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Riello Residene + Bticino L4449 - Integrazione ?


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Inserito: (modificato)

Ciao,

premetto che questo è il mio primo msg nel vostro BELLISSIMO forum ! :P

E' da pochi giorni che mi sono "accasato" in un nuovo appartamento appena costruito in cui ho trovato una caldaia Riello Residence (a detta del costruttore una buona caldaia a risparmio energetico) e due cronotermostati BTicino L4449 (uno per il piano terra ed uno per il primo piano).

L'appartamento è in affito, non l'ho comprato, e quindi non posso permettermi di fare ciò che voglio ... ma nello stesso tempo voglio capire cosa ho in casa, come funziona e come posso sfruttarlo al meglio, sia in termini di comfort che di risparmio energetico.

Ho scoperto plcforum cercando su internet BTicino L4449 e Riello Residence, e dopo alcune letture ho scoperto le seguenti cose :

1) La caldaia Riello Residence ha il bruciatore dotato di modulazione continua di fiamma, ovvero, se ho capito bene, non esiste il concetto di regolazione on/off bensì una modulazione della "quantità" di gas consumato dal bruciatore. Una soluzione geniale dal punto di vista del risparmio energetico.

2) Il cronotermostato L4449 della BTicino è criticato da molti a causa dell'assenza di una funzione di programmazione dell'ISTERESI che sembrerebbe impostata di default a 0,1 o 0,01 (non ricordo ...)

La domanda nasce spontanea :unsure: ma se sto cronotermostato con isteresi bassissima tenderebbe ad inviare continuamente comandi di ON ed OFF ... che se ne fa la mia caldaia Riello Residence se ha il bruciatore modulante ???

A - Continuerebbe ad accendersi e spegnersi ripetutamente come con qualsiasi altra caldaia riducendo la durata di vita della caldaia oltre che ANNULLANDO il vantaggio che avrei avuto dalla modulazione ? (confermando il parere di molti che si tratta di un cronotermostato inefficiente)

B - Oppure, collegato ed opportunamente configurato riesce anche a modulare il bruciatore ?

C - Oppure, ... ditemi voi ...

Vorrei capire se la soluzione Riello Residence + BTicino L4449 ha un suo perchè oppure è una grande c.....a. Nel caso si trattasse appunto di una c.....a vorrei anche capire come comportarmi, ad esempio, mi compro un altro paio di cronotermostati a spese mie ? se si quale ? ricordiamoci che dovrebbe eventualmente sostituire l'L4449 che è ad incasso (rimovibile) e che quindi deve poter essere semplicemente interscambiabile con l'L4449 ...

Aiutatemi, non voglio trovarmi sorprese con le bollette questo inverno ... :wallbash:

Attendo le vostre ILLUMINAZIONI :worthy:

Modificato: da fabarre

Inserita:

Ci sono due regolazioni ad anello chiuso. Una regola la temperatura dell'acqua, l'altra la temperatura ambiente.

Vediamo la temperatura dell'acqua. Tu fissi il valore di temperatura dell'acqua dell'accumulo della caldia. Normalmente se il valore di temperatura scende sotto il valore prefissato si accende il bruciatore, che rimarrà acceso fino a che la temperatura raggiunge il valore prefissato. Però, causa l'inerzia del sistema, anche a bruciatore spento si ha un incremento della temperatura dell'acqua. Poi questo valore prima si stabilizzerà, poi comincerà a diminuire causa le perdite verso l'ambiente ed il ciclo riparte quando ha raggiunto il valore di soglia. Questa è una regolazione con bruciatore acceso-spento.

Usando un sitema che modula la quantità di combustibile (tipo accelereatore dell'automobile) si può avere una regolazione che, se pur più complicata, permette, se ben ottimizzata, un risparmio di energia che può essere anche notevole. Ci sono diverse tecniche per realizzare un simile tipo di regolazione. Tutte si basano sia sullo scostamento dal valore di riferimento che sulla velocità con cui avviene questo scostamento (o accostamento nella fase di riscaldo). Se lo scostamento è piccolo e la sua derivata è piccola su userà poco combustibile ("fiamma bassa"). Aumentando lo socstamento e/o la sua derivata si aumenta la fiamma aumentando la quantità di combostibile. Un poco come si fa con l'acqua della pasta: quando l'acqua bolle si getta la pasta, si attende che riprenda il bollore poi si riduce la fiamma del bruciatore (almeno in casa mia si fa così :) ).

Poi c'è il regolatore della temperatura ambiente. Questo regolatore ha solo un'influenza indiretta sulla temperatura di caldaia. Quando è necessario scaldare l'ambiente, apre la valvola che immette acqua calda nel circuito dei radiatori. L'apertura di qesta valvola è percepita dal regolatore di temperatura dell'acqua come un aumento delle perdite del sistema.

Se fissi 20C di temperatura ambiente, quando il tuo termostato misura 19,9C apre la valvola dell'acqua calda; la valvola rimarrà aperta fino a che il termostato non misura 20C. Il vero problema è che, in genere, pur chiudendo l'acqua calda i radiatori sono ancora caldi e la temperatura salirà un poco, poi c'è la distanza tra termostato e radiatori, quindi c'è di mezzo un massa d'aria notevole.

Se il tuo appartamento fosse una camera climatica, il sitema di regolazione sarebbe un poco più complicato; ci sarebbero ventole che mantengono l'aria in movimento in modo da avere una temperatura quasi uniforme, ci sarebbero più punti di misura e non si userebbe una tecnica spento-acceso.

L'influenza del termostato ambiente sul regolatore di temperatura dell'acqua, se il sistema è ben dimensionato, deve essere nulla o quasi. In altre parole il regolatore noterà solo una variazione delle perdite. Certo che se la potenza del bruciatore non è in grado di sopperire alle perdite non si spegnerà mai e la tmperatura ambiente non raggiungerà mai il valore prefissato. Ma questo lo puoi anche causare volontariamente: basta spalancare le finestre quando la temperatura esterna è -5C, difficilmente i radiatori riusciranno a mantenere i 20C interni :lol:

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