raf2000 Inserito: 18 dicembre 2013 Segnala Inserito: 18 dicembre 2013 ciao a tutti, sto per ristrutturare l'impianto, e avrei un paio di domande... 1) i radiatori sono in ghisa e vecchi e rimangono tali; c'e' solo un circuito (una mandata e un ritorno) con collettori ai diversi piani; la caldaia sara', visto obblighi, a condensazione; ci sara' uno scambiatore a piastre per separare caldaia da impianto. Ora, dato che la mandata impianto deve essere sempre sopra i 70 °C e costante, altrimenti i radiatori a bassa superficie non scambiano, credo che non mi serva ne sonda esterna, ne valvola miscelatrice a 3 vie, ne pompa modulante (parlo di pompa lato impianto, quella in caldaia, quasi inutile, lo sara comunque credo), giusto? 2) inserendo lo scambiatore, mi devo preoccupare di perdite di portata lato impianto? L'idraulico propone di cambiare la pompa di circolazione lato impianto, ma io non capisco perche, dato che funziona ancora (300 W mono velocita). 3) l'impianto ha/avra 4 elettrovalvole su 4 collettori per 4 zone con 4 termostati ambiente. La pompa lato impianto parte solo se almeno una valvola e' aperta (tramite rele). Come faccio ad azionare la pompa in caldaia allo stesso modo? 4) domanda generale/curiosita: in un impianto moderno a regola d'arte (a radiatori, non a pavimento), i temostati ambiente (caso con piu termostati) cosa comandano??? Direttamente la temperatura della camera di combustione? Velocita pompe? Valvole miscelatrici/di zona? Lo chiedo perche per curiosita vorrei sapere quanto deviera' il mio impianto dalla soluzione ideale... grazie a tutti per i consigli! ciao raffa
teorico1 Inserita: 18 dicembre 2013 Segnala Inserita: 18 dicembre 2013 1) la mandata con i radiatori in ghisa puo' essere tranquillamente messa a 55/60 gradi, il che ti permetterebbe di lavorare con la caldaia in regime di condensazione. La sonda esterna e' sempre utile per ottimizzare i consumi, se si scegli una curva idonea al proprio impianto e all'abitazione su cui l'impianto e' montato. Valvola miscelatrice non ti serve, e' sufficiente che tu abbia una caldaia con un'elettronica che ti permetta di lavorare in termoregolazione. La pompa modulante lato impianto e' consigliata. Ti permette di ottimizzare i consumi elettrici e le portate con i carichi parziali (se mandi solo 1 impianto su 4 non ti serve la stessa prevalenza di 4 impianti accesi, la pompa modula e consuma meno energia) 2) come dicevo prima, la pompa modulante e' caldamente consigliata. 3) metti in parallelo un ulteriore contatto pulito di ciascun rele' e lo colleghi al TA di caldaia 4) in un impianto fatto come il tuo ma moderno, normalmente i TA comandano le valvole di zona, il cui contatto supplementare chiude il TA di caldaia.
raf2000 Inserita: 18 dicembre 2013 Autore Segnala Inserita: 18 dicembre 2013 ciao Teorico, grazie mille intanto pensavo che, essendo in ghisa e a bassa superficie, i termosifoni dovessero essere molto caldi e con grossa velocita acqua (cosi da avere un basso dT). OK, allora considero anche la sonda esterna. Pompa lato impianto Qui ho un dubbio: e' vero, con una zona aperta ho meno richiesta di prevalenza che con 4. Ma come dici tu, vuol dire che devo collegare in qualche modo anche questa pompa alla caldaia, giusto? Cioe la caldaia puo regolare sia la sua pompa integrata per il mini-circuito caldaia, sia una pompa esterna aggiuntiva lato impianto??? Il TA caldaia, se ho capito bene da altri post, accende quindi bruciatore e pompa caldaia (non sono sicuro di quello che sto scrivendo....) e fa raggiungere alla mandata la temperatura impostata sulla caldaia.... ....quindi e' normale che il bruciatore si accenda e si spenga ogni tanto. Lo chiedo perche in altri post qualcuno consigliava di tenere sempre acceso il bruciatore e di far sempre circolare acqua nell'impianto, giusto da tenere sempre la temperatura del termostato negli ambienti (ma mi chiedo come sia possibile in caso di per esempio 4 termostati con solo una mandata e un ritorno...). grazie ancora! raffa
teorico1 Inserita: 19 dicembre 2013 Segnala Inserita: 19 dicembre 2013 La pompa lato impianto gestisce la propria prevalenza in maniera autonoma, devi solo fare in maniera che parta (insieme alla caldaia) quando c'e' richiesta da parte di almeno 1 zona. Quindi con lo stesso rele' alimenti la pompa e dai il consenso alla caldaia. Tenere la caldaia sempre accesa (e quindi tenere caldo il circuito primario tra caldaia e scambiatore) secondo me non ha un gran senso se il circuito primario stesso e' piccolino (cioe' con poco contenuto di acqua). Infatti con un basso contenuto di acqua hai un tempo di risposta accettabile (come tempo di risposta intendo il tempo che intercorre da quando dai il consenso di accensione a quando il circuito primario e' caldo) , e' chiaro che se il circuito fosse molto grande il tempo di risposta sarebbe piu' lungo e forse avrebbe maggior senso tenere sempre il circuito primario caldo. Tieni conto che con il primario caldo hai continuamente delle perdite di calore e delle riaccensioni della caldaia anche nei periodi in cui non c'e' alcuna richiesta di calore da parte dell'impianto.
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