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PLC Forum


Regolazione Heat-cold - Quale scopo ....?


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Inserito:

La domanda è contradditoria ma deve essere stato il dubbio del progettista del sistema di gestione temperatura-umidità. Mi sono imbattuto in un sistema composto da ben 4 regolatori di medio livello (senza citare la casa è la ben nota serie Q) ciascuno adibito al riscaldo-raffreddo umidificazione-deumidificazione. Al momento la cosa mi ha lasciato perplesso, non avevo dati per giudicare. Poi sindacando un attimo ho verificato proprio che era cosi. Ora, passando poi questi segnali in PLC, di cui però non conosco ancora la programmazione, considerenndo il fatto che avranno gestito le due soglie a rele come soglie d'intervento e descriminazione delle azioni, mi si ripropone il dubbio: a che scopo e con che pregi ? Estendete questa situazione a molte zone di regolazione.

Ora come prima iniziativa ne sarebbero bastati 2 dello stesso tipo per zona e come soluzione ottimale solo uno per zona.

In questa soluzione non vedo altri che problemi e poca flessibilità nell'ottimizzazione, ma a fronte del mio piccolo nome di fronte a colossi del settore con menti fumanti a produrre soluzioni all'avanguardia, vorrei un Vs. parere.

Grazie.


Inserita:

io non ho capito nulla di quello che dici.

o sono fumato io o sei un po criptico, poi essere un cinin esplicito in piu'???

cosa devi regolare, che attuatori hai, e' un uta?

Q? che intendi? quello di 007?

Inserita:

A prescindere da quello che devo fare a valle dei regolatori... regolazione caldo/freddo gestita tramite 2 regolatori separati, per un loop di temperatura ed uno di umidità (totale 4 regolatori per ogni zona).

Se proprio vogliamo essere esaustivi, tramite servovalvole.

Ma il problema non stà in cosa muovo in campo, ma come lo muovo. In questa maniera non ho PID, zone d'isteresi, zone di sovrapposizione o altro sincronizzati. E' vero che alla fine posso ottenere il tutto, come è stato fatto tramite soglie digitali e passando da un PLC, ma perchè tutto ciò?

Convenienza economica ? Non direi

Flessibiluità del sistema ? Assolutamente no

Mancanza di soluzioni tecniche ? Non mi sembra

Problemi di gestione degli attuatori in campo ? Risolvibile, abbiamo il PLC

Ricilo di un progetto datato ? Probabile

Risultato ? Difficoltà nell'affinamento della regolazione

Paolo Cattani
Inserita:

A questa domanda può rispondere solo il progettista. Certo, però, che si sono complicati la vita per niente: in compenso il commerciale ha hatto un figurone coi capi.

Coraggio!

Inserita: (modificato)

4 regolatori per ogni zona ?

se devi regolare temperatura e umidita' avrai 2 regolatori , al limite fai un doppio loop per regolare la mandata aria in funzione dell'ambiente e fanno 3 (inverita' sono sempre due ma uno e' doppio).

se regoli caldo/freddo con 2 regolatori rischi di avere sovrapposizioni delle Ycaldo e Yfreddo e regolatori che si rincorrono a vicenda.

non hai PID? se fai tutto con isteresi rischi di avere delle pendolazioni assurde con clima schifoso e sopratutto usura delle parti meccaniche valole/servomotori che partono un poco tempo.

ma se hai il plc preche' non lo riprogrammate a dovere?

ma forse nonb ho ancora colto il problema....

Modificato: da pidmaster
Inserita:

Il punto è proprio questo :

1 regolatore con PID per l'azione caldo (indipendente)

1 regolatore con PID per l'azione freddo (indipendente)

1 regolatore con PID per l'umidificazione (indipendente)

1 regolatore con PID per la deumidificazione (indipendente)

= 4 regolatori per ogni zona + PLC che gestisce gli attuatori in campo mediante le soglie che gli stessi regolatori hanno programmato per non avere delle sovrapposizioni d'azione.

I regolatori sono la serie Q della Reg

Come diceveno i 3-3 a drive-in, "me sembra proprio una s.........a", però siccome non mi reputo la massima autorità nel campo, volevo chiedere un Vs. parere senza indirre una discussione accademica.

Proporre soluzioni è il mio lavoro, prima però bisogna dimostrare le motivazione della proposta e come scrivevo, non è che al primo incontro possa propormi suggerendo una rivoluzione su tutto il sistema. A voler ben vedere ne basterebbe solo 1 Reg2....

Inserita:
senza indirre una discussione accademica

eh no, qui e' prioprio teoria.

c'e' poco da inventare.

esistono testi che parlano chiaro e anche grandi esperti in regolazione qui che ti posso aiutare molto, livio dove sei?????

se usi un pid per ogno attuatore sei finito.

devi usare un regolatore per ogni grandezza fisica che devi regolare, poi aggiusti tutto conforntando opportunamente i risultati. alla fine operi sugli attuatori. ma solo alla fine.

poi se usi un pid tuo o siemens o coster o suter poco importa se la base e' errata il risultato non puo' che essere approsimativo. magari piu' o meno stai sul set-point, ma a che preszzo?

la rogolazione del termoclima ha come fine il raggiungimento dei setpoint di T/H ma la soluzione (che e' una equazione differenziale con parecchie variabili) non e' unica.

la migliore e' quella che ragguinge l'obiettivo con il minimo consumo enrgetico cioe' la minima generazione entropica (ma >0 per definizione) e il massimo del rendimento.

se per arrivare al set-point prian scaldi poi raffeddi ppoi unidifuche e poi secchi......

si va beh alla fine arrivi ma la bolleta poi...

alla fine ha ragione cattani qui ci vuole il progettista con le p...e che sa quello deve fare e come.

Inserita:

A volte i progettisti sono portati per mano dai venditori delle aziende che alla fine spingono per mettere i prodotti in capitolato e a volte mettononel progetto troppe cose che a volte risulano non servire proprio a niente !!

Comunque una ditta di cui non faccio il nome direttamente, ma costruisce termoregolazioni, aveva a catalogo fino qualche anno fa per il controllo dei parametri climatici delle UTA una regolazione composta da 4 regolatori che rispettivamente assolvevano la funzione di Riscaldamento , raffreddamento/ deumidifcazione, post-riscaldo , il tutto coordinato da un cosidetto selettore di priorità che teneva conto della priorità tra deumidifcazione o raffreddamento.

Il sistema era molto complesso da collegare e da metterea punto.

Ancora oggi in umbria ci sono impianti funzionanti con questo tipo di regolazione !

Questo l'apparecchio !

Forse oltre la teoria l'Ing. ha messo un pò di fantasia ?!

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