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Differenza Sul Diametro


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Inserito:

Buongiorno a tutti!

Mi premeva chiedervi una cosa. In una briglia a quattro rulli in cui scorre un laminato extra sottile di acciaio inox, regolata da azionamenti cc, quanto è importante l'uguaglianza dei diametri dei 4 rulli? Questa briglia è inserita in una spianatrice in coppia con un'altra sua gemella. Una briglia lavora a riferimento di velocità costante ed è il master di linea, mentre l'altra si oppone al moto ed ha riferimento di velocità variabile proporzionalmente all'allungamento che si vuol ottenere sul materiale.

L'azionamento master di ogni singola briglia è settato per un controllo in velocità con encoder, mentre gli altri rulli sono in loop di corrente tramite variazioni di velocità apportate con un PLC Symadin Siemens.

Ho notato alcuni comportamenti anomali dei motori; alcuni non assorbono corrente, mentre altri si fanno completamente carico della regolazione con assorbimenti troppo alti. Queste anomalie, una volta escluse cause elettriche e rettificato i rulli, sembrano ripresentarsi nel caso in cui i diametri dei rulli in ogni singola briglia siano troppo diversi; tenete conto che l'escursione del diametro va da un minimo di 485 mm ad un massimo di 500 mm.

Sapete se esiste qualche relazione tra il diametro dei rulli e il comportamento degli attriti con il materiale che possa inficiare il perfetto controllo dei motori?

Grazie a tutti


Inserita:
tenete conto che l'escursione del diametro va da un minimo di 485 mm ad un massimo di 500 mm.

Difficile fare una valutazione così su due piedi, 15 millimetri di differenza sul diametro può essere tanto o poco, dipende dalle cedevolezze elastiche dall'oggetto imbrigliato, dallo spessore della lamiera e dal raggio di curvatura.

Prova a mettere una strisciolina di teflon tra i cilindri che ti sembra sforzino di più e anche in quelli che ti sembrano sforzare meno, una eventuale differenza nella deformazione della striscia potrebbe essere la risposta.

Inserita:

Da come descrivi i risultati, un motore con assorbimento pressochè nullo ed un altro che si fa carico di tutto, ho l'impressione che sia sbagliata la strategia di regolazione.

In questi casi, generalmente, si impogono le cascate di velocità con in somma correzzioni generate dallo sbilancio di corrente. Agendo così so ottengo le velocità e carichi ottimizzati.

Inserita:

Prima di tutto grazie per le risposte.

Purtroppo non avendo gli strumenti adeguati per poter entrare nel programma contenuto entro il Symadin, non posso discriminare e controllare appieno il loop di regolazione, quindi cerco di fidarmi degli effetti che vedo, dei parametri impostati sui regolatori (che tra l'altro sono dei Simoreg), e dalle descrizioni, in verità abbastanza sommarie, rilasciateci a suo tempo dalla casa costruttrice. In effetti non vedo cascate di velocità, ma a tutti viene dato lo stesso riferimento di velocità del master di briglia, e poi vengono fatte apposite correzioni di velocità per bilanciare il carico di corrente, secondo questa legge:

se T è il tiro applicato al master, gli altri 3 rulli avranno un set di corrente rispettivamente di T/2, T/3, T/4. Questo in accordo con le taglie dei motori, le quali più o meno, rispettano queste relazioni.

Sto cercando anche di discriminare eventuali difetti del nastro (nastri unti, crudi o ricotti), viste le grandi varietà di nastri di questa macchina.

Inserita:

Dai dati che comunichi non è possibile effettuare una diagnosi valida del problema.

Di seguito ti riassumo, per sommi capi, una regolazione tipica di una macchina simile a quella che descrivi.

Osservando la macchina dallo svolgitore verso l'avvolgitore, cioè nel senso del moto del materiale, si individua una briglia master di linea. Poi si fissano gli scorrimenti di velocità proprozionali agli allungamenti. Ovviamente i motori a monte avranno scorrimenti negativi, mentre saranno positivi quelli a valle del master. Gli scorrimenti, applicati al riferimento di velocità della linea, determina i feedforvard di velocità. In un sistema perfetto non sarebbe necesaria correzzione alcuna. Purtroppo i sistemi reali sono men che perfetti, quindi è necessario apportare correzzioni. Le correzzioni vengono apportate con varie metodologie. Una strategia molto efficiente consiste nel bilanciare la corrente dei vari motori, in modo da evitare che uno si affatichi troppo e l'altro faccia il lazzarone. In genere si corregge la velocità in proprozione della differenza di corrente misurata. Ovviamente la correzzione di velocità deve ripercuotersi sui motori a monte o a valle del motore interessato.

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