dispersore ( RT inferiore a 1 hom con rete idrica estesa) quando non esistevano i differenziali durante il contato tra fase e terra tutta la tensione di fase viene riportata sull'impianto di terra. ne consegue che se le protezioni intervengono l'alimentazione viene tolta in pochi millisecondi scongiurando pericoli per le persone. se non intervengono su ogni parte collegata a terra ci saranno 220v per lungo tempo con conseguenze anche gravi se qualcuno dovesse venire in contatto con esse. Modificato: 26 novembre 2013 da ivano65
Valerio5000 Inserita: 26 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 26 novembre 2013 Ciao Ivano65 La camera spegni arco in questa foto sarebbe la parte N 8 ? http://it.wikipedia.org/wiki/File:Circuitbreaker.jpg
ivano65 Inserita: 26 novembre 2013 Segnala Inserita: 26 novembre 2013 (modificato) si e' proprio quella. in pratica dopo diverse aperture sotto corto circuito si bruciano in superficie i contatti dell'interruttore che sono messi nella camera spegniarco, oltre che a danni alla camera stessa. tanto per dirne una i normatori volevano fare in modo che dopo poche volte che l'interruttore apre in corto ,l'interruttore dovesse essere cambiato. un altro danno potrebbe essere un danno per surriscaldamento del toroide del differenziale ,causato dalla elevata corrente in tempo ravvicinato. il problema maggiore resta comunque quello della sicurezza delle persone. d'altra parte le prove che ti ho consigliato sono a basso costo e molto efficaci senza provocare pericoli di sorta. Modificato: 26 novembre 2013 da ivano65
Riccy Inserita: 27 novembre 2013 Segnala Inserita: 27 novembre 2013 Anche la parte n° 3 della foto che hai linkato entra in gioco perchè il metallo del contatto si può "consumare" nei vari interventi
ivano65 Inserita: 27 novembre 2013 Segnala Inserita: 27 novembre 2013 giusto , anche perche' se la manovra e' a vuoto la temperatura e' quella ambiente. se le manovre ravvicinate sono sotto corto la temperatura potrebbe essere elevata.
vincenzo-i89 Inserita: 27 novembre 2013 Segnala Inserita: 27 novembre 2013 (modificato) Visto che mi pare che Valerio5000 sia un po' uno smanettone basta che si realizzi una spina montando una resistenza da 6,8kOhm che si trova in commercio. Con questa resistenza si sviluppa una corrente di poco superiore ai 30mA (a 230V). Vorrei solo integrare quanto detto giustamente da Riccy dicendo che la resistenza in questione deve avere una potenza dissipabile di circa 8W, altrimenti alla prima prova potrebbe bruciarsi... Modificato: 27 novembre 2013 da vincenzo-i89
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