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Sezione Dei Cavi Per Una Cucina Industriale


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Inserito:

Ciao Ragazzi grossomodo per avere un'idea ............ho una cucina in cui dovrò sostituire un forno a gas con un forno elettrico Potenza 10,4 Kw un piano cottura a gas con uno elettrico con una potenza di 16 Kw inoltre nel quadro elettrico della cucina è già compreso lavastoviglie 12Kw e una macchina del caffè mi sembra 3-4Kw .Il contatore che attualmente ha 27 Kw senza limitatore e dovrei aumentare la potenza , facendo un conto approssimativo di 20Kw .La mia domanda è che sezione dovranno avere i cavi portanti per una lunghezza di circa una 10-15m dal quadro contatore ,al quadro cucina per soddisfare la potenza della cucina ?


Inserita:

Se accendi tutto assieme con 45KW stai stretto, ed essendo quello che io penso un locale ho l' impressione che non sia una situazione improbabile :unsure:

Inserita:

Concordo con Wolfy, 45 kW sono il minimo sindacale. A meno che tu preveda un dispositivo per staccare i carichi in caso di punta oltre un certo valore, però se devono lavorare c'è poco da staccare.

Quindi, considerando che il carico è puramente resistivo o quasi hai 65 A (con 400 v di alimentazione trifase), Con questa corrente per il passaggio in canalina hai bisogno di cavi di sezione pari a 155 mm2 . Meglio separare le varie utenze con linee dedicate; ad esempio per l'uteza da 16 kW, 23 A circa, bastano 4 mm2 ( anche se 6 mm2 sarebbe meglio).

COme puoi notare la densità di corente passa dai circa 2.2 A/ 1mm2 ai 5.75 A /1mm2 . Questo perchè la densità specifica ammissibile tende a tecrescere con l'aumento della corrante circolante.

Con 4 linee dedicate, che partona dal contatore, hai una sezione totale molto inferiore con vantaggi cospiqui; infatti risulta molto più agevole portare più cavi da 6 mm2 / 4mm2 , piuttosto che uno da 155 mm2 .

Poi sezioni con MGT ogni utenza, cosa comodissima e ben fatta anche per l'utente.

Inserita:

Quoto l'intervento di Livio...si deve adottare un calcolo del coeficente di contemporeneità dei carichi associati all'impianto, poi si procede al progetto, fatto salvo che, potrebbe accadere di dovere lavorare all'80% della potenza nominale.

Un corretto sezionamento dell'impianto e degli utilizzatori è d'obbligo.

Se le canalizzazioni sono datate e don tubi di sezione insufficiente per la conduttora in essere, non si rispetta il rapporto tra il diamtero del fascio de cavi e quello del tubo, pena lo smaltimento del calore reale della linea.

Credo che nessuna cucina possa adottare la piena contemporaneità degli utilizzatori, salvo che l'impianto non sia espressamente progettato in tal senso.

Inserita:

Ciao , non capisco come mai Livio ha indicato una sezione di 155 mm², dai miei calcoli basterebbe si fa per dire del 35mm² , poi concordo pienamente per la divisione delle linee .

Inserita: (modificato)
non capisco come mai Livio ha indicato una sezione di 155 mm²

Hai ragione, in montaggio B1, cavi unipolari in tuboo-canalina con molto aria, con 35 quadri porti sino a 97A .

Il problema è......la vista. :( Con gli occhiali da computer faccio fatica a leggere le tabelle in piccolo. :wacko: Ho scritto 155 mm2, però il dato non mi tornava, ed ho rifatto i conti con la densità specifica di 2.2 A, e risulta una sezione di 30 mm2 , però non ho corretto la sezione e me ne scuso. :(

Comunque anche 3 fili da 30 mm, più terra e, se necessario, il PE, non sono agevoli da far passare non solo nei tubi, ma anche in canale.

Poi bisogna tenere conto del malvezzo imperante tra i costruttori di cavi. COme risulta da una precedente discussione, tendono a dare sezioni reali inferiori del 20% a quelle nominali! Quindi non si possono usare sezioni tirate al limite.

Credo che nessuna cucina possa adottare la piena contemporaneità degli utilizzatori

Non essere così ottimista. :smile: Nelle ore di punta c'è sempre tutto acceso, compresa la lavastoviglie che va al massimo, perchè altrimenti le stoviglie non bastano.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

@ stop: penso che tu sia un installatore, quindi dovresti seguire un progetto di adeguamento per l'impianto elettrico esistente (visto che è obbligatorio ai sensi del DM 37/08).

saluti

Inserita:

In questo caso, la fornitura elettrica deve assicurare la continuità del servizio...almeno per gli utilizzatori che devono lavorare per forza in contemporanea...

  • 2 weeks later...

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