toifel Inserito: 6 ottobre 2004 Segnala Inserito: 6 ottobre 2004 Mi rivolgo agli esperti per un consiglio:Sto' progettando di modificare radicalmente una caldaia a legna ad inverzione di fiamma con ormai molti anni alle spalle Essendo il corpo caldaia ancora perfettamente integro volevo apportare delle modifiche per elevare il rendimento. I punti deboli di queste caldaie erano essenzialmente la tendenza alla formazione di condensa corrosiva e la irregolarita' nel rapporto tra aria comburente e combustibile; il primo problema l'ho risolto modificando la camera di combustione con l'inserimento di una culla in refrattario e scambiatori a secco saldati sul corpo caldaia oltre all'inserimento di un ricircolo per mantenere sempre l'acqua in temperatura anche nella parte bassa della caldaia. Per il secondo problema non essendo possibile dosare la quantita' di combustibile vorrei riuscire a regolare in modo preciso la quantita' di aria; nella configurazione originale la caldaia va carburata in modo empirico agendo sulle luci di ingresso dell'aria primaria e secondaria, fino all'ottenimento della fiamma blu, mentre l'elettroventola lavora in aspirazione e sempre allo stesso regime. Io vorrei modificare il sistema introducendo sullo scarico una sonda che possa rilevare la presenza di ossigeno nei gas e conseguentemente agire in continuo o sul numero di giri dell'elettroventola o sulle luci di immissione dell'aria comburente attraverso servomotori e valvole. Qualcuno sa se esistono sonde adatte allo scopo?
milani34 Inserita: 10 ottobre 2004 Segnala Inserita: 10 ottobre 2004 Ciao, io ho una caldaia a polverino, ma noi abbiamo degli inverter in cascata (polverino , aria combustione e camino) forse c'è il sistema che cerchi è della Ascon (Ascomb).Fammi sapere in maniera più dettagliata e vedo come posso aiutarti.
Paolo Cattani Inserita: 10 ottobre 2004 Segnala Inserita: 10 ottobre 2004 non essendo possibile dosare la quantita' di combustibile vorrei riuscire a regolare in modo preciso la quantita' di ariaQualcosa non mi quadra: se non puoi dosare la portata di combustibile, come ottieni la regolazione della temperatura dell'acqua? Agendo sulla portata aria puoi arrivare ad una combustione corretta dal punto di vista stechiometrico (è giusto ed è normale), ma se usi la regolazione aria per regolare la temperatura, per forza avrai momenti in cui avrai un eccesso di aria ed altri con emissione di CO. Praticamente una caldaia ad inversione funziona gasificando la legna e poi bruciando il gas prodotto, compreso il CO: quindi dovresti agire con la carburazione sull'aria secondaria, mentre regolando la primaria dovresti regolare la potenza, e' corretto?Che utilizzo ha la caldaia?Quante kcal ?
toifel Inserita: 11 ottobre 2004 Autore Segnala Inserita: 11 ottobre 2004 La caldaia e' destinata a scaldare acqua per riscaldamento e sanitaria. E' abinata ad un accumulo tampone di 600l.In effetti mi riferivo alla impossibilita' di modificare la quantita' di combustibile riferendomi alla legna e non tenendo presente che questa viene gasificata. La caldaia deve andare al massimo fino al raggiungimento della temperatura di 80º all'interno del bollitore ad accumulo; volevo sincerarmi che durante tutto il ciclo di funzionamento venisse sfruttata al meglio la combustione e che non ci fossero eccessi di aria; per fare cio' pensavo di analizzare in continuo i fumi ed in funzione degli esiti agire sulle valvole dell'aria e/o sulla velocita' dell'elettroventola. La caldaia era dichiarata per una potenza 34Kw/h
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