Nelson Wilbury Inserito: 15 dicembre 2013 Segnala Share Inserito: 15 dicembre 2013 Buongiorno a tutti e buona domenica! Come spesso è successo in questa casa ieri mi si è bucato uno dei due scaldacqua elettrici, e ora devo rimpiazzarlo, e vorrei qualche consiglio. Si tratta di scaldacqua orizzontali tradizionali da 80 litri, uno con parte elettrica a destra e uno con parte elettrica a sinistra. In passato ho avuto Ariston Giancaldo, Rheem Perla e affini sempre e comunque MTS a 10 anni fino a che sono esistiti, poi ho iniziato con i 5; questo che mi si è rotto ieri era un Perla 10 superstite. Adesso sono indeciso su cosa mettere: io faccio già da svariati anni manutenzione scrupolosa al massimo ogni due, sostituisco l'anodo anche se non è ancora finito, ho due giunti dielettrici e la terra regolarmente funzionante, ma niente, non c'è verso, durano sempre poco. L'acqua non è per niente dura e più o meno nessuno ha bisogno di anticalcare in nessun dispositivo nella mia città. L'ispezione degli Ariston è diventata difficoltosa per via della flangia piccola, almeno il Rheem aveva la flangia larga a cinque bulloni; adesso stavo valutando un Idropi proprio per questo motivo, ma insieme a questa caratteristica guardavo che gli Idropi ci sono sia con caldaia da 1,5 mm che da 2 mm; non riesco a trovare il dato per Ariston, quindi non so che spessore ha la caldaia MTS. Ora io vorrei capire se effettivamente gli scaldabagni "sono tutti uguali" o se effettivamente ci può essere una differenza apprezzabile di durata; dalle mie parti, a parte le marche un po' sconosciute che spacciano i grandi centri commerciali e che non mi fanno ben sperare (su un 80 litri a 70 euro non ci scommetterei troppo), si trova bene solo MTS, già Idropi è più laboriosa anche per i ricambi; allora io dico che se ne vale la pena vado lontano, mi compro l'Idropi e mi ordino già anodo e guarnizione flangia di ricambio, se invece deve essere come MTS, tanto vale che mi compri MTS che lo pago meno, i ricambi li trovo vicino a casa e li trovo sempre. Per me questo è un problema serio, perché entrambi gli scaldacqua non sono posizionati in modo "furbo", e se si sfondano perdono l'acqua a terra e non sulla vasca; finora ho sempre avuto cu*o, e si sono bucati o di notte, o nelle prime ore del mattino mentre c'era sempre qualcuno, ma se ieri io fossi uscito presto, avrebbero avuto minimo otto ore per allagare tutta la casa e anche quella di sotto. Grazie mille come sempre a chi vorrà aiutarmi! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DJ_Gabriele Inserita: 20 dicembre 2013 Segnala Share Inserita: 20 dicembre 2013 L'unica persona che conosco con lo scaldabagno elettrico è mia nonna e la manutenzione non è mai stata effettuata, vive in una zona di acqua dura e abbiamo cambiato apparecchio dopo più di 10 anni nel bagno principale, nel bagno secondario è ancora tranquillo a funzionare dopo 20 anni... quindi non saprei che dirti. La principale differenza che vedo ora è la garanzia, di 2 o 5 anni, il prodotto con la garanzia più lunga, a parità di marchio, modello e caratteristiche costa un buon 30% in più... sicuramente ha a che fare con lo spessore del serbatoio e della sua vetrificazione se in metallo vetroporcellanato. A questo punto meglio spendere un po' di più per l'apparecchio con la garanzia più lunga. Altrimenti mi domando, non ci sono scaldabagni tradizionali con la caldaia in acciaio inox ed anodo anticorrosione a correnti impresse?! Con un apparecchio del genere dovresti essere a posto per la vita... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nelson Wilbury Inserita: 21 dicembre 2013 Autore Segnala Share Inserita: 21 dicembre 2013 Beh, per quel poco che ne posso capire la durezza dell'acqua può inficiare la durata della resistenza e l'efficienza dell'anodo, non direttamente rappresentare una causa di corrosione: io penso che il calcare vada asportato per liberare l'anodo affinché faccia meglio il suo lavoro, e per non rappresentare sulla superficie della resistenza un picco di calore che la può alla lunga guastare oltre che rallentare la propagazione del calore all'acqua contenuta. Quello che dici è logico, più che l'inossidabilità della caldaia mi parrebbe risolutivo l'anodo a corrente impressa, visto che comunque anche l'inox si caria sia per corrosione galvanica che per presenza di cloro nell'acqua di rete, e non potrà mai essere diverso vista la grande varietà di metalli che si usano insieme per la costruzione degli impianti idrici (ferro-zinco, alluminio, rame, ottone...). Lo scaldacqua elettrico è una soluzione quasi obbligata per me, per l'età del fabbricato, per la posizione nell'appartamento, per il gas di città di qualità infima e caro come il fuoco. Alla fine ho trovato un 50 5 anni Ferroli, che dovrebbe fare al caso mio, almeno un po' l'inerzia termica è migliorata rispetto all'80. Vedendo casa dei miei dove il gas di città, che è aria propanata, viene usato sia per cucina che per acqua calda sanitaria, e lo studio di mia madre che invece col gas di città viene riscaldato solo in orario di lavoro, ho concluso che è i soldi in casa mia sono di gran lunga meno e spesi meglio in chilowatt/ora, con riscaldamento a termoconvettori e scaldabagni elettrici. Grazie mille per il tuo aiuto e buon natale! F. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DJ_Gabriele Inserita: 21 dicembre 2013 Segnala Share Inserita: 21 dicembre 2013 Ommamma, allora valuta delle pompe di calore... mal che vada consumano 1/3 rispetto al riscaldamento elettrico resistivo e sono altrettanto rapide a portarti a temperatura gli ambienti! In ogni caso, se c'è una flangia apposita, immagino potresti montare un elettrodo anticorrosione a correnti impresse anche in uno scaldabagno tradizionale. Un saluto! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nelson Wilbury Inserita: 22 dicembre 2013 Autore Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2013 Le pompe le ho già, le uso principalmente per il condizionamento estivo; di inverno ci riscaldo solo in certi casi il soggiorno, proprio per la rapidità, per esempio in pausa pranzo; ma se devo scaldare un ambiente per poi starci ore non c'è paragone con i pannelli elettrici, che non seccano l'aria quanto le pompe; e la bolletta è sempre bassina per una casa di 180 mq, qualche volta sotto i 100 euro, mai sopra i 120. No, beh, l'anodo di magnesio degli scaldacqua si trova al centro della resistenza, imperniato sulla stessa flangia, si svita e si cambia, ma dubito che si possa fare senza una trasformazione della flangia. Grazie a te! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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