Miki_mike Inserito: 18 gennaio 2014 Segnala Inserito: 18 gennaio 2014 Buona sera, Mi hanno consigliato questo forum che seguo da un po di tempo, molto interessante. mi sono appena registrato e con l'occasione vi pongo questo quesito. Mi spiego con un semplice esempio: Se volessi comandare la velocità di una rettifica, mandrino piccolo alta velocità 15000/giri mandrino grosso bassa velocità 2500/giri. con lo stesso motore e inverter Motore asincrono 380V 10A 5Kw 3000/giri Inverter 14A 380V Sull'asse motore inserisco un moltiplicatore (si dice così?) di giri con rapporto 5-1. Alta velocità per cui 3000giri per 5 ottengo i miei 15000/giri la potenza resa all'albero del mandrino dovrebbe essere 5Kw/5= 1kw ... corretto ? Bassa velocià per ottenere i 2500 giri >3000/5 = 600 giri al motore Potenza resa all'albero mandrino come sopra. in questo caso se il ragionamento fila il motore è piccolo Non mi sono chiare le condizioni di lavolo del motore e dell'inverter. A me interessa il ragionamento. Grato a chi vuole rispondere Ciao Mike
Livio Orsini Inserita: 18 gennaio 2014 Segnala Inserita: 18 gennaio 2014 Quando si inseriscono moltiplicatori o riduttori di velocità, bisogna sempre ragionare sulle coppie perchè, a meno del rendimento, la potenza rimane costante. Nel tuo esempio moltiplicando per 5 i giri del motore, ammesso di usare un moltiplicatore teorico con rendimanto pari ad 1, avesti la coppia all'albero veloce che è 1/5 di quella erogata dal motore, mentre la velocità è 5 volte quella del motore; pertanto la potenza, essendo uguale al prodotto velocità angolare per coppia motrice, rimane costante. Purtroppo nella realtà il rendimento non è mai 1, ma 0.xx quindi la coppia all'uscita sarà minore di 1/5 di quella di ingresso, quindi la potenza sarà diminuita. Idem per il riduttore di giri; la coppia uscente sarà la coppia entrante moltiplicata per il rapporto di riduzione e per il rendimento. La potenza, a meno del rendimento, è costante. Se riduci i giri usando un inverter allora avrai coppia (quasi) costante e potenza che si riduce proporzionalemte alla riduzione dei giri. Usando un controllo vettoriale per un motore da 3000 rpm nominali, si può ritenere che a 600 rpm la coppia sia ancora quella nominale del motore. Da ultimo. Un motore asincrono, funzionante a 50 Hz non potrà mai ruotare a 3000 rpm! Infatti 3000 rpm è la velocità di sincronismo, da cui va detratto lo scorrimento. Un 2 poli ha una velocità nominale di circa 2860 rpm.
Miki_mike Inserita: 18 gennaio 2014 Autore Segnala Inserita: 18 gennaio 2014 Ottimo !! Chiaro e tempestivo. Gli esempi numerici erano solo indicativi tanto per usare numeri tondi. Grazie
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