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Sensore Fiamma Per Bruciatore


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Inserito:

Ciao raga ,per ripristinare un vecchio termoconvettore con bruciatore a gas incorporato avrei bisogno di un circuito che verifichi se la fiammella all'interno dello stesso sia accesa o spenta per poi comandare l'elettrovalvola per scagionare eventuali esplosioni, postreste aiutarmi ,non ho capito come fa la caldaia di casa mia a far tutto cio' con le stesse candelette di accensione boooo .please.


Inserita:

Se le tue conoscenze sono a questo livello ti consiglio di desistere.

Inserita:

Cioa andry75 pensavo che lo spirito di questo forum era quello di aiutare in qualche modo le persone e non quello di stroncare a monte le problematiche ,del resto so anche che cambiando il termoconvettore avrei risolto il problema ma a mio parere ripeto credo non sia questa la politica del forum.

Inserita:

Potresti usare questo:

Controllo fiamma a microprocessore serie ITEC GENIO. Cod. A-001-05C-N-230-C

Credo che costi tra i 120 e i 150 Euro,noi lo usiamo per l'accensione ed il controllo dei bruciatori di un forno per mattonelle.

Inserita:

L'Effetto Seebeck è un effetto termoelettrico per cui in un circuito costituito da conduttori metallici o semiconduttori una differenza di temperatura genera elettricità. É l'opposto dell'effetto Peltier.

L'effetto fu scoperto incidentalmente dal fisico estone Thomas Johann Seebeck nel 1821, il quale notò la presenza di una differenza di potenziale ai capi di una barra metallica sottoposta ad un gradiente di temperatura . Egli osservò inoltre che l'ago di una bussola subiva una deflessione in prossimità di un anello costituito da due metalli differenti con le due zone di giunzione poste a differenti temperature. Ciò è dovuto al fatto che i due metalli generano potenziali elettrici differenti nelle due regioni a differente temperatura dando origine ad un flusso di corrente, il quale produce il campo magnetico che influenza la bussola.

Il valore della differenza di potenziale generata per effetto Seebeck è nell'ordine di alcuni μV per grado kelvin di differenza.

Nel circuito seguente (la configurazione circuitale può variare, ma la formulazione matematica rimane la stessa):

la tensione risultante è data da:

dove: SA e SB sono i coefficienti di Seebeck (o potere termoelettrico) relativi ai due metalli A e B, T1 e T2 sono le temperature delle due giunzioni.

I coefficienti di Seebeck sono non lineari e dipendono dai materiali, dalla loro temperatura assoluta e dalla loro struttura molecolare. Qualora i coefficienti si possano ritenere costanti nell'intervallo di temperatura considerato, la formula precedente può essere così approssimata:

Ne consegue che l'effetto Seebeck può essere sfruttato per misurare differenze di temperatura come differenze di potenziale generata in un circuito costituito da fili di materiale diverso e si ha la termocoppia. Per ottenere la misurazione di una temperatura assoluta si pone una delle due giunzioni ad una temperatura nota. Inoltre differenti termocoppie possono essere collegate in serie a formare una termopila.

L'effetto è sfruttato nei generatori termoelettrici per produrre energia elettrica sfruttando una differenza di temperatura, per esempio nel generatore termoelettrico a radioisotopi.

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck"

Inserita:

Si...Ma lo spirito di questo forum è anche quello di evitare che le persone si facciano male. Con il tuo primo post hai dimostrato (e lo hai confermato ancora di più con l'ultimo) che non hai idea di come funziona un controllo di fiamma, quindi ti consiglio ancora una volta di desistere o di utilizzare una centralina commerciale, come ti ha ben suggerito gpietro.

Paolo Cattani
Inserita:

I componenti per il controllo di fiamma devono essere a prova di errore, ed è per questo che potrai chiedere a tutti gli esperti del forum, dagli ingegneri, ai professori, ai membri del CEI, ai capi centrale enel, ai costruttori di automazioni a livello internazionale... etc. (forse non lo sai, ma qui ci sono dei VERI esperti)...

...tutti ti sconsiglieranno dal costruire un'apparecchio del genere, che persino gli esperti vanno a comprare già fatto e certificato vista la pericolosità dell'applicazione.

Inoltre, visto che parli di "non ho capito come fa la caldaia di casa mia a far tutto cio' con le stesse candelette di accensione", a puro scopo didattico credo che dovresti informarti sulle sonde a ionizzazione, non sulle termocoppie...

Inoltre, ricorda che la termocoppia usata in ALTRI sistemi è solo un componente (dedicato e non intercambiabile con altri) della valvola di blocco del gas: è quella valvola il vero sistema di sicurezza, non il sensore.

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