gocku Inserito: 27 novembre 2013 Segnala Inserito: 27 novembre 2013 Ciao ragazzi, vivo in un appartamento su un unico piano di 120 metri calpestabili, una zona giorno molto ampia e tre camere, al di sopra ho un sottotetto di proprietà, mentre il tetto è in comune con altre due persone dei piani di sotto. La casa si trova nel nord Sardegna, ha circa 7 anni, ed attualmente ha un impianto con riscaldamento elettrico sotto il pavimento in ceramica con regolazione separata in ogni singola stanza e tre termoconvettori aermec molto buoni, uno nella zona giorno, uno nella camera letto padronale e l'altro nella camera del bambino. Non ho attualmente predisposizione di impianti radianti ed ho disponibili due terrazzi. La mia sensazione è che quando si accendono i termoconvettori l'aria si scaldi subito, ma li accendo a salti dato il loro consumo, non ho però omogeneità in tutti gli ambienti e mia moglie si lamenta sempre che i panni non asciugano bene :-) Il riscaldamento a pavimento credo sia poco funzionale, e "penso" sia uno spreco di energia, anche perchè con il pavimento in ceramica si raffredda rapidamente. La nostra precedente casa aveva un impianto centralizzato dello stabile con radiatori e caldaia a gas, il paragone non regge... Veniamo alla domanda, ha senso cambiare impianto? Il gioco vale la candela? Premesso che il metano non è fattibile perchè non presente il Sardegna la scelta rimane su gas, pellet e gasolio? Grazie in anticipo
DJ_Gabriele Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 Metti un impianto canalizzato tutto ad aria a pompa di calore! (magari con recupero di calore estivo per la produzione di acqua calda sanitaria che al momento immagino avvenga con uno scaldabagno classico, visto che non hai metano). Rispetto all'attuale riscaldamento elettrico spendi da 1/3 a 1/4 di elettricità e ottieni un comfort molto migliore, specie se ti piace quello dato dai termoconvettori! Terrei il riscaldamento elettrico resistivo solo in bagno per ragioni di comodità e semplicità impiantistiche e comunque ti rimane il riscaldamento attuale come back-up in caso di guasto della PDC.
gocku Inserita: 28 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 28 novembre 2013 non prediligo le pompe di calore o comunque qualsiasi cosa funziona ad aria, perchè quando spegni l'apparato il calore svanisce e questo fa si che per tenere caldo un ambiente l'apparato deve stare sempre acceso
miciobicio Inserita: 30 novembre 2013 Segnala Inserita: 30 novembre 2013 Pompa di calore aria-acqua a bassa temperatura e accumulo. Ma è un lavoro invasivo e costoso. Comunque ti ci vuole un buon termotecnico per progettarlo....
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