Montanarin Inserito: 28 novembre 2013 Segnala Inserito: 28 novembre 2013 Buongiorno a tutti, ho un caso analogo che mi tormenta. Contatore trifase, linea che esce in FG7 e va al primo quadro metallico (non siamo in un'abitazione civile= In questo quadro il primo dispositivo che incontra è un magnetotermico come generale, a livello successivo una batteria di magnetotermici + differenziali. Ora leggendo anche la CEI 64-8, nel commento 413.2.4 e leggendo i vostri interventi convengo che il primo dispositivo, ovviamente con rete TT, debba essere differenziale. Ma tante volte si vede che il primo dispositivo su un quadro elettrico è un sezionatore oppure come in questo caso un magnetotermico. Come rendere "a norma" tale configurazione? non vorrei dovere installare un blocco differenziale sul generale se fosse possibile; se interpreto bene il commento alla CEI 64-8 è indicato che il tratto di cavo dall'ingresso al quadro al dispositivo di protezione dagli indiretti debba essere lo stretto necessario lungo; ma se tra l'ingresso linea ed il dispositivo di protezione differenziale (non unico in questo caso) è anteposto un altro dispositivo sia ess un sezionatore o un MT? Grazie per l'aiuto...
Fulvio Persano Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 Ciao. Come vedi ho diviso la tua discussione da quella alla quale ti eri accodato. Il Regolamento lo vieta al fine di evitare confusione con le risposte. Quindi,per favore,prosegui su questa sino al termine. Grazie.
Montanarin Inserita: 28 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 28 novembre 2013 ok, mi sembrava di avere agito correttamente utilizzando la funzione "cerca"... sono stato troppo zelante.
Daddo79 Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 O inserisci la protezione differenziale nel punto di consegna o nel Generale del quadro, non puoi fare diversamente. La Norma ammette in questo caso, come evidenziato da te, la possibilità di omettere il differenziale prima della "prima massa" ovvero la carpenteria del quadro, purchè il collegamento con la prima protezione, contro i contatti indiretti, sia il più corto possibile e correttamente posato. Va da se che se non si ha un interruttore generale, ma tanti "colonnelli" non si ha più un solo tratto di cavo e per di più "corto" ma si avranno una serie di cavi di collegamento più o meno lunghi e questo non è tollerato, vi è in sostanta una moltiplicazione di rischio.
Montanarin Inserita: 28 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 28 novembre 2013 grazie Daddo per il contributo. Aggiungo un particolare che mi era sfuggito, però potrebbe essere fondamentale; assunto che il primo dispositivo che il cavo di collegamento incontra è un MT, vi allego la foto del quadro. http://s13.postimg.org/hjpgxgb7b/DSCN0843.jpg Da quel che me ne intendo potrebbe essere un quadro in poliestere Gewiss, se mi confermate anche voi, propendo che il quadro possa essere considerato ISOLANTE pertanto la configurazione torna in auge?
Daddo79 Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 Particolare Fondamentale... Se il quadro NON è metallico e non hai altre masse a monte il problema non esiste.
Fulvio Persano Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 Ciao. mi sembrava di avere agito correttamente utilizzando la funzione "cerca"... sono stato troppo zelante. Ottima cosa quella di sfruttare la funzione CERCA,ma meno quella di accodarsi.
Montanarin Inserita: 28 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 28 novembre 2013 quindi essendo in poliestere sono a posto?
Montanarin Inserita: 28 novembre 2013 Autore Segnala Inserita: 28 novembre 2013 (modificato) secondo voi anche questi quadri qua sono "isolanti"? lo chiedo perché anche in questo caso il primo dispositivo è ovviamente differente da un differenziale... http://postimg.org/image/65bqduq9f/ http://postimg.org/image/4p07vpncj/ Modificato: 28 novembre 2013 da Montanarin
Daddo79 Inserita: 28 novembre 2013 Segnala Inserita: 28 novembre 2013 A vista sembra di si, perdonami ma un sopralluogo per verificare no???
Elettroplc Inserita: 29 novembre 2013 Segnala Inserita: 29 novembre 2013 In questo impianto, presunto come officina o laboratorio, con quadro metallico, non è ammesso il solo magnetotermico a protezione della lina montante, ma deve essere adottato differenziale desunto per la protezione dai contatti indiretti, coordinato con l'impainto di terra, semrpe che sia ancora efficiente.. Un po di maquillage della carpenteria e dei dispositivi di protezione con due canaline di protezione linee aere, potrebbero salvarlo ..... Se non è prettamente dettato dalla norma il quadro elettrico, esistono anche le versioni materiale plastico, ma in certi ambienti, io preferisco questi in metallo..
LB81 Inserita: 9 dicembre 2013 Segnala Inserita: 9 dicembre 2013 In teoria, si può garantire la protezione dai contatti indiretti coordinando il magnetotermico con l'impianto di messa a terra, eccetto i casi in cui è esplicitamente richiesto l'interruttore differenziale. All'atto pratico può diventare impossibile perchè i vincoli sulla Rt diventano molto stringenti.
Elettroplc Inserita: 10 dicembre 2013 Segnala Inserita: 10 dicembre 2013 In questo caso sarebbe necessaria una rivisitazione....il 1^ quadro a valle del Gem - è di fatto a carpenteria metallica - e deve essere protetto dai contatti indiretti con dispositivo differenziale a valle coordianto con la Rt, di fatto, in questi casi di piccolo terziario, è premesso sempre un quadro subito dopo il gem, con il classico differenziale da 0,3. poi, il dispositivo genreale di sezionamento e i gruppi magneto/differenziali. A memoria mi pare che la norma non consenta deroghe...anche se il rischio di contatto delle parti attive entranti è minimo...era una cosa che avevo letto in un caso simile... Non so per quale motivo..molti faceva in questo modo...
LB81 Inserita: 10 dicembre 2013 Segnala Inserita: 10 dicembre 2013 (modificato) Sei sicuro che le Norme richiedano il differenziale in questo caso specifico? solitamente si parla di "interruzione automatica dell'alimentazione" come misura di protezione dai contatti indiretti, mentre l'obbligo esplicito di interruttore differenziale si ha quando è prescritto un differenziale ad alta sensibilità. La mia era comunque una citazione di natura più didattica che applicativa, il più delle volte è impossibile realizzare il coordinamento tra interruttore magnetotermico e impianto di messa a terra, e la sicurezza è comunque inferiore. Farei ricorso al magnetotermico coordinato con la Rt solo per l'alimentazione di elettropompe antincendio, dove il differenziale deve essere omesso per esigenze di continuità di esercizio. Modificato: 10 dicembre 2013 da LB81
Elettroplc Inserita: 12 dicembre 2013 Segnala Inserita: 12 dicembre 2013 Provo a ricercare l'argomento che avevo preso in esame....
Elettroplc Inserita: 12 dicembre 2013 Segnala Inserita: 12 dicembre 2013 Un attimo...qui non siamo nel sistema TN-C/TN-S....siano nel TT ...questa è una officina...o una autorimessa...terziario...
LB81 Inserita: 13 dicembre 2013 Segnala Inserita: 13 dicembre 2013 (modificato) Infatti, per questo ho detto che il più delle volte non è fattibile e si fa uso di interruttori differenziali, anche nei casi in cui non sono obbligatori. Il problema non è solo avere una Rt estremamente bassa, ma sperare che rimanga tale fino al prossimo controllo. Nel sistema TN consideri l'impedenza dell'anello di guasto che ha valori relativamente moderati, e tutto cambia. Modificato: 13 dicembre 2013 da LB81
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