Maurizio Colombi Inserita: 6 febbraio 2014 Segnala Inserita: 6 febbraio 2014 (modificato) Però fate attenzione a non superare la potenza disponibile o sono guai (eventuali danni potrebbero addebitarli a voi), Non sono pienamente daccordo con questa affermazione! Per quale motivo il distributore, o il proprietario, o il gestore della linea elettrica dovrebbe addebitarmi il danno arrecato alla SUA linea, alla quale io accedo attraverso un limitatore di potenza che LUI stesso mi ha installato a protezione della stessa? Ma soprattutto che LUI stesso publicizza indicandone pubblicamente i valori di intervento per elevato assorbimento: 3,3 ininterrottamente, 4 per 180 minuti. Modificato: 6 febbraio 2014 da Maurizio Colombi
fraandco Inserita: 6 febbraio 2014 Segnala Inserita: 6 febbraio 2014 o per 60 come sostiene elettropic
ivano65 Inserita: 6 febbraio 2014 Segnala Inserita: 6 febbraio 2014 mancherebbe anche che uno deve pensare di non superare la potenza per evitare guai alle apparecchiature del distributore. io PAGO e il distributore DEVE fornirmi un adeguato servizio
Elettroplc Inserita: 7 febbraio 2014 Segnala Inserita: 7 febbraio 2014 Al massimo intervengono le protezioni di cabina...non mi è mai capitato di verificare il rpincipio d'incendio di una linea aerea Enel. il cavo a II isolamento contienen gomma butillica come primo strato. La potenza può essere limitata e controllata anche con un relè gestione carichi...per il resto - senza una misura con analizzatore rete non si toglie un ragno dal buco. Immagino che i "Nomadi" assorbono senza premura anche l'elettricità elettrostatica dell'aria!!
ligabue Inserita: 7 febbraio 2014 Segnala Inserita: 7 febbraio 2014 (modificato) Innanzitutto sarebbe da appurare precisamente cosa c'è scritto sulla bolletta (Andrew, puoi dircelo?): 220 o 230V? In ogni caso, anche se ci fosse scritto 220V, sarebbe errrato (refuso) in quanto la normativa italiana si è adeguata a quella europea che stabilisce che le tensioni normalizzate in BT sono 230 e 400V. Ora, cerchiamo di risolvere il problema. Enel ha 3 possibilità: 1) deve spostare il tuo contatore su una fase più scarica, in modo da equilibrare le stesse 2) può provare ad alzare la tensione in Cabina MT/BT, variando una (o più) tacche del trafo, cercando di trovare un giusto equilibrio tra gli utenti vicini alla cabina (tensione più elevata che non deve superare i 253V) e quelli lontani (tensione più bassa che non deve scendere sotto i 207) 3) ultima soluzione (nel caso le prime due non vadano a buon fine) è potenziare la linea (aumentando la sezione dei cavi); qui i tempi si allungano ma almeno la soluzione è pressocchè definitiva. Per quanto riguarda il caso in oggetto, l'utente ha 2 possibilità per far intervenire obbligatoriamente Enel: A) richiedere una Verifica Tensione (si può fare telefonicamente oppure in un negozio Qui Enel): in questo caso Enel installa un Suo strùumento misuratore per circa 7/10 gg. per analizzare e verificare i parametri di rete; se questi sono corretti, addebita al cliente circa 150€, mentre in caso contrario rispondono per iscritto e intervengono (obbligatoriamente) con una delle soluzioni prima citate (1,2,3) B )effettuare telefonicamente una segnalazione guasti al numero verde: in questo caso Enel intervine entro massimo 2 ore e registra i parametri per alcuni minuti; se questi sono fuori norma, si ricade nella soluzione del punto A. Andrew, tienici aggiornati... saluti Modificato: 7 febbraio 2014 da ligabue
fraandco Inserita: 7 febbraio 2014 Segnala Inserita: 7 febbraio 2014 sono quasi certo che nella a) alla fine risulterà ai loro strumenti che è tutto a posto...
LB81 Inserita: 8 febbraio 2014 Segnala Inserita: 8 febbraio 2014 Per quale motivo il distributore, o il proprietario, o il gestore della linea elettrica dovrebbe addebitarmi il danno arrecato alla SUA linea E' una clausola contrattuale molto esplicita, c'è da chiedersi perchè l'AEEG l'abbia autorizzata ma purtroppo è così Al massimo intervengono le protezioni di cabina Stando alle informazioni ottenute da operai ENEL, le protezioni sul lato BT sono interruttori scatolati con In generalmente non inferiore ai 250 A, le linee in uscita dalla cabina sono protette contro i sovraccarichi ma le derivazioni no (o solo in qualche caso). Non resta che provare con il carico simultaneo e vedere cosa succede
ivano65 Inserita: 8 febbraio 2014 Segnala Inserita: 8 febbraio 2014 (modificato) x LB81: enel addebita ( e fa bene ) i danni provocati da impianti non aventi le dovute protezioni magnetotermiche. ti faccio un esempio capitato circa 20 anni fa'. mi chiama un mio conoscente poiche' non riesce a staccare la corrente. arrivo a casa sua e vedo l'interruttore del contatore impastato. chiamo ENEL per sostituirlo e vedo arrivare un suo vicino di casa in servizio in quel momento ad enel di zona. lui dice: vedete se e' colato e' perche' non c'e' magnetotermico utente. se non c'ero io in servizio che copro la cosa vi veniva addebitato l'intero contatore ( 1 milione di lire) , se poi prendeva fuoco la linea la spesa era molto grossa. e' evidente che anche che i clienti senza limitatore che superano il limite contrattuale danneggiando la linea sono tenuti a pagare i danni. attualmente ENEL pretende la presenza del MT dopo il contatore ( ultimamente e' imposto dalle norme) proprio per evitare danni ai suoi impianti in nessun caso enel puo' chiedere danni a clienti con limitatore al contatore ( in caso di guasto al cavo a monte enel potrebbe essere chiamata a pagare il disservizio recato.)per uso a piena potenza Modificato: 8 febbraio 2014 da ivano65
Maurizio Colombi Inserita: 9 febbraio 2014 Segnala Inserita: 9 febbraio 2014 Ma amici, STIAMO SCHERZANDO???? SIAMO IMPAZZITI? Ripeto e straripeto, il confine tra la "proprietà" del fornitore dei servizi e la "proprietà" del cliente finale, sono i morsetti del gruppo di misura. TUTTO quello che c'è PRIMA dei morsetti di uscita del gruppo di misura, è di proprietà del gestore della rete. TUTTO quello che c'è DOPO i morsetti di uscita del gruppo di misura, è di proprietà del cliente finale. Il rapporto di servizio tra cliente utilizzatore e fornitore dei servizi si comincia e finisce ai MORSETTI di uscita del gruppo di misura. Non riesco a capire queste fantasiose affermazioni sul fatto di "dover" pagare una cosa che NON è di mia proprietà, NON mi è stata data in comodato d'uso, ma soprattutto è autoprotetta a "prova di stupido" per ogni eventuale intervento irregolare. Se l'utente finale, collegasse ai morsetti del gruppo di misura un carico che supera del 2000 % la potenza disponibile E' LIBERISSIMO DI FARLO senza correre nessun rischio che gli venga imputato l'eventuale guasto del gruppo di misura, della linea, della cabina di trasformazione, dell'alternatore in centrale, della caldaia che produce vapore per la turbina, della conduttura del gas metano che porta il gas alla caldaia....... MA STIAMO SCHERZANDO?
ivano65 Inserita: 9 febbraio 2014 Segnala Inserita: 9 febbraio 2014 (modificato) di fatto e' quello che ho detto. pero' se il sovraccarico e' costituito da un corto non protetto enel indice le vie legali. un esempio e' cio' che ho raccontato un altro e' capitato ad un collega un paio di anni fa' in concomitanza di una fulminazione diretta. il collega ando' a rimuovere i poveri resti del MT sottocontatore. nel frattempo arrivo' enel che voleva i danni al contatore in quanto mancava il MT. dovette tribolare non poco per convincerli su cio' che era successo. i contatori senza limitatore di fatto non sono protetti per niente. sara' anche qui il cliente che dovra' avere cura di non far danni. nessun danno e' imputabile in caso di sovraccarico su gruppi con limitatore. Modificato: 9 febbraio 2014 da ivano65
Maurizio Colombi Inserita: 9 febbraio 2014 Segnala Inserita: 9 febbraio 2014 Allora, l'interruttore a bordo del misuratore, interviene IMMEDIATAMENTE per corto circuito franco; primo perchè è un banalissimo interruttore automatico da 63, e secondo perchè il sistema elettronico di sgancio dell'interruttore stesso, sente che l'assorbimento ai morsetti del gruppo di misura, supera abbondantemente il famoso X% che il gruppo di misura ti permette di prelevare per 180 minuti. Se questo non avviene vuol dire che il gruppo di misura ha dei problemi e siamo difronte ad una "selezione biologica" della razza. Domanda, quanti sono gli impianti elettrici PRIVI di protezione della linea da contatore a centralino? Domanda, quanti sono gli impianti elettrici PRIVI di protezione differenziale? Domanda, quanti sono gli impianti elettrici che il fornitore del servizio elettrico (in base a quanto detto fin'ora) dovrebbe suggellare?
LB81 Inserita: 9 febbraio 2014 Segnala Inserita: 9 febbraio 2014 (modificato) Attenzione a firmare contratti senza leggere le clausole. Vi riporto un estratto delle "condizioni generali" relative alle tariffe di maggior tutela per usi domestici: 10) Limiti di prelievo ed utilizzazione dell'energia - 10.1 Il cliente dichiara che il valore di "potenza disponibile" di cui all'art. 4 delle condizioni particolari e indicato nella casella b, copre il suo fabbisogno massimo di potenza, e conviene con il Fornitore che tale valore si intende a tutti gli effetti come livello di potenza massima prelevabile dal Cliente e reso disponibile dal Distributore. Non sono consentiti prelievi eccedenti la "potenza disponibile", se non previo accordo con il Fornitore. In tal caso, le Parti concorderanno la necessaria modifica contrattuale per adeguare il valore della "potenza disponibile" al nuovo fabbisogno tenuto conto, in ogni caso, della potenzialità degli impianti del Distributore. In ogni caso, il Cliente risponde di tutti gli eventuali danni arrecati al Fornitore stesso, al Distributore o a terzi in conseguenza di un prelievo eccedente la "potenza disponibile", anche se relativi alla qualità del servizio erogato dal Fornitore al Cliente stesso o a terzi. Modificato: 9 febbraio 2014 da LB81
Maurizio Colombi Inserita: 9 febbraio 2014 Segnala Inserita: 9 febbraio 2014 E come potrebbe essere possibile, in un contratto standard e con un limitatore standard, questo prelievi eccedenti la "potenza disponibile", se non a causa di un difetto o di un mal funzionamento del limitatore stesso?
DJ_Gabriele Inserita: 12 febbraio 2014 Segnala Inserita: 12 febbraio 2014 Quando c'erano i contatori meccanici (parlo della metà degli anni 90, ero piccoletto) a casa mia ce ne era uno alquanto particolare: benché ci fosse il tipico contratto da 3 kW il contatore non aveva a quanto pare questa limitazione! Noi siamo stati per 3 anni abbondanti in grado di consumare senza problemi anche 10 kW di potenza senza problemi di alcun genere (fortuna che l'impianto era in grado di reggere quella potenza!), un bel giorno tra la lavatrice, la resistenza ausiliaria (da 3 kW!) a servizio del boiler dei pannelli solari, il forno e chissà cos'altro tra autoclave, frigoriferi e congelatori, per non parlare dell'illuminazione e dei servizi di intrattenimento della casa il contatore prese fuoco! Ebbene neppure 4 ore dopo avevamo un nuovo contatore (era pasquetta!) e zero spese da parte nostra, quindi se l'esperienza insegna non credo che l'ENEL faccia mai pagare un danno al contatore dovuto da assorbimenti "fuori norma", ancor più perché i nuovi contatori staccano alla benché minima richiesta superiore a quanto programmato (e se non lo fanno sono appunto malfunzionanti e quindi vanno comunque sostituiti!), quindi secondo me Maurizio ha proprio ragione!
mikx Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 Riporto su questa discussione perché ho lo stesso medesimo problema. Mi piacerebbe capire se hai risolto veramente e se si in che modo. Grazie Io ho già fatto cambio fase ma la tensione scende a 205volt spesso e volentieri, sopratutto quando ho carichi importanti attivi.
Elettroplc Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 Convincere Enel a rettificare centinaia di metri di cavo non e' facile.poi ti spiego meio.
Elettroplc Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 X avere ragione bisogna impugnare Enel con una verifica strumentale.
mikx Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 (modificato) Mi è già stato proposto la verifica strumentale della tensione ma anche subito sconsigliata in quanto la situazione rientra nella norma. Il famoso 10% è garantito. Il problema è che un conto è un calo di tensione morbido e nel tempo fino al 10% in meno, diverso invece è quando il calo avviene in istantanea e oscilla su e giù spesso, mandando in blocco mezza casa. Il gruppo di continuità che ho sul rack impazzisce e da segnali acustici in continuo, le luci di casa tremolano tipo effetto discoteca... insomma non fa bene una cosa così alle schede elettroniche collegate. È una situazione da terzo mondo, nel 2022 è assurdo. Modificato: 7 febbraio 2022 da mikx
Adelino Rossi Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 I fenomeni di questo tipo, cioè transitori, di pochi millisecondi esistono da sempre. Possono essere generati da molte cause o con-cause. Una soluzione possibile è che tu installi o ti fai installare a tue spese, immediatamente a valle del contatore un analizzatore di eventi in grado di registrare i fenomeni perturbativi di breve durata, pochi millisecondi. Poi decidi. Una volta erano strumenti iper-costosi, attualmente hanno prezzi accessibili, forse anche da noleggiare o tramite un tecnico amico. I cali istantanei rientrano nelle perturbazioni di rete, pochi millisecondi.
mikx Inserita: 7 febbraio 2022 Segnala Inserita: 7 febbraio 2022 (modificato) Hai da consigliare qualche strumento adatto? Mi basta che mi faccia un grafico di andamento tensione nella giornata con indicato l'orario. Che non costi una follia. Anche una cinesata per dire. Grazie Questo problema ce l'ho da sempre e non so come risolvere. Ho fatto spostare la fase e non ho risolto. Oggi ha fatto un attimo di vento e la situazione è addirittura peggiorata, dalle 9.00 alle 13.00 il gruppo di continuità nel rack mi ha mandato 50 avvisi di calo di tensione anomalo. Modificato: 7 febbraio 2022 da mikx
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