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PLC Forum


Impianto Aspirazione - Ho bisogno di 1 consiglio ...


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Inserito:

Sto progettando un aspiratore che deve prelevare l'aria da un condotto nel quale una decina di macchine SOFFIANO a loro volta.

Ci sono un paio di idee per la realizzazione :

1) Attraverso un alto numero di digital IN acquisisco lo stato (ON-OFF),stabilisco la portata d'aria che ogniuna delle macchine IMMETTE nel condotto e regolo l'aspiratore in modo che la portata dell'aria che estrae sia maggiore della somma delle portate immesse dalle soffianti

2) Attraverso qualche sensore deduco lo stato dell'aria all'interno del condotto, e regolo di conseguenza l'aspiratore.

Io sarei propenso per la seconda soluzione, ma non saprei che tipo di sensore usare (pressione? velocità dell'aria??) e soprattutto ho notevoli dubbi sul fatto che probabilmente all'internjo del condotto si possano generare dei fenomeni di vortici o altro che rendono difficilmente ricavabile il reale stato dell'aria nel condotto !!!

Avete suggerimenti da darmi? In particolare sui sensori da addottare nel seconda ipotesi

Grazie


Inserita:

io ho gia fatto una cosa uguale

avevo collegato l'aspiratore in modo che funzionasse appena una macchina partiva

risultato i climatizzatori non fuzionavano bene perche soprattutto gli inverter hanno bisogno di stabilire il loro delta fi

poi ho installato un termostato diffrenziale che misura la temperatura esterna e fa partire le tre velocita dell'aspiratore

preticamente nel condotto aapena la temperatura varia di 2 gradi l'aspiratore parte e ripristina la temperatura

Inserita:

Per un sistema di regolazione d'aspirazione devi stabilire se devi regolare la depressione del condotto oppure la portata d'aria. Nel primo caso ti pasta un trasduttore di pressione relativa da 0:-1000 mmH20 (ti dovrebbe bastare) collegato al tuo bel inverter. Questo lo programmi con il PID con il riferimento analogico del anello di regolazione dal trasduttore, imposti iltuo set di lavoro ed il gioco è fatto. Ovviamente avari una condizione di regolazione che andrà da un minimo di frequenza un un massimo che presumo essere 50 Hz (potresti anche fare 60 se la ventola è bilanciata per tali velocità, un certo margine non guasta mai). Nel caso della portata il caso si complica solo in temini di costi. Per misurare una portata dovresti valutare il valore di portata che devi mantenere in funzione della pressione che raggiungi. Poi il tipo di condotta impone la scelta o meno di certi isuratori rispetto ad altri. Se l'aria è sporca e umida ti si eliminano altri tipi di misuratori. Morale della favola la soluzione un pò più flessibile è quella di misuratori a ventolina ad inserzione diretta al centro del flusso della condotta. Un unico foro con raccordo ad ogiva e il tutto è funzionante. Ovviamente dovrai tararlo opportunemente per avere dei dati precisi.

Il sistema di determinazione empirica in base alle portate di ogni singola macchina di certo non è sbagliato, semplice ed efficace. Quelli tramite trasduttori sono sistemi di regolazione ad anello chiuso, quindi adattabil a qualsiasi variazione.

SimoneBaldini
Inserita:

Se opti per la prima soluzione credo che tu non abbia problemi una volta stabilite le portate del tuo ventilatore alle varie velocità.

Per la seconda idea, un trasduttore di pressione puo' essere funzionale. La scala dovrebbe essere piccola poiche non credo che tu abbia pressioni elevate (non so che tipo di ventilatori siano già installati) comunque 100 massino 200 mmca. Tieni conto però che tale soluzione non è ottimale poichè con un ventilatore solo in funzione non hai la stessa pressione nel condotto che con tutti i ventilatori in funzione per la portata richiesta.

Io realizzo diverse applicazioni di questo genere, cioè ho un ventilatore di mandata e divere utenze da servire, in passato ho provato ad usare trasduttori di pressione, ma il risultato era che non mi davano una portata corretta per tutte le possibili combinazioni di contemporaneità. La soluzione finale è stata PLC che legge le utenze, stabilisce il valore di portata e comanda l'inverter del ventilatore per la portata richiesta.

Altra soluzone che realizzo alle volte, ma che comporta molta manutenzione, è quella di avere una presa d'aria supplementare. In pratica si attivano tutte le macchine e l'aspiratore centrale, si misura la velocità dell'aria che da questa presa daria libera (di piccole dimensioni) ha, e si setta un trasduttore di velocità dell'aria su questo valore per questa presa sempre aperta. L'inverter lavora mantenendo constante la velocità, e in sostanza la portata d'aria che c'è in questa presa variando la portata d'aria generale indipendentemente da quante altre utenze stiano lavorando. La soluzione funziona egregiamente, ma comporta come in tutti i trasduttori sensibili, delle manutenzioni e degli sbalzi ai bassi regimi.

Ciao

Simone

Inserita:

Per Ennebienne:

- Interessante il metodo della piccola apertura "spia" !!!

Ho un dubbio : nel collettore , metteresti la spia vicino all'aspiratore o più lontano possibile ?

E in che posizione lo metteresti rispetto ai ventilatori che immettono l'aria nel collettore ?

Credo sia opportunuo metterlo il più possibile distante da tutto !!!

Pensavo di proteggere il sensore con dei filtri, onde ridurre la manutenzione necessaria !!!

Grazie

SimoneBaldini
Inserita:

Come dici tu, il piu' distante da tutto, in modo che sia meno influenzato.

Ma credo che comunque non sia molto importante dove lo posizioni, credo invece che sia una cosa buona avere delle serrande che ti chiudano le utenze non in funzione altrimenti avrai comunque un'aspirazione anche da li ma che non serve a nulla.

Ciao

Simone

Inserita:

Pensavo anch'io infatti che sia necessario chiudere le utenze non attive, soprattutto se intendessi ragionare in termine di depressione piuttosto che in termini di portata.

Comunque l'idea attualmente in vantaggio sulle altre è quella di effettuare un controllo misto:

In base allo statoON/OFF delle utenze soffianti nel collettore, imposto una velocità fissa nell'inverter dell'aspiratore, la quale può essere modulata entro certi limiti, retroazionando il sistema con un sensore di portata d'aria del tipo da te suggerito, cioè una ventolina su presa d'aria supplementare

Inserita:

X Ennebienne :

Ho parlato dell'idea di come realizzare il software al fornitore del gruppo aspirante:

Mi ha detto che la tua idea di mettere un misuratore di portata in un'utenza supplementare non è corretta :o n quanto verrebbe "colpito" solamente da una parte della portata dell'aria introdotta nel collettore !!!

Ma 6 sicuro che a tutte le utenze arrivi la stessa portata ?

Secondo me la pressione è costante all'interno del collettore, ma non la portata !!!

SimoneBaldini
Inserita:

Non ho capito il dubbio.

La portata nel collettore non è costante, altrimenti non si avrebbe il problema. La pressione potrebbe e non potrebbe essere costante, metre la portata di una singola utenza DEVE essere costante se questa utenza è in funzione.

Quindi tarato l'impianto per tutte le utenze, che ne rimangano aperte 1 o metà o tutte, alla bocchetta campione deve sempre aspirare la medesima portata, ciò garantisce che nel collettore si ha una sufficiente aspirazione per le utenze in funzione. Puoi optare per un trasduttore di pressione, ma l'esigua pressione che avrai (da 10 a 100 mmca) non credo di piu' rende il sistema poco preciso e molto instabile. La soluzione ideale senza sensori è associare una frequenza per ogni combinazione di funzionamento delle utenze o comunque proporzionale, praticamente potrai alla messa in servizio verificare e mirare meglio questi valori che col tempo non cambieranno.

La realizzazione eseguita non era in aspirazione ma in mandata, esiste un termoventilante con ventilatore sotto inverter e circa un 50 utenze che possono o no essere aperte (condizionamento alberghiero). Il problema era che non si voleva intervenire su tutto il sistema, quindi solo in centrale si è applicato ad una utenza sempre attiva (sala ingresso) la sonda di velocità. Tarato tutto l'impianto a portata massima (tutto in funzione), si è settata la sonda alla velocità (portata) prestabilita e si varia la velocità del ventilatore a seconda di questo punto fisso. Si è dovuto avere altri accorgimenti minimi quali alla partenza, all'oscillazione della lettura ecc.. ma complessivamente funziona egregiamente. Come già detto si puo' avere anche la pressione come riferimento, ma questa varia (nelle UTA) anche a seconda dei fintri intasati, della temperatura dell'aria, e a mio avviso i sensori di pressione sono meno stabili e costanti nel tempo. Ho avuto esperienza una decina di anni fa' con un sistema Carrier composto da una sonda di presione, una centralina, e una serranda di by-pass sulla mandata. La sostanza era che tarato a punto fisso la pressione in mandata, la serranda si by-pass doveva modulare mantenedo il punto fisso. Il fatto era che il sensore (piu' volte sostituito) si starava dando valori anomali e tutto il sistema dava sovra o sotto portate.

Ciao

Simone

Inserita:

Ciao, il mio dubbio è questo:

Nel tuo caso ad esempio : un ventilatore che soffia su un collettore e N buchi sul collettore per le varie utenze.

Secondo te, supponendo il collettore perfettamente stagno, se io faccio un buco in un posto, o se lo faccio in un altro , la ventola è attraversata dalla stessa portata d'aria ? Da quel che dici sembra di si !!!

Secondo me no ... perchè dipende da che angolo forma con il flusso dell'aria che proviene dal ventilatore: se la ventolina è perfettamente parallela per capirci alla ventola del ventilatore che soffia ok, ma se formasse con esso un angolo ad esempio di 90°, la portata che la attraversa sarebbe 0 !!!

Sinceramente sono anche un po confuso su tutto questo discorso !!!

Ciao

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