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PLC Forum


Fase Riscaldamento


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Inserito:

Salve a tutti,

se non ricordo male quando ero bambino le lavatrici, credo nei programmi a temperatura più alta, avevano una fase in cui la biancheria rimaneva ferma immersa nell'acqua mentre questa veniva scaldata. Ora invece le lavatrici nuove girano e rigirano in tutte le loro fasi. Ci sono differenze tra i due esempi?


Inserita:

Precisiamo, il "fenomeno" da te descritto non accadeva in tutte le lavatrici :smile:

Si possono distinguere 3 diversi comportamenti:

Primo caso, nessuno stop; il timer è configurato in modo tale da "soffermarsi" più a lungo in alcuni punti del lavaggio, ovvero, specifici ingranaggi rallentano l'avanzamento dello stesso, consentendo alla resistenza di avere tutto il tempo necessario per portare l'acqua a temperature anche elevate.

Tuttavia, questo sistema di prolungamento (quasi "empirico", anche se non lo è...) del tempo di riscaldamento non garantisce affatto il raggiungimento della temperatura impostata, in quanto è assente qualsiasi dispositivo di feedback.
Esempio, eventuali arresti prolungati, voluti o meno, della lavatrice nel bel bezzo del riscaldamento, impediscono il raggiungimento della temperatura.

Anche in caso di acqua in ingresso molto fredda è possibile che si verifichi il non completo raggiungimento della temperatura (tempo di lavaggio restante non sufficiente).

Secondo caso, stop alla minima; il timer può avere una configurazione meccanica identica alla precedente, tuttavia, appena inizia la fase di riscaldamento, il circuito di alimentazione "principale" (che alimenta motore e timer) viene interrotto; ad una temperatura X (solitamente 30°), grazie ad un secondo termostato di minima, si attiva un circuito di alimentazione secondario, che ripristina l'avanzamento del timer e conseguenti rotazioni del motore.

Il riscaldamento prosegue fino all'intervento del termostato variabile (quello sul quadro comandi) ed i meccanismi del timer, come nel primo caso, rallentano l'avanzamento dello stesso, sempre per permettere alla resistenza di portare l'acqua a temperatura.

Questo sistema ha un piccolo accorgimento in più rispetto al primo caso: in caso di acqua in ingresso molto fredda, il sistema garantisce il raggiungimento della temperatura.

Anche qui, però, sono assenti sistemi di feedback; esattamente come prima, se stoppassi volontariamente o involontariamente la lavatrice nel bel mezzo del lavaggio per il tempo necessario a far freddare l'acqua (quasi completamente scaldata)... la temperatura non verrebbe più raggiunta.

Terzo caso, stop alla massima; Oggi è il sistema adottato da tutte le lavatrici elettroniche.

Inizialmente era rivolto a timer particolarmente veloci (tipo gli Holzer) o privi (se non privati) di meccanismi meccanici interni in grado di rallentare l'avanzamento del timer; senza tale sistema di bloccaggio, potevano portare a conclusione un ciclo di lavaggio anche in meno di 20 minuti.

Con tale sistema, ogni qual volta la resistenza entra in funzione, si opta per due strade:

1- timer e motore si bloccano completamente (stile vecchie indesit)

2- meglio ancora, si blocca solo una parte del meccanismo che fa avanzare il timer, permettendo quindi alla parte attiva del timer di pilotare il motore.

In genere, sia nelle elettroniche che nelle meccaniche, il riscaldamento alla massima (esempio, a 90°) non è diretto, ovvero, l'acqua viene portata alla massima temperatura progressivamente, rispettando diverse pause.

Per tale scopo, anticamente si installavano, oltre al termostato variabile, una serie di altri termostati intermedi (per esempio, 35° e 55°), i quali bloccavano il meccanismo di avanzamento del timer volta per volta; oggi tutti questi termostati non sono più necessari, le varie temperature intermedie sono tutte preimpostate nella scheda elettronica, la quale è in grado di controllare costantemente la temperatura dell'acqua con una sola sonda.

Con il riscaldamento progressivo, a specifiche temperature, si da modo ai vari componenti del detersivo di agire meglio.

Per esempio, gli enzimi del detersivo lavorano a temperature comprese tra i 35° ed i 45°; raggiunte tali temperature, il riscaldamento si interrompe per qualche minuto (di solito 15 minuti) mentre il motore continua a lavorare.

Riprende il riscaldamento, a 50° gli enzimi si deteriorano.

È facile capire, quindi, che con un sistema di riscaldamento "SENZA STOP" non è possibile garantire al 100% il corretto svolgimento di questa delicata fase del lavaggio, né quantomeno la giusta temperatura.

È, invece, possibile garantire questa temperatura già con un sistema "STOP ALLA MINIMA", tuttavia, c'è un piccolo inconveniente... l'acqua raggiunge la minima a cesto fermo, a mo' di ammollo.

Ma ammollo non è, in quanto un ammollo UTILE lo si fa con la biancheria SOMMERSA, non a "guazzetta", mezza insaponata e... magari, ancora mezza asciutta.

Esempio, le candy-zerowatt degli inizi anni 90'... in alcuni cicli (esattamente i cicli C D K P) caricavano l'acqua e... 10-15 minuti di stop alla minima, senza sciogliere il detersivo appena prelevato, né inzuppare la biancheria! :mellow:

"Svista" risolta nei modelli successivi... prima dello stop... ci scappavano 3-4 giri di massimi 8 secondi ciascuno...

Io non condivido. -_-

Decisamente molto meglio, invece, le Antonio Merloni (ARDO per esempio), le quali iniziavano sempre OGNI ciclo con almeno 2 minuti e mezzo (5 nei cicli intensivi) di battitura, prima di passare in stop alla minima.

Inserita:

Per esempio, gli enzimi del detersivo lavorano a temperature comprese tra i 35° ed i 45°; raggiunte tali temperature, il riscaldamento si interrompe per qualche minuto (di solito 15 minuti) mentre il motore continua a lavorare.

Ho notato che la WIL 86 a 60° su "2" fa il biostep di 5 minuti senza opzione antimacchia, mentre di 10 (5+5, a cadenze diverse) se questa è selezionata...

Inserita:

:) interessantissima discussione che da spazio alle più ampie argomentazioni sul tema :) Grazie Alex.

Inserita:

Grazie a voi!

E chi se lo aspettava che ci fosse così tanto da dire a riguardo! Ora mi studio per bene la risposta di klsrc, non essendo un tecnico ho bisogno di un po' di tempo per assimilare! :smile:

Sì la lavatrice che avevamo a casa era proprio una Zerowatt della fine '80/inizio '90 (purtroppo non ricordo il modello), ma ricordo che esisteva questa fase, che poi ho rivisto anche nella Indesit W83T dell'inizio degli anni 2000 che abbiamo avuto successivamente, vorrei dire proprio sul "2" come la WIL 86 citata.

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