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PLC Forum


Modello Controllo Avvitatore


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Inserito:

Ciao!!!

Nel modello e nel controllo di un avvitatore secondo voi potrei considerare il moto dell'asse di traslazione della punta e quello di rotazione per avvitare come indipendenti?

Grazie a tutti!!!


Inserita:

Per una rispsota completa ed esaustiva sarebbe necessario conoscere i dettagli dell'avvitatire.

In linea generale i due moti non sono indipendenti.

Inserita:

Immaginavo gli assi fossero interagenti.

Sostanzialmente deve avvitare dei tappi di plastica millerighe su dei contenitori.

Le precisioni possono influire? Non sono molto elevate,penso dell'ordine del grado e millimetro.

Inserita:
Le precisioni possono influire?

Su che cosa? Qualche parola in più non guasterebbe! Tranquillo non paghi un tanto a parola :) . Non si possono estrarre le informazioni con la tortura (almeno via internet)

Matteo Montanari
Inserita:
Non si possono estrarre le informazioni con la tortura (almeno via internet)

se fosse possibile, credo che qui se ne farebbe largo uso :ph34r:

Inserita:

Ciao! Scusa se scrivo solo ora.

il supporto dove deve essere avvitato il tappo ha un diametro di 5 mm.

Il passo del filetto è di 3 mm a giro.

La precisione richiesta è 1 grado di rotazione e di 0.5 mm sul posizionamento verticale.

La precisione di spostamento verticale non deve avere un legame con la precisione della rotazione?

Avevo pensato a un contollo + osservatore fatto però con la tecnica dell'osservatore dell'osservatore.

Sto cercando un posto deve mettere il disegno così posto il link.

Inserita:

L'unico problema è l'individuazione dell'inizio della filettatura. (Questo perchè sei sempre parco di infomazioni e non spieghi come posizioni il tappo ed il contenitore, come inizii l'operazione di avvitatura).

Con le precisioni ipotizzate dovrebbe essere un lavoro di tutto riposo. Configuri la rotazione come master e l'avanzamento come slave. Con l'uso di un feedforward decente risolvi tutto, senza asservatori che, in questo caso, ti aggiungono solo complicazioni senza benefici.

Poi magari se ci racconti con cosa intendi motorizzare il tutto forse si può fare anche qualche ipotesi funzionale.

Inserita:

Vi chidedo sempre scusa per le poche informazioni e mal date che vi fornisco,sto svolgendo un progetto per una tesina di scuola.

Le specifiche si riferiscono a una cella di lavorazione che svolge il compito di avvitare dei tappi millerighe su dei contenitori.

Sostanzialmente ho una tavola rotante con contenitori sulla circonferenza che me posiziona sotto l'avvitatore uno alla vota e quasto fatto lo tratto separatamente dal resto.

Posizonato il barattolo devo avvitare il tappino.

Il tappino posso ipotizzare che sia già sopra il barattolo ed è di tipo millerighe(in platica) quindi la punta sarà analoga e si dovrebbe agganciare al tappo senza difficoltà in quanto con qualunque rotazione ci arrivo la punta dovrebbe poterlo agganciare lo stesso.

Il fatto che mi riferissi a un osservatore dell'osservatore era perchè professore avrebbe preferito così,anche se immagino che per precisioni ridotte altri controlli risultino più semplici.

Inserita: (modificato)

Che fosse qualche cosa legato alla scuola me lo facevano supporre numerosi indizi, sopra a tutto la mancanza di idee pratiche.

L'uso di un osservatore può avere qualche valenza teorico-didattica ma, ai fini pratici, in questo caso non aggiunge nulla, anzi toglie.

Vedi la soluzione più corretta per il tuo sistema non è l'asse elettrico. La soluzione corretta è: rotazione motorizzata controllata in velocità e limitata in coppia; la tralsazione, una volta che il tappino è posizionato sul contenitore, deve essere praticamente trascinata. L'ideale sarebbe ridurre a zero la coppia resistente, in modo che l'utensile si abbassi seguendo il filetto. Una volta che il tappo ha raggiunto la posizione di fine corsa, l'incremento della coppia resistente alla rotazione farà arrestare la rotazione ed innescherà il lavoro di rilascio dell'utensile.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Pultroppo il senso pratico viene dall'esperienza e di questa me ne manca davvero tanta,anzi,non ne ho :)

ok. per la rotazione motorizzata controllata in velocità e limitata in coppia.

Per quanto rigurda la traslazione intendi che devo solo far si di annulare gli attriti sul bracccio che si abbassa e lasciare che peso stesso lo faccia scendere mentre avvita? Come deve essere contrallato,forza?

Mi scuso col forum per la mia inesperienza.

Grazie.

Inserita:

Conosci qualche libro o materiale da consigliarmi su questi argomenti,che tratti anche un po' di cose pratiche? Mi interessa sia sul controllo che sulla modellistica.

Grazie per l'aiuto.

Inserita:

PowerCmos, non hai niente di cui ti debba scusare! CI mancherebbe!

Che sia inesperto è normale, lo è un po' meno che lo sia il professore! Ma si sa, nel nostro bel baese, scuola e industria proprio non comunicano.

....abbassa e lasciare che peso stesso lo faccia scendere mentre avvita?

L'idea sarebbe questa. Come fare? bisognerebbe conoscere meglio la macchina per dare qualche indicazione valida.

Per il libro. Potrei consigliarti "Il controllo automatico dei sistemi" di Neil M. Schmitt

edito da Jackson, però non so se è ancora ib circolazione :( Anche "Controllo dei processi" di Marsilli (Pitagora Esmi) è abbastanza pratico, pur esaminando i problemi anche dal lato teorico. Purtroppo i testi italici sono più terici che pratici. Poi prova a fare una ricerca con google o simili.

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