Elettroplc Inserito: 10 gennaio 2014 Segnala Inserito: 10 gennaio 2014 (modificato) E' da tempo che leggo sui forum tecnici molti quesiti in ordine alla probabile inserzione di un generatore (GE) ausiliario monofase o trifase, su impianto elettrico residenziale al fine di dotare quest'ultimo di un UPS atto alla continuità del servizio in essere. Premesso questo, ho verificato che questa variante ipotetica ha suscitato molte diatribe tra i vari plcforums, ed anche molti progettisti non avevano le idee chiare, soprattutto con l'adozione corretta del polo di massa o terra del GE. Dalla corretta interpretazione del polo di massa o terra dello chassis del GE alla corretta inserzione del predetto a mezzo di contattore di scambio manuale ai sistemi automatizzati..in pratica, molti utenti hanno valutato la necessità di dotare i loro impianti anche in GE a idorcarburi per soprerire alle continue in terruzioni di energia nelle zone di residenza, o in alcuni casi per adottare un generatore ausiliario, con allarme acustico che avvisa del ripristino della alimentazione rete. Di fatto, un GE commerciale monofase - dovrebbe essere cablato con il polo di massa isolato dal gruppo-generatore interno, per assicurate un ipotetico sistema IT - ove sia necessario garantire l'isolamento delle utenze servite, poi - l'uscita è servita da protezione magntotermica da 16A o 25A a seconda dei casi, con un diferenziale annesso. Rimane da verificare la connessione del polo di massa o terra: esso è razionalmente associato al neutro..? è un polo di terra a tutti gli effetti da collegare all'impianto...? o nella pratica costruttiva è un polo dello chassis metallico a isolamento clase I da associare all'impianto di terra come massa ..? A memoria, ricordo che eventualmente l'adozione di un GE per impianti limitati nel tempo ed in impianti temporanei, può essere dettata anche con sistema IT rispetto all terra - se le utenze servite sono limitate e preposte tutte con linee e chassis a II isolamento.. L'unica cosa certa è che, è bene adottare un deviatore meccanico con interblocco per selezionare le due utenze, Rete e GE. Modificato: 10 gennaio 2014 da Elettroplc
fraandco Inserita: 10 gennaio 2014 Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 ma perchè cambi font di carattere quando scrivi questi topic ?
Elettroplc Inserita: 10 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 Mi aggrada questo carattere...si legge meglio...
Livio Orsini Inserita: 10 gennaio 2014 Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 ..si legge meglio. Che ti aggradi, può essere che si legga meglio....è opinabile.
remo williams Inserita: 10 gennaio 2014 Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 Ipoteticamente,sei in IT. Poi subentra la realta impiantistica e,devi ragionarci bene. Ora sono di fretta,ma se il discorso continua ci sono.
remo williams Inserita: 10 gennaio 2014 Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 Solitamente,si tende a collegare a terra il gruppo elettrogeno. Se sei in TT,oTN,e' se non erro obbligatorio. Se il ge,fa capo ad un sistema con separazione elettrica,le masse devono essere interconnesse ma,non collegate a terra. Se il ge,e' abbastanza lontano dall impianto,puo' essere utile,andare a creare un TT. Quondi,installare un picchetto per macchina. Per quanto riguarda il sistema di passaggio da rete ad alimentazione d emergenza,questo dipende dalle necessita dell utilizzatore.
fraandco Inserita: 10 gennaio 2014 Segnala Inserita: 10 gennaio 2014 negli stati uniti in certe zone è obbligatorio anche a livello civile (vedi in questi giorni con l'emergenza maltempo) spesso alimentati a propano qui penso ne esistano pochi sul civile, almeno per potenze confrontabili
Elettroplc Inserita: 11 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 Allora, il quesito è in ordine alla eventuale inserzione di un GE ausiliario monofase a idrocarbiri di pot max di 4.5kW inserito in impianto domestico residenziale in TT da 3.3kW nominali; questo è la sintresi dell'esempio ravvisabile in concreto. Da quello che so, i GE monofase per servizio ausiliario non professionali, doverebbero avere un nodo di massa dello chassis per una eventulae congiunzione EQPS come massa, al nodo di terra dell'impianto, in pratica la maggior parte di essi dovrebbero essere degli IT rispetto al nodo di terra, tali da consentire anche l'isolamento. La congiunzione con l'impianto da servire, può essere derivata da selettore manuale ad inteblocco quando viene a meno la tensione di rete. Per quello che ricordo, la norma prevede di potere utilizzare dei GE senza l'adozione del neutro e del centro stella con terra locale, ove la fornitura sia limitata nel tempo e temporanea. In pratica, basta valutare la protezione magnetotermica-differenziale del quadro bordo macchina, non mi pare il caso di adottare il neutro a terra con conduttore PE o CT. Tra le altre cose, nel caso di GE monofase - senza neutro a terra - mi chiedevo se le caldaie potevano funzionare correnttamente o potrebbero dettare un errore. Prima di approciare una soluzione tecnica è bene prendere visione dello schema del GE. Se la norma - la ricordo correttamente - un uso limitato del GE potrebbe inibire il laborioso compito di dettare a terra il neutro od il centro stella al nodo di terra dell'impianto residenziale..ma nulla vieta di consentirlo comunque...
remo williams Inserita: 11 gennaio 2014 Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 Se la norma - la ricordo correttamente - un uso limitato del GE potrebbe inibire il laborioso compito di dettare a terra il neutro od il centro stella al nodo di terra dell'impianto residenziale..ma nulla vieta di consentirlo comunque... Se,colleghi la macchina GE,verso l impianto di terra dell unità abitativa,quindi senza collegarlo intenzionalmente a terra(con dispersore)alla fine ti ritroverai ad avere un impianto esercito in TN. Ergo,avrai il vantaggio,di non avere più bisogno dei dispositivi differenziali. Anzi,essendo la reattanza interna di un alternatore,molto inferiore a quella di un trafo,della stessa potenza,avrai la corrente di cc dell impianto a valle molto bassa. Sempre molto inferiore a quella dei dispositivi magnetotermici. Il problema delle caldaie,mi dicono,risolto. Si aveva con i vecchi modelli. Detto tra noi,poco ci credo.Almeno dalle lamentele che sento in giro. Ma proipo in questi giorni,dovrò affrontarne uno simile. Con UPS statico. Permettimi,ma non ricordo,e sono certo è una mia lacuna,che la norma,vieti l utilizzo continuato di un GE,in ambito domestico. Sino ai 25 kVA(?),posso fare (?)a piacer mio. Naturalmente,nel caso,vorrei essere smentito e,rileggermi il tutto.
Elettroplc Inserita: 11 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 La reattanza del GE è maggiore di quella del trafo e le correnti di cc possono essere senibilmente inferiori, mentre l'adozione del GE in ambito residenziale è vietata se premessa in modo continuativo e se in parallelo alla tensione di rete come se fosse un GE-FV. E' permesso il suo utilizzo - se limitato - come GE di emergneza...ed è questo il caso, emergenza..con dissociazione della rete... Purtroppo in alcune zone, vedi Cortina anche se come eccezione, vi sono delle utenze che hanno una pessima forniturra intesa come qualità del servizio...e molti si adoperano in tal senso...solo come mera emergenza, anche se, sento che qualcuno si adopera per adottare un GE a idrocarburi in parallelo alla rete per avere maggiore potenza disponibile, ma a parte questo caso - ove sarebbe necessario anche un modello ad inseguimento - l'esempio che ho posto è inerente la sola emergenza.
remo williams Inserita: 11 gennaio 2014 Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 La reattanza del GE è maggiore di quella del trafo In vero è quasi sempre il contrario. Sul divieto di utilizzare il GE endotermico,per alimentare abitazioni,permettimi non sono daccordo. Ma comunque se,mi dai i riferimenti normativi,sarò ben lieto di fare marcia indietro.
Elettroplc Inserita: 11 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 Mah...il divieto nasce da fatto che l'unico reogolamentato a lavorare in parallelo alla rete è il FV, che è considerato un Generatore di corrente. Il GE, può essere dettato per le emergenze, in alcuni casi è obbligatorio ove le PA devono assolvere la continuità del servizio. Il GE in parallelo alla rete nazionale è vietato...assolvere con un GE ad una esigenza è sottoposto a normativa...
remo williams Inserita: 11 gennaio 2014 Segnala Inserita: 11 gennaio 2014 Non so,se è equiparabile,come situazione. Macchine asincrone e sincrone,possono collegarsi in parallelo alla rete BT. Ed in manierra continuativa. CEI 0-21. Attenzione però.Il neutro del fornitore,non può essere collegato alla tewrra dell utente.E,se il neutro del GE è stato atterrato,deve essere sezionato ,prima del collegamento in parallelo. Il limite,fatte salve eccezioni decisi dal distributore è di 100 kW,per quanto riguarda la cogenerazione da parallelare.
Elettroplc Inserita: 12 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 12 gennaio 2014 Capito...per potere adottare la co-generazione è necessario adottare un GE con interfaccia ad inseguimento rete, in pratica che segue la tensione e fase di rete...
remo williams Inserita: 12 gennaio 2014 Segnala Inserita: 12 gennaio 2014 Ma qui,non stiamo parlando di cogenerazione. Ma di semplice esercizio in emergenza.
Maurizio Colombi Inserita: 12 gennaio 2014 Segnala Inserita: 12 gennaio 2014 Ma qui,non stiamo parlando di cogenerazione Appunto! E poi come potrebbe essere concorrenziale e redditizia, la cogenerazione in queste condizioni.
remo williams Inserita: 12 gennaio 2014 Segnala Inserita: 12 gennaio 2014 Maurizio,sai meglio di me,che in questa nazione,il redditizio è,unidirezionale,verso i grandi gruppi.
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